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Roma Creativa, 40 eventi in città, oltre la metà gratuiti

Presentati al Macro – Museo d’Arte contemporanea di Roma – i progetti vincitori dell’avviso pubblico Roma creativa: l’offerta culturale per i nuovi pubblici.  Le domande arrivate sono state 230, 39 sono i vincitori, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 300 mila euro.

Da gennaio ad inizio marzo la città intera, dal centro alla periferia, da Corviale a Tor Marancia, da Ostiense a S. Maria della Pietà al parco dell’Appia Antica, da Tor Pignattara a San Basilio e all’Alessandrino, sarà interessata da circa quaranta appuntamenti di musica, teatro, fotografia, danza e cinema.

 

A caratterizzare il programma le arti digitali, la multidisciplinarietà, la valorizzazione del patrimonio attraverso l’uso delle nuove tecnologie, la riqualificazione di spazi pubblici attraverso progetti di arte pubblica e street art, workshop, seminari e percorsi partecipati. Obiettivo dell’iniziativa – nata all’interno del programma Roma d’inverno. La cultura cambia stagione – è coinvolgere nuovi pubblici, consolidare gli esistenti e insieme valorizzare la creatività dei giovani artisti.

 

 

“E’ la Roma d’inverno quella che vi presentiamo oggi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Marinelli – con un cartellone di eventi, più della metà gratuiti, che tocca 8 municipi della città, coinvolge associazioni nuove e molti talenti emergenti. Una nuova Estate romana in versione invernale con un messaggio chiave: la cultura non va mai in letargo. Abbiamo voluto, come Amministrazione, investire in progetti dedicati principalmente alla creatività e decoro, con un impatto importante sul territorio. Tanti gli appuntamenti che mi hanno particolarmente colpito: come le istallazioni interattive che verranno proiettate da Corviale a Coppedè, o le visite guidate dell’Auditorium di Mecenate con gli interni ricostruiti in 3D. O ancora le Urban experience con i radio-walkshow in vari parchi. Roma ospiterà anche dal 6 all’8 febbraio i Premi degli Indipendenti, 20 anni delle storiche etichette. Così come il Festival di arti digitali e interattive nel quartiere Alessandrino. Numerose inoltre le iniziative di street art che partono a San Basilio con un percorso partecipato che coinvolgerà anche i bambini delle scuole, e Tor Marancia e Tor Pignattara dove sono state già realizzate delle prime opere”.

Info su “Roma d’inverno la cultura cambia stagione” su

www.culturaroma.it ;  www.comune.roma.it/cultura;  060608.

Una pagina facebook ufficiale promuovere la partecipazione attiva all’iniziativa.

Appuntamenti-Roma-Creativa

Luoghi-Roma-Creativa

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Mostra “Banlieue”

La mostra intende offrire uno spunto di riflessione e uno spaccato simbolico di relazioni artistico e culturali delle periferie e raccoglie opere di artisti italiani e francesi contemporanei.

L’Associazione ArtGallery di Milano, in collaborazione con l’Institut français Milano, è lieta di presentare la mostra collettiva “Banlieue”, a cura di Federica Morandi, che inaugurerà mercoledì 4 febbraio alle ore 18.30 al Palazzo delle Stelline di Milano, Corso Magenta 63. In mostra le opere di Ador&Sèmor, Michele Guidarini, Massimiliano Petrone, Sanja Milenkovic, Jacopo Prina, Giulio Vesprini, Silvano Belloni.

La mostra intende offrire uno spunto di riflessione e uno spaccato simbolico di relazioni artistico e culturali delle periferie: banlieue come luogo d’insicurezza e precarietà sociale, ma anche inno alla ricchezza insita nelle differenze e al valore della convivialità. L’evento raccoglie opere di artisti italiani e francesi contemporanei, rappresentanti delle varie discipline espressive e tecniche artistiche: a coagulare i linguaggi delle opere in esposizione è il tema delle periferie, un confronto reale e diretto con la realtà. Una raccolta di lavori che testimoniano i principali approcci al concetto di periferia e le relative traduzioni formali verso la storia, la cronaca, la contemporaneità. Banlieue delinea una mappa di simboli e linguaggi che punteggiano il nostro oggi: l’arte esiste per gli artisti come risposta immediata alla realtà, alla vita, alla quotidianità, al fine di rappresentare scorci di esistenza con il ritmo frenetico del nostro tempo.

Periodo espositivo: 5 febbraio – 6 marzo 2015

Dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19

www.associazioneartgallery.org

 

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SANBA FINO AL 28 FEBBRAIO STUDENTI E STREET ARTIST RIVITALIZZANO SAN BASILIO A RITMO DI MUSICA

Quando l’arte diventa strumento di promozione culturale e riqualificazione sociale, uscendo dalle stanze dei musei per appartenere a tutti, si chiama arte pubblica. E quando l’arte pubblica contemporanea incontra San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma, si chiama SanBa.

Il progetto sembra prendere alla lettera le parole e gli auspici dell’architetto Renzo Piano che da tempo si spende in favore della rivitalizzazione di quelle che chiama “le città del futuro”, le periferie urbane.

SanBa è il progetto artistico nato dall’idea del team creativo di WALLS guidato dal curatore Simone Pallotta che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea; la manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi e con la collaborazione di Zetèma, Centro Culturale Aldo Fabrizi e Ater.

Alla sua seconda edizione – dopo il grande successo dello scorso anno – quest’anno torna a San Basilio durante il mese di gennaio, fino al 28 febbraio per consolidare il rapporto con i cittadini e il cambiamento culturale in atto. L’obiettivo è di rendere San Basilio un centro di produzione di arte e cultura partecipate attraverso laboratori rivolti agli studenti del quartiere, spettacoli di intrattenimento e opere d’arte permanenti che restituiscono agli abitanti porzioni di territorio in disuso come spazi dalla forte identità artistica.

Il luogo di elezione di SanBa 2015 sarà l’area verde tra via Corinaldo, via Loreto, via Arcevia e via Treia. Una piazza dove promuovere l’aggregazione e stimolare l’autonoma produzione culturale, punto d’incontro strategico tra i Lotti Ater 10 e 13, l’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” e il Centro Culturale “Aldo Fabrizi”, partner già di SanBa 2014.

La prima fase del progetto, durante il mese di gennaio, punta all’interazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” nel laboratorio Draw Your SanBa, una proposta di partecipazione interattiva alla trasformazione del quartiere.
L’Associazione Culturale WorkIn Project, realtà attiva nell’educare i bambini all’arte contemporanea, terrà un laboratorio di alfabetizzazione artistica durante il quale i giovani abitanti potranno immaginare di intervenire in prima persona sul loro territorio attraverso la realizzazione di opere di street art. Un esercizio d’immaginazione creativa utile a una nuova percezione del sé nel proprio territorio. Tutte le opere saranno proiettate su 1 facciata della piazza domenica 8 febbraio durante il primo appuntamento di SANBA con lo spettacolo e il groove di Sweat Drops, che insieme alle realtà musicali con le quali collabora da anni riscalderà anche la serata conclusiva di SanBa.

La seconda fase prevede una vera e propria performance di Arte Pubblica affidata da Walls e dai cittadini al muralista di fama internazionale HITNES.
L’artista, selezionato per la sua capacità di leggere il contesto nel quale va ad operare, avrà il compito di realizzare sulle 6 facciate selezionate un’imponente opera di arte pubblica che diventerà parte dell’estetica della piazza. Proprio per il ruolo centrale che avrà a San Basilio, l’opera sarà il risultato di una serie di incontri con gli abitanti per introiettare l’atmosfera e le voci del quartiere, entrando in contatto con le problematiche e i desideri di un’area così peculiare per restituirle un progetto consapevole e site-specific.

