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Green economy, accordo tra ENEA e Regione Lazio

grattacieli greenNuovo piano energetico regionale, centri per l’innovazione e filiere verdi, Scuola per le Energie, edifici pubblici a emissioni zero
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il commissario dell’Enea, Giovanni Lelli, hanno firmato un protocollo d’intesa per l’individuazione e la messa a punto di strumenti tecnologici e normativi che favoriscano la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo economico nel settore della green economy.
Attraverso questa collaborazione con l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, la Regione Lazio entra ufficialmente nella sfera della strategia “Europa 2020” che mira ad una crescita intelligente, grazie ad investimenti più efficaci nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione sostenibile.
NUOVO PIANO ENERGETICO, CENTRI PER L’INNOVAZIONE E FILIERE. Salvaguardia dell’ambiente, efficienza energetica e gestione dei rifiuti saranno il volano della ripresa e una nuova opportunità per i giovani in cerca di occupazione. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, gli sforzi di Regione ed Enea si concentreranno su iniziative formative a favore dello sviluppo sostenibile, con particolare riguardo all’energia e all’ambiente: redazione del nuovo Piano Energetico Regionale, creazione di una rete regionale di centri per le innovazioni tecnologiche, con laboratori di incubazione, dimostrazione e collaudo e l’individuazione di filiere produttive “green” per creare un nuova occupazione.
SCUOLA DELLE ENERGIE. In particolare, con l’obiettivo di favorire la formazione professionale in campo energetico e facilitare l’accesso lavorativo in questo settore, il protocollo punta allo sviluppo della Scuola delle Energie, presso il Centro Ricerche “Casaccia” dell’Enea, che funzionerà anche come polo formativo per le strutture amministrative regionali e locali.
FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI. Oltre al polo formativo della Scuola delle Energie, l’Enea provvederà all’affiancamento tecnico formativo per il recepimento della normativa nazionale e comunitaria in materia di ambiente e sviluppo sostenibile, in modo da creare una nuova classe di dipendenti pubblici capaci di rispondere tempestivamente ai bandi dell’Unione europea e quindi di intercettarne i finanziamenti.
EDIFICI PUBBLICI A EMISSIONI ZERO. L’Agenzia supporterà inoltre la Regione nei progetti pilota “Zero Emission”, volti a rendere i centri pubblici del Lazio ed i relativi edifici a emissioni zero, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza energetica e la gestione sostenibile dell’acqua e dei rifiuti.

http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=17461:green-economy-accordo-tra-enea-e-regione-lazio&catid=1:latest-news&Itemid=50




Le aziende agrituristiche in Italia

agriturismoNel 2012 il numero di aziende agrituristiche si conferma superiore alle 20 mila unità: le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sono 20.474, 61 in più (+0,3%) rispetto all’anno precedente.
Nel corso del 2012, le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica sono 1.286, quelle cessate 1.225; rispetto al 2011, aumentano sia le nuove autorizzazioni (+97 unità) sia le cessazioni (+476 unità).
Le aziende agrituristiche si caratterizzano per la diversificazione dei servizi offerti. Persiste, infatti, l’offerta di pacchetti turistici integrati con servizi differenziati, diretti a meglio qualificare l’attività agrituristica rispetto al territorio in cui viene esercitata .
Rispetto al 2011, gli agriturismi aumentano soprattutto nel Nord-ovest (+5,8%) e nel Centro (+2%), mentre calano nel Sud (-13,2%).
Il 40,9% degli alloggi, il 46,1% dei ristori e il 42,1% degli agriturismi con degustazione è localizzato nel Nord, mentre il 40,8% delle aziende con altre attività agrituristiche è ubicato nel Centro .
Toscana e Alto Adige, con 4.185 e 2.996 aziende, si confermano i territori in cui l’agriturismo risulta storicamente più consistente e radicato.
Più di un’azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile; la maggiore concentrazione si rileva in Toscana, con 1.707 aziende, pari al 40,8% del totale regionale e al 23,5% del totale nazionale.

http://www.istat.it/it/archivio/103202




Cinema abbandonati: nuovi “fantasmi urbani” di Roma

cinemaL’indifferenza distrugge le sale storiche della capitale
“Fantasmi urbani”. Così 120 studenti della facoltà di Architettura della Sapienza hanno definito 13 dei tanti cinema abbandonati di Roma, in questi mesi oggetto di una serie di video-inchieste in cui vengono esaminate le varie problematiche che hanno portato sale storiche, veri e proprio presidi culturali, alla chiusura.
“Si mira soprattutto a sensibilizzare gli enti preposti alla salvaguardia di veri e propri monumenti di architettura moderna”
In giugno la facoltà di Architettura della Sapienza di Roma ha affidato agli studenti del corso di laurea in gestione del processo edilizio, guidato dal professor Silvano Curcio, il compito di organizzare un censimento sui cinema abbandonati della capitale. I 120 studenti del primo anno, suddivisi in 13 gruppi di lavoro, hanno scavato nella storia di questi motori culturali ormai caduti nel dimenticatoio, raccogliendo informazioni dagli archivi pubblici e privati, diffuse sul web o contenute nelle biblioteche, arricchendole con delle testimonianze video dei cittadini. Delle 50 sale abbandonate individuate ne sono state scelte 13: Sala Troisi, Cinema Paris, Metropolitan, Volturno, Cinema Airone, Puccini, Augustus, Africa, Apollo, Avorio, Missouri, Impero, Quirinale.
Come spiega il professor Silvano Curcio si tratta di “veri e propri monumenti di architettura moderna”, per cui “con questa video inchiesta si intende portare alla conoscenza di tutti la triste situazione in cui riversano questi edifici, che hanno segnato la storia dei quartieri in cui si trovano, ma soprattutto si mira a sensibilizzare gli enti preposti alla loro salvaguardia sperando che facciano qualcosa al più presto per impedire la loro estinzione e conversione in sale scommesse o bingo, distruggendo tutta la loro importanza storica, architettonica e socio-culturale”.
Che fine fanno i cinema a Roma?
Indignazione, nostalgia, voglia di ritrovare un luogo di aggregazione sociale sono i sentimenti che emergono dalle interviste che gli studenti della Sapienza hanno svolto sul territorio. Dai cinema più noti, come il Metropolitan, a pochi passi da piazza del Popolo, a quelli “di quartiere”, come il Puccini, il problema che emerge è lