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Efficienza energetica: nuovo decreto del governo Renzi

energiaIl consiglio dei ministri ha varato un provvedimento che completa la strategia energetica nazionale in tema di efficienza energetica. Previsto, tra le altre cose, un fondo da 800 milioni di euro per l’edilizia pubblica

Lo schema del decreto approvato oggi introduce un set di nuove misure finalizzate a promuovere l’efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell’edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico, per conseguire l’obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale.

“La sfida dell’efficienza energetica – ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti – può rappresentare un volano per la ripartenza del Paese, perché innescherà lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell’ambito della Green Economy. Otterremo così, in prospettiva, un rilevante risparmio sia ambientale, in termini di minori emissioni di gas serra e polveri sottili, che economico grazie al minore consumo di energia. – Se pensiamo che il consumo degli edifici pubblici è pari al 18% di quello generale dello Stato, si comprende come acquisisca assoluto rilievo già il solo obiettivo di ‘ambientalizzazione’ del nostro patrimonio pubblico immobiliare”.

Più in dettaglio, il decreto prevede:
– interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della pubblica amministrazione;
– la previsione dell’obbligo per le grandi imprese e le imprese energivore di eseguire diagnosi di efficienza energetica;
– l’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti, al fine di favorire interventi di riqualificazione energetica della PA, l’efficienza energetica negli edifici residenziali e popolari e la riduzione dei consumi di energia nell’industria e nei servizi.

“Consumare meno e meglio: un’economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.- Il Governo mette a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020 per promuovere l’efficienza energetica. Sono inoltre previste – conclude il Ministro – iniziative che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici tra le famiglie”.

Sul decreto saranno acquisiti i pareri delle competenti commissioni parlamentari.

(da ecodellecitta.it)




Smartcity, una app per la raccolta differenziata

rifiuti

Nel ”Dizionario dei Rifiuti” vengono fornite informazioni geolocalizzate sulle modalità di raccolta per ogni comune italiano mappato

Parlando di Smartcity, si fa spesso riferimento a sostenibilità, green city, waste management. E proprio quello della gestione dei rifiuti urbani è uno dei temi più complessi per le amministrazioni cittadine. Esistono però alcuni strumenti in grado di aiutare cittadini e dirigenti sui temi della raccolta differenziata. Uno di questi è il “Dizionario dei Rifiuti”, il primo motore di ricerca dedicato alla gestione differenziata dei rifiuti.Nato nell’estate del 2011 dall’idea del giovane lucano Francesco Cucari, il Dizionario dei Rifiuti è oggi noto in tutta Italia, anche grazie alla partecipazione del team a diversi incontri nazionali di rilievo, tra cui “La Repubblica delle Idee”, lo scorso 8 Giugno al teatro Verdi di Firenze. Diventato oggi un vero e proprio servizio pubblico a disposizione del cittadino, fuga i dubbi più comuni legati alla raccolta differenziata e rende disponibili tutte le informazioni sulle modalità di raccolta dei diversi Comuni.

funziona

Tramite la funzione “Dizionario”, i cittadini dei comuni interessati potranno ricercare, proprio come un motore di ricerca, il giusto conferimento di un particolare rifiuto. Vengono inoltre forniti suggerimenti e informazioni utili per effettuare una corretta raccolta secondo le indicazioni dei principali consorzi di filiera. Il database è in continuo aggiornamento, anche grazie alle segnalazioni da parte dei cittadini.

Un calendario settimanale consultabile in ogni momento ricorda ai cittadini i giorni di raccolta per ogni tipo di rifiuto. È inoltre possibile attivare un comodo servizio di notifica: sarà lo smartphone a ricordare cosa buttare e quando.

I punti d’interesse relativi alla raccolta differenziata con orari e localizzazione sono disponibili e consultabili da smartphone grazie alla funzione “Info/Mappe”, fondamentale per i comuni con elevata presenza di turisti che avranno facilmente e gratuitamente tutte le informazioni utili in pochi secondi.

