1

IL CORVIALE DELLA POESIA: per chi non c’era

foto di aldo feroce

“Corviale è un’opera aperta da completare” (Renato Nicolini) all’ingresso della Biblioteca Nicolini

alla biblioteca

Biblioteca Renato Nicolini “Poetitaly la rassegna continua sotto le stelle

E’ cominciato ieri l’appuntamento all’aperto, sotto le stelle di Roma, sotto la dicitura “estate romana 2014” il contest di poesia Poetitaly, firmato Simone Carella.

Un’estate romana che ha aperto le braccia a Corviale. Il chilometro di cemento, o alla romana “il serpentone” era incuriosito ieri sera, e fibrillava di energia. A guardarlo da lontano, sembrava un bellissimo albergo d’alta fattura. La cavea, che ha ospitato la serata del Poetitaly, aveva un pubblico eterogeneo, piccoli e grandi, curiosi e studiosi.
All’inizio, l’orario era previsto per le 19 ma il protrarsi degli appuntamenti nel pomeriggio in Biblioteca Renato Nicolini non lo hanno permesso, l’atmosfera era un pò tesa, contratta.
Il rapporto spazio – uomo non era dei più rassicuranti, incertezze. Insicurezze. Ma nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la serata. Tra i condomini affacciati ai balconi, i bambini e i ragazzi sui muretti e gli spalti affollati, Poetitaly 2014 ha scaldato l’ambiente.
La magia della poesia underground e il fascino degli artisti sull’orchestra, così è chiamato il palco centrale nei teatri dell’antica Grecia, hanno avvolto e ipnotizzato il pubblico.

Tanti gli artisti che si sono succeduti, chi accompagnato da tamburelli, chi da piccoli gong e chi dai soli fogli di lettura. A presentare Andrea Cortellessa, critico letterario e professore associato dell’università di lettere di Roma Tre.
Un incontro inaspettato, ravvicinato, del terzo tipo?, con una realtà che si sta lentamente aprendo al mondo esterno,che sta varcando la soglia della cultura e dell’intrattenimento. Ci si aspettano grandi evoluzioni da questo primo passo. E gli eventi in programma sono ancora molti.. il bello deve ancora arrivare!” (testo di Elisa Longo)

cavea andiamo a cominciare cavea: andiamo a cominciare (foto di Tommaso Capezzone)

in attesa dell_inizio in attesa dell’inizio (foto di Elisa Longo)

cavea inizio poetitaly: è cominciato (foto di Tommaso Capezzone)

la cavea e il palazzone la cavea e il palazzone (foto di Aldo Feroce)

cavea simone carella & friends Simone Carella & friends (foto di Tommaso Capezzone)

io elisa e simone Elisa, Tommaso & Simone Carella (foto di Aldo Feroce)

la luna in cielo la luna in cielo (foto di Elisa Longo)

pubblico visto da aldo poetitaly: pubblico (foto di Aldo Feroce)

cavea canio loguercio Canio comincia con la musica

mentre suona canio mentre suona Canio (foto di Aldo Feroce)

DSC_0054 visione d’insieme (foto di Elisa Longo)

cavea non sai se essere felice o infelice “non sai se essere felice o infelice”

DSC_0037 poetitaly: pubblico (foto di Elisa Longo)

non fare mai quello che ti e stato insegnato “non fare mai quello che ti è stato insegnato”

pubblico poetitaly: Ivan che fotografa

giovani puliti timidi “giovani puliti, timidi…”

pubblico2 poetitaly: Sandro tra il pubblico

ci sara un momento in cui il disordine l_avra vinta “ci sarà un momento in cui il disordine l’avrà vinta … Sei già nella stagione trasparente … Uno stupore dolce d’animale … Nei modi silenziosi di Prometeo … E taci ancora … come fa’ un limbo d’attenzione”

dagli spalti dagli spalti (foto di Elisa Longo)

nella casa dei vecchi e notte fonda “nella casa dei vecchi è notte fonda … la vita muore addirittura di piacere … Chi sa se cinguettavano i dinosauri? … io repubblica ammalata … I portatori di reliquie … Datemi una boccata d’aria e rinneghero’ il nemico … E io me ne andrò per il mondo con il mio sassolino”

il luogo della poesia il luogo della poesia (foto di Tommaso Capezzone)

Programma di oggi sabato 6 settembre alle ore 19 alla cavea:

Introduzione e presentazione

Andrea Cortellessa, Lidia Riviello, Gilda Policastro

poeti

Maria Grazia Calandrone – Luigi Socci – Chiara Daino – Michele Zaffarano

Laura Pugno – Marco Giovenale – Rosaria Lo Russo – Francesco Gambaro

Renata Morresi – Cetta Petrollo – Francesco Ruggiero-Sparajurij

Vincenzo Ostuni – Gilda Policastro – Lidia Riviello – Sara Ventroni

 

 

 

 




IL CORVIALE DELLA POESIA: Poetitaly, la rassegna continua sotto le stelle

DSC_0002

E’ cominciato ieri l’appuntamento all’aperto, sotto le stelle di Roma, sotto la dicitura “estate romana 2014” il contest di poesia Poetitaly, firmato Simone Carella. Un’estate romana che ha aperto le braccia a Corviale. Il chilometro di cemento, o alla romana “il serpentone” era incuriosito ieri sera, e fibrillava di energia. A guardarlo da lontano, sembrava un bellissimo albergo d’alta fattura. La cavea, che ha ospitato la serata del Poetitaly, aveva un pubblico eterogeneo, piccoli e grandi, curiosi e studiosi. All’inizio, l’orario era previsto per le 19 ma il protrarsi degli appuntamenti nel pomeriggio in Biblioteca Renato Nicolini non lo hanno permesso, l’atmosfera era un pò tesa, contratta.

 

 

 

 

Il rapporto spazio – uomo non era dei più rassicuranti, incertezze. Insicurezze. Ma nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la serata. Tra i condomini affacciati ai balconi, i bambini e i ragazzi sui muretti e gli spalti affollati, Poetitaly 2014 ha scaldato l’ambiente. La magia della poesia underground e il fascino degli artisti sull’orchestra, così è chiamato il palco centrale nei teatri dell’antica Grecia, hanno avvolto e ipnotizzato il pubblico.Tanti gli artisti che si sono succeduti, chi accompagnato da tamburelli, chi da piccoli gong e chi dai soli fogli di lettura. A presentare Andrea Cortellessa, critico letterario e professore associato dell’università di lettere di Roma Tre.  DSC_0054

Un incontro inaspettato, ravvicinato, del terzo tipo?, con una realtà che si sta lentamente aprendo al mondo esterno,che sta varcando la soglia della cultura e dell’intrattenimento. DSC_0037Ci si aspettano grandi evoluzioni da questo primo passo. E gli eventi in programma sono ancora molti.. il bello deve ancora arrivare!

 

DSC_0057

Programma dettagliato

http://s534509712.sito-web-online.it/programma-2014/

 

 

 




IL CORVIALE DELLA POESIA: messaggi a “I pittori anonimi del Trullo”

cavea1 da “I pittori anonimi del Trullo”

Questo e un altro messaggio insieme ad altre decine che ci arrivano e abbiamo chiesto il permesso per pubblicare:
“Cari Pittori Anonimi, questo è solo un altro dei tantissimi messaggi di apprezzamento che immagino abbiate ricevuto in questi mesi, ma ci tenevo comunque a farvi sentire anche la mia voce. Sono la mamma di un bimbo ancora troppo piccolo per poter capire quanta ricchezza avete donato, non solo al quartiere, ma a tutte le persone che qui vivono o passano. Sono nata e cresciuta qui vicino, e tutte le mattine porto mio figlio a passeggiare con la carrozzina tra i colori che avete regalato anche a lui. Lo porto a salutare Nina, e a respirare un po’ dell’allegria che salta fuori da ogni angolo. Ho sempre amato questo quartiere, ma da quando ci siete voi l’aria è più fresca, diversa, e non si tratta solo di qualcosa che ha a che fare con il decoro urbano: i vostri colori hanno parlato ai nostri cuori, dimostrando a tutti che lamentarsi serve solo a nascondersi dalle proprie responsabilitá, mentre con un sorriso e molta buona volontà si possono fare grandi cose. Quando mio figlio sará un po’ piú grande gli spiegherò che in questo quartiere vivono delle persone speciali che un giorno hanno avuto una semplice ma grande idea per insegnarci che in un mondo più bello le persone sono più felici; che avere rispetto delle cose comuni e dei luoghi significa avere rispetto per sé stessi; che non esiste solo un “io” ma esiste anche un “noi”, e questo semplice concetto, insegnarlo a noi, a Roma, non era facile. Voi ci siete riusciti coi colori, e quindi grazie anche a nome di chi sará grande domani.”




