1

Regolamento sui droni

Potranno sorvolare i centri abitati ma non i cortei e le manifestazioni.
Divieto di portare a bordo videocamere professionali

Droni_Regolamento




SOLARE TERMICO FAI DA TE, CON LE BOTTIGLIE DI PLASTICA. IL VIDEO

Realizzare un sistema solare termico fai da te con delle bottiglie di plastica non e’ difficile e sembra essere la giusta soluzione per riscaldare l’acqua per fare la doccia. Guarda il video.
E’ possibile costruire un sistema solare termico fai da te? Si, riciclando le bottiglie di plastica e i cartoni del latte. José Alano, un meccanico brasiliano in pensione, ha costruito, grazie all’arte del riciclo, un sistema di riscaldamento solare dell’acqua semplice ed economico. Il prototipo di Josè è in funzione dal 2002 e da allora lui cerca di divulgare l’idea in Brasile, con conferenze e laboratori. Oggi più di 7.000 persone sfruttano il pannello solare fai da te, realizzato o il riciclo delle bottiglie di plastica.

Realizzare un sistema di solare termico con le bottiglie di plastica non è difficile. Basta munirsi di numerose bottiglie di plastiche, di tubi di gomma e collettori. Chi ha realizzato l’impianto, in Italia, afferma che basta posizionare tante bottiglie di plastica una sull’altra, facendo passare al loro interno un tubo di gomma in cui passa l’acqua fredda prelevata dal rubinetto. All’estremità di questo impianto di deve allacciare un collettore per termosifoni a 4 entrate (entra acqua calda), un’entrata (entra l’acqua fredda tramite tubo da giardino) e un’uscita (acqua calda da utilizzare per la doccia) e un pompa che permette all’acqua di circolare. Il meccanismo sembra difficile, ma in realtà è semplice, basta farsi aiutare da chi ha dimestichezza con i tubi.

Chi vuole seguire, invece, il procedimento brasiliano per la costruzione di un sistema di solare con le bottiglie di plastica può affidarsi a questo video, in cui si spiega come poter dare vita al sistema:

link all’articolo
.




La geniale pubblicità di un paesino svizzero che fa impazzire il web

Un video ad alto tasso di viralità che mostra un approccio al marketing turistico originale, personalizzato e gentile. È quello realizzato per pubblicizzare Vrin (nell’immagine di copertina) , un piccolo paese svizzero con appena 275 abitanti nel cantone dei Grigioni (Graubünden) a 1.500 metri d’altezza sul livello del mare. Protagonista della pubblicità, una promozione sponsorizzata dall’ente turistico cantonale, è un allegro montanaro locale, che si piazza con il suo laptop su un prato e si collega con un pannello nella stazione di Zurigo, attraverso il quale interagisce con i viaggiatori. Viaggiatori ai quali propone di andarlo a trovare e ai quali stampa e offre il biglietto del treno se accettano. Una trovata semplice e low cost, ma di grande impatto, perché alla pubblicità ritagliata su misura per il piccolo paesino si è aggiunto il successo virale del video che la documenta e completa. Trovata inevitabilmente destinata a svalutarsi quando sarà abbracciata anche da altri e numerosi committenti, che potrebbe addirittura rivelarsi una trovata molesta se dovessimo ritrovarci le strade e i luoghi pubblici pieni di postazioni del genere e animate da venditori e postulanti molesti.

link all’articolo




Aree industriali dismesse

In Senato disegno di legge per incentivi alla riqualificazione
Prevede l’istituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, di un Fondo con dotazione pari a 150 milioni di euro complessivi nel triennio 2015-2017

Senato_disegno_di_legge_riqualificazione_aree_industriali_dismesse




«Cambiamo tutto o i sindacati spariranno delle fabbriche»

Marco Bentivogli, Fim: «La nuova industria può interrompere il declino. Ma serve cambiare tutto. E i sindacalisti studino o non conteranno più nulla».
«Mi sembra di essere ovunque tranne che in un convegno sindacale». Le parole dell’imprenditore Gianluigi Viscardi, presidente del cluster “la fabbrica intelligente”, arrivano subito dopo che Marco Bentivogli, segretario generale della Fim, i metalmeccanici della Cisl, ha finito il suo intervento. Siamo nel media center dell’Expo e la Fim è la padrona di casa, in un convegno chiamato “#sindacatofuturo in Industry 4.0”. L’industria 4.0, o interconnessa, è quella che si basa su macchinari in grado di dialogare tra loro, di essere riprogrammati a distanza e quindi di diventare più flessibili e adatti a produrre su lotti piccoli. Per capirci, è l’applicazione dell’Internet delle cose alla fabbrica. In Germania se ne discute da due anni, dopo che è stata istituita una commissione governativa che coinvolge grandi aziende e centri di ricerca. In Italia non se ne discute ma buona parte delle innovazioni sono già arrivate, almeno in una fabbrica su quattro, secondo i calcoli del professor Giorgio Barba Navaretti, uno dei tre professori che hanno parlato al convegno (gli altri sono Franco Mosconi e Luciano Pero). Ma se le cose cambiano, sul fronte della produzione, a una velocità elevatissima, sul fronte sindacale siamo all’anno zero.
Bentivogli: «L’Internet delle cose cancella la catena di montaggio. Non mettiamoci dieci anni a capirlo come avvenne con il “just in time”»
A denunciarlo è proprio il segretario del secondo sindacato italiano dei metalmeccanici, che ai colleghi riserva una bordata dopo l’altra. «L’Internet delle cose cancella la catena di montaggio. Con la produzione “sartoriale” dell’Industria 4.0 si va molto oltre il “just in time” degli anni Settanta. Allora i sindacati impiegarono più di dieci anni per capire che le cose erano cambiate. Oggi proviamo per una volta ad anticipare il cambiamento, a non giocare in difensiva, perché in difensiva al massimo si limitano i danni». Anche perché, aggiunge, «se il sindacato non si adeguerà, si avranno fabbriche senza sindacato, come già oggi avviene sempre più spesso. Ma il sindacato serve, perché senza democrazia partecipativa le parti non trovano un terreno di incontro». Per questo, aggiunge, «il bla bla bla sindacale, quello buono per tutte le stagioni, che parla di concertazione, di partecipazione, di maggiori investimenti da fare al Sud, in Fim è vietato. Dobbiamo studiare. È solo grazie alle competenze che il sindacato rientra nell’organizzazione del lavoro. Ci siamo messi ai margini. Ora è importante tornare, sapendo che i contatti in fabbrica non avverranno più solo con le risorse umane e i vertici, ma direttamente con i responsabili della produzione. Ma per farlo dobbiamo essere preparati».
Giocare d’anticipo significa, in pratica, demolire una serie di tabù. Il primo riguarda le mansioni e gli orari di lavoro. «Sta cambiando tutto, nelle mansioni serve più spazio alla creatività e le otto ore di lavoro rigido sono probabilmente indadeguate», dice il segretario generale dei metalmeccanici Cisl, che fa spesso riferimento a uno studio di Adapt, il centro studi fondato da Marco Biagi, sul tema. Il secondo riguarda la privacy e le preoccupazioni di un controllo sempre maggiore sui dipendenti. «Il problema si ribalterà, perché saranno i lavoratori a controllare la fabbrica, non il contrario». Il terzo riguarda le gerarchie: «Il lavoratore passa da essere operaio specializzato a co-decisore, che una responsabilità di gran lunga superiore al passato. La gerarchia diventa un rapporto molto più diffuso». Il tipo di operaio che, spiega il professor Barba Navaretti, è il «prototipo del lavoratore asindacalizzato. Quando hai forti competenze non hai bisogno di sindacati. Ed è compito dei sindacati capire come difendere questi lavoratori e chiedersi che senso abbia un contratto nazionale di collettivo».
L’ultimo tabù è quello di riconoscere che «l’automazione ha prodotto una diminuzione di posti di lavoro», ma che «i robot non sostituiranno le persone – continua Bentivogli -. Semplicemente, serviranno persone più qualificate e quindi sono necessari investimenti fortissimi sulla formazione. Il Jobs Act è un’occasione persa, perché non ha rilanciato l’apprendistato». E «il sistema formativo in Italia è scassato, per questo nel contratto collettivo chiederemo di aumentare il peso della formazione, oggi siamo fermi agli accordi degli anni Settanta».

link all’articolo




TERRITORI IN COMUNE del 20/7/15

Rimpasto di Giunta, vicesindaco, Giubileo, AMA, ATAC, terzo settore: la situazione romana è sempre più ingarbugliata e di difficile soluzione anche perchè gli attori politici si scoprono poco e l’unico loro gioco è quello del posizionamento. Intanto la città è in piena crisi di nervi tra il caldo torrido, i cumuli di rifiuti maleodoranti e le attese infinite dei mezzi pubblici. Su quest’ultimo punto si è più volte sfiorato l’incidente grave ed è indecente l’assoluta incapacità degli attori in campo (azienda, giunta e sindacati) di riprendere il controllo della situazione che sembra giunta a un punto di non ritorno. Le buone nuove, soprattutto sperimentazioni nelle periferie, stentano a venir fuori e sale sempre più forte la richiesta di commissariamento della politica anche da parte di chi finora non si era mai accorto del malaffare. (T.C.)