Inoltre, con la funzione “Servizi su chiamata” un’interfaccia utile e semplice permette di prenotare il ritiro di rifiuti ingombranti o sfalci verdi sempre da telefono.

Il Dizionario dei Rifiuti è scaricabile gratuitamente per smartphone e tablet con sistema Android e iOS sui rispettivi market online, o consultabile direttamente in rete all’indirizzo www.dizionariodeirifiuti.it, dove si può accedere anche alla pagina dedicata a ciascun comune.

 (da bloginnovazione.it)




Collegato Ambiente: incentivi agli appalti verdi e riciclo materiali

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Per il 2014 stanziati 10 milioni di euro per demolire gli immobili abusivi, unificate le commissioni VIA e AIA

È iniziata in questi giorni in Commissione Ambiente alla Camera l’esame del Collegato Ambiente alla Legge di Stabilità 2014. Il testo, che dopo essere stato licenziato dal Consiglio dei Ministri lo scorso novembre è rimasto fermo per quasi quattro mesi, prevede il finanziamento della demolizione degli immobili abusivi, incentivi per gli appalti verdi e la semplificazione dei procedimenti di Via, Vas e Aia.

Ecco, nel dettaglio, le misure del disegno di legge.
 
Appalti verdi
Gli operatori economici dotati di registrazione EMAS o di marchio Ecolabel, che partecipano ad una gara d’appalto, avranno un incentivo pari alla riduzione del 20% della cauzione a corredo dell’offerta e della garanzia di esecuzione prestata dall’aggiudicatario.
 
Recupero materiali
Il ddl propone una serie di incentivi a chi acquista prodotti realizzati grazie al recupero e al riciclo di rifiuti urbani, carta, plastica, oggettistica per la casa, pannelli fonoassorbenti, arredamenti per esterni, profilati per prefabbricati, vetro e compost.

Demolizione degli immobili abusivi
Il Collegato Ambiente stanzia 10 milioni di euro nel 2014 con i quali i Comuni potranno procedere all’abbattimento degli immobili abusivi. La priorità negli abbattimenti sarà data ai manufatti situati in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato.
 
Ricordiamo che la demolizione degli edifici abusivi si è scontrata più volte con proposte di legge tese a sottolineare la “valenza sociale” degli abusi edilizi, commessi spesso per rispondere ad esigenze abitative e risolvere il problema della carenza di alloggi. Da ultimo, il ddl Falanga prevede che gli abbattimenti seguano una lista di priorità, prediligendo gli immobili pericolanti o usati dalla criminalità organizzata e facendo passare in secondo piano i piccoli abusi, commessi per rendere più vivibili gli edifici.
Via, Vas e Aia
Inizialmente la VIA costituiva un presupposto di legittimità per la favorevole conclusione del procedimento di AIA nei casi nei quali la legge richiedeva l’attivazione di ambedue i procedimenti.
Dato che, successivamente, il DL 128/2010 ha introdotto un procedimento unitario sia per la localizzazione dell’impianto che per la valutazione del suo impatto sull’ambiente, il Collegato Ambiente unifica le due commissioni. La specificità delle singole procedure continuerà ad essere tutelata dalla presenza di quattro sottocommissioni per la Via, la Via speciale, la Vas e l’Aia.

Paola Mammarella (da edilportale.com)




Roma: arrivano 12,2 milioni di euro per la sostenibilità degli edifici

soldiScuole, palestre e case di riposo romane saranno protagoniste del rinnovamento: grazie a 12,2 milioni di euro di fondi europei stanziati dalla Regione Lazio sarà possibile infatti intervenire per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale

Circa 12,2 milioni di euro di fondi europei consentiranno nei prossimi mesi di intervenire per migliorare l’efficienza energetica in scuole, palestre e case di riposo romane.

