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(foto)narrazione social(e) di una giornata particolare

C’era una strada nel bosco, quando all’improvviso appare

c_e 1 strada nel bosco

un bivio

bivio2

da una parte una porta finta, dall’altra s’intravedono mirabilie.
porta finta 20141003_135609

Scegliamo, senza dubbi, la seconda e c’inoltriamo in un palazzo incantato

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dove, affacciata a una loggia,
incontriamo una bellissima donna
che ci dice che è lì proprio ad aspettarci
per raccontarci quello
che il ministro ci ha scritto.

copertina

Ci porta ad un tavolo preparato per noi

tavolo

poi sale su un balconcino interno

lettura

e lì ci legge:
"La questione delle periferie va posta al centro dell’azione del governo".
Allora capiamo che il lungo viaggio per mare

per mare

e per terra

20141004_155400

non è stato inutile.
Soddisfatti, andiamo a mangiare e bere

20141003_220708

e quindi, rimessoci in forze, finalmente visitiamo la città acquatica.
Attraversiamo il ponte d’ingresso

20141003_123558

e c’immergiamo nella calca

nella calca

tra gruppi che si fotografano

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bottiglie pronte ad essere bevute

bottiglie pronte per essere aperte

carrozzine

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bambini che si affacciano dai ponti

bambini affacciati a ponticelli

Camminiamo fino al tramonto

al tramonto

e nella luce serale vediamo gente seduta a tavola

vediamo gente che mangia

ponti levatoi

ponti levatoi

balconi illuminati

balconi illuminati

ci specchiamo in vetrine

ci specchiamo nelle vetrine

sempre alla ricerca di segni divinatori sulla sorte del nostro sogno
e alla fine, stanchi, ad uno squallido
tavolo di tavola calda – finalmente – incontriamo il segno

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l’icona nave di Noè che ci porterà, dopo una notte di attesa, alla macchina che si autoalimenta

macchina

il modello che la simbiosi tra natura

natura

e tecnologia ci consegna come prototipo per la rinascita del palazzo di Corviale:
un ecosistema in cui le acque

acque

la luce

luce

alimentino la vita come nel disegno di Fiorentino.

la vita




Gli architetti scrivono a Renzi

periferia da Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori

“Rimettere mano alle città, a partire dalle sue periferie, non solo risponde all’ esigenza
dei cittadini che vorrebbero vivere in luoghi sicuri, sani e più belli, ma crea anche le condizioni per riavviare il commercio, promuovere le iniziative imprenditoriali, valorizzare i beni culturali, richiamare gli investimenti.
(…)
Lo Sblocca Italia poteva e doveva porre le basi per far ripartire l’economia lanciando un progetto di Riuso delle città, con adeguati investimenti e norme adatte; mettendo a sistema, ed al servizio del progetto, le politiche importanti già varate o annunciate sul consumo del suolo, sui consumi energetici e la sicurezza degli edifici, sulle periferie, sulle scuole e gli asili nido, sui beni demaniali, sull’urbanistica e sui lavori pubblici, sulla tutela dei beni culturali.
(…)
· Un programma nazionale di rigenerazione urbana sostenibile, da cui dedurre azioni, investimenti e norme, con una regia unica;
· Lo spostamento di parte delle risorse disponibili dalle grandi infrastrutture alle città, essendo dimostrato (a differenza di ferrovie e autostrade) che ogni euro di denaro pubblico investito nelle città ne attrae 4 dal mercato privato: in un quartiere rigenerato torna la vita, i negozi, i giovani imprenditori, la cultura, la ricerca;
· Norme edilizie chiare e prestazionali, condivise su tutto il territorio nazionale, che favoriscano la qualità dell’abitare invece della buro-edilizia fonte, tra l’altro, di corruzione e abusivismo (…)”

 lettera degli architetti a Renzi




IL CORVIALE DELLA POESIA: messaggi a “I pittori anonimi del Trullo”

cavea1 da “I pittori anonimi del Trullo”

Questo e un altro messaggio insieme ad altre decine che ci arrivano e abbiamo chiesto il permesso per pubblicare:
“Cari Pittori Anonimi, questo è solo un altro dei tantissimi messaggi di apprezzamento che immagino abbiate ricevuto in questi mesi, ma ci tenevo comunque a farvi sentire anche la mia voce. Sono la mamma di un bimbo ancora troppo piccolo per poter capire quanta ricchezza avete donato, non solo al quartiere, ma a tutte le persone che qui vivono o passano. Sono nata e cresciuta qui vicino, e tutte le mattine porto mio figlio a passeggiare con la carrozzina tra i colori che avete regalato anche a lui. Lo porto a salutare Nina, e a respirare un po’ dell’allegria che salta fuori da ogni angolo. Ho sempre amato questo quartiere, ma da quando ci siete voi l’aria è più fresca, diversa, e non si tratta solo di qualcosa che ha a che fare con il decoro urbano: i vostri colori hanno parlato ai nostri cuori, dimostrando a tutti che lamentarsi serve solo a nascondersi dalle proprie responsabilitá, mentre con un sorriso e molta buona volontà si possono fare grandi cose. Quando mio figlio sará un po’ piú grande gli spiegherò che in questo quartiere vivono delle persone speciali che un giorno hanno avuto una semplice ma grande idea per insegnarci che in un mondo più bello le persone sono più felici; che avere rispetto delle cose comuni e dei luoghi significa avere rispetto per sé stessi; che non esiste solo un “io” ma esiste anche un “noi”, e questo semplice concetto, insegnarlo a noi, a Roma, non era facile. Voi ci siete riusciti coi colori, e quindi grazie anche a nome di chi sará grande domani.”