Campidoglio, un’inutile girandola di nomi per il rimpasto di Giunta

cinquequotidiano Sulla futura giunta del “cambio di passo” si sta giocando una partita tutta politica. Due giorni fa Nichi Vendola, ieri Causi. Parrebbe che la canicola di questi…
Redazione -20 luglio 2015

L’ex assessore Causi mandò in rosso i conti del Comune: ma il Pd lo vuole vicesindaco

Gian Maria De Francesco (da ilgiornale) Curare le ferite di Mafia Capitale con l’«uomo dei derivati»? Sembrerebbe che sia proprio questa l’idea meravigliosa venuta al segretario del Pd,…
Redazione -20 luglio 2015

“Capitale indecente ora un commissario per l’Anno Santo”

PAOLO BOCCACCI ALESSANDRA PAOLINI (da repubblica) «La città è indecente, serve un commissario straordinario per il Giubileo ». Il grido d’allarme che è anche una richiesta a fare…
Redazione -20 luglio 2015

Mafia Capitale, Ama: commissariato appalto vetro a coop. Edera

askanews Fortini, bene commissariamento; servizio regolare X municipio La Prefettura di Roma, d’intesa con l’Autorità…
Redazione -20 luglio 2015

La “protesta del cavillo” dei macchinisti Atac non è una guerra fra poveri
luglio 20, 2015
By redazione

La situazione delle metropolitane di Roma è ormai insostenibile per turisti, romani e pendolari che ogni giorno sono costretti a viaggiare su treni sovraffollati a causa delle corse ridotte, treni che per lunghe tratte viaggiano a passo d’uomo. Un servizio rallentato e inefficiente, indegno…

Corviale Domani
Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali

Nell’adunanza del 24.6.2015 il Consiglio dell’Autorità ha deliberato di porre in consultazione il documento recante…
associazioniinrete -20 luglio 2015

Giornale delle periferie

Viaggio nelle periferie con il City Sightseeing

Il bus rosso, quello dei turisti, dei monumenti, della Napoli da mostrare e da vedere arriva nelle periferie, a Soccavo e nel Rione Traiano. Il bus prende persone…
napoli.repubblica -20 luglio 2015

Laurentino: sempre più incerto il futuro del Centro Culturale Elsa Morante

Il Municipio ancora non ha sciolto i nodi legati alla gestione del Centro Culturale del Laurentino, ma il Consiglio di Quartiere è sereno: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul prossimo…
Fabio Grilli (da romatoday) -20 luglio 2015

Lana e alghe: materiali per l’edilizia.

Un’azienda sarda sfrutta materie prime naturali e abbondanti nella regione per produrre materiali isolanti destinati alla bioedilizia e all’agricoltura, con innumerevoli vantaggi per l’ambiente e l’economia tradizionale dell’isola.…
earthday -20 luglio 2015

La frutta che nasce in città
Meglio del supermercato. Progetto per chi ha bisogno. L’idea è dell’associazione Linaria, che ha deciso di mappare i frutteti delle città e di utilizzarne i prodotti per progetti…
redattoresociale -20 luglio 2015




Programma Europa per i cittadini – 2015

Cultura e comunicazione
Invito a presentare proposte

Il termine per presentare le proposte è il primo settembre 2015

programma europa per i cittadini




Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali

Nell’adunanza del 24.6.2015 il Consiglio dell’Autorità ha deliberato di porre in consultazione il documento recante “Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali” mediante pubblicazione sul sito internet dell’ANAC.

Più precisamente vengono poste in consultazione le seguenti questioni: a) affidamenti di servizi sociali e sanitari agli organismi del terzo settore (associazioni di volontariato, cooperative sociali di tipo A, associazioni onlus, associazioni di promozione sociale), con particolare attenzione a tematiche quali: programmazione; requisiti di partecipazione; apertura alla concorrenza; controlli; proroghe e rinnovi; b) affidamenti alle cooperative di tipo B e ai laboratori protetti, con particolare attenzione a tematiche quali: soggetti beneficiari delle convenzioni ex art. 5 l.381/1991; attività oggetto dell’affidamento; durata dell’affidamento; calcolo della soglia; procedura di affidamento; verifiche in corso di esecuzione; obblighi di comunicazione all’Autorità.

