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Primo trapianto di bacino stampato in 3D

stampantiCi è riuscito un chirurgo inglese. Curato un paziente affetto da cancro alle ossa.
new york (WSI) – È una prima mondiale: un chirurgo britannico ha impianto con successo il 50% del bacino di un paziente affetto da un cancro alle ossa. L’operazione è stata realizzata grazie alla tecnica di stampa 3D.

Tale tecnica sta rivoluzionando il settore sanitario, permettendo di rimpiazzare qualsiasi osso con un sostituto fabbricato con materiali speciali ma soprattutto a misura di ogni singolo paziente: bastano delle tac per poter ricavare la forma tridimensionale della protesi, con dei tempi di lavorazione massima di due settimane. Non solo. Questa tecnologia è utilizzata con successo anche nella riproduzione di tessuti umani, il cosiddetto “bioprinting”.

Il primo trapianto osseo che ha utilizzato questa tecnica risale al marzo dello scorso anno, quando un paziente statunitense è stato sottoposto al trapianto del 75% delle ossa del cranio.




Il processo di valutazione

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La preparazione di un progetto europeo

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I fondi a gestione diretta e indiretta.

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Europrogettazione

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Realizzata presso il Campus universitario di Savona la prima microrete energetica intelligente

microreteSi tratta del primo esempio di microrete energetica intelligente in Italia: è la Smart Polygeneration Microgrid (SPM), progettata dall’Università di Genova e sviluppata da Siemens.

Realizzata presso il Campus universitario di Savona, è stata inaugurata oggi alla presenza delle più importanti istituzioni locali, di rappresentanti del MIUR, dell’Ateneo di Genova e del top management di Siemens.

Laboratorio per testare la città intelligente

La microgrid di Savona rappresenta un laboratorio per sperimentare la smart city, in futuro replicabile su più ampia scala. È “smart” perché in grado di gestire in modo efficiente l’energia prodotta al suo interno, bilanciando generazione e carichi con conseguenti risparmi economici e riducendo l’impatto ambientale dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Autonomia quasi completa per consumi elettrici e riscaldamento

Paragonabile a un quartiere cittadino con funzioni urbanistiche differenziate, il Campus è ora quasi completamente autonomo per consumi elettrici e riscaldamento. Questo risultato è ottenuto grazie al collegamento di diversi impianti di generazione, rinnovabili e ad alta efficienza, governati da un software centrale, per una capacità complessiva di 250 kW elettrici e 300 kW termici.

“Dal 2011 investiamo nelle tecnologie per lo sviluppo delle smart grid, tassello fondamentale per costruire la città del futuro. Il lavoro portato avanti negli ultimi anni dal team di ingegneri di Milano ci ha permesso di maturare esperienze e know-how importanti. Per questo la nostra casa madre ha deciso che fosse proprio l’Italia il centro di competenza mondiale sullo sviluppo di soluzioni per la gestione dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici”, spiega Federico Golla, Presidente e Amministratore delegato di Siemens Italia. “Una gestione dell’energia intelligente è il presupposto per mettere al sicuro la nostra rete nazionale, ridurre gli sprechi e in ultima analisi abbassare i costi della bolletta”.

Sala di controllo e piattaforma DEMS

Il cuore della microrete di Savona è la sala di controllo situata sempre all’interno del Campus. Da qui è possibile supervisionare l’intero sistema e garantirne la gestione intelligente, seguendo strategie operative ideate e validate con successo dall’Università di Genova.

La piattaforma di energy management DEMS (Decentralized Energy Management System) sviluppata da Siemens permette di prevedere i consumi globali, la generazione da fonte rinnovabile e di effettuare la pianificazione dell’esercizio, controllando in tempo reale le unità di generazione tradizionali presenti in campo ed ottimizzando i cicli di carica e scarica dei sistemi di accumulo per valorizzare al meglio la produzione da fonte rinnovabile.

Vantaggi ambientali ed economici

All’impatto positivo sull’ambiente dovuto alla riduzione complessiva delle emissioni di CO2, stimabile in 120 tonnellate/anno, si uniscono vantaggi anche dal punto di vista economico. Prima di tutto per quanto riguarda la gestione corrente, in quanto, grazie all’energia elettrica e termica autoprodotte, è possibile ridurre considerevolmente i prelievi di elettricità dalla rete esterna e il consumo di gas nelle caldaie tradizionali per il riscaldamento degli ambienti.

Risparmi che potranno essere impiegati dall’Università di Genova per il finanziamento di integrazioni tecnologiche ed impiantistiche ed in generale per ulteriori attività di ricerca sperimentale e dimostrativa.