Sarà compito del team creativo di WALLS lavorare verso una soluzione condivisa che sia accettata dai cittadini ma che al contempo non limiti la libertà espressiva dell’artista.

L’imponente opera d’arte sarà presentata al pubblico la sera del 28 febbraio durante una grande festa, dove arte e spettacolo faranno incontrare i diversi agenti presenti sul territorio: i cittadini, grandi e piccoli, si ritroveranno nel quartiere spinti da nuovi stimoli; le associazioni culturali già presenti allargheranno il loro bacino di utenza consolidando il network che gli permette di studiare un’offerta culturale appropriata; e le Istituzioni troveranno un ponte per comprendere le potenzialità e mancanze dei quartieri la cui voce è più debole.

L’arte, pubblica e partecipata, è il collante di questo processo che il team di Walls mira a mettere in atto nelle periferie di tutta la città, e non solo.

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Nelle periferie, come a Kobane, si vince o si perde

Mafia, corruzione, integralismo islamico, razzismo, disoccupazione sono i fronti della guerra che si combatte nelle periferie.
Come ha dichiarato il primo ministro francese la guerra nelle periferie la vinciamo quando lì cesserà l’apartheid.
Come ha capito Renzo Piano è nelle periferie il terreno per vincere la sfida dell’economia.
Quando il comune di Roma ha gestito il 90 % degli appalti a chiamata diretta vuol dire che nelle amministrazioni locali non c’è più legalità.
E se non c’è legalità, attraverso la corruzione, entra mafia.
Se entra la mafia significa che non c’è più democrazia perché i rapporti politici di scambio vengono gestiti non per favorire il rilancio dell’economia ma per spolpare le risorse pubbliche a favore di chi garantisce il mantenimento di un sistema di potere, di fatto, criminale.
E’ questa ormai l’analisi della situazione delle forze sane dei territori.
Ed è chiaro che i prossimi passi saranno fondamentali per gettare le basi per un cambio di paradigma che non può che avvenire ad opera di chi già nei territori concretamente opera per la risoluzione dei problemi e per il rilancio delle prospettive economiche.
In questa partita chi opera su questi fronti non trova nelle istituzioni alleati ma ostacoli, ostracismi, sordità.
Ormai è chiaro che solo con la costruzione di una rete strutturata tra le tante realtà che quotidianamente affrontano le problematiche dei territori si potrà costruire una credibile alternativa al collasso totale di istituzioni marce.
Non c’è più tempo da perdere: occorre costruire la mappa delle buone pratiche per riempire lo spazio della città ormai vuoto di progettualità e di capacità gestionale.




Abusivismo edilizio a Roma

Il Progetto Sostenibile ricerca e tecnologie per l’ambiente costruito. Numero 34-35 con l’articolo  Abusivismo edilizio a Roma. Una valutazione dei processi insediativi per una politica di rigenerazione urbana

 





Primavalle, il delitto di Anna Bracci nel libro di Roberto Morassut

Del delitto di Anna Bracci se n’è parlato, a distanza di 65 anni, un paio di settimane fa proprio nel quartiere che ha fatto da sfondo all’omicidio. L’occasione è stato l’incontro tenutosi presso la Biblioteca Comunale Franco Basaglia a Primavalle, con Roberto Morassut, storico della Roma suburbana e già assessore delle giunte Veltroni, che ha presentato il suo nuovo libro dedicato alla storia di “Annarella” dal titolo “Il pozzo delle nebbie”.

LA STORIA DI ANNA BRACCI – La storia risale al dopoguerra e allora suscitò grande emozione fra l’opinione pubblica. Le dinamiche del libro ruotarono intorno a uno dei primi fatti eclatanti di cronaca nera quando proprio a Primavalle venne rinvenuto il corpo di una dodicenne, Anna Bracci, alla quale oggi è intestato l’omonimo parco nel cuore di quel quartiere. Allora non c’erano indagini approfondite aiutate da esami del dna della polizia scientifica, tantomeno telecamere. Così, per quel caso, vennero affidate alla polizia che era rimasta di fatto quella del periodo Fascista. Quella, per intenderci, che arrestò Girolimoni anni prima, innocente poi scagionato, additato come un mostro per un certo periodo eppure entrato nel dispregiativo vernacolo popolare.

