Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Si intitola Caro Sindaco parliamo di Biblioteche il libro di Antonella Agnoli che chiedeva un rilancio delle Biblioteche Comunali, vere e proprie piazze del sapere. Il Sindaco Marino a causa dei precedenti tagli al settore ora si trova così:
Speriamo che a fronte di questo collasso annunciato da tre mesi, il Sindaco Marino si faccia venire qualche idea che risolva il problema (problema a lui noto sin dalla campagna elettorale n.d.r) salvo dover smentire clamorosamente il suo programma si prevede, ancora oggi, un rilancio del sistema bibliotecario romano.
Ora di fronte a tre milioni di euro che non ci sono (?) o non si trovano (ironia della sorte è il costo dell’armamento dei vigili urbani) , la realtà vince sugli impegni programmatici.
Ci chiediamo: possibile che nella capitale d’italia si potranno spendere solo 6 euro a cittadino per le biblioteche? Le fredde cifre parlano chiaro è così, con il bilancio precedente, 21 milioni di Euro, tutto seppur per il rotto della cuffia andava, ed è andato fino alla fine di questo settembre 2013.
Ora che i soldi sono finiti passando da 7 euro procapite a cittadino a 6 euro e non rimane altra strada che la chiusura, ci auguriamo che il Sindaco e l’Assessore Barca rompano gli indugi e intervengano.
Questa è comunque una storia classica del nostro “bel paese” dove essere virtuosi e rispettare le regole non paga. Ed è proprio questo il caso dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale.
Nel 1996 sulla spinta del personale e di una delibera di iniziativa popolare accolta dalla Giunta Rutelli nasce una innovativa forma di gestione delle Biblioteche Comunali, l’Istituzione Biblioteche. Il primo Presidente di questa struttura che gestisce in modo unitario e partecipato le biblioteche del Comune di Roma è Tullio De Mauro. Sin dalla nascita questa “agenzia” con bilancio e gestione autonoma rilancia l’immagine del sistema bibliotecario nella città.
I dati parlano chiaro si passa da 26 biblioteche a 37 in 10 anni, nel 2011 2 milioni di cittadini frequentano le biblioteche comunali e si arriva al milione di prestiti in un anno e l’aumento rimane costante anche nel 2012 e 2013. Le biblioteche che ne hanno la possibilità, anche quelle della periferia iniziano ad aprire anche il sabato pomeriggio e la sera in alcuni casi sino alle ore 23. L’orario di apertura si allarga divenendo 9-19 e favorendo così la frequentazione dei cittadini e, udite udite, il bilancio è sempre in pareggio (tra i pochi casi italiani di strutture pubbliche).
L’unica pecca degli amministratori, se proprio vogliamo cercarla, sta nel fatto di aver fatto quadrare i bilanci senza chiedere di più, e questo ha creato una situazione per la quale i costi della gestione sono praticamente incomprimibili.
Se pensiamo che già nel 2009 gli utenti chiedevano cose che solo in parte si è riusciti a soddisfare:
“Criticità:
• Il territorio non è risultato uniformemente coperto dalle
strutture, che in alcune zone erano insufficienti rispetto
alla domanda potenziale.
• Il patrimonio librario e audiovisivo non è risultato
completo e aggiornato nella gran parte dei casi.
• Gli utenti hanno chiesto di ampliare gli orari, sia
posticipando la chiusura serale, sia prevedendo l’orario
continuato all’ora di pranzo, sia aprendo anche nei
giorni festivi e prefestivi.”
Arriviamo così alla situazione attuale che riporta indietro questo servizio almeno 10 anni.
Non sappiamo ora se si riuscirà a risolvere il problema e in quanto tempo e questo è veramente triste per la nostra città, per i ceti più deboli e per i tanti giovani ai quali da domani si toglie anche questo.
I grafici mostrati tranne l’ultimo sono di elaborazione Biblioteche di Roma.
Per vedere i numeri di Biblioteche di Roma e le sue performance di eccellenza clicca su:
http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/REPORT_ISBCC_2012.pdf