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Un evento dedicato alla tutela della dignità dei detenuti

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Nella Settimana dedicata alle Condizioni Sociali, la Campagna Oltre il Pregiudizio accende i riflettori sulla realtà carceraria, con la caffetteria e gelateria equosolidale capitolina “Splash” che lunedì 19 novembre, a partire dalle ore 18.00, dedicherà un intero pomeriggio alle realtà che a Roma e non solo si occupano di promuovere la dignità e l’uguaglianza dei detenuti, per superare il pregiudizio che quotidianamente subiscono sulla loro pelle. Presente anche Gianni Palumbo, che insieme a Valeria Bussaglia coordina il Comitato Oltre il Pregiudizio.

Presso i locali della popolare gelateria del quartiere Appio Tuscolano, le Associazioni “Semi di libertà”, “A buon diritto” e “A Roma insieme” interverranno per parlare del loro impegno sociale dentro e fuori i penitenziari. Verrà poi presentato il libro “I limoni non possono entrare. Storie di donne dal carcere” di Alessandra Caciolo e Stefania Zanda, in cui tredici donne, attualmente ospiti del carcere romano di Rebibbia, raccontano la loro quotidianità: il “blindo”, la “battitura”, l’affettività e l’amore, la paura e la solidarietà, le piccole conquiste e le grandi emozioni.

Ci sarà spazio anche per la fotografia e per il teatro: Futura Tittaferrante presenterà la sua mostra “Liberato”, una selezione di scatti del suo lavoro come fotografa nel carcere di Volterra (PI) per la “Compagnia della Fortezza”, un esempio di detenzione positiva a livello nazionale. Inoltre, interverrà Francesca Tricarico, direttrice artistica della compagnia teatrale “Le donne del muro alto” presso la Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia. Il progetto, nato nel 2013 e curato dall’Associazione culturale “Per Ananke”, ha permesso alle detenute della sezione Alta Sicurezza di vivere l’esperienza del teatro come mezzo di integrazione, educazione e riabilitazione.

“Viviamo in tempi difficili da tutti i punti di vista: economico, sociale, ambientale e di diritti umani – ha dichiarato Gianni Palumbo – La nostra società è attraversata da una serie di atteggiamenti dichiaratamente discriminatori verso presunte diversità. Stigmi veri e propri colpiscono persone, comunità e interi popoli, anche se le persone sono tutte uguali. Affermazioni sull’uguaglianza si riscontrano, infatti, in tutte le convenzioni internazionali, nelle principali religioni e nella stragrande maggioranza delle costituzioni, compresa quella italiana, ma l’uguaglianza indicata non viene diffusamente praticata”.

“Abbiamo deciso di partecipare alla campagna “Oltre il Pregiudizio” perché crediamo che sia importante far conoscere ai cittadini e alle cittadine del nostro quartiere la complessa realtà delle carceri – ha dichiarato Simonetta Cervelli, titolare della Gelateria Splash e presidente dell’associazione culturale “Assemblabili Globali” Mettere a confronto le realtà che quotidianamente lavorano per salvaguardare la dignità dei detenuti, in un luogo dove si entra per prendere un caffè o un gelato, ci dà la possibilità di raccontare diversamente la loro vita quotidiana”.

 




PERIFERIA DELLE MERAVIGLIE

cammina

LA RIGENERAZIONE URBANA ATTRAVERSO IL CAMMINARE E l’ARTE DI STRADA

PARTENDO DALLE PERIFERIE

LA STREET ART CAMMINA DAL TRULLO A CORVIALE

17 novembre 2018

Il cammino come esperienza culturale e artistica per vivere una periferia di Roma che è un vero museo a cielo aperto e un prodigio di suggestioni. Il progetto “Periferia delle Meraviglie” il 17 novembre torna al Trullo e a Corviale con un cammino urbano che sintonizza i passi con la creatività, la natura con la street art, la poesia di strada con la musica e si conclude con il cinema, la macchina delle meraviglie per antonomasia. E’ una formula di partecipazione dal basso e on the road che farà incontrare il mondo dei camminatori con quello degli artisti di strada insieme al ricco tessuto associativo locale.

Promosso da Comunicazione in Cammino e i Pittori Anonimi del Trullo con una vasta rete di collaborazioni associative e con il Patrocinio della LAGAP, Libera Associazione Guide Ambientali Escursionistiche Professioniste. L’iniziativa, realizzata all’interno della Manifestazione “All Routes lead to Rome”, Patrocinata da Roma Capitale, è stata ideata e coordinata da Ilaria Canali, sul fronte della sentieristica, da Fabio Giuliani, per i Pittori Anonimi del Trullo, da Mario D’Amico e, come Guida Lagap, da Francesco Mazzenga. Il Mitreo Arte Contemporanea collabora al progetto ospitando la mostra fotografica realizzata dai camminatori –titolo della mostra “Periferia delle Meraviglie”- che s’inaugurerà il 17 novembre e resterà fino al 10 di dicembre.