Lo ha annunciato l’Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, Paolo Masini, dopo che la Regione Lazio ha pubblicato la graduatoria definitiva delle proposte ammesse alla Call europea “Energia sostenibile – Investire sugli edifici pubblici per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale attraverso interventi per l’efficienza energetica e l’incremento dell’uso delle energie rinnovabili”.

Si tratta di una notizia che “premia il grande lavoro di progettazione svolto dagli uffici a partire da agosto in collaborazione con gli assessori Cattoi, Cutini e Pancalli e i Municipi per rendere più efficienti i nostri edifici”, ha spiegato l’assessore Masini. I progetti approvati libereranno 7,5 milioni per gli edifici scolastici, 2,7 milioni per le palestre delle scuole e 2 milioni per le strutture sociali, e consentiranno di rendere efficienti 12 scuole, 8 palestre di altrettanti istituti e 3 case di riposo su tutto il territorio di Roma Capitale. Con questi fondi – ha concluso l’Assessore – facciamo un altro passo avanti verso quella rivoluzione energetica che renderà Roma all’avanguardia nel campo dell’efficienza e del minor impatto ambientale”.

Questi gli interventi approvati:

Edifici scolastici
Scuola Elementare via Motta Camastra (Municipio VI), Scuola Media Statale Belon (Municipio VI), Scuola Media Statale Rodari (Municipio VII), Scuola materna ed elementare Manzoni (municipio VII), Scuola Media Statale Schweitzer (Municipio VII), Asilo nido e scuola materna Pescaglia (Municipio XI), Scuola Media Statale Einstein (Municipio XI), Scuola Elementare Pirandello (Municipio XI, Asilo Nido Coccinella (Municipio XII), Scuola materna Artom (Municipio XII), Asilo Nido Morgana (Municipio XII), Istituto Comprensivo Chiodi (Municipio XIV),

Strutture sportive scolastiche
Istituto Comprensivo Elsa Morante (Municipio I), Istituto Comprensivo Dante Alighieri (Municipio I), Istituto Comprensivo Winckelmann (Municipio II), Istituto Comprensivo Bruno Munari (Municipio III), Istituto Comprensivo largo Volumnia (Municipio VII), Scuola elementare Gregoracci (Municipio IX), Scuola Gramsci (Municipio XI), Istituto Comprensivo Soglian (Municipio XV).

Case di riposo
Casa di riposo via Rocco Santoliquido (Municipio I), Casa di riposo via Ventura (Municipio III), Casa di riposo Vittoria (Municipio XI).

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PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER L’AVVIO DEL PERCORSO “VERSO RIFIUTI ZERO” CON L’INTRODUZIONE DI UN PROGRAMMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E DEI SERVIZI DI DECORO E IGIENE URBANA, TRA CUI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA SPINTA DEI RIFIUTI URBANI

rifiutiL’ASSEMBLEA CAPITOLINA

DELIBERA

Di dare mandato al Sindaco ed alla Giunta Capitolina ad emettere provvedimenti affinché Roma Capitale, consapevole del suo ruolo nazionale in materia di rispetto dell’ambiente e di tutela della salute dei cittadini dell’area metropolitana di riferimento, assuma l’impegno storico e civile teso al raggiungimento dei seguenti obiettivi in materia di gestione del ciclo dei rifiuti urbani ed assimilati:

  1. Intraprendere il percorso verso il traguardo “Rifiuti Zero” stabilendo il raggiungimento nel più breve tempo possibile degli obiettivi di legge e, comunque, il conseguimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2016 e del 75 % entro il 2020, con almeno il 50% di effettivo riciclo.
  2. Assumere ogni utile iniziativa nei confronti del Governo e del Parlamento per la piena attuazione delle forme di gestione del servizio di igiene pubblica risultanti dal referendum svoltosi il 12 e 13 giugno 2011.
  3. Operare affinché sia attuata la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti urbani sul territorio della città di Roma per permettere il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 1, stabilendo la massimizzazione e l’estensione generalizzata della modalità di raccolta “porta a porta” quale sistema adottato in coerenza con quanto stabilito per la tipologia di raccolta per Roma nel Piano rifiuti regionale vigente, coinvolgendo il maggior numero possibile di utenze secondo la programmazione di bilancio delle risorse economiche destinate. Tale riorganizzazione dovrà proseguire il percorso intrapreso dalla città che ha portato a eliminare il conferimento in discarica del rifiuto cosiddetto “tal quale” a partire dall’11 aprile 2013.
  4. Distinguere, attraverso una contabilità separata del ciclo dei rifiuti urbani, la raccolta e il riciclo dalle attività di spazzamento stradale e decoro, con la massima trasparenza in termini tecnici e economici. L’Amministrazione comunale, oltre a rendere pubblico il flusso dei rifiuti urbani in conformità con quanto previsto nella Del. A.C. n. 1/2014 (“Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani”), dovrà descrivere in modo leggibile e trasparente, il flusso delle risorse economiche con indicazione dei costi del servizio impiantistico e dei ricavi derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati.
  5. Ridurre i flussi di produzione di rifiuti con la definizione di un Piano d’azione comunale per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, che sia coerente con il Decreto Direttoriale del MATTM del 7/10/2013, con l’obiettivo di ridurre entro il 2015 i quantitativi di rifiuti prodotti del 10% in peso rispetto a quelli certificati da ISPRA e Regione Lazio nel 2011, con miglioramento continuo per i successivi anni sino al raggiungimento del 20% al 2020 corrispondenti in una quantità massima da avviare a smaltimento non superiore a 150 kg/ab anno; tale Piano conterrà precise modalità di attuazione e strumenti economico-finanziari.
  6. Progettare ed attuare entro il 2015 un sistema di tariffazione puntuale, basato sulla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche, con modalità di rilevazione e sistemi tecnologici avanzati da sperimentare in uno o più Municipi in funzione della sua successiva applicazione generalizzata.
  7. Al fine di evitare che i rifiuti speciali non assimilati finiscano nel flusso degli urbani con ingenti aggravi economici della gestione di tale flusso, stabilire che nell’attuazione del sistema di raccolta siano previsti di norma, e soprattutto in fase di avvio di nuove modalità, sia i controlli sugli errati conferimenti, con diffida preliminare e successiva irrogazione di sanzioni, sia la revisione delle banche dati ai fini del recupero dell’evasione tributaria.
  8. Promuovere nel tempo la diffusione delle iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione al riutilizzo dei rifiuti realizzando già entro il 2016, nelle more dell’entrata in vigore dei decreti attuativi previsti dall’art. 180 bis della Legge n. 152/2006 e s.m.i., un progetto pilota di “centri di riuso provvisori” nei quale sia possibile scambiare/donare beni e prodotti intercettandoli prima che acquisiscano lo status di rifiuto. Tali centri di riuso, posti preferibilmente su aree in prossimità dei centri di raccolta, avranno inizialmente

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la finalità primaria di favorire la donazione e lo scambio tra privati di beni e prodotti intercettandoli prima del conferimento come rifiuti nei centri di raccolta e/o nelle “isole ecologiche mobili”. Presso gli stessi centri di riuso saranno attivate iniziative didattiche, culturali, sociali ed educative con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la cittadinanza alla pratica del riutilizzo. Tale sperimentazione dovrà condurre, negli anni successivi, compatibilmente ed in conformità con i citati decreti attuativi, alla diffusione di veri e propri “centri del riuso e riparazione” con la massima diffusione sul territorio comunale, prevedendo un incremento progressivo fino al raggiungimento dell’obiettivo di un centro ogni municipio. Roma Capitale favorisce lo sviluppo della filiera del riutilizzo mettendo a disposizione dei gestori dei centri di riuso, spazi e strutture sia per la ricezione, i laboratori ed il deposito che per la preparazione al riutilizzo.