LE BORGATE ROMANE DEL DOPOGUERRA – Morassut la storia delle periferie la conosce bene, molto più di quanto sia conosciuta oggi dagli attuali amministratori, e da lì parte la minuziosa ricostruzione di quelle borgate Romane, quelle periferie fotografate dal Neorealismo e dai lavori di Pasolini. Allora le borgate, strette dalla miseria postbellica, erano terreno di cultura di criminalità, ma soprattutto dell’arte di arrangiarsi fra baracche senza servizi e condizioni igieniche precarie. Erano un affresco talora dolente di vita popolare, di numerose famiglie per bene, di operai edili, di donne che andavano a lavorare, di sezioni politiche, di persone vive e di tanti, tanti bambini di un proletariato allora prolifico.

UN PAZIENTE LAVORO DI RICERCA – Fra questi bambini c’era Annarella che scompare la sera del 18 Febbraio 1950 per esser poi ritrovata morta in un pozzo in una località adiacente il 3 marzo. Allora spuntò il presunto colpevole e tanti altri personaggi che ruotarono attorno questo noir de noantri. Una storia impastata di povertà, degrado, ma anche di passioni che Morassut ricostruisce tramite testimonianze dell’epoca e con un lavoro paziente di ricerca storico/sociale. Fa così riemergere do 65 anni una vicenda che suscitò grande clamore ma che fu presto dimenticata. Oggi ripescata dall’autore, diviene una testimonianza d’epoca, di costume, di un mondo scomparso inghiottito dalla post modernità della Roma godona e corrotta, distante ormai da quella passione politica, da quella attenzione al sociale come bandiera di uguaglianza in una Primavalle oggi sventrata dalla speculazione e dall’abuso del suolo, ma sempre in qualche modo, ancora borgata a se. Dopo il suo primo libro Malaroma, metafora e testimonianza della rivoluzione urbanistica della Capitale, Morassut ci affida un frammento di cronaca nella cornice storica di una Roma che fu, ma che affonda ancora le sue radici nelle realtà e nella cultura delle odierne grandi periferie.

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La street art pubblica per la riqualificazione della periferia