Le componenti

Le componenti della micro rete si snodano all’interno del polo universitario. Nello specifico, vi sono tre microturbine a gas ad alta efficienza, un chiller ad assorbimento per la produzione contemporanea di elettricità, calore per il riscaldamento in inverno ed energia frigorifera per il raffrescamento in estate; una rete di teleriscaldamento; due colonnine di ricarica, due veicoli elettrici e due biciclette elettriche; tre parabole per la produzione di energia da solare a concentrazione un impianto solare fotovoltaico; quattro quadri elettrici collegati tra loro ad anello; un sistema di accumulo elettrochimico in grado di bilanciare generazione e carichi e, senecessario, compensare gli sbilanciamenti dovuti alla variabilità della generazione da fonte rinnovabile; una dorsale di comunicazione basata su unità di raccolta dati, collocate nei quadri principali.

Progetto Energia 2020

“Con l’inaugurazione della nostra rete energetica intelligente si completa il primo tassello del progetto ‘Energia 2020’, un intervento ambizioso dell’Università degli Studi di Genova nell’ambito delle direttive comunitarie sull’energia sostenibile, che prevede la realizzazione presso il Campus di Savona oltre che della Smart Polygeneration Microgrid, di uno smart building completamente eco-sostenibile ed automatizzato e di una serie di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con l’obiettivo di disporre di una struttura universitaria all’avanguardia dal lato del risparmio energetico e del comfort lavorativo”, spiega Federico Delfino, Responsabile Scientifico per l’Università degli Studi Genova del progetto Smart Polygeneration Microgrid.

“Nel corso del prossimo biennio 2014-15 – continua Delfino – contiamo di rafforzare la collaborazione virtuosa università-impresa con Siemens, per consolidare presso il nostro polo ciò che è ormai diventato un importante centro di competenza nel settore delle smart grids e della smart energy, con possibili ricadute formative per i nostri studenti”.

“Metteremo a frutto le esperienze di Savona nella sperimentazione di questa microgrid, e quanto stiamo già facendo in altre città come Torino, Milano e Genova, come partner del progetto Smart city, per sviluppare iniziative future – prima fra tutte Expo 2015”, conclude Golla.

http://www.casaeclima.com/ar_17139_ACADEMY-Energia-Ambiente-microgrid-smart-city-siemens-Inaugurata-a-Savona-la-Smart-Polygeneration-Microgrid-SPM.html




Reti urbane di trasporto, dal Consiglio degli Ingegneri le linee guida

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Supportano il processo di pianificazione per l’analisi e il progetto delle reti stradali in ambito urbano, fornendo indicazioni tecniche per la redazione del piano
La mobilità efficiente e sostenibile rappresenta una delle fondamentali esigenze da soddisfare in un contesto socio-economico particolarmente complesso come quello delle città.

Il Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri ha scelto, come tema per il primo volume della nuova collana tecnica, l’analisi e il progetto delle reti urbane di trasporto, pubblicando il documento “Reti urbane di trasporto: linee guida per l’analisi e il progetto”, consultabile a questo link.

Il volume è stato realizzato con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Linee guida per l’analisi e il progetto di reti urbane di trasporto (protocollo 2009EP3S42 Area 08 – Ingegneria Civile ed Architettura) e con il contributo di: Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica, Gestionale e dei Trasporti; Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile; Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Ingegneria; Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Ingegneria Civile; Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Strumento indispensabile per la redazione del piano

Queste linee guida supportano il processo di pianificazione per l’analisi e il progetto delle reti stradali in ambito urbano fornendo indicazioni tecniche da implementare sui diversi livelli di pianificazione. Esse costituiscono uno strumento indispensabile per la redazione del piano.

Il progetto di ricerca è suddiviso in cinque azioni principali, legate ai livelli della metodologia:

1) metodi per la valutazione delle alternative (Università di Cagliari);

2) metodi per l’analisi dell’interazione domanda-offerta con domanda elastica (Università di Salerno);

3) metodi per il progetto della regolazione di intersezioni a livello locale (Università di Genova);

4) metodi per il progetto della regolazione di intersezioni a livello di area (Università del Sannio);

5) metodi per il progetto della topologia (Università di Reggio Calabria).

Per ogni azione principale sono state svolte le seguenti attività:

I) analisi dello stato dell’arte sui metodi e sui principali software disponibili sul mercato più diffusi in letteratura per l’analisi e il progetto funzionale delle reti di trasporto stradali;

II) sviluppo di metodologie applicabili in contesti reali;

III) applicazioni su sistemi reali con lo scopo di effettuare analisi statistiche sulla precisione e l’affidabilità dei metodi e sulle prestazioni garantite dai metodi di progettazione;

IV) stesura delle linee guida per l’analisi ed il progetto delle reti di trasporto stradali.