I soggetti interessati possono far pervenire all’Autorità le proprie osservazioni al documento di consultazione “Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali” entro il 10 settembre p.v., ore 14.00, mediante la compilazione dell’apposito modello formato.pdf che, unitamente agli estremi identificativi del mittente, consente l’inserimento di un testo libero fino a 10.000 battute. I contributi pervenuti saranno pubblicati sul sito dell’Autorità, in forma non anonima, salvo che vengano evidenziate motivate esigenze di riservatezza”.

documento_in_Consultazione_sui_Servizi_al_III_settore

link all’articolo




Viaggio nelle periferie con il City Sightseeing

Il bus rosso, quello dei turisti, dei monumenti, della Napoli da mostrare e da vedere arriva nelle periferie, a Soccavo e nel Rione Traiano. Il bus prende persone in un rione periferico e le porta in centro, esattamente come una fermata del bus. Una possibilità in più per unire le periferie al centro. E ovviamente se un turista vuole fare il percorso inverso ha, per la prima volta, la possibilità di farlo, di conoscere la periferia, quella che troppo spesso finisce solo nelle pagine di cronaca nera. Ma cosa c’è da vedere ai confini della città? “Il far west?” scrive qualcuno, cinico, su Facebook. “No, grazie a questo nuovo servizio- spiegano da City Sightseeing – il bus prende le persone al rione Traiano, arriva in centro e fa il tour al centro storico. In alternativa chi abita in periferia dovrebbe andare loro al centro per prendere il bus, avendo un trattamento diverso rispetto a chi abita al centro che ha il bus sotto casa. Il City Sightseeing vuole unire le periferie al centro. Quando tutti calano il sipario sui fatti di cronaca lasciando le periferie nel degrado in attesa del prossimo fatto di cronaca, noi cerchiamo di non mollare di un solo millimetro”.

link all’articolo




Laurentino: sempre più incerto il futuro del Centro Culturale Elsa Morante

Il Municipio ancora non ha sciolto i nodi legati alla gestione del Centro Culturale del Laurentino, ma il Consiglio di Quartiere è sereno: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul prossimo passaggio di consegne”. C’è però chi chiede sia gestito direttamente dal territorio.
Non ci sono notizie confortanti sul futuro del Centro Culturale Elsa Morante. Le certezze che qualche settimana fa aveva esibito l’ormai ex Vicesindaco Nieri, sembrano molto meno granitiche di quanto si volesse far intendere. L’annunciato accordo tra il Dipartimento capitolino alle Periferie ed il Presidente Santoro, circa il temporaneo affidamento della struttura al Municipio, potrebbe infatti diventare un boomerang per l’ente di prossimità.
GLI ONERI DEL MUNICIPIO – La soluzione dovrebbe arrivare dalla realizzazione di un bando pubblico di cui, ad oggi, non v’è traccia. “Il Municipio garantirà fino al 31 dicembre 2015 le attività e i servizi offerti dall’Elsa Morante, senza soluzione di continuità – aveva dichiarato fiducioso il Vicesindaco, aggiungendo che – nei prossimi mesi, ad esempio, è già prevista un’arena estiva”. Il processo potrebbe essere più complicato di così. Intanto non c’è alcuna certezza, ad oggi, sugli spettacoli cinematografici da far svolgere all’aperto. L’auspicio è che i problemi si risolvano, a partire dalla necessità di garantire la guardiania dell’area.
LA RICERCA DI UNA SOLUZIONE – Nel Municipio si lavora intanto a fari spenti, per risolvere un vicenda di complicata gestione. L’investimento emotivo e culturale che in questi anni si è fatto nei confronti della struttura, è notevole. E sarebbe sicuramente uno smacco sapere che l’Elsa Morante, aperto con il Sindaco Alemanno, sia costretto provvisoriamente a chiudere con Marino. Comprensibile dunque che, dalla Giunta, si resti concentrati sul pezzo e con le bocche cucite.
LE REAZIONI DEL QUARTIERE – Dal territorio invece, arrivano reazioni contrapposte. Il Consiglio di Quartiere è sereno.”Abbiamo ricevuto rassicurazioni che entro questa settimana ci sarà l’affidamento al Municipio, sino alla fine dell’anno” ci spiega lo storico portavoce Agostino Pergili. Meno ottimista è sembrata invece un’altra storica realtà del territorio: l’Associazione La Scintilla. ” Il Centro Culturale Elsa Morante rientrava nel progetto del Dipartimento Periferie di Roma Capitale di costituire una rete di centri culturali e polifunzionali nelle periferie romane. Nella realta’ dei fatti in questi anni il Centro e’ stato ‘un corpo estraneo’ nella vita sociale e culturale della Comunita’ del IX Municipio – leggiamo sulla pagina facebook dell’Associazione Culturale -Noi pensiamo che la gestione di Elsa Morante debba andare al Municipio IX il quale, attraverso le sue strutture amministrative e la sua rete di associazioni, rilanci il Centro principalmente come luogo di incontro e di socialità. Dopo ‘Mafia Capitale’ non crediamo molto alla trasparenza dei bandi – si legge infine nel post – mentre crediamo di piu’ al controllo del territorio da parte dei cittadini”.

link all’articolo