Video > Il lavoro dei Pittori anonimi raccontato dai Pittori Anonimi!

La storia dei Pittori Anonimi del Trullo. La voglia di cambiare il quartiere attraverso i colori. Una piccola rivolta non violenta per combattere il degrado e invitare la gente alla partecipazione. La speranza in una città e in un Paese che non crede più a nulla.

https://www.youtube.com/watch?v=9NkxSpmkEik

 




Alle imprese sociali gli immobili pubblici inutilizzati

immobiliLe imprese sociali potranno usare gli edifici pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità. Le imprese private (con scopo di lucro) e le amministrazioni pubbliche potranno assumere cariche negli organi di amministrazione delle imprese sociali, ma non potranno averne la direzione e il controllo. Infine, il Governo si prende 12 mesi di tempo (anziché sei) per emanare i decreti legislativi che tradurranno in pratica la riforma del terzo settore.

Sono queste alcune novità introdotte nel disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei ministri, rispetto alla bozza del provvedimento circolata prima della riunione dell’Esecutivo. Il ministero del Lavoro e quello dell’Economia stanno ancora definendo le ultime limature al Ddl.

Per sostenere le imprese sociali, come annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sarà istituito un fondo rotativo: dovrà finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali «materiali e immateriali».

Una delle sfide legate all’attuazione della riforma sarà quella di misurare l’impatto delle azioni svolte dalle imprese sociali. A questa valutazione saranno infatti legate le agevolazioni fiscali per coloro che investiranno in queste imprese. In base al disegno di legge varato dal Governo, i decreti attuativi dovranno dare una definizione puntuale dell’impresa sociale, come «impresa privata a finalità d’interesse generale» che abbia come obiettivo principale «il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, realizzati mediante la produzione o lo scambio di beni e servizi di utilità sociale».

Un esempio di questo impatto positivo lo dà Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro con delega al terzo settore: «Un’impresa sociale che opera nel reinserimento lavorativo dei carcerati – spiega – e fa registrare una diminuzione del tasso di recidiva, comporta un beneficio per il lavoratore e uno per la società, perché sgrava lo Stato di un nuovo costo. Dovremo trovare un parametro per misurare concretamente l’impatto sociale delle azioni messe in campo».

Infine, saranno riviste le regole del cinque per mille dell’Irpef, introducendo «obblighi di pubblicità» delle risorse destinate dai contribuenti agli enti del terzo settore. Probabilmente, saranno potenziati gli strumenti per rendicontare le somme del cinque per mille, un obbligo già previsto dal 2008. I destinatari del contributo, infatti, entro un anno dall’incasso degli importi, devono redigere un rendiconto dal quale risulti in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ricevute, e conservarlo per 10 anni. Le organizzazioni che ricevono più di 20mila euro devono anche inviare il documento al ministero che ha erogato le somme. Gli enti che non redigono il rendiconto rischiano di dover restituire gli importi ricevuti, in caso di controlli.

Fonte: ilsole24ore.com




3000 euro di vivibilità‏

pedoniSei disposto a spendere 3000 euro in più? Chi sta cercando casa potrebbe sentirsi chiedere questo dall’agente immobiliare e alla sua richiesta di chiarimenti vedersi prospettare in cambio una vita molto più rosea: la possibilità di avere a portata di una passeggiatina a piedi la palestra, il parco, il supermercato e la scuola per i figli.

Secondo gli agenti immobiliari sceglie quest’opzione soprattutto chi ha bambini piccoli, chi ama fare sport, chi ha un cane.
Anche l’Unione Europea incrementa questo tipo di scelte per arrivare all’obiettivo nel 2020 di ridurre del 50% gli spostamenti in auto.
Esperimenti come Pedibus aiutano a raggiungere l’obiettivo: 2 genitori a turno accompagnano a piedi in gruppo i bambini a scuola. Funziona già in più di 500 realtà portando fino a 20 scolari per un massimo di 1500 metri.

Tommaso Capezzone




Un’innovazione sociale per la gestione del Lago ex Snia

Dopo dieci anni di inerzia il Comune di Roma apre un varco per accedere al Lago ex Snia. E’ l’occasione per affrontare con un dibattito pubblico il tema della gestione dei beni comuni.