A San Basilio, quartiere a nord est della Capitale, torna l’appuntamento con SanBa, tra alfabetizzazione artistica degli studenti e maxi murales per colorare anche di idee la periferia seguendo l’ispirazione di Renzo Piano
L’arte e le periferie, l’arte nelle periferie come strumento di sviluppo dei territori, di promozione culturale e riqualificazione sociale. A Roma, dopo l’esposizione dei capolavori riprodotti a Tor Bella Monaca, Trullo e Ottavia, il nuovo progetto di riqualificazione delle periferie attraverso l’arte riguarda San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma. Si chiama “SanBa” il progetto che si ispira alle parole dell’architetto Renzo Piano che da tempo si spende in favore della rivitalizzazione di quelle che chiama “le città del futuro”, appunto le periferie urbane.
“La città del futuro è nelle periferie” disse anche a Che Tempo Che Fa nell’ottobre del 2013 il celeberrimo architetto. “C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni, i giovani devono salvarle”.
SanBa è il progetto artistico nato dall’idea del team creativo di Walls guidato dal curatore Simone Pallotta che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea; la manifestazione, che andrà avanti fino al 28 febbraio, è realizzata con il sostegno di Roma Capitale, e in particolare dell’assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo, del Dipartimento Cultura e del Servizio Spettacoli ed Eventi e con la collaborazione di Zetèma, Centro Culturale Aldo Fabrizi e Ater.
Dopo il grande successo dello scorso anno, quest’anno la seconda edizione torna a San Basilio durante il mese di gennaio, fino al 28 febbraio per consolidare il rapporto con i cittadini e il cambiamento culturale in atto. L’obiettivo è di rendere San Basilio un centro di produzione di arte e cultura partecipate attraverso laboratori rivolti agli studenti del quartiere, spettacoli di intrattenimento e opere d’arte permanenti che restituiscono agli abitanti porzioni di territorio in disuso come spazi dalla forte identità artistica.
La prima fase del progetto, durante il mese di gennaio, punta all’interazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” nel laboratorio Draw Your SanBa, una proposta di partecipazione interattiva alla trasformazione del quartiere. L’Associazione Culturale WorkIn Project, realtà attiva nell’educare i bambini all’arte contemporanea, terrà un laboratorio di alfabetizzazione artistica durante il quale i giovani abitanti potranno immaginare di intervenire in prima persona sul loro territorio attraverso la realizzazione di opere di street art. Tutte le opere saranno proiettate su una facciata dell’area verde tra via Corinaldo, via Loreto, via Arcevia e via Treia domenica 8 febbraio.
La seconda fase prevede una vera e propria performance di Arte Pubblica affidata da Walls e dai cittadini al muralista di fama internazionale Hitnes. L’artista avrà il compito di realizzare sulle 6 facciate selezionate un’imponente opera di arte pubblica che diventerà parte dell’estetica della piazza. L’imponente opera d’arte sarà presentata al pubblico la sera del 28 febbraio durante una grande festa, dove arte e spettacolo faranno incontrare i diversi agenti presenti sul territorio: i cittadini, grandi e piccoli, si ritroveranno nel quartiere spinti da nuovi stimoli; le associazioni culturali già presenti allargheranno il loro bacino di utenza consolidando il network che gli permette di studiare un’offerta culturale appropriata; e le Istituzioni troveranno un ponte per comprendere le potenzialità e mancanze dei quartieri la cui voce.

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La vittoria di Tsipras fa rientrare l’Europa nella sua storia

Finalmente possiamo affrontare i problemi discutendo dei nostri fondamentali senza i filtri di una finanza non autoctona e con un orizzonte che sposta il baricentro nel Mediterraneo, cioè  lì dove tutto è iniziato.
Ci potremmo  riprendere quella autonomia di pensiero che nella visione mercantile continentale abbiamo perso da tempo.
Se da questa scelta,  che ha un alone di azzardo, date le dimensioni demografiche e la posizione decentrata della Grecia, sapremo esprimere una visione che non riguarda la generalizzazione della comprensione verso una povertà programmata, nata dalla dalla speculazione che ha cavalcato il vuoto morale di una classe politica greca, utilizzatrice del populismo allo scopo di perpetrarsi – il commento estemporaneo di un giovane greco davanti al caffè mattutino è stato: sono contento perché da novant’anni non c’è al Governo un componente della famiglia Papandreou, la dice lunga.
Se la scelta diventerà la proposta di un nuovo modello di sviluppo che propone una equa ridistribuzione delle risorse accumulate con processi compatibili, potremmo tirare un sospiro di sollievo e virare verso una aggregazione forte, uno stadio tre, dell’ Unione Europea.
Se la scelta sarà sentita quale elemento si rafforzamento di chi vuole far fallire le aggregazione possibili del nuovo soggetto politico EUROPA nello scenario mondiale allora – gli euro scettici brinderanno  leggendo questa scelta come un elemento di dissesto – il nostro orizzonte si restringera’ , forse tutelando  le singole gerarchie dei piccoli Stati ma, impedendo un reale peso nella politica internazionale.
Se invece la scelta immettera’ una accelerazione nei processi di cambiamento e nelle aggregazioni costitutive avremmo davanti una stagione  costituente.
È  chiaro comunque che il problema in Europa è ormai la Germania, incapace di assumere una leadership credibile, contornata da una piccola corte di imitatori, attenta a saldi ipotetici che porterebbero presto ad una inutilità  delle scelte più sagge.
Torniamo in Europa con le radici culturali della nostra  nascita, i valori della persona e della comunità, il rispetto delle idee e il loro confronto dialettico quale sistema di scelta, la partecipazione consapevole, il rispetto ambientale in un progresso compatibile.
La nostra sinistra dovrà affrontare un lungo percorso di riflessione davanti a questo esempio esemplare.
La speranza arriva o la speranza ha vinto?