La bellezza è dappertutto, non ha un copyright e non ha bisogno di un biglietto di entrata”, dice Ilaria Canali, esperta di comunicazione e promozione dei cammini e responsabile dell’organizzazione generale del progetto. “Camminare è una modalità di fruizione ideale per gli spazi urbani delle periferie di Roma dove ad ogni possiamo scoprire arte, poesia, cultura, ma soprattutto la gente del posto con una incredibile ricchezza, spirito di iniziativa e voglia di partecipare. Per questo è importante andare avanti con un progetto come questo che toccherà tutte le periferie della città, portando un nuovo sguardo su degli spazi che hanno tanto ancora da regalarci”.

Ci sono delle aree verdi meravigliose ancora da scoprire. Come quella di Montecucco,sopra il Trullo, che offre uno dei panorami più belli della Capitale”, racconta Fabio Giuliani, esperto di sentieristica e che si è occupato di tracciare il nuovo itinerario naturale dal Trullo a Corviale. “Nel nostro progetto abbiamo messo al centro la natura prima di tutto, ma essendo in città, la abbiamo unita all’arte di strada dei due quartieri del Trullo e di Corviale creando un format innovativo che sta riscuotendo un successo straordinario”.

I cammini e l’arte di strada sono il mezzo per conoscere e vivere un mondo diverso in questa vita frenetica”, dice Mario D’amico, responsabile dei Pittori Anonimi del Trullo, che ha creduto e sostenuto fin dall’inizio il progetto “ci fanno assaporare meglio gli spazi e i luoghi, ci fanno sentire gli odori e i profumi, osservare gli scorci nascosti e trascurati, ci fanno conoscere gente diversa e sorprendente. Ci stimolano ad affrontare le sfide con noi stessi e i nostri limiti e le nostre potenzialità”.

La metafora del cammino e della scoperta che fa gridare alla Meraviglia è ciò che meglio ci rappresenta” sostiene Monica Melani Direttore Artistico del Mitreo Arte Contemporanea “Grazie ad un decennio di costante ed appassionato impegno, il MitreoIside è oggi quello che nessuno si aspetterebbe di trovare qui a Corviale; e non solo a livello di ambiente fisico, ma soprattutto per i contenuti e l’impegno che vi si respira e che genera circuiti virtuosi, beni relazionali, qualità di vita e progettualità creativa infinita, che è poi la vera Meraviglia di Corviale. L’intenzionalità creativa, il non arrendersi di fronte agli ostacoli ricercando soluzioni innovative, inclusive e a tratti visionarie, alle sue criticità. Un modo di guardare oltre e insieme, di accogliere gli altri, anche fuori dalla nostra realtà, come questa iniziativa Periferia delle Meraviglie, grazie agli anticorpi sviluppati in anni di abbandono e solitudine ed oggi potenzialità indiscussa di questa importante area della città.”

 

PROGRAMMA DELLA INIZIATIVA

LA MERAVIGLIA. La nostra parola chiave.

La meraviglia è ovunque e noi cammineremo per afferrarla! Natura, street art, poesia, musica, fotografia e cinema saranno gli ingredienti di un cammino urbano ricco di stimoli per un’esperienza di immersione nella meraviglia della periferia di Roma tra il Trullo e Corviale. Dopo l’entusiasmo suscitato dal nostro primo cammino urbano realizzato lo scorso 14 ottobre per la Giornata Nazionale del Camminare di Federtrek, abbiamo pensato di riproporlo arricchendolo con tante novità, ma lasciando intatto quel suo sapore di scoperta e di esplorazione vagabonda. Non sarà un cammino e basta, né una semplice visita culturale, ma un’esperienza di partecipazione e condivisione di scoperte, emozioni, stupore.

LA STRADA. Il nostro palcoscenico.
Nel corso del cammino faremo diverse tappe. Ammireremo i murales degli street artist, ascolteremo la musica con Le Chat Noir, leggeremo le poesie dei Poeti Anonimi del Trullo ed esploreremo il mondo con la fotografia. Gli interventi saranno delle testimonianze di vita più che racconti o dissertazioni frontali. Pretesti per un libero scambio di idee ed emozioni, lontani dalla relazione tipica relatore/guida-spettatore/camminatore che spesso si propone nelle visite guidate o nei cammini più tradizionali.

LA STREET ART. Il nostro segno vitale.
Al Trullo, dove nello scorso cammino abbiamo avuto la sorpresa di ricevere in dono dei murales, questa volta diventeremo tutti street artist, ma visto che si tratta di un cammino, vi proporremo di disegnare con i piedi per realizzare insieme un’opera simbolica che sarà il primo passo di un nuovo percorso itinerante che intende valorizzare tutte le periferie di Roma attraverso il camminare. Alla cavea di Corviale invece potremo lasciare un nostro segno grafico e pittorico. I Pittori Anonimi del Trullo ci aspetteranno con colori e pennelli e chi vorrà potrà disegnare sul muro una frase, una parola, un’immagine che rappresenta per lui il camminare.

 

LA FOTOGRAFIA. Il nostro sguardo meraviglioso.

