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ieri mi chiedevi dei beatles

re nudoieri mi chiedevi dei beatles perché sei nata dopo di loro ma con la loro musica ma noi allora non ci accontentavamo dei dischi volevamo andare ai concerti perchè lì sentivamo l’energia della musica e poi incontravamo la gente il beautiful people quelli come noi allora non avevamo facebook internet le mail gli sms i telefonini allora andavamo ai concerti e ai festival per incontrare quelli come noi per parlarci per scambiarci gli indirizzi per andarci poi a trovare ci ospitavamo ci fidanzavamo avevamo storie facevamo l’amore incontravamo quelli che portavano gli acidi spennelati sugli angoli dei fumetti e allora era una festa c’era un good trip good vibrations e poi di nuovo via con l’autostop coi camionisti coi pazzi che portavano i giornali con le macchine a tutta birra pazzi più pazzi del dean moriarty di on the road ho visto una volta uno che m’aveva caricato per venire a roma ad un concerto che ha visto la macchina di un’altro amico ferma dall’altra parte dell’autostrada lui ha frenato ha fatto retromarcia a tutta birra s’è fermato è sceso ha scavalcato a piedi l’autostrada ed è andato a vedere che fine aveva fatto l’amico allora i giornali si portavano così di corsa sull’autostrada e uno che conoscevamo il disegnatore dei fumetti di  lotta continua mi sembra si chiamasse gasparazzo è morto così sull’autostrada in macchina per portare lotta continua di corsa a tutta birra erano tempi così senza teletrasmissione in cui gli articoli si dettavano ancora per telefono e c’erano ancora le rotative e si stampava di tutto c’era la stampa underground le fanzine i libri dei poeti di strada ciclostilati su carta a colori per rimediare al bianco e nero del ciclostile non ci accontentavamo dei dischi la musica volevamo sentirla dal vivo e allora partivamo in autostop anche se non avevamo i soldi del concerto si girava in tondo attorno alle mille porte del palasport finchè qualcuno ti faceva entrare perchè era come te aveva i tuoi stessi capelli lunghi fumava le tue stesse canne amava anche lui il rock and roll poi cominciarono a organizzarsi quelli di stampa alternativa la musica è del popolo give music to people abbasso i padroni della musica e via coi cortei sull’anello esterno del palasport a cercare il cancello debole da sfondare e poi quand’entravi di corsa nell’emiciclo interno della grande cassa armonica del palazzo dello sport gridando di gioia e di eccitazione tutti applaudivano e gridavano la musica al popolo c’erano gruppi come re nudo festivalche teorizzavano il proletariato giovanile che disegnavano mao coi capelli lunghi che organizzavano festival autogestiti in cui gruppi come gli stormy six suonavano gratis per il popolo e si piantavano tende con il tavolino e il bilancino per la vendita del fumo a prezzo politico e le femministe facevano self helpragazze la mattina girotondi di barbuti già un pò canuti tenevano cerchi di bioenergetica per assorbire le vibrazioni della terra fondersi col calore del sole e attraversarti il corpo mentre ti sentivi parte del tutto in comunione con gli altri e ti dimenticavi la pioggia della notte le lunghe ore sotto il sole ai caselli ad aspettare un passaggio i panini con la mortadella e la vita che sembrava non prendere mai il verso giusto questo è stato altro che ascoltare i beatles in una stanzetta chi c’aveva le collezioni di dischi organizzava sedute collettive di ascolto in cui si mixava stockausen e frank zappa in cui imparavamo dai più grandi ad apprezzare il jazz e poi cominciammo ad andare anche ai festival di jazz come a pescara jazz dove ci fecero entrare gratis perchè facevamo colore con le nostre casacche a fiori e i tamburelli tra le file degli spettatori in smoking che ci osservavano stralunati conquistare le prime file sotto il palco di due increduli keth jarret e miles davis finalmente consci di un pubblico vivo che ballava ai loro insondabili duetti fummo soggetti di foto e commenti del quotidiano locale che titolò a pescara jazz sono arrivati gli hippies e io conobbi una dolcissima ragazza romana dai lunghi capelli biondi che abitava sopra il piper e che andai subito a trovare al primo concerto quando la notte la metro era chiusa e scendevamo a piedi suonando le chitarre fino a termini e dormivamo nella stazione in centinaia wowbimbo era solo per dirti questo




