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Serve una rivoluzione digitale

Per anni abbiamo detto che il PIL non è l’unica unità di misura del benessere.
Ora scopriamo che la società di pubbliche relazioni Portland insieme a Facebook ha compilato un ranking delle nazioni in base al loro soft power ossia l’appeal culturale (una volta si sarebbe detto il trend) che riescono ad avere nel pianeta globalizzato.
Il primo paese è risultato – merito di BBC, Beatles, Oxford, Shakespeare, James Bond, Premier League – la Gran Bretagna e ultimo, incredibile a dirsi, la Cina nonostante la sua enorme potenza economica e politica.
E l’Italia? solo dodicesima nonostante le sue tante bellezze, la cucina, la moda, la Ferrari e così via.
Leggiamo l’analisi di Marino Niola in “La storia non basta se non è social” sulla Repubblica del 22 luglio:
“Per avere soft power bisogna investire in soft culture…la nostra è rimasta sostanzialmente una hard culture, fatta di luoghi fisici e oggetti materiali. E molto meno di relazioni, di innovazioni, di start up, di reti social…la rivoluzione digitale…ha cambiato…le categorie di spazio e di tempo. Oggi per costruire la reputazione di un paese…una buona idea che diventa virale può valere più di una cattedrale…il web…fa schizzare a mille l’immagine di un popolo”
Concludiamo con Habermas: la “percezione definisce la realtà”




Sostegno ai giovani talenti

AVVISO PUBBLICO DEL DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE CON TERMINE 21 SETTEMBRE 2015.
Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri ha indetto un Avviso Pubblico che finanzierà “iniziative che consentano ai giovani di valorizzare le loro esperienze e competenze anche nel campo dell’innovazione tecnologica.” Le azioni progettuali devono avere come destinatari giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Le risorse messe a bando ammontano a euro 2.500.000. Il finanziamento per ciascun progetto non può essere inferiore a euro 50.000 nè superiore a euro 150.000. È obbligatorio un cofinanziamento pari ad almeno il 25% del costo totale del progetto (di cui almeno la metà dovrà essere garantita con risorse finanziarie proprie e la restante quota con risorse umane e strumentali). Possono partecipare all’avviso enti e organizzazioni del Terzo Settore‚ singoli o associati in ATS (Associazione Temporanea di Scopo). La partecipazione è in particolare aperta a:
Organizzazioni di volontariato; Associazioni di promozione sociale;Cooperative sociali; Fondazioni‚ Enti morali‚ Enti ecclesiastici e Associazioni la cui ordinaria attività e le cui finalità istituzionali non siano incompatibili con le finalità dell’Avviso.
Ulteriori requisiti di partecipazione sono:
– il soggetto proponente singolo o‚ in caso di ATS‚ il capofila‚ deve aver svolto negli ultimi 3 anni (2012 – 2014) attività similari a quelle previste dalla proposta progettuale in almeno n. 5 Regioni italiane;
– il soggetto proponente‚ singolo o in ATS‚ deve aver realizzato‚ negli ultimi 3 anni‚ attività similari nell’ambito di intervento individuato dall’Avviso‚ ed ottenuto finanziamenti per un importo complessivamente pari ad almeno il doppio del finanziamento richiesto.
La presentazione dei progetti avviene mediante una procedura informatizzata dettagliata nelle “Linee guida per la presentazione dei progetti”.
I progetti possono essere presentati a partire dal 20 luglio 2015 e non oltre il termine del 21 settembre 2015 alle ore 18.00.
Per maggiori informazioni visita la pagina web del pagina web del dipartimento della gioventù

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Approvata la delibera “Tetti puliti”

Bonus per i proprietari che rifanno le facciate e installano antenne centralizzate, e incentivi per chi bonifica i palazzi dall’amianto o realizza impianti comuni a risparmio energetico.
L’Assemblea Capitolina del Comune di Roma ha approvato ieri, con voto bipartisan, la delibera “tetti puliti” che introduce incentivi per i proprietari che rifanno le facciate e installano antenne centralizzate, eliminando la selva di quelle singole, con incentivi anche per chi bonifica i palazzi dall’amianto oppure realizza impianti comuni a risparmio energetico.
La delibera prevede l’esenzione dalla Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) per i cantieri che lavorano in tutta la città – dal centro alle periferie – alla ritinteggiatura delle facciate dei palazzi cittadini e alla sostituzione delle antenne singole con quelle centralizzate.