Il cammino si chiuderà al MITREO ARTE CONTEMPORANEA dove potremo ammirare la mostra fotografica PERIFERIA DELLE MERAVIGLIE che racconterà, accostandole, le diverse visioni della meraviglia espresse da alcuni fotografi che hanno partecipato al precedente cammino urbano. L’arte esce dai musei, va per le strade, entra negli occhi di chi la osserva e dagli occhi rientra in un museo. Ma poi riuscirà ancora in un flusso creativo inarrestabile. Questa è la meraviglia della periferia. Questa è la nostra periferia delle Meraviglie. Un esperimento di sensibilità diffusa, un work in progress contagioso per promuovere la nostra incredibile industria creativa. Vero motore di umanità, resilienza e amore. Questa mostra è un gesto culturale, un’intenzione costruttiva di visioni ed esperienze condivise che non intende essere mai compiuta. Come l’arte di strada del Trullo e di Corviale. Continuerà a crescere raccontando, passo dopo passo, tutte le periferie di Roma.

 

IL CINEMA. La nostra macchina delle meraviglie.

Il cinema va in periferia. Al Trullo stanno nascendo dei nuovi murales dedicati al cinema e allora abbiamo voluto aprire il nostro progetto proprio a questa straordinaria macchina delle meraviglie. Dopo la mostra ci aspetta la visione del film UN GATTO IN TANGENZIALE, un’esilarante commedia di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Portare il cinema nelle periferie ci è sembrato il modo più bello per chiudere la nostra avventura che ha, tra i suoi ingredienti, sicuramente quello di essere pioneristica e fiabesca. Ringraziamo la società di distribuzione cinematografica VISION DISTRIBUTION per averci fatto avere un film bellissimo, che affronta il tema dell’incomunicabilità tra centro e periferia e ci fa sperare che possa esserci un possibile punto di incontro.

 

LE TAPPE DEL CAMMINO URBANO DAL TRULLO A CORVIALE

  • Ore 09.00: Appuntamento al parcheggio all’incrocio tra Via di Monte Cucco e via Orciano Pisano.
  • Ore 9,30: Inizia il cammino da Montecucco, sopra il quartiere del Trullo, meravigliosa terrazza naturale con vista a 360 gradi su Roma, sede di Villa Kock, Villa Baccelli, la Torre Righetti e location cinematografica di un film di culto di Pasolini, Uccellacci ed uccellini con Totò.  Attraverseremo il quartiere del Trullo alla ricerca dei capolavori artistici dei Poeti Anonimi del Trullo e dei Pittori Anonimi del Trullo.
  • Ore 12,30-13.30: Pausa musicale e letture poetiche presso il Murales NINA di SOLO, in via di Massa Marittima – VIAGGIO A UTOPIA, con Le Chat Noir
  • Ore 13,30-14,00: Pausa pranzo
  • 14,00: Ripresa del cammino –Parco Gioia e Parco di Pino Lecce sul Colle del sole
    16,00: Arrivo alla Cavea di Corviale
  • 16,30: Arrivo al Mitreo Arte Contemporanea – Mostra fotografica: PERIFERIA DELLE MERAVIGLIE
    Ore 18,30: Proiezione del film UN GATTO IN TANGENZIALE

 

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IL PROGETTO PERIFERIA DELLE MERAVIGLIE

Il progetto è promosso da COMUNICAZIONE IN CAMMINO e i PITTORI ANONIMI DEL TRULLO
Con la collaborazione del MITREO ARTE CONTEMPORANEA
Con il Patrocinio di ROMA CAPITALE e della LAGAP
E con la partecipazione e il sostegno di RADIO IMPEGNO, MITREOISIDE, TRULLO LAB, VIVIAMO CORVIALE, I PASSI ARMONICI/CAMMMINANDO CON, LE CHAT NOIR, YALLERS, COMITATO INQUILINI CORVIALE, MOVIMENTO TELLURICO, CORVIALE DOMANI.
L’INIZIATIVA E’ REALIZZATA NEL QUADRO DELLA MANIFESTAZIONE ALL ROUTES LEAD TO ROME, con il PATROCINIO DI ROMA CAPITALE

Ideatrice e responsabile del progetto Periferia delle Meraviglie: Ilaria Canali
Responsabile della sentieristica del progetto Periferia delle Meraviglie: Fabio Giuliani
Responsabile dei Pittori anonimi del Trullo: Mario D’Amico
Responsabile del Mitreo Arte Contemporanea: Monica Melani
Guida LAGAP responsabile dell’escursione urbana del 17 novembre: Francesco Mazzenga, in collaborazione con Cristina Menghini e Antonello Fiume.
INFORMAZIONI

INFO SUL PROGRAMMA GENERALE E SUL PROGETTO PERIFERIA DELLE MERAVIGLIE: ILARIA CANALI – Email: ilariacanali@hotmail.com e FABIO GIULIANI – Email: ormesullaterra@gmail.com
INFO. SUL CAMMINO: FRANCESCO MAZZENGA – Email: Francesco.mazzenga@gmail.com – LAGAP-www.lagap.org
EVENTO FACEBOOK

https://www.facebook.com/events/260671874635970/

PAGINA FACEBOOK

Comunicazione in Cammino

 