  1. Perseguire la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani attraverso la massimizzazione dell’autosufficienza impiantistica a livello territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, privilegiando il recupero di materia dai rifiuti urbani.
  2. Realizzare un’adeguata rete impiantistica a servizio della raccolta differenziata, a partire dai Centri di Raccolta, con l’obiettivo di arrivare ad averne almeno uno per municipio, provvedendo al trattamento della frazione organica differenziata (FORSU) attraverso impianti di digestione anaerobica (con recupero “a freddo” di biometano per la immissione nella rete pubblica o per la vendita per autotrazione) e/o impianti di compostaggio aerobico (da localizzare preferibilmente in prossimità di aziende ed aree agricole) e provvedendo al recupero della frazione secca attraverso gli impianti di selezione e riciclaggio ai Consorzi di filiera della raccolta multi-materiale leggera e degli imballaggi costituenti la frazione secca differenziata.
  3. Provvedere alla riconversione generale degli attuali impianti di T.M.B. di AMA Spa, dedicati alla selezione dei rifiuti indifferenziati, a vantaggio di tecnologie che favoriscano il recupero di materia eliminando progressivamente l’attuale produzione di C.D.R. e il ricorso all’incenerimento. Tale riconversione può avvenire attraverso la modifica del sistema attuale con un sistema di selezione e separazione meccanica di tutte le frazioni del rifiuto indifferenziato al fine di avviarle direttamente verso le diverse filiere industriali. Anche per le plastiche eterogenee non da imballaggio è possibile trovare altri sbocchi con il recupero attraverso, per esempio, tecnologie di presso- estrusione.
  4. Istituire gli “Osservatori Municipali verso Rifiuti Zero” con il compito di monitorare, nell’ambito del contesto municipale, l’attuazione delle disposizioni generali della presente deliberazione, rendere pubblici e disponibili i dati sugli obiettivi raggiunti, raccogliere segnalazioni ed indicazioni dai cittadini e dalle utenze in genere. Tali organismi saranno costituiti con rappresentanza paritaria da Municipio ed AMA Spa da un lato e dalla Associazioni, Comitati e Cittadini dall’altro che insieme procederanno alla nomina di un Presidente esterno all’Amministrazione comunale.
  5. Istituire l’“Osservatorio Comunale verso Rifiuti Zero” con il compito di monitorare, elaborare e sintetizzare i dati forniti dagli Osservatori Municipali nel percorso cittadino verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso trasparente, verificabile, partecipato e costantemente aggiornato anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.
  6. Inserire in qualità di componenti di tale Osservatorio Comunale i Presidenti degli Osservatori Municipali e gli esperti nominati dai cittadini ed una quota paritaria composta dai rappresentanti della Giunta, della Commissione consiliare competente, di AMA Spa e dei funzionari tecnici e/o amministrativi di supporto. Tale assemblea insieme procederà alla nomina del Presidente con esperienza tecnico- scientifica specifica ma esterno all’Amm.ne comunale. Gli Osservatori verso Rifiuti Zero, di cui ai precedenti punti 12 e 13, dovranno dotarsi di un regolamento interno che fissi i criteri di convocazione e di funzionamento, ed i poteri conferiti al fine di rendere le valutazioni verbalizzate e condivise traducibili in atti di indirizzo da sottoporre alla approvazione delle assemblee municipali e dell’assemblea capitolina presentati dalla presidenza delle relative assemblee stesse.
  7. Stabilire che i componenti di tale Osservatorio Comunale dovranno riunirsi almeno due volte l’anno, e che si provvederà a rendere pubbliche apposite e dettagliate relazioni semestrali o annuali sullo stato di avanzamento del lavoro svolto.
  8. Dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, tutti gli atti dell’Amministrazione inerenti la gestione dei rifiuti urbani (dal Regolamento al Contratto di Servizio) dovranno tenere conto dei criteri generali contenuti nel presente documento di indirizzo.
  9. L’Assemblea Capitolina, dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione.



