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Manifestazione per il Parco delle Energie

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Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta

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programma generale di azione dell_UE in materia di ambiente fino al 2020




Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2013

collaIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Inps e l’Istat presentano il quarto Rapporto sulla Coesione sociale. Anche quest’anno il rapporto è articolato in due volumi, il primo è una guida ai principali indicatori utili a rappresentare la situazione nel nostro Paese e la sua collocazione in ambito europeo. L’obiettivo è quello di fornire, in modo particolare ai policy maker, le indicazioni basilari per conoscere le situazioni economiche e sociali sulle quali intervenire per migliorare le condizioni di vita delle persone.

Il secondo si compone di una serie di tavole statistiche che offrono dati, generalmente aggiornati al 2012, articolati a diversi livelli territoriali per consentire comparazioni regionali e internazionali. A questo fine sono state utilizzate indagini statistiche ed archivi amministrativi nazionali (di fonte Inps, Ministero del lavoro e Istat) e fonti internazionali (Eurostat e Ocse).

Le informazioni sono organizzate in tre sezioni:

• Contesti, che riporta tre quadri informativi di scenario sui contesti socio-demografico, economico e del mercato del lavoro.

• Famiglia e coesione sociale, in cui si rappresentano alcuni fenomeni rilevanti – capitale umano, conciliazione tempo di lavoro e cura della famiglia, povertà.

• Spesa ed interventi per la coesione sociale, con dati sulla spesa sociale delle amministrazioni pubbliche, sulla protezione sociale, sulle politiche attive e passive del mercato del lavoro, sui servizi sociali degli Enti locali
Rapporto Coesione Sociale 2013 Volume I
Rapporto Coesione Sociale 2013 Volume II




I HAVE A DREAM

romaGennaio 2014, potrebbe essere il mese che inaugura un anno di svolta per le politiche culturali romane. Una rinnovata classe politica che riesce a riformare il sistema culturale capitolino, anche alla luce del deprimente, desolato e confuso panorama del dicembre appena trascorso.
Purtroppo gli ultimi sette mesi non hanno brillato per grosse riforme, ma neanche per azioni come segnali di discontinuità dalle politiche precedenti. Roma rimane la città dei grandi poteri e delle lobby che tracciano le linee guida della politica territoriale.
I debiti con artisti e teatri continuano ad accumularsi, complici bandi uguali negli anni, emessi senza copertura economica (vd cultura.lazio.it). Poli strategici come il museo d’arte contemporanea (Macro) aspettano da mesi un direttore. I teatri e i cinema chiudono, anche se in attivo. Il 17 dicembre, il CdA della Fondazione Roma Europa, in seguito ai tagli economici di novembre e all’incertezza per i finanziamenti pubblici locali per il 2014, conferma la decisione di cancellare la sua stagione 2014 del Teatro Palladium. Il 23 dicembre, ancora non c’ è un accordo sulle cariche ai vertici del Teatro di Roma. L ‘ assemblea dei lavoratori esprime preoccupazione, per la mancanza di responsabilità e di attenzione nei confronti di una struttura pubblica che garantisce ogni anno almeno 400 assunzioni tra personale artistico e tecnico. Il 31, un anno esatto di chiusura del Teatro India.
I have a dream è la scritta beffarda che mi ispira, mentre scrivo in un locale di San Lorenzo. Bianca sul fondo nero, nel basso della fantastica mappatura della Roma metropolitana. Stazioni in ogni quartiere e snodi di scambio con tram elettrici e frotte di autobus puntuali, che permettono di attraversare la città in poco tempo. Non voglio svegliarmi, preferisco continuare a sognare strade sicure perché illuminate da negozi, teatri, bar, aperti fino a sera tarda, popolate da turisti e residenti rapiti da una offerta culturale eccellente.
Immagino cittadini coinvolti nella pianificazione delle scelte, attraverso consulte permanenti che ne tutelino interessi e benessere, da una classe politica attenta. Sogno una piattaforma di interventi strutturali organici, per il futuro culturale di questa città, una grande metropoli che mette in risalto le sue risorse, supportando ed orientando alla produzione gli artisti e le compagnie.
Immagino un 2014 dove gli assessori alla cultura, alla formazione e al demanio lavorino insieme, per garantire la produzione artistica ed il rinnovamento degli spazi attraverso la produzione culturale. Immaginiamo un sistema accessibile, con semplici modalità per accedere ai fondi pubblici che favoriscano progettualità a lungo termine. Immagino un sistema di nomine che garantiscano il lavoro per competenze e non per conoscenze e raccomandazioni. Visualizzo poche aziende comunali con un bilancio adeguato ed amministrazioni competenti e corrette, distinte dal partito di maggioranza di turno.
Vorrei un centro culturale in ogni quartiere, soprattutto in periferia, possibilmente ricavato da uno dei numerosi spazi abbandonati. Fondi europei trovati da efficienti uffici comunali per la ristrutturazione ed un finanziamento pluriennale. L’ incremento della piccola impresa sociale e locale, cogestita tra pubblico e privato, dove i residenti ed i cittadini sono i primi a verificare e orientare le strategie di progettualità a lungo termine. Un senso di appartenenza ad un sistema culturale che possa aiutarci ad accompagnare gli studenti ad una crescita in senso civico, attraverso lo sviluppo delle capacità artistiche e la formazione a canoni culturali che si discostano sempre di più dal modello televisivo italiano.