RIVOLUZIONE: in America a 10 euro

new yorkDalla Repubblica: ”

Andare in America con un biglietto da 10 euro diventerà presto una realtà. Confermando indiscrezioni che circolavano da tempo, la Ryanair ha annunciato ieri che entro pochi anni lancerà un servizio regolare di rotte tra l’Europa e gli Stati Uniti “low cost”: anzi si può dire a costo bassissimo, tenuto conto di quanto si spende normalmente sulle altre linee aeree per attraversare l’Atlantico. Secondo quanto riporta stamani il Daily Telegraph, Michael O’Leary, vulcanico e spesso controverso amministratore delegato della compagnia irlandese, ha dichiarato a una conferenza a Dublino che offrirà biglietti per New York e Boston a 10 euro, con il viaggio di ritorno ancora più economico che costerebbe 7 euro e 30 centesimi. Insomma, con 17 euro si potrebbe andare nella Grande Mela e tornare indietro.

Naturalmente, come è la norma per la linea che ha lanciato i voli a basso costo in Europa rivoluzionando trasporti e stile di vita di milioni di persone, quello sarà solo il prezzo di base: è probabile che andranno calcolate a parte le tasse (un’altra ventina di euro) e chi vorrà depositare un bagaglio al check-in (oltre a quello a mano da portare a bordo) dovrà pagare un extra, prevedibilmente piuttosto esoso, così come saranno da pagare a parte le bibite e il cibo durante il volo, anche questi generalmente cari (l’alternativa, quasi una necessità per un volo di sette-otto ore, è portarsi da bere e da mangiare

con sé). Inoltre, non tutti i posti costeranno 10 euro: “Ci sarà un’ampia sezione di ogni aereo riservata ai passeggeri di business class e a quelli di premium” (una classe con poltrone più piccole della business ma più grandi dell’economica), afferma O’Leary. “Esiste un 15 per cento del pubblico disposto a pagare di più per avere maggiori comfort e saremmo pazzi a rinunciarci”.
Dopo un anno difficile in cui ha visto ridursi fatturato e profitti, subendo critiche per un servizio giudicato dagli utenti troppo spartano e a volte addirittura scontroso e sgarbato, a vantaggio della linea aerea a basso costo rivale Easy Jet che ha invece allargato la propria fetta di mercato e i propri guadagni, la Ryan Air si prepara insomma a una riscossa internazionale di grande respiro, oltre ad avere già cambiato marketing e regole (permettendo perfino di portare a bordo un secondo piccolo “collo” a mano) per riconquistare passeggeri delusi. Il suo boss O’Leary indica che i voli per gli Usa partiranno da 14 grandi città europee e raggiungeranno da 12 a 14 principali destinazioni negli Stati Uniti. Il servizio inizierà entro sei mesi dall’acquisto dei circa 40 aerei a lungo raggio di cui la compagnia ha detto di avere bisogno per i collegamenti tra Europa e America, l’acquisto dei quali, osserva il Telegraph, potrebbe richiedere fino a cinque anni di tempo. Al massimo entro il 2019, dunque, si potrà andare a New York con 10 euro. Meno di quello che costa oggi un viaggio in treno con le Frecce da Milano a Bologna.”