IL CORVIALE DELLA POESIA: la cavea è pronta per il festival

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“Volevamo ringraziare i ragazzi e la gente di Corviale per come ci hanno accolti e partecipato con noi e dirgli che torneremo presto da loro. In questi due giorni abbiamo consumato le ultime 6 latte di colore che avevamo e per quello che stavamo facendo ne servivano altre 20 per dare un tocco do colore. Per adesso ve lo abbiamo dato, a presto da voi e insieme a voi si colora quel grigio brutto voi ci avete dato ragione se a ragazzi dai qualcosa da fare loro ci sono”.

 




Disegno di legge sulle politiche territoriali e di trasformazione urbana

urbanisticabozza legge urbanistica




Video > Il lavoro dei Pittori anonimi raccontato dai Pittori Anonimi!

La storia dei Pittori Anonimi del Trullo. La voglia di cambiare il quartiere attraverso i colori. Una piccola rivolta non violenta per combattere il degrado e invitare la gente alla partecipazione. La speranza in una città e in un Paese che non crede più a nulla.

https://www.youtube.com/watch?v=9NkxSpmkEik

 




Alle imprese sociali gli immobili pubblici inutilizzati

immobiliLe imprese sociali potranno usare gli edifici pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità. Le imprese private (con scopo di lucro) e le amministrazioni pubbliche potranno assumere cariche negli organi di amministrazione delle imprese sociali, ma non potranno averne la direzione e il controllo. Infine, il Governo si prende 12 mesi di tempo (anziché sei) per emanare i decreti legislativi che tradurranno in pratica la riforma del terzo settore.

Sono queste alcune novità introdotte nel disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei ministri, rispetto alla bozza del provvedimento circolata prima della riunione dell’Esecutivo. Il ministero del Lavoro e quello dell’Economia stanno ancora definendo le ultime limature al Ddl.

Per sostenere le imprese sociali, come annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sarà istituito un fondo rotativo: dovrà finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali «materiali e immateriali».

Una delle sfide legate all’attuazione della riforma sarà quella di misurare l’impatto delle azioni svolte dalle imprese sociali. A questa valutazione saranno infatti legate le agevolazioni fiscali per coloro che investiranno in queste imprese. In base al disegno di legge varato dal Governo, i decreti attuativi dovranno dare una definizione puntuale dell’impresa sociale, come «impresa privata a finalità d’interesse generale» che abbia come obiettivo principale «il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, realizzati mediante la produzione o lo scambio di beni e servizi di utilità sociale».

Un esempio di questo impatto positivo lo dà Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro con delega al terzo settore: «Un’impresa sociale che opera nel reinserimento lavorativo dei carcerati – spiega – e fa registrare una diminuzione del tasso di recidiva, comporta un beneficio per il lavoratore e uno per la società, perché sgrava lo Stato di un nuovo costo. Dovremo trovare un parametro per misurare concretamente l’impatto sociale delle azioni messe in campo».

Infine, saranno riviste le regole del cinque per mille dell’Irpef, introducendo «obblighi di pubblicità» delle risorse destinate dai contribuenti agli enti del terzo settore. Probabilmente, saranno potenziati gli strumenti per rendicontare le somme del cinque per mille, un obbligo già previsto dal 2008. I destinatari del contributo, infatti, entro un anno dall’incasso degli importi, devono redigere un rendiconto dal quale risulti in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ricevute, e conservarlo per 10 anni. Le organizzazioni che ricevono più di 20mila euro devono anche inviare il documento al ministero che ha erogato le somme. Gli enti che non redigono il rendiconto rischiano di dover restituire gli importi ricevuti, in caso di controlli.

Fonte: ilsole24ore.com




3000 euro di vivibilità‏

pedoniSei disposto a spendere 3000 euro in più? Chi sta cercando casa potrebbe sentirsi chiedere questo dall’agente immobiliare e alla sua richiesta di chiarimenti vedersi prospettare in cambio una vita molto più rosea: la possibilità di avere a portata di una passeggiatina a piedi la palestra, il parco, il supermercato e la scuola per i figli.

Secondo gli agenti immobiliari sceglie quest’opzione soprattutto chi ha bambini piccoli, chi ama fare sport, chi ha un cane.
Anche l’Unione Europea incrementa questo tipo di scelte per arrivare all’obiettivo nel 2020 di ridurre del 50% gli spostamenti in auto.
Esperimenti come Pedibus aiutano a raggiungere l’obiettivo: 2 genitori a turno accompagnano a piedi in gruppo i bambini a scuola. Funziona già in più di 500 realtà portando fino a 20 scolari per un massimo di 1500 metri.

Tommaso Capezzone