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Diritti, approvata in municipio XI mozione per diritto alla salute

Oggi, il consiglio del Municipio XI, ha approvato una mozione importante per la città, perché con la salute e la dignità delle persone non si può più giocare. Con questo atto, il presidente e la giunta del Municipio potrà e dovrà chiedere al Campidoglio di attivarsi per sostenere le possibilità di accesso alla cura e prevenzione per i cittadini e di funzionamento concreto dei consultori”.

Lo dichiarano, in una nota, Rossella ColtortiGiulia Fainella, Emanuela Mino, Rosella Paniconi, membri della commissione Elette Municipio Roma XI.
Noi vigileremo – aggiungono – perché quanto chiediamo, come le iniziative per informare la cittadinanza o la gratuità della contraccezione, vengano effettivamente realizzate. La crisi attuale acuisce tutti i problemi e, ora, diventa tutto più difficile. Un aspetto importante, per esempio, è quello del rapporto tra i generi. Tutto questo, rende urgente agire con azioni concrete e solide che aiutino tutte le fasce sociali, anche le più fragili. Tutti devono poter vivere serenamente una vita completa, una genitorialità consapevole, e devono poter accedere alla possibilità di prevenire le malattie sessualmente trasmissibili.

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Per evitare i concreti sabotaggi al diritto alla contraccezione e alla salute, il presidente Zingaretti ha già compiuto un ottimo passo rispetto agli obiettori di coscienza che lavorano nei consultori. E su questa strada intendiamo continuare con fermezza. Non solo perché ogni disagio e ogni malattia ha un costo economico per la comunità, ma soprattutto perché il “costo sociale” deve essere vissuto dalle istituzioni come una ferita, perché il singolo cittadino non è un’ entità astratta e statistica ma una persona che le Istituzioni devono accompagnare e tutelare.

Questa è la politica delle donne.




Salva la data > Roma 3 Luglio 2014 > Il futuro verde delle città italiane

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Roma – Fondi Europei 2014-2020. Sperimentare il metodo Community-Led nei territori di Roma

Pieno successo del Convegno sui Fondi Europei

Sala Pietro da Cortona, Musei Capitolini

Sala Pietro da Cortona, Musei Capitolini

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Oltre 200 persone hanno partecipato al Convegno sul tema “Fondi Europei 2014-2020. Sperimentare il metodo Community Led nei territori di Roma” organizzato da Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore Lazio e IfoRD con il Patrocino dell’Assessorato Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale.

Ha introdotto i lavori Marco Berardo Di Stefano, Presidente di Rete Fattorie Sociali, che ha illustrato le opportunità della programmazione dei Fondi Strutturali e d’Investimento Europei (SIE) 2014-2020 e, in particolare, i vantaggi per i territori di Roma derivanti dal metodo della progettazione partecipativa dal basso.

Finora siffatto approccio è stato previsto esclusivamente per i territori rurali. Con il nuovo ciclo di programmazione, la Regione Lazio può decidere di estendere tale metodo anche ai territori urbani dando la possibilità a partenariati pubblico-privati locali di elaborare piani di azioni locali che utilizzino contestualmente i diversi Fondi Europei.

I promotori del Convegno hanno ribadito la richiesta alle istituzioni di compiere in modo netto tale scelta. Valorizzando la funzione sociale e terapeutico-riabilitativa delle attività agricole che si svolgono nella campagna romana e promuovendo collaborazioni e integrazioni tra soggetti pubblici e privati operanti nei differenti settori, si potranno tenere insieme innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e fare in modo che l’agricoltura urbana dia vita a nuovi modelli di welfare produttivo.

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 Nel suo intervento Estella Marino, Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, ha mostrato interesse per il percorso delineato dai promotori e ha illustrato le iniziative dell’amministrazione capitolina per valorizzare le risorse agricole pubbliche. Non ha mancato, tuttavia, di evidenziare una difficoltà nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali per costruire percorsi innovativi capaci di valorizzare le sinergie tra iniziativa pubblica e progettualità dei privati e dell’economia sociale.

Sono poi seguiti gli interventi di cittadini impegnati in percorsi partecipativi e partenariati locali che vedono al centro la tutela e la valorizzazione di ecosistemi agricoli per consolidare la resilienza urbana e perseguire lo sviluppo sostenibile.

Mario Campli, membro del Comitato Economico e Sociale, ha ricordato il percorso istituzionale di elaborazione, approvazione e implementazione dei documenti di programmazione previsto dai regolamenti comunitari che obbligano le diverse istituzioni ad ascoltare le istanze della società civile.

Il Convegno è stato presieduto da Massimo Leone, Presidente di IfoRD e concluso da Gianni Palumbo, Portavoce del Forum Terzo Settore Lazio.

Ora la decisione spetterà alla Regione Lazio che, entro il 27 luglio prossimo, dovrà inviare alla Commissione Europea i Programmi operativi.

Se in tali documenti non dovesse trovare spazio l’istanza dei territori di Roma, i promotori del Convegno (Rete Fattorie Sociali, Forum Terzo Settore e IfoRD) non esiteranno a rivolgersi direttamente alla Commissione Europea.