Benessere equo e sostenibile: ricerca Cnel-Istat

benessereIndagine per valutare il progresso di una società

 E’ un progetto targato Cnel e Istat, quello di misurare il benessere equo e sostenibile. Presentati quindi i dati del Rapporto sul Bes.
La percezione di una buona condizione di vita è maggiore in Friuli-Venezia-Giulia, Trentino-Alto-Adige, Liguria, Toscana e Lombardia.
Comunque gli italiani sono mediamente soddisfatti della propria condizione.
Il divario tra aree del paese riguarda soprattutto la sfera economica, come certificato dal report finale dell’indagine “Il benessere equo e sostenibile dal punto di vista delle persone”.
L’indagine e’ stata condotta con 3.346 questionari (attraverso una diffusione via web a cui hanno collaborato anche testate giornalistiche nazionali), 18 focus group in sei regioni e 90 storie di vita.
L’obiettivo dell’indagine e’ di misurare il “benessere equo e sostenibile”, per valutare il progresso della societa’ non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale, di fatto andando oltre il Pil.
“La frattura tra Nord e Sud, eccezion fatta per il Piemonte, è particolarmente evidente e marcata, denotando come la percezione che hanno i cittadini del Meridione della propria qualita’ di vita e quindi del proprio benessere sia nettamente inferiore rispetto a quella dei connazionali del Nord”. Dopo la Campania, agli ultimi posti si classificano Puglia, Marche, Basilicata e Calabria. Prime si trovano il Friuli-Venezia-Giulia, il Trentino-Alto-Adige, la Liguria, la Toscana e la Lombardia.
La ricerca punta anche a indagare come gli italiani agirebbero sul loro benessere se ne avessero l’opportunita’. In prima linea,
per tutti, c’e’ la salute e all’ultimo posto la voce “politica e istituzioni”, “a testimonianza di quanto in questo frangente storico i cittadini vedano lo Stato come un ostacolo al miglioramento della qualita’ della propria vita, piuttosto che come un’opportunità”.
Ma anche nella scelta delle priorita’ le differenze territoriali non mancano: gli intervistati nel Nord Est scelgono di investire maggiormente, rispetto al Nord Ovest, nella dimensione della salute e della qualita’ dei servizi, mentre quelli del Nord Ovest ritengono prioritarie le dimensioni del lavoro, conciliazione dei tempi di vita e del paesaggio e patrimonio culturale. Al Sud e nelle Isole il dominio “benessere economico” colloca al terzo posto, non lontano da quello dell’istruzione e formazione (al secondo posto, dietro alla salute).



Serata di finanziamento delle fattorie sociali alla casa del popolo di torpignatara

1abSi sono presentate una serie di esperienze di agricoltura sociale, giovani che hanno intrapreso questa scelta di vita mossi da una consapevolezza di un modello di sviluppo diverso che privilegi la vivibilità, la salute, la condivisione con la natura e i suoi ritmi. Presente anche chi ha fatto il cammino inverso tornando in città per creare un gruppo di acquisto solidale con cui distribuire i prodotti di piccoli produttori attenti alla qualità e alla biodiversità. E’ in questa chiave di rete e di scambio solidale che Alfonso Pascale,   lo studioso dell’agricoltura sociale, ha concluso bisogna costruire un nuovo modello di rapporti sociali non più basati sullo scambio economico ma sulla condivisione di valori e di progetti comuni.




“Sono convinto che il calcio possa essere un veicolo eccezionale per creare coesione sociale e spazi di aggregazione nelle zone della città dove ci sono criticità maggiori relative alla vita di tutti i giorni”




Un calcio per Corviale




Il lago dell’ex Snia aperto a tutti Da un abuso rinasce un quartiere

l'obbiettivo di un grande fotoreporter: Giordano Pennisi

l’obbiettivo di un grande fotoreporter: Giordano Pennisi

L’assemblea capitolina approva una mozione per chiedere l’esproprio dell’area dell’ex fabbrica della Snia Viscosa in cui si nasconde il lago, sorto negli anni 90 dopo un tentato abuso edilizio. Sventata l’edificazione selvaggia dell’era Alemanno, l’obiettivo per il futuro è dare vita a una riqualificazione che sia partecipata. Da tutti

Sembra un paradosso, ma anche da un disastro ambientale, si può costruire una città più sostenibile, in cui le ferite del passato si tramutano in risorsa. Per tutti. E’ proprio questo quello che potrebbe accadere in via Prenestina, all’altezza di largo Preneste, fra i relitti urbani dell’ex fabbrica della Snia Viscosa, dove si annida un vero e proprio lago che presto potrebbe essere annesso all’adiacente parco delle Energie, divenendo quindi un nuovo spazio pubblico. E da una tentata speculazione potrebbe, quindi, rinascere un intero quartiere. Perché quel lago, sconosciuto ai più, è il risultato di un abuso edilizio consumato negli anni 90, quando i proprietari dell’area tentarono di realizzare un centro commerciale all’interno dell’ex fabbrica. Scavando, venne intaccata gravemente la falda acquifera sottostante. I lavori si fermarono, non l’acqua, che fuoriuscì fino a formare nel tempo uno stagno dalle consistenti dimensioni. Che ora potrebbe diventare patrimonio della collettività.

pellegrinaggio dei cittadini  al lago

pellegrinaggio dei cittadini al lago

L’ESPROPRIO – Proprio oggi pomeriggio, infatti, l’assemblea capitolina ha approvato una mozione per chiedere al sindaco “l’esproprio di una piccola porzione di area privata dell’ex Snia – si legge nel provvedimento portato in aula dal capogruppo di Sel Gianluca Peciola – per collegare l’area pubblica adiacente al lago con la più estesa area pubblica del parco”. Inoltre si chiede di “mettere a disposizione delle risorse per la sistemazione e l’attrezzaggio per la fruizione dell’area del lago condividendone la progettazione con i residenti e il Forum territoriale dei cittadini attraverso un percorso partecipato, a introdurre le tutele ambientali e paesaggistiche nell’area del lago”.