PER SEGUIRE L’EVENTO: #PERIFERIADELLEMERAVIGLIE




Una storia di copertina dalla periferia

napolIl mondo, la cronaca, la storia sembrano andare avanti per contrapposizioni insuperabili: popolo/elitè, centro/periferia, no-tav/sì-tav…ma poi dietro questa semplificazione si scoprono mondi e spazi che rompono questo schema e aprono squarci di libertà e di azione possibile. Oggi ne possiamo prendere ad esempio due. L’iniziativa di Torino di uscire dalla contrapposizione e provare a puntare sulla rinascita di un’intera città, di tutti i suoi ceti produttivi, da una gabbia in cui sembrava essere rinchiusa. Ma c’è n’è un’altra che ci sembra ancora più significativa. A Napoli una storia di riscatto popolare, economica, culturale, legalitaria – una volta diventata una storia di successo – diviene oggetto di speculazione finanziaria di un soggetto religioso istituzionale. Il paradosso che fa di questa storia un simbolo è che il soggetto che ha promosso questa storia di riscatto è anch’esso un soggetto religioso, di base, vicino al suo popolo, oseremmo dire al suo gregge. E cosa c’insegna questa storia? Perchè l’assumiamo a simbolo di un superamento di una contrapposizione (sia tra religione istituzionale e religione popolare che tra centro e periferia)? Perchè la forza che sta rompendo questa contrapposizione è quella, dirompente, dell’opinione pubblica che ha assunto questa storia come sua. Un’opinione pubblica che si è impossessata della potenza dei social e sta mettendo a nudo la tracotanza della curia napoletana con un successo senza precedenti. Una petizione a papa Francesco. Lo scopo è lasciare il frutto del lavoro di una cooperativa sociale giovanile della Sanità, centralissimo rione dell’eterna periferia economica napoletana (altra finta contrapposizione centro/periferia smentita dalla realtà geografico/economica) ai giovani che hanno creato quel lavoro e che quel lavoro quotidianamente svolgono. Un lavoro che non merita di pagare il pizzo ad antistoriche consorterie parassitarie. L’enorme diffusione di questa petizione. Una petizione nata sui social. Una petizione ripresa da tutti i mass media tradizionali (altra finta contrapposizione contraddetta). Una storia che c’insegna – come Torino – che è possibile (quando si ha un messaggio giusto) riprendersi il potere delle piattaforme social. E’ possibile farne battaglia reale per la conquista di un diritto reale quale quello dello sviluppo.




REFERENDUM ATAC: sicuramente BASTA a quest’ATAC

dove si votaBASTA con quest’ATAC come con quest’AMA e con questa ACEA.

Nelle periferie il disagio per i disservizi di ATAC, AMA e ACEA è ancora più forte.

Per questo, nonostante una parte di noi voterà NO, siamo per andare a votare al REFERENDUM sull’ATAC di Domenica 11 novembre per cancellare quest’ATAC.

Salviamo i cittadini, salviamo i lavoratori ATAC, cancelliamo quest’ATAC.

Riportiamo qui, sulla questione, alcune utili riflessioni di Walter Tocci:

“Il primo quesito riguarda la possibilità di ricorrere alle gare europee per affidare il servizio. È una domanda per certi versi quasi inutile, poiché con l’attuale legislazione i comuni che volessero sottrarsi alla concorrenza sarebbero scoraggiati dalle sanzioni statali, che nel caso romano possono arrivare a cento milioni di euro. Il quesito però assume un significato politico di fronte alla decisione della giunta Raggi di prorogare il monopolio, incurante del danno che procura al bilancio comunale oppure fiduciosa che il governo amico modifichi la legge.”

(…)

Attualmente “l’Atac decide unilateralmente di erogare meno servizio, anche se formalmente dovrebbe essere il comune a decidere il livello di offerta.”

(…)

Con la liberalizzazione avremmo “una nuova azienda pubblica alla quale sarà giusto dare lo stesso nome – Atac – (…) non avrà più la preoccupazione di gestire oltre diecimila dipendenti della produzione poiché sono stati assunti dai vincitori delle gare, e potrà concentrarsi sull’efficacia del servizio e sul rapporto con gli utenti.

(…)

la separazione tra il servizio e la produzione era già stata attuata” (…) con “Trambus, l’azienda di produzione sotto il controllo di Atac, che allora era diventata appunto un’agenzia di governo del servizio.

Proprio con quell’assetto era stato raggiunto il massimo livello di offerta di 120 milioni di chilometri

(…)

Purtroppo nel 2008 arrivò il sindaco Gianni Alemanno e smontò l’assetto della liberalizzazione riunificando Atac e Trambus in un grande carrozzone che si prestava meglio agli sprechi di “parentopoli” (…) e diminuisce l’offerta fino agli attuali 84 milioni di chilometri.

(…)

Il servizio su gomma, dunque, ha subìto un taglio di circa il 30 per cento, come valore medio, che però corrisponde in periferia a riduzioni di oltre il 50 per cento

(…)

Bisogna impedire, però, che la concorrenza comprima i diritti dei lavoratori. Per questo (…) i contratti obbligano i vincitori ad assumere gli attuali dipendenti (esclusi i dirigenti) con le stesse retribuzioni oltre a prevedere la revoca degli affidamenti ai privati che non rispettano i contratti di lavoro.

(…)

Il secondo quesito (…) Chiede agli elettori di esprimersi sulla possibilità di gestire in concorrenza trasporti collettivi, non di linea, a integrazione del servizio pubblico.