Il vicesindaco di Roma Luigi Nieri ha tentato “in articulo mortis” di scongiurare l’esercizio del diritto di retrocessione da parte della società proprietaria dell’area in cui si trova il Lago ex Snia dopo un decennio di inerzia della pubblica amministrazione.

Sull’efficacia giuridica di quanto sta facendo il Comune di Roma per tutelare l’interesse generale sarà necessario un approfondimento tecnico.

È aperto, invece, il confronto sulle soluzioni da dare ai problemi gestionali dell’intera area parco, in cui oggi sono insediate le attività del Comitato ex Snia, quelle svolte all’interno della Casa del Parco delle Energie e quelle che potranno nascere con la valorizzazione del Lago naturale.

Si confrontano due linee.

La prima è quella tradizionale che punta alla gestione diretta del parco da parte dell’Amministrazione comunale con affidamenti di singole attività ad associazioni locali, mediante bandi pubblici o incarichi diretti.

Una linea che a Roma è stata fallimentare, se si guardano alle esperienze delle aziende agricole pubbliche Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere o a quella dell’Ente Roma Natura. E tuttavia ancora trova difensori tra coloro che non intendono innovare il rapporto tra politica e società.

La seconda soluzione è quella di promuovere, mediante un processo partecipativo dal basso, un soggetto gestore del parco, la cui assemblea sia formata da tutti i cittadini residenti del quartiere e i cui amministratori siano eletti democraticamente, sulla base di un confronto sul piano di valorizzazione dell’area.

Con la seconda ipotesi sarà possibile far confluire e valorizzare in un’innovazione sociale le esperienze di autogestione realizzate in questi anni, con l’impegno e la passione di decine e decine di volontari.

 

P1020151




Istat, Qualità dell’Ambiente Urbano: è on line il nuovo rapporto

Meno automobili nel 2013 e più interesse per la mobilità sostenibile nelle città italiane, ma il trasporto pubblico resta in crisi. Prosegue il trend di miglioramento della qualità dell’aria (ma 44 città restano fuori dai limiti di legge), così come l’aumento delle aree verdi e degli orti urbani

Istat diffonde il Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano 2014. Ecco, tema per tema, le tendenze registrate nel corso dell’ultimo anno (dati 2013).

MOBILITA’

Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, si riducono i tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia: 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni mille abitanti (rispettivamente -0,9 e -0,6% nel confronto con l’anno precedente 2012). Più marcato il calo della domanda di trasporto pubblico locale, che scende da 201,1 a 188,6 passeggeri annui per abitante. (La domanda è misurata dal rapporto fra il totale dei passeggeri trasportati in un anno e la popolazione residente, considerando tutte le modalità di
trasporto pubblico locale)

Si diffondono le iniziative a favore della mobilità sostenibile: cresce l’offerta di car sharing, presente in 23 città (soprattutto al Nord) e quella di bike sharing, attivato in 66 città. Dei 116 capoluoghi, 36 dispongono di almeno 34 km di piste ciclabili.

SMOG

Si conferma il trend di miglioramento della qualità dell’aria per le polveri sottili: rispetto al 2012 diminuisce da 52 a 44 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni. Miglioramenti si riscontrano al Nord (da 37 a 32) e, in proporzione, soprattutto al Centro (da 9 a 6). Nel Mezzogiorno si evidenzia un peggioramento in Campania (da 2 a 4 dei capoluoghi della regione).

In 17 capoluoghi sono state attuate politiche di limitazione della circolazione del traffico privato di tipo sia emergenziale (a seguito di superamenti dei valori limite di un inquinante), sia programmato (a scopo preventivo o di riduzione progressiva delle emissioni); 28 capoluoghi hanno limitato la circolazione solo con blocchi programmati.

VERDE URBANO

Nel 2013, il verde urbano pubblico rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia, oltre 577 milioni di m2 (+0,7% rispetto all’anno precedente) che corrispondono ad una disponibilità media di 32,2 m2 per abitante.

Ricadono in “aree naturali protette” oltre 3.200 km2 del territorio dei capoluoghi (pari al 15,8%). In 43 comuni è stata individuata una rete ecologica, a tutela del mantenimento della biodiversità anche in ambito urbano.

Sono 57 le amministrazioni che hanno attivato orti urbani da dare in gestione ai cittadini.

Scarica il Rapporto completo 2014

link all’articolo