Edifici pubblici, un progetto Ue per riqualificarli con tecnologie attive e passive

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Il Bricker project, che partirà in Spagna, Turchia e Belgio, prevede l’implementazione di sistemi trigenerativi industriali e lo sfruttamento di risorse rinnovabili locali
Ridurre del 50% il consumo energetico di edifici esistenti con soluzioni che possano essere prese come esempio da replicare. Si chiama Bricker un nuovo progetto finanziato dall’Ue che ha l’obiettivo di trasformare, in quattro anni, alcuni edifici pubblici in Spagna , Turchia e Belgio in edifici sostenibili ed energeticamente efficienti.

 

Sistema trigenerativo
Alla base del progetto vi è l’idea di combinare tecnologie attive e passive in modo innovativo e nello specifico verrà sviluppato un sistema di trigenerazione in grado di produrre simultaneamente energia, riscaldamento e raffreddamento con una potenza di circa 150 kilowatt e una capacità termica di circa 600 kilowatt. Un sistema che funzionerà grazie all’installazione in copertura di collettori solari parabolici che andranno a lavorare su una temperatura più alta di quella solitamente sfruttata, ovvero a circa 250-270 ° C. E l’innovazione riguarda l’applicazione perché sarà la prima volta che un tale sistema, usato in ambito industriale, verrà implementato in edifici pubblici.

 

Risorse rinnovabili locali
Il progetto prevede, poi, l’utilizzo delle risorse rinnovabili disponibili localmente in ogni regione e quindi ciascuna struttura avrà delle caratteristiche diverse dalle altre. Verranno usate, in base al caso specifico, caldaie a biomassa, sistemi geotermici e refrigeratori ad assorbimento che usano il calore per produrre l’energia necessaria per attivare il sistema di raffrescamento. Tecnologie già in uso ma che verranno “cucite” addosso al singolo sistema-edificio.

 

Sistemi passivi: finestre aerate, isolanti e facciate ventilate
Per quanto riguarda il sistema passivo, verranno implementate delle nuove finestre di aereazione con scambiatore di calore elettronico integrato, sistemi isolanti in PIR (poliisocianurato) e con PCM (phase change materials), materiali in grado di di cambiare, a seconda delle sollecitazioni esterne, il proprio stato da solido a liquido e viceversa, assorbendo e trattenendo il calore. E per finire facciate ventilate.

 

La convenienza di riqualificare piuttosto che costruire
Ma tutti questi interventi rendono la riqualificazione davvero più conveniente rispetto la costruzione di nuovi edifici? Secondo le recenti dichiarazioni del coordinatore del progetto Ue Juan Ramón Jiménez de las Cuevas, assolutamente si, perché “gli investimenti per rendere un edificio esistente efficiente come uno di nuova realizzazione sono soltanto il 20% del prezzo previsto per una nuova costruzione”.

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Mobilitazioni contro il degrado a Magliana

Corteo presso Via Pasquale Baffi

Corteo presso Via Pasquale Baffi

“Tradizione e dignità basta degrado in questa città” citava oggi lo striscione dei manifestanti,  in Piazza De Andrè, nel quartiere Magliana.

 

I protagonisti: il Comitato di Quartiere Magliana e un’ampia fascia di cittadini, del quartiere, e non; commercianti, passanti, amici di amici.

Tutti per dire “basta al degrado, basta all’abusivismo rom”.

Piazza De Andrè

Piazza De Andrè

Un presidio statico, quello autorizzato. Il corteo, partito spontaneamente, che ha visto la partecipazione di 400 persone, quello non autorizzato.

 

 

 

 

 

Cittadini comuni, ragazze con i fidanzati, esponenti politici del Municipio ma anche persone anziane, bambini. Tutti con l’unico scopo di voler gridare in piazza che “Magliana non è un quartiere di serie B” e che “non ne possiamo più di mondezza e disagio”.