La tecnologia oggi consente di aggregare la domanda in tempo reale e di offrire un trasporto senza linee fisse, modificando il percorso per servire i cittadini che si muovono contemporaneamente nel medesimo bacino. Se volessi andare, per esempio, dal quartiere Tiburtino a Monteverde, potrei prenotare il viaggio con un’app insieme ad almeno 4-5 persone che nello stesso orario avessero bisogno di muoversi in quella direzione.

(…)

Com’è già successo nella telefonia mobile, cresceranno le aziende private della mobilità che organizzeranno gli spostamenti collettivi a domanda.

(…)

se l’autobus passa ogni ora (…) È meglio allora andare a prendere quel cittadino a casa con un servizio su itinerari flessibili (…) il servizio a chiamata con i biglietti o gli abbonamenti Metrebus fornirebbe un servizio ottimale ai cittadini e costerebbe il 70 per cento in meno delle attuali linee fisse. Con questo risparmio il comune potrebbe potenziare il servizio in tutta la città.”

***

Perciò chi vuole cambiare in meglio sceglie il SI al REFERENDUM.

Votano NO quelli a cui sta bene il servizio ATAC attuale.

Carlo Verdone spiega bene le motivazioni del SI:verdone

si e no

 




IL 27 OTTOBRE CI SAREMO

roma diceLa nostra partecipazione al sit in  del  27 ottobre a piazza del Campidoglio trova le ragioni elencate nella convocazione della manifestazione e vuole essere una giornata di un anomalo ponentino romano. Ci sono ragioni che ci preoccupano, ci angustiano e a cui non ci siamo  rassegnati e altre che ci confortano come cittadini attivi.

Tutto questo lo abbiamo detto e praticato in tempi non sospetti. Una situazione che  ha radici in stagioni diverse  tra  occhi ciechi e orecchie sorde.

Ma dopo oltre due anni che sollecitiamo  e chiediamo, ancora  qualche giorno fa,  all’Amministrazione collaborazione, condivisione, ascolto, valutazioni di merito, ovvero  il “cambiamento”,  purtroppo  ci siamo trovati davanti a muri di gomma di incompetenza, arroganza, superficialità, presuntuosità, chiusura a testuggine. Ma, come sa l’Amministrazione, non abbiamo sventolato bandiera bianca.

Il nostro BASTA  deve far riflettere non solo  l’Amministrazione comunale ma anche le forze sociali, le donne e gli uomini della cultura, il mondo produttivo a fronte di disservizi nella mobilità, nella sanità, nel mondo educativo e in quello ambientale.

Diciamo BASTA

  • perché le periferie sono state cancellate dall’agenda della città
  • perché  le Associazioni di volontariato, che danno risposte al disagio culturale, sociale, educativo e ambientale, sono state perseguitate a botte di sfratti e  di richieste di centinaia di migliaia di euro nonostante producano valore sociale per la comunità
  • perché  I SOLDI CI SONO, oltre 2 miliardi, ma non si spendono
  • perché le Istituzioni non collaborano tra di loro
  • per una sicurezza non delegata solo alle forze dell’ordine, ma con  una condivisione che chiuda la stagione del mancato rispetto delle regole soprattutto nei quartieri periferici
  • perché la macchina amministrativa è imballata e ferma e questo costa tanto a tutti
  • perché la grande risorsa del patrimonio pubblico, vandalizzato, occupato, in mano alla criminalità, sia uno dei motori di sviluppo e di lavoro

 Abbiamo sempre detto che vogliamo bene a Roma ed è per questo che non ci siamo seduti sulle sponde del Tevere ad aspettare ulteriori disastri.

Noi il 27 Ottobre ci saremo

Tommaso Capezzone      Francesca Danese        Eugenio De Crescenzo      Pino Galeota

Renato Mastrosanti          Rita Mazzeo         Gianni Palumbo       Paola Springhetti

 




PERIFERIE: IL GOVERNO S’IMPEGNA A RISPETTARE I PATTI

index Il Presidente del Consiglio si è impegnato con l’ANCI a ripristinare i fondi per le periferie. index
Dal comunicato Ansa: Milleproroghe blindato, intesa con l’Anci sulle periferie. Fondi in tre anni. Saranno in decreto prossima settimana. Non tutti sindaci concordi.
Il punto politico è: METTERE IL TEMA DELLE PERIFERIE NELL’AGENDA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO, così come deliberato all’unanimità nelle conclusioni della Commissione parlamentare sulle periferie.
“Il partito bipartisan dei sindaci”, ben rappresentato dall’ANCI, si sta dimostrando realmente attento ai bisogni dei suoi cittadini, a cominciare da quelli che vivono nei territori più problematici e che rappresentano la maggior parte della popolazione urbana, nonchè la più giovane e dinamica.

Il nostro Coordinamento delle periferie continuerà a lottare per la realizzazione di quest’obiettivo: IL RISPETTO SUI PATTI PER LE PERIFERIE.

Anche per questo rinnoviamo l’invito al Presidente Fico a istituire di nuovo la Commissione sulle periferie.