A chi sono rivolte le Linee guida

Nell’introduzione viene precisato che le linee guida, e i relativi allegati metodologici, “sono rivolte prevalentemente a tecnici che operano direttamente o indirettamente a supporto delle decisioni assunte da enti o aziende. Esse possono essere utilizzate a differenti livelli di approfondimento sia come supporto alla pratica tecnica e professionale che come stimolo alle attività di aggiornamento e formazione permanente. Esse pertanto sono rivolte a uffici tecnici (settore mobilità e trasporti, ove presenti) di Enti Locali, società di consulenza, studi professionali, centri studi di aziende, imprese. Queste linee guida possono essere utilizzate anche come materiale didattico nei corsi di laurea del settore dell’ingegneria dei sistemi di trasporto e dei sistemi territoriali. Pertanto è auspicio del gruppo di ricerca che esse siano sia di ausilio per lo sviluppo di progetti che possano favorire una mobilità sempre più sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale, sia di diffusione e applicazione della cultura dell’ingegneria dei trasporti”.

Sette capitoli e appendici

Il volume è composto da sette capitoli ai quali seguono delle appendici. Dopo l’introduzione, il capitolo 2 approfondisce gli aspetti generali. Il capitolo 3 delinea i passi fondamentali della programmazione e della pianificazione dei sistemi di trasporto in ambito urbano; il capitolo 4 si occupa degli aspetti principali di un possibile iter amministrativo e il successivo capitolo 5 descrive la documentazione minima da produrre. Il capitolo 6 descrive gli aspetti principali delle procedure metodologiche di implementazione, mentre il capitolo 7 introduce gli interventi di gestione della domanda, del traffico e dell’informazione mediante sistemi di trasporto intelligenti. Le linee guida terminano con le appendici, che contengono le principali normative di riferimento e una bibliografia essenziale.

http://www.casaeclima.com/ar_17145_ITALIA-Professione-trasporto-sostenibile-linee-guida-consiglio-nazionale-degli-ingegneri-Reti-urbane-di-trasporto-dal-CNI-le-linee-guida-per-lanalisi-e-il-progetto.html

reti urbane di trasporto




UN SOLE SULLE PERIFERIE

periferie

LA NOSTRA IDEA

A Roma dove le periferie vengono abbandonate, Calciosociale vuole riqualificare il quartiere di Corviale con attività sportive, formative e di sostegno: Il Calciosociale è una nuovo format di calcio dal forte impatto sociale, basato su regole reinterpretate fuori dalla logica comune, per valorizzare la potenza educativa dello sport. I campi da gioco divengono palestre di vita, dove l’integrazione per chi è percepito diverso è possibile e dove viene insegnata la legalità e la solidarietà.

 

OBIETTIVI E DESTINATARI

Coinvolgere attivamente la cittadinanza di Corviale nel riqualificare il proprio quartiere; offrire servizi e strutture gratuite con lo scopo d’integrare persone disagiate in un tessuto urbano accogliente; favorire l’occupazione giovanile insegnando mestieri artigianali sempre più richiesti nel mercato del lavoro attuale; permettere a disabili fisici di praticare attività sportive comunemente a loro precluse.

 

PUNTI DI FORZA

Replicabilità: attualmente sono attive le sedi di Montevarchi, Scampia, Quartu S. Elena, Carsoli. Riconoscimento come best-practice dal Parlamento europeo. Creazione di un innovativo format calcistico valutato da istituzioni pubbliche come valida metodologia di peer education. Attenzione a un modello di sviluppo sostenibile riconosciuto alla fiera Internazionale “Ecomondo”.

 

RISULTATI ATTESI

Superamento dell’individualismo e riconoscimento delle capacità umane delle persone disabili; rendere stabili e gratuite strutture e servizi offerti; aumento della legalità; incremento dell’occupazione e della scolarizzazione in un quartiere con forte dispersione scolastica e poche possibilità di occupazione; creazione di un modello di networking tra tutte le realtà territoriali.

 

FASI PROGETTUALI

il progetto si svilupperà in sei macrofasi: 1. Avvio delle attività – organizzazione e impostazione 2. Promozione – pianificazione della comunicazione 3. Organizzazione – costituzione dei gruppi di lavoro 4. Realizzazione delle attività 5. Conclusione e presentazione dei risultati 6. Valutazione finale
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