IL FUTURO – La mozione prevede anche di avviare una collaborazione tra i Dipartimenti del Patrimonio, dell’Urbanistica e dell’Ambiente con il Municipio e il forum territoriale dei cittadini, per una progettualità partecipata sia sull’area pubblica che su quella privata e di rendere noto qualsiasi ulteriore progetto presentato dal costruttore a tutti i gruppi consiliari. Una richiesta ben precisa che mira a evitare quanto accaduto nel recente passato. Fallito il tentativo, durante l’era Alemanno, di inserire l’area nel piano piscine private da realizzare in vista dei mondiali di nuoto del 2009, e tramontata, almeno per ora, la prospettiva dei grattacieli da realizzare anche attraverso il bando sul recupero dei Relitti Urbani, indetto da Alemanno nel 2010 e cancellato dalla nuova giunta lo scorso gennaio, si potrebbe quindi aprire per l’ex Snia un nuovo futuro. Partecipato e sostenibile.

 Marco Carta
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Tetti verdi: a Bari ne sorgeranno 2000 metri quadrati grazie al progetto Shagree

tetti

E’ boom di tetti verdi a Bari. Presto su 2000 metri quadrati di tetti baresi sorgeranno nuovi spazi verdi. Il progetto mira ad una maggiore sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. Grazie ai tetti verdi, infatti, sarà possibile aumentare l’isolamento termico delle abitazioni e migliorare la capacità di assorbimento dell’acqua piovana.

Grazie al progetto Shagree (Green Shadows Program) l’Italia si propone cerca di tenere il passo di altri Stati Europei, come l’Olanda, la Norvegia e la Danimarca, dove i tetti verdi rappresentano una realtà concreta ormai da anni. Anche nel nostro Paese, negli ultimi tempi, sono sorti alcuni giardini e orti sul tetto, alla ricerca di nuovi spazi liberi da coltivare.

I nuovi tetti verdi nasceranno in una zona sperimentale della città di Bari, grazie ad un gruppo di imprese che lavorerà in collaborazione con il Comune. I cittadini che beneficeranno della novità potranno contare su bollette meno salate. Infatti i tetti verdi sono considerati una vera e propria garanzia dal punto di vista del risparmio energetico.

Il progetto ha ricevuto un caloroso appoggio da parte dei cittadini, che il Comune di Bari ha interpretato come un importante segno di interesse dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. I tetti verdi potranno contribuire a contrastare gli effetti del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.

I cittadini non spenderanno nulla per la realizzazione dei tetti verdi, che sarà gratis e che permetterà la riqualificazione delle corti. Per i primi 6 mesi saranno i progettisti a prendersi cura dei nuovi spazi. Dopodiché i cittadini entreranno in gioco nella gestione dei nuovi tetti verdi, grazie alle informazioni che riceveranno in proposito.

I tetti verdi serviranno anche a proteggere i cittadini dai rumori esterni e a contribuire al filtraggio delle polveri sottili. Inoltre, ripareranno le case dagli eventi atmosferici, incrementando la durata delle coperture. Gli esperti si occuperanno di raccogliere dati importanti sull’impatto della presenza di tetti verdi in città, sia dal punto di vista della qualità della vita dei cittadini, sia per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento e gli effetti sul clima.

 

Il bando per la nascita dei nuovi tetti verdi era stato pubblicato a dicembre 2013, per andare alla ricerca di spazi privati disponibili. Tra i luoghi pubblici che presto potranno trarre vantaggio dalla presenza di un tetto verde, troviamo la scuola Imbriani, nel quartiere della Madonella. In tutto sono stati selezionati 12 terrazzi. Presto verranno valutate le loro caratteristiche per dare il via al meglio alla sperimentazione per la creazione di nuovi tetti verdi.

 

Marta Albè

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avviso pubblico comune bari