PETIZIONE: No alla cancellazione dei fondi per le periferie

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GIA’ RAGGIUNTE 5000 FIRMA. FIRMA LA PETIZIONE

Un emendamento proposto dalla maggioranza di governo ed approvato all’unanimità dal Senato rischia di far saltare i progetti per riqualificare le periferie di 120 città italiane ed un territorio in cui risiedono 25milioni di abitanti, più del 40% della popolazione italiana.
In molte di queste città progetti di riqualificazione sono già pronti, approvati ed è già possibile procedere con l’esecuzione dei lavori.
Lo Stato, con un contratto firmato e registrato alla Corte dei Conti, si è impegnato a destinare ai 120 comuni vincitori del bando 2,1 miliardi di euro per realizzare questa riqualificazione, per una media di 17 milioni di € a città.
Questi investimenti rappresentano il futuro delle città, la modernità, la speranza, la bellezza, lo sviluppo economico, il lavoro, la dignità, il riscatto di un quartiere e da avvio ad un processo che stimola gli investimenti dei privati, la nascita di nuove attività ed una rigenerazione urbana che avrà effetti benefici sull’intera città.
I patti si rispettano. Se non lo fa lo Stato, qualunque forma di fiducia muore.
Sottoscriviamo la petizione, facciamo ritirate la norma approvata in Senato, in occasione della discussione del decreto Milleproroghe alla Camera.

Per il bene dei cittadini, per il futuro delle nostre città, per il futuro del paese.
Queste le convenzioni sottoscritte e i fondi assegnati alle città.
Città Metropolitana di Bari
€ 39.998.030,00
Comune di Avellino
€ 17.253.491,00
Comune di Lecce
€ 17.933.171,49
Comune di Vicenza
€ 17.794.954,20
Comune di Bergamo
€ 18.000.000,00
Comune di Modena
€ 18.000.000,00
Città Metropolitana di Firenze
€ 39.991.440,01
Comune di Torino
€ 17.990.966,00
Comune di Grosseto
€ 9.618.000,00
Comune di Mantova
€ 17.953.878,00
Comune di Brescia
€ 17.998.970,60
Comune di Andria
€ 17.998.863,20
Città Metropolitana di Milano
€ 40.000.000,00
Comune di Latina
€ 18.000.000,00
Comune di Genova
€ 18.000.000,00
Comune di Oristano
€ 17.141.676,67
Comune di Napoli
€ 17.970.171,00
Comune di Ascoli Piceno
€ 18.000.000,00
Comune di Salerno
€ 17.997.564,64
Comune di Messina
€ 17.924.868,10
Comune di Prato
€ 10.574.281,00
Comune di Roma
€ 18.000.000,00
Comune di Cagliari
€ 17.995.170,00
Città Metropolitana di Bologna
€ 39.721.315,00
Comune di Rieti
€ 15.122.373,00
Comune di Asti
€ 6.895.717,09
Comune di L’Aquila
€ 18.000.000,00
Comune di Firenze
€ 17.887.041,27
Comune di Forlì
€ 8.302.616,00
Comune di Biella
€ 4.115.000,00
Comune di Milano
€ 18.000.000,00
Comune di Nuoro
€ 18.000.000,00
Comune di Terni
€ 10.343.983,79
Comune di Agrigento
€ 15.808.364,67
Comune di Arezzo
€ 17.124.451,50
Città Metropolitana di Venezia
€ 38.727.000,00
Comune di Reggio Emilia
€ 17.811.853,00
Città Metropolitana di Torino
€ 39.942.803,58
Comune di Siena
€ 9.452.080,00
Citta Metropolitana di Genova
€ 39.998.616,00
Comune di Sondrio
€ 11.738.200,00
Comune di Carbonia
€ 8.261.758,50
Comune di Imperia
€ 18.000.000,00
Comune di Cremona
€ 7.019.500,00
Comune di Macerata
€ 12.486.200,00
Comune di Pescara
€ 18.000.000,00
Città Metropolitana di Palermo
€ 40.000.000,00
Comune di Udine
€ 18.000.000,00
Comune di Caltanissetta
€ 7.787.874,89
Comune di Belluno
€ 18.000.000,00
Comune di Lucca
€ 16.383.081,00
Comune di Taranto
€ 9.398.820,00
Comune di Siracusa
€ 13.177.792,00
Comune di Tempio Pausania
€ 517.000,00
Comune di Massa
€ 14.734.400,00
Comune di Sassari
€ 15.969.997,00
Comune di Matera
€ 13.120.000,00
Comune di Trieste
€ 17.993.186,75
Comune di Enna
€ 4.604.169,13
Comune di La Spezia
€ 16.983.627,83
Comune di Varese
€ 18.000.000,00
Comune di Potenza
€ 18.000.000,00
Comune di Palermo
€ 17.999.905,00
Comune di Monza
€ 1.105.507,12
Comune di Vercelli
€ 7.609.515,34
Città Metropolitana di Napoli
€ 39.137.184,89
Comune di Pistoia
€ 18.000.000,00
Comune di Trento
€ 18.000.000,00
Comune di Ancona
€ 12.052.111,11
Comune di Alessandria
€ 18.000.000,00
Comune di Cuneo
€ 17.993.600,00
Comune di Crotone
€ 3.674.000,00
Comune di Ravenna
€ 12.808.167,00
Comune di Treviso
€ 13.484.689,41
Comune di Livorno
€ 17.877.530,00
Comune di Bologna
€ 18.000.000,00
Comune di Savona
€ 17.998.370,59
Comune di Pavia
€ 7.673.875,00
Comune di Parma
€ 17.995.741,20
Comune di Vibo Valentia
€ 6.090.003,24
Comune di Pesaro
€ 11.196.000,00
Comune di Piacenza
€ 8.046.000,00
Comune di Caserta
€ 18.000.000,00
Comune di Perugia
€ 16.388.790,60
Comune di Pordenone
€ 17.999.804,70
Comune di Isernia
€ 10.644.000,00
Comune di Aosta
€ 12.489.742,92
Comune di Cosenza
€ 17.951.902,17
Comune di Frosinone
€ 17.995.818,18
Comune di Verona
€ 18.000.000,00
Comune di Viterbo
€ 17.564.704,71
Comune di Fermo
€ 8.607.520,00
Comune di Catania
€ 16.176.398,36
Comune di Catanzaro
€ 17.513.000,00
Comune di Chieti
€ 11.172.890,00
Comune di Campobasso
€ 17.963.912,39
Comune di Cesena
€ 1.800.000,00
Comune di Gorizia
€ 18.000.000,00
Comune di Brindisi
€ 17.482.071,68
Comune di Foggia
€ 17.975.436,89
Città Metropolitana di Messina
€ 40.000.000,00
Comune di Rimini
€ 18.000.000,00
Comune di Ferrara
€ 18.000.000,00
Città Metropolitana di Roma
€ 39.992.180,09
Città Metropolitana di Reggio Calabria
€ 40.000.000,00
Città Metropolitana di Catania
€ 40.000.000,00
Comune di Padova
€ 17.913.519,00
Comune di Ragusa
€ 18.000.000,00
Comune di Novara
€ 7.310.000,00
Comune di Pisa
€ 18.000.000,00
Comune di Teramo
€ 12.542.070,00
Comune di Rovigo
€ 13.500.000,00
Comune di Venezia
€ 12.536.000,00
Comune di Benevento
€ 18.000.000,00
Comune di Carrara
€ 17.999.986,22
Comune di Trapani
€ 4.930.000,00
Comune di Verbania
€ 8.040.473,89
Comune di Reggio Calabria
€ 18.000.000,00
Comune di Bolzano
€ 18.000.000,00
Comune di Urbino
€ 6.525.000,00