Concessi anche piccoli contributi a fondo perduto – che arriveranno con il regolamento attuativo, di imminente promulgazione – per i condomìni e i proprietari che ristrutturano (facciate e antenne centralizzate). La delibera prevede, inoltre, lo storno, in favore degli stessi proprietari e condomìni, di una parte dell’imposta comunale per l’eventuale pubblicità sui ponteggi; nonché ulteriori incentivi per chi elimina amianto ed eternit e per chi monta impianti a risparmio energetico.
Il tutto potrà combinarsi con le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie e con l’ecobonus 65%.
TEMPI. I lavori dovranno svolgersi in sei mesi al massimo per gli edifici non tutelati e in un massimo di nove per le facciate di pregio storico.
SODDISFATTA LA CNA. “La delibera Tetti Puliti è un provvedimento fortemente voluto dalla CNA di Roma, che migliorerà lo stato di manutenzione delle facciate e favorirà la rimozione delle antenne inutilizzate dai tetti di Roma: accogliamo quindi con grande favore la sua approvazione in Assemblea capitolina”, commenta Erino Colombi, presidente CNA di Roma.
“Darà respiro alle piccole e medie imprese che operano nel settore. Ricordo infatti – aggiunge Colombi – che il 60% degli edifici, circa 80mila a Roma, ha più di quarant’anni; il 20% del totale è in stato di manutenzione mediocre o pessimo. Parliamo in quest’ultimo caso di 25.500 edifici. A conti fatti, considerando che mediamente in ogni edificio ci sono 9,5 unità, le abitazioni potenzialmente interessate sono 242.400.
La delibera è poi una grande opportunità per ripulire lo skyline della Capitale dalla giungla di antenne: basti pensare – conclude il presidente CNA di Roma – che sui tetti di Roma sono presenti 1,3 milioni di antenne, una su due inutilizzata, a cui vanno aggiunte circa 400mila parabole”.

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Fotovoltaico e integrazione architettonica nel Mediterraneo

FOSTEr in MED pubblica gratuitamente le Linee guida sulle tecnologie fotovoltaiche e la loro integrazione architettonica, estetica e funzionale.

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CORCIANO: CITTADINI ALL’OPERA

La delibera del C.C. di Corciano con la quale vengono previsti sconti sulla TASI fino ad un massimo del 50 % ad associazioni e cittadini impegnati nella riqualificazione degli spazi in cui vivono, attua quanto contenuto nell’art. 24 della legge 133 del 12.09.2014
che Cittadinanzattiva a livello nazionale ha fortemente sostenuto si promulgasse.
Da Corciano, non possiamo che esprimere soddisfazione per questo atto della A.C. in quanto ci siamo proposti e abbiamo sollecitato, ( in virtù di questo articolo di legge) di essere affidatari del tratto comunale di Chiugina,( strada etrusco-romana che collegava Perugia a Chiusi)che è stata di recente inclusa dalla Regione Umbria come parte integrante del collegamento ciclopedonale Perugia-lago Trasimeno.
Doppia soddisfazione che viene anche dalla delibera C.C. 23 la quale contribuisce significativamente a dare attuazione pratica
al ripristino funzionale della Chiugina e alla realizzazione, sul tratto ricadente nel nostro comune, della ciclopedonale sopracitata.
Negli anni scorsi, abbiamo pensato, progettato, proposto, lavorato alacremente,investendo anche le nostre magre disponibilità economiche, per riaprire il tratto San Mariano-Ponteforcione, della Chiugina.
Condiviso poi, insieme alle scuole di Magione e Corciano, portato i cittadini a riappropriarsi di questo bene comune, importante per il significato storico, ma anche per la sua attualità,in quanto la Regione Umbria, l’ha individuata come parte del collegamento ciclopedonale strategico regionale:
Asta del Tevere-Perugia-Lago Trasimeno.
Questi atti, non possono che essere motivo di soddisfazione per tutti i cittadiniattivi di Corciano e per quelli che lo diverranno, per aiutarci a completare i lavori e arricchire la collettività di questo importante bene comune!

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Lo yogurt dell’integrazione

Barikamà, un gruppo di 6 ragazzi di origine africana, ha creato a Roma una cooperativa di micro reddito grazie alla produzione alimentare.

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Sutka City Tv, la prima televisione rom

Punta al modello Cnn.
Trasmette da un bilocale a Parigi ed è stata creata da Andrijano Dzeladin, giovane rom di origini macedoni. Punta a infrangere i pregiudizi e diffondere la “cultura ricca” di una popolazione che supera i 15 milioni di persone, ma non ha una nazione.
«Nel 2010 stavo ascoltando alla radio un programma che raccontava dello sgombero di un campo rom. Parlavano di noi utilizzando i soliti luoghi comuni, allora ho preso il telefono e ho chiamato l’emittente radiofonica per spiegare che noi rom non siamo tutti mendicanti e ladri. Ero arrabbiato e quando mi hanno collegato con lo studio sono riuscito a dire solo: “Vi mostrerò il vero volto dei rom”. È stato allora che mi è venuta in mente l’idea un po’ folle di creare una tivù dedicata alla mia gente».
Adrijano Dzeladin