(foto Elisa Longo )

 




Delibera greencity – Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Comitato per lo sviluppo del verde pubblico

 

Massimiliano Atelli (segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente) relatore della delibera Greencity

Massimiliano Atelli (segreteria tecnica del Ministero dell’ambiente) relatore della delibera Greencity

DELIBERA 14 aprile 2014




Salva la data – Roma 27 giugno 2014 – Architettura naturale e verde pensile per gli edifici e le città ecologiche del futuro


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                                                                                                                             PROGRAMMA

 




Riqualificare lo spazio urbano. Agricoltura sui tetti di Corviale

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“Coltivare la città. Agricoltura urbana e periurbana nelle aree metropolitane. Il caso di Roma”

Il 30 giugno 2014 si svolgerà a Roma, presso l’ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA (INEA), Via Nomentana n. 41, un Seminario organizzato nell’ambito del progetto “Promozione della Cultura Contadina”, in collaborazione con l’Osservatorio INEA sulle politiche agricole dell’UE, dal titolo:

 “COLTIVARE LA CITTA’. AGRICOLTURA URBANA E PERIURBANA NELLE AREE METROPOLITANE. IL CASO DI ROMA” 

Il rapporto tra agricoltura e città suscita  un rinnovato interesse tra gli studiosi e gli operatori del settore agricolo, ma anche tra quei segmenti della società che si sono attivati per trovare soluzioni innovative ad esigenze sempre più complesse di giovani, famiglie, anziani, immigrati interessati a forme nuove di produzione degli alimenti. L’INEA organizza un seminario per approfondire il tema dell’agricoltura urbana e peri-urbana, focalizzando l’attenzione sia sulle aziende agricole professionali che producono in contesti urbani sia sulle tante esperienze di community, di riqualificazione urbana, di didattica e di  coesione sociale nate nei contesti metropolitani negli ultimi anni.

Coltivare la Citta

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L’agricoltura sempre più «urbana» Così il lavoro dei giovani è green

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I bandi di Regione Lazio e Comune di Roma per l’assegnazione di 430 ettari di terre pubbliche incolte agli under 40. Coldiretti: potrebbero nascere 6.500 imprese nel Lazio

L’Expo 2015 riporta in primo piano l’agricoltura e la sostenibilità territoriale. Una vera rivoluzione verde, un’ondata di ritorno alla terra sostenuta dalla crisi dell’economia che lascia a casa un giovane su due. Ma anche un’occasione per parlare in modo nuovo di agricoltura e mostrare quanto è lontana l’idea comune del contadino col cappello in testa: oggi si punta sui servizi, sulla prossimità del verde alle città e alle metropoli, alla conservazione della biodiversità. Il tutto sostenuto dalla scienza e dallo studio, fondamentale pilastro dell’agricoltura 2.0. Per anni, decenni, il lavoro nei campi è rimasto lontano dalle scelte dei ragazzi. Oggi invece le iscrizioni alle facoltà di agraria segnano il boom, e l’Istituto agrario di Roma ha triplicato il numero di iscritti negli ultimi dieci anni.

La Regione affida 330 ettari

Ed ha avuto ottimi risultati anche il bando «Terre ai giovani» per l’assegnazione di 330 ettari di terre pubbliche del Lazio. «Abbiamo ricevuto 118 domande, 118 piani aziendali – spiega Antonio Rosati, commissario straordinario Arsial- Una bella soddisfazione, anche perche’ era da 40 anni che nel Lazio, ma anche in Italia, non si mettevano a bando delle terre pubbliche per incrementare un settore, quello dell’agroalimentare, che oggi rappresenta un fattore molto importante di sviluppo».

Il bando del Comune di Roma

Una tendenza confermata anche dalla decisione del Comune di Roma di lanciare il primo bando per l’assegnazione di 100 ettari di agro romano (tutte terre pubbliche incolte) ad agricoltori under 40. Un bando che ha risposto concretamente alle richieste alla petizione lanciata su Change.org dalla cooperativa Coraggio e dalle associazioni Terra!Onlus e daSud (che aderiscono al Coordinamento Romano Accesso alla Terra) che in sole due settimane ha superato le 10.000 firme. «È un primo passo concreto per contrastare le speculazioni edilizie e ogni tipo di uso illecito del patrimonio pubblico, compresa la svendita, e che riconosce il valore dei beni comuni, soprattutto di quelli non riproducibili come la terra» affermano la cooperativa Coraggio, e le associazioni Terra!Onlus e daSud.

«L’accesso alla terra e il diritto al lavoro»

Sono quattro le prime aree (tutte comprensive di un casale e di un manufatto rurale da recuperare) che saranno assegnate ai giovani: Borghetto San Carlo, tenuta Cervelletta, tenuta Redicicoli e Tor de Cenci, per un totale di 100 ettari di terreno. «Borghetto San Carlo è il luogo simbolo che avevamo individuato per reclamare l’accesso alla terra, la tutela ambientale e il diritto al lavoro – spiegano i promotori della petizione – Il bando crea le condizioni per una gestione virtuosa che tenga conto degli squilibri sociali da ridurre, su cui un’amministrazione pubblica è chiamata a dare risposte». E l’amministrazione Marino ha promesso anche altri 500 ettari di terreni dopo l’estate.

 6.500 nuove imprese nel Lazio

L’assegnazione ai giovani delle terre pubbliche incolte è stata favorita dal governo Monti che in un decreto ha previsto la privatizzazione dei 338mila ettari di terreni agricoli di proprietà dello Stato, con la prelazione a favore degli under 40. Una legge che svecchierà l’agricoltura italiana (la più vecchia d’Europa insieme al Portogallo) e che, secondo Coldiretti, potrebbe portare alla nascita di 43 mila nuove imprese in tutta Italia e ben 130 mila nuovi posti di lavoro. Ben 6.500 aziende potrebbero crescere nel Lazio, la regione che ha le maggiori possibilità di “radicare” la sua crescita con la green economy. E non si tratta solo di coltivazioni, magari bio: le novelle aziende agricole sono “multifunzionali” e uniscono la vendita diretta alle fattorie didattiche, l’agriturismo all’asilo. Servizi alla città sempre più richiesti dalla città. L’unico problema, finora, è stato l’accesso alla terra.


CARLOTTA DE LEO (roma.corriere.it)

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Inaugurazione Parco La Mistica

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