Sindaca Raggi FA QUALCOSA: ti hanno scippato 40 milioni

rag Sindaca c’entri perché hanno scippato 40 milioni a Roma città metropolitana

Sindaca sei Sindaca della capitale e della sua città metropolitana a cui il Tuo governo “amico” ha scippato 40 milioni per le periferie che vi hanno votato.
Grazie alla mobilitazione di sindaci, associazioni professionali, d’imprenditori e di cittadini l’ANCI incontrerà  il 4 settembre la Commissione Bilancio della Camera per un confronto  di merito. Saranno consegnati alla Commissione gli stati di avanzamento dei progetti che saltano. E’ utile ribadire che si rischiano molti ricorsi e contenziosi che bloccherebbero “lo scippo” votato nel milleproroghe al Senato.

Sindaca hai inviato al Presidente dell’ANCI gli stati di avanzamento lavori della città metropolitana che riguardano sia Roma che diversi comuni metropolitani?

Sindaca SE CI SEI BATTI UN COLPO.

Ricordiamo che i penalizzati sono il Sindaco Montino di Fiumicino, Zuccalà di Pomezia, Barbet di Guidonia, Lupi di Monterotondo, Proietti di Tivoli , Presutti di Fonte Nuova, Anselmo di Anguillara. Inoltre il Presidente Chiaccheri dell’VIII° Municipio, D’Innocenti del IX°, Criscimanno del XII°, Castagnetta del XIII° e Campagna del XIV° con progetti importanti come i forti Trionfale e Boccea e il Buon Pastore e il  Santa Maria della Pietà.

Sindaci e Presidenti che invitiamo a mobilitarsi per non perdere questi finanziamenti.

Con la scelta di governo e opposizione fatta al Senato si cancella la parola periferie dall’agenda di governo per tutta la legislatura.

Sindaca non  venga poi a  farci il pianto o la lezioncina sullo stato di degrado delle periferie.
Noi stiamo insieme  da Corviale a Tor Bella Monaca, con  Scampia, Libertà, Nuovo San Paolo, Zen e tante altre realtà di territori complessi e problematici che hanno il diritto di vivere in sicurezza e nel rispetto delle regole.

Sindaca “la realtà si vede meglio dalla periferia”.




ADERIAMO IL 1 SETTEMBRE ALLA GIORNATA NAZIONALE “ORGOGLIO PERIFERIE”

23 novembre

ZEN, SCAMPIA, CORVIALE, LIBERTA’, NUOVO SAN PAOLO:RISPETTATE GLI IMPEGNI

PERIFERIE, UN GRANDE PROGETTO PER IL PAESE, CANCELLATO AL SENATO CON UN EMENDAMENTO AL MILLEPROROGHE

Il 19 dicembre 2017 la Commissione Periferie Parlamentare all’unanimità approva: Periferie, un grande Progetto per il Paese. Il 9 agosto  2018 con emendamento  al MilleProroghe  all’unanimità, il grande progetto viene cancellato.