Capodanno …col botto.. a Corviale!

festa di capodanno




Le Feste a Corviale !

locandina_eventi_NATALE-page-001festa di capodanno




VD > Indovina chi viene a Natale?

natale--638x366Un film di Fausto Brizzi. Con Diego AbatantuonoClaudio BisioRaoul BovaCarlo BuccirossoCristiana Capotondi. Angela FinocchiaroClaudia GeriniRosalia PorcaroIsa Barzizza.

Giulio (Abatantuono) , industriale dolciario ospita, come ogni Natale, nella villa ,in cui abita  con la moglie Marina (Finocchiaro) e la mamma Emma ( Barzizza),  tutti i parenti . Arrivano così la sorella Chiara (Gerini) con i suoi due bambini e il nuovo fidanzato Domenico(Bisio), un maestro elementare molto impegnato e montessoriano, il fratellastro Amonio (Buccirosso) con la moglie Elisa (Porcaro) e i tre figli : Gaspare , Melchiorre e il piccolissimo Gennaro e la figlia Valentina (Capotondi) , che presenta in famiglia il fidanzato Francesco (Bova) , bello e gentile ma privo delle braccia . Giulio e Marina, assai liberal nell’azienda , sono scombussolati dal genero e mettono in campo varie strategie (tutte perdenti) per dissuadere la figlia, così come i figli di Chiara, per gelosia,  combinano danni su danni  , facendone ogni volta ricadere la responsabilità su Domenico; fra vari disastri – e l’atmosfera è già pesante di per sé per la recente scomparsa del capofamiglia (Gigi Proietti),  cantante di successo e padre assai assente – l’unico entusiasta è  Amonio  che compensa  con una forzata allegria natalizia il proprio essere meridionale ,povero e “fratello post-datato”. Equivoci, rivalità, bugie e ripicche sembrano compromettere tutto ma … è Natale.

Brizzi , dopo i non memorabili incassi di “Come è bello far l’amore” e di “Pazze di me”, si  rituffa sulla commedia corale ; ingaggia , per la prima volta, Abatantuono e la Finocchiaro e va giù di spirito natalizio come un giulebbe ; lui e Martani -qui si è aggiunto anche Fabio Bonifacci (“Benvenuti al sud” ,”Benvenuti al nord”, “Il principe abusivo”)- scrivono benissimo le singole scene e le gag ma l’insieme è un patchwork di situazioni e di tormentoni già visti mille volte ; gli attori sono troppo esperti per non portare a casa un risultato degno ma , su tutti, svetta Isa  Barzizza : ogni volta che c’è lei gli altri mostri sacri sono confinati, idealmente, in un angolino dello schermo.




VD > Film di Natale Colpi di fortuna

trailer-colpi-di-fortuna-16275Un film di Neri Parenti. Con Christian De SicaPasquale PetroloClaudio GregoriLuca BizzarriPaolo Kessisoglu,  Francesco Mandelli

 1° episodio: Piero (Kessisoglu) è innamorato della tabaccaia Barbara (Fatima Trotta) ma , non avendo il coraggio di dichiararsi, compra – lui non fumatore- decine di pacchetti di sigarette e , una volta , gioca anche una cinquina assurda ; quella sera vede la sua amata che bacia un altro – è il suo amico e socio Mario (Bizzarri) ma lui non lo sa; disperato si butta in una notte di follie . Mario , dopo aver saputo che la cinquina è uscita, lo trascina (ancora intontito e immemore per via delle copiose bevute) a ripercorrere le tappe di quella notte , della quale Piero non ricorda nulla : le tracce portano ad un clan mafioso, al giocatore del Napoli Marek Hamsik, ad un funerale da corsa ma alla fine..

2° episodio : Gabriele Brunelli (De Sica) , un industriale laniero assai superstizioso sta per chiudere un grosso affare con il Tibet ad ha bisogno di un traduttore ; ingaggia Bernardo Fossa (Mandelli) , il migliore su piazza ma anche uno jettatore pazzesco , sull’orlo della prevedibile catastrofe, ecco che…

3° episodio : Felice (“Lillo” Petrolo) è un ex ballerino della Carrà, che ora vive con la moglie (Barbara Folchitto) e  quattro figli – due dei quali adottati- dando lezioni di danza ad un centro per anziani; riceve (dal padre che non sapeva di avere) in eredità una minuscola sommetta ed un fratello autistico(“Greg” Gregori) ; sembrano cominciati i veri guai ma…

Dopo il fortunato “Colpi di fulmine”, Aurelio De Laurentis (e il figlio Luigi) ripropone la stessa formula , aggiustando un po’ il tiro : gli episodi sono tre e non due , ritorna un po’ della sana scatologia delle “Vacanze di Natale” e a De Sica in scadenza di contratto affianca il “solito idiota” Mandelli ma , per il resto , come nel precedente dirige il solidissimo Parenti e l’episodio di Greg e Lillo è appoggiato su  loro precedenti gag; oltre a camei della Carrà e di vari giocatori del Napoli, appaiono, in piccoli ruoli, oltre alla Trotta, vari comici di “Made in sud”.

I primi segnali di incasso lo danno vincente ; mai dare per finito  il vecchio leone Aurelio : lui ha ancora tanto da insegnare sul cinema di intrattenimento a tutti quanti !