Le presentazioni e i relatori del convegno “Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell’occupazione”

Efficienza energetica, sviluppo, investimenti e occupazione. Le presentazioni e i relatori del convegno organizzato dal Gruppo di Lavoro “Finanza” di Kyoto Club ieri, 22 gennaio 2015, a Roma.

In Italia si stima che il mercato legato all’efficienza rappresenti un volume di affari tra il 2% e il 4 % del PIL nazionale con importanti ricadute sulla sicurezza energetica, sui costi dell’energia e sulla sostenibilità ambientale e l’uso razionale delle risorse energetiche.

Il convegno “Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell’occupazione” organizzato dal Gruppo di Lavoro “Finanza” di Kyoto Club ieri, 22 gennaio 2015, a Roma, ha offerto un focus sui possibili scenari di crescita del settore e sulle politiche a sostegno dello sviluppo del comparto, alla luce anche del recento decreto di recepimento della Direttiva UE 27/2012 e degli obiettivi del pacchetto clima-energia al 2030 dell’Unione Europea.

I relatori e le presentazioni (pdf):

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West4: parte da Napoli il primo format che dà voce alle periferie

Un format che dà voce alle tante idee ed energie postive delle periferie italiane. Il 31 gennaio un evento dedicato a Ponticelli, Barra, San Giovanni, dalle 16.30 alle 19.00, all’Istituto Comprensivo Marino Santa Rosa
Parte da Napoli il nuovo format che dà voce alle periferie italiane, che le trasforma in centro per dare spazio e visibilità “alle tante persone per bene che le abitano e le vivono, ai tanti talenti che ogni giorno con le unghie e con i denti cercano di conquistare il proprio spicchio di futuro”.
E’ WEST4, acronimo diWork Education Social Technology for, “il primo format delle periferie italiane (creato dalla passione e dalla professionalità del giornalista Alessio Strazzullo e dal sociologo Vincenzo Moretti) ed è nato per dare voce alle idee, alle energie, ai progetti, alle iniziative e ai fatti positivi che ogni giorno accadono lontano dalle luci della città, nonostante le tantissime difficoltà, grazie al lavoro e all’impegno di persone, associazioni, imprese, ecc. che non intendono rinunciare alla possibilità di cambiare le regole del gioco”.
L’evento dedicato a Ponticelli, Barra, San Giovanni si terrà Sabato 31 gennaio 2015 dalle 16.30 alle 19.00 all’Istituto Comprensivo Marino Santa Rosa in via Luigi Volpicella 372/g (Nuovo Rione Santa Rosa).
Il 14 Marzo 2015 sarà la volta di Ottavia, Roma, Stazione Linea FL3 e il 31 Maggio 2015 quella di Reggio Emilia, Ex Area Industriale.
Ciascuno speaker avrà a disposizione 5 minuti per raccontare la propria idea, il proprio progetto, la propria esperienza sul territorio, i propri obiettivi per il futuro prossimo venturo intorno a tre filoni principali:
1. quelle/i che ce l’hanno fatta, nel senso che la loro eccellenza è già stata riconosciuta a livello internazionale e/o nazionale;
2. quelle/i che innovano, che hanno un’idea da proporre, un progetto da realizzare, una start-up da avviare;
3. quelle/i che “è una vita che in mezzo a mille difficoltà faccio con passione e competenza quello che devo fare”, a prescindere, vale per l’artigiano e per la maestra, per l’operaio e per l’imprenditore, per il postino e per l’architetta.
La narrazione di ciascuno speaker sarà filmata e pubblicata su WEST4 Channel, il canale Youtube dedicato.

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