Due anni dopo quel suo goffo intervento radiofonico, Andrijano Dzeladin, trentatreenne rom di origini macedoni, realizza il suo sogno e fonda Sutka City Tv, la prima televisione rom al mondo, l’unica interamente in lingua romanì. Per spiegare a tutti chi sono veramente i rom. «L’ho chiamata Sutka, come il quartiere di Skopje in cui sono nato, l’unico al mondo in cui i rom sono la maggioranza», spiega Andrijano.
La sede di Sutka City Tv si trova nel diciannovesimo arrondissement di Parigi in un bilocale di una cinquantina di metri quadrati con la moquette blu e i cavi elettrici che corrono dappertutto. Una stanza con tre monitor e un mixer fa da regia e l’altra con le telecamere, i microfoni, una scrivania e due sedie messe davanti a una parete verde serve per le riprese televisive. La magia della televisione trasforma la parete verde nello sfondo di uno studio televisivo degno delle migliori emittenti francesi e su questo sfondo ogni giorno, dalle 19 alle 20.30, Andrijano conduce il suo programma culturale in romanì. I telespettatori chiamano da casa e si discutono insieme a lui degli argomenti più vari, discutono di questioni che riguardano la comunità, fanno dediche e chiedono di ascoltare canzoni zigane. Per il resto della giornata il canale trasmette programmi di cucina e tantissimi video musicali. «Nella cultura rom la musica è importantissima e negli ultimi anni la nostra musica viene sempre più apprezzata anche al di fuori delle comunità rom», dice Adrijano.
L’obiettivo di Andrijano è infrangere i tanti pregiudizi sulla cultura rom. «Al mondo ci sono più di 15 milioni di rom – spiega il fondatore di Sutka City Tv -, la maggior parte di questi vive in maniera sedentaria. La gente ci crede tutti fannulloni e furfanti, ma non è così. Ci sono rom attori, medici, ingegneri, pittori, insegnanti, giornalisti. La nostra è una cultura ricca: abbiamo la nostra lingua, la nostra bandiera, il nostro inno ma non abbiamo una nostra nazione».
Per il momento a Sutka City Tv ci lavorano solo in due, ma il sogno di Andrijano sarebbe quello di portare la sua piccola emittente televisiva in ogni nazione. «Vorrei creare una Cnn dei rom» dice, un po’ scherzando e un po’ credendoci davvero. Ma neanche le frequenze televisive sono immuni dai pregiudizi e la piccola tivù deve lottare ogni giorno per restare accesa.
«Facciamo fatica a trovare sponsor», racconta Andrijano. «Quando vedo che canali con un audience inferiore alla nostra riescono a prendere sponsor importanti, mi dico che Sutka non è trattata come le altre televisioni». Ma l’anchorman non si dà per vinto: «Noi rom abbiamo qualcosa che nessun altro possiede: sappiamo cavarcela anche nelle situazioni più difficili».

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Radici nel Cemento – Agricoltura in Citta’

Uno dei documentari, in onda tutti i venerdì, del regista Guido Morandini per RAI EXPO della serie EXPERIA – VIAGGIO IN ITALIA NELL’ANNO DELL’EXPO il 24 luglio alle 23.55 su RAI 2.
Un viaggio tra utopia e realtà, tra Roma e Torino visti come comuni agricoli alla scoperta di fattorie urbane, orti sui tetti, architettura e cultura del cibo. Architetti e agricoltori affrontano il dilemma di un futuro metropolitano ancora senza una chiara risposta : da una parte l’agricoltura che entra nella città per salvare il suolo coltivabile confinante con le periferie, dall’altra le invenzioni necessarie per far attecchire le radici nel cemento, serre, orti e giardini pensili che timidamente occupano e bonificano coperture di cemento o si inerpicano sulle facciate delle abitazioni. Un racconto alla ricerca di storie vere che lascia, pur nella sua incompletezza, molti spunti ed un messaggio aperto: prima di costruire nuovi palazzi pensiamo al futuro di un patrimonio costruito e naturale che esiste nell’indifferenza e nell’abbandono. Questo racconto è stato ispirato anche dalla storia della rinascita di Corviale come simbolo, come monito per le semplificazioni ideologiche o tecnicistiche: per immaginare un mondo nuovo, trasformando quello che c’è, bisogna rimboccarsi le maniche e saper condividere coraggio e fantasia, prima delle soluzioni e delle fattibilità tecnologiche. In fondo può essere considerato un piccolo contributo della comunità di Corviale all’Esposizione Universale di Milano.




Insieme si sta bene, ci si conosce e ci si diverte

Musica e cibo per l’integrazione e l’inclusione.
Arci Solidarietà Onlus, Coworking Millepiani, Corviale Domani sono lieti di invitarvi all’iniziativa

One night in Candoni

giovedì 23 luglio dalle ore 20.00 al campo rom di Via Luigi Candoni, 91(vicino la Rimessa Atac)

Musicisti rom e gagé si esibiranno in una staffetta musicale tra i sapori della tradizione romnì a cura del “Rom(a) Village – Tavolo delle donne rom”.

concerto live MARIUS HONCIU & friends

Durante la serata le donne del campo serviranno cibi della tradizione rom.

PER RAGGIUNGERCI
Dalla metro Piramide: autobus 719 Dalla Stazione Magliana: autobus 128

Per informazioni
0689566579 comunicazione@arcisolidarietaonlus.eu




Approvato il programma operativo europeo per le città metropolitane

La Commissione Europea ha adottato il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014 – 2020 (PON METRO). Il programma, dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, mira a migliorare la qualità dei servizi e a promuovere l’inclusione sociale in 14 aree metropolitane (Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo).Titolare del programma è l’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Programma-operativo-citta-metropolitane