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La tensione è salita quando il gruppo ha deciso di muoversi. Obiettivo: arrivare al Municipio, a Villa Bonelli attraverso il percorso che, da via dell’Impruneta ha visto bloccate la viabilità di via della Magliana e fermo il passaggioa Via Pasquale Baffi.

Tafferugli presso Via dell'Impruneta

Tafferugli presso Via dell’Impruneta

 

Una signora mi ferma “E’ della televisione? Lei deve dire in giro che non sopportiamo più questa intransigenza, che detestiamo questo su e giù di mondezza, carrelli e roulotte parcheggiate”

A partecipare anche l’esponente de La Destra Augusto Santori, il senatore Domenico Gramazio, il consigliere municipale del Popolo della Libertà Daniele Calzetta.
Eccezion fatta per i precedenti nomi indicati si è registrata la totale assenza delle altre forze politiche quali SEL, PD, e Movimento 5 Stelle.

 

Sarà un caso che, finito il corteo, a via della Magliana, non c’erano più camper stanziati a produrre diossina?

 

Montaggio Video

 




Investimenti per il recupero delle aree marginali e dismesse con le rinnovabili in Emilia Romagna

eneaNUOVE OPPORTUNITÀ PER L’AMBIENTE E L’ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

CON INVESTIMENTI PER LE RINNOVABILI SU TERRENI MARGINALI 

Si è svolto oggi presso la sede ENEA di Bologna, il seminario per le Pubbliche Amministrazioni:  “Come trasformare le aree marginali in opportunità per l’ambiente, il territorio e l’economia della Regione Emilia-Romagna”, che ha evidenziato i risultati raggiunti nell’ambito del Progetto M2RES – “From Marginal to Renewable Energy Source Sites”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma South East Europe, e coordinato dall’ENEA. Il progetto vede la partecipazione di partner provenienti da sette Paesi dell’Unione Europea (Italia, Slovenia, Grecia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria) e da Serbia, Albania e Montenegro.

M2RES si pone l’obiettivo di valorizzare terreni marginali, come ad esempio, insediamenti industriali dismessi, cave abbandonate, ex-aree militari, discariche di rifiuti, attraverso investimenti mirati alla produzione di energie rinnovabili. In tal modo porzioni inutilizzate di territorio potranno subire un’opera di riqualificazione in grado di generare un ritorno economico e sociale. Inoltre, la formazione di partnership tra soggetti pubblici e privati favorirebbe la creazione di valore aggiunto a beneficio delle comunità locali.

Il progetto ha finora consentito di sviluppare una serie di studi di fattibilità, linee guida e strumenti operativi a supporto della pianificazione territoriale e energetica. Ad esempio, è già on line un sito web-GIS, realizzato in collaborazione con il Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna, che consente di mappare e qualificare le aree marginali con una serie di dati che includono sia i vincoli normativi, geologici e ambientali che le potenzialità produttive di ciascun sito.

Il seminario, rivolto in particolare alle Pubbliche Amministrazioni, ha approfondito il tema della pianificazione e dello sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio della Regione Emilia-Romagna. Protagonista negli anni scorsi di un forte sviluppo, dovuto soprattutto a cospicui contributi statali, questo settore deve oggi misurarsi con un quadro normativo più complesso, anche dal punto di vista della tutela del territorio, e con margini di ritorno economico più esigui. In questa prospettiva, le aree marginali costituiscono una risorsa importante per le comunità locali, grazie alla capacità di coniugare una gestione rispettosa del territorio con la produzione di energia.

Al centro del Seminario, a cui hanno contributo anche i responsabili del Servizio Energia della Regione Emilia-Romagna e dell’ANCI, gli strumenti e le modalità per capitalizzare i risultati raggiunti e per permettere alle Amministrazioni Locali di pianificare altri interventi nell’ottica M2RES.

Maggiori informazioni sul Progetto sono reperibili sul sito http://www.m2res.eu/