Aderiamo con convinzione il 1 settembre alla giornata nazionale indetta da tutti i sindaci delle Marche che hanno dato una data all’”orgoglio delle Periferie”.

Il MilleProroghe si può cambiare.

Una data che deve segnare l’unità di intenti  per ridare a settembre alla Camera dei Deputati i fondi tolti alle Periferie  dal MilleProroghe. Obiettivo dell’ANCI, di tanti sindaci  e  presidenti di Regione di estrazioni politiche diverse, di associazioni professionali e produttive, di associazioni di cittadini, di Renzo Piano. Un obiettivo che può riavviare il tema  delle Periferie sparito dall’agenda del Governo e delle opposizioni. Se lo scippo dei fondi non viene cancellato viene sbrogato, per manifesta inutilità,  anche l’impegno per  la rielezione   delle Commissione Periferie.

Come associazioni e cittadini attivi che tutti giorni s’impegnano a presidiare i nostri territori ribadiamo che il mancato ravvedimento manda in soffitta tutti gli impegni assunti dalla Commissione Periferie  e dalle forze politiche che all’unanimità li hanno votati.

I fondi, come sappiamo, potevano essere tolti da ben altre voci del Bilancio. E’ urgente convocare la conferenza Stato – Regioni dove si può sanare questo problema di competenze che è solo amministrativo.

Il tema periferie che riguarda milioni di cittadini del nostro Paese in questa legislatura rischia di ritornare ad un triste  passato di mance  politiche e  retorici richiami. Per come è stato concepita la cancellazione avremo altri lavori incompiuti e altre situazioni che saranno lasciate marcire, aggravando così il vivere quotidiano nei nostri territori.

Gli appelli al buon senso e le dichiarazioni pubbliche fatte dovranno essere, anche con gesti simbolici, patrimonio comune di chi crede che “La realtà si vede meglio dalle periferie”. E’ un atto di orgoglio che deve essere visibile e concreto.

Il vivere in sicurezza e degnamente in situazioni complesse e problematiche,  oltre ad essere un dovere civico,  è anche una scelta politica.

Le adesioni, proprio per il  riconosciuto ruolo  istituzionale e per le prese di posizione assunte, dovranno essere inviate all’ANCI.

E’ all’ANCI infatti che abbiamo inviato quest’appello.




Genova interroga anche le periferie 

06D5FA7A-9CE0-4C9B-BE06-DA14E8ABED9ELa domanda che viene da Genova interroga l’intero sistema politico a tutti i livelli, dagli enti territoriali all’Europa, dai comitati di cittadini alle massime cariche istituzionali, dai Tar alla Corte Costituzionale, dall’Anac alla Consob, dalla Confindustria ai sindacati, dai mezzi di comunicazione di massa all’intera opinione pubblica. E interroga anche le periferie, dai suoi comitati ai sindaci di tutt’Italia. Per una serie di motivi, il più ovvio è che il territorio dove è avvenuto il disastro è una delle tante periferie in cui insistono sovrastrutture viarie, come d’altronde il territorio del precedente disastro di Bologna. Un altro fondamentale motivo è che Genova interroga il futuro del sistema Paese in un controverso momento politico istituzionale con un governo di coalizione tra diversi con sensibilità e blocchi sociali e territoriali differenti.
Quello che ora occorre è una nuova versione del patto dei produttori, non più di stampo centralizzato, ma reticolare, che parta dai sindaci e coinvolga, in maniera assolutamente bipartisan, forze di maggioranza e di opposizione, comitati di cittadini e istituzioni, strutture sindacali e datoriali, in uno sforzo, normativo ed amministrativo, di superamento di quell’ipertrofia burocratica ben delineata ieri sul Foglio da Carlo Stagnaro.
Avevamo già, precedentemente e un po’ provocatoriamente, denunciato che questo combinato disposto di burocrazia, superfetazione normativa e malagiustizia stava facendo “morire di legalità” il Paese.
Ora questa realtà è sotto gli occhi di tutti. E a parte pochi mestatori della realtà il tema non è contrapporre manutenzione e prevenzione con infrastrutture necessarie al Paese. Contrapposizione che non esiste neanche a livello finanziario dal momento che tali infrastrutture sono, in maggior parte, a finanziamento europeo. Il punto è se mai aumentare l’efficienza e la produttività dei finanziamenti europei togliendoli alla frammentazione localistica (vedere il Corriere del 16 agosto: “Quei miliardi europei per le infrastrutture che l’Italia da anni fa fatica a spendere”).
Occorre un grande patto che “rammendi”, come proposto da Renzo Piano, il territorio italiano a cominciare dai suoi tratti più sofferenti, quelle periferie a cui, per ben iniziare, vanno restituiti i finanziamenti scippati.
È su questa questione, a partire dalla giornata dell’orgoglio della periferia del 1 settembre annunciata dai sindaci delle Marche e proposta da Renzo Piano, che si può cominciare a definire questo patto tra produttori di buona volontà. Noi del Coordinamento delle periferie, da Corviale a Scampia allo Zen, ci siamo rilanciando il nostro slogan “la realtà si vede meglio dalla periferia” in primis ai tre sindaci di Roma, Napoli e Roma affinché prendano il testimone di questa battaglia di civiltà.