Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Inaugurato ai piedi del “Serpentone” dopo una riqualificazione avviata dalla Provincia di Roma nel 2012. La struttura è realizzata sui modelli dell’architettura ecosostenibile, con campi in materiale organico e una palestra ricoperta di faggio
Un piccolo grande ‘miracolo” a Corviale: un campo sportivo in totale abbandono e degrado che oggi diventa un esempio di recupero delle periferie e insieme un modello internazionale di architettura ecosostenibile. E’ il ‘Campo dei Miracoli’, il primo centro di calcio sociale al mondo, inaugurato oggi ai piedi del ‘Serpentone’ dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall’assessore ai Lavori pubblici di Roma Capitale Paolo Masini con il presidente di Calciosociale Massimo Vallati, la segretaria generale della Fondazione Vodafone Ida Linzalone e l’imprenditrice Barbara Mezzaroma, il presidente dell’XI Municipio Maurizio Veloccia e il direttore del centro Astalli per i rifugiati padre Giovanni La Manna.
Una riqualificazione avviata dalla Provincia di Roma di Zingaretti nel 2012 e realizzata grazie al contributo della Fondazione Vodafone e il sostegno dell’impresa Pietro Mezzaroma e figli per un costo complessivo, finora, di 1,5 milioni di euro. Addio cemento: arrivano il legno, l’argilla, la canapa, il canniccio, i pannelli solari, la geotermia. La scritta sul cancello d’ingresso la dice lunga sul pensiero dietro questo progetto: ‘Vince solo chi custodisce’.
I campi da calcio sono stati realizzati in materiale organico a base di fibra di cocco, sughero e olio di lino, come i campi del Milan a Milanello e l’ ‘Out’ dell’Olimpico. La palestra è ricoperta di faggio naturale, con prestazioni di livello internazionale, ed è priva di barriere architettoniche. Ma cuore del progetto è il tetto della palestra, unico al mondo: 900 metri quadrati ricoperti da 5000 scorze d’albero. Ogni corteccia (in genere lo scarto della produzione, che viene buttato o bruciato) è stata lavorata dalle comunità terapeutiche di Calciosociale, dai ragazzi e dai residenti di Corviale. Ogni scorza simboleggia una persona in quella è a tutti gli effetti una prova di ‘architettura sociale’, inserita nel festival internazionale ‘Open house Roma’.
Calciosociale, la realtà che dal 2005 offre ai giovani delle periferie romane un nuovo modo di vivere il calcio come laboratorio di integrazione, vuole per il futuro integrare il Campo dei Miracoli con la prima Mensa della legalità e sostenibilità, una mensa sociale alimentata con tutti quei prodotti in eccesso che la grande distribuzione o la ristorazione scartano ma che sono ancora consumabili. Inoltre nel Campo è stata inaugurata la prima casetta dell’acqua pubblica di Roma ‘Acqua si che a un costo simbolico offre ai cittadini acqua pubblica microfiltrata a fini alimentari.
Commosso il presidente di Calciosociale Vallati: “Quando abbiamo iniziato questo progetto tutti ci dicevano di fare una ‘romanella’ (una realizzazione alla buona, ndr) – ha affermato – Ma noi abbiamo detto no alla ‘romanella’, abbiamo voluto che qui a Corviale ci fossero gli esempi più avanzati della bioarchitettura. Questo non è un campetto di calcio ma una grande sfida per creare cambiamento. Oggi abbiamo fatto un gol bellissimo di quelli che si ricordano tutta la vita, siamo in vantaggio, ma è una grande scommessa. Credo che Corviale sia nei prossimi anni un sogno nel quale spendere tempo e impegno politico”.
repubblica.it
Pingback: La primavera di Corviale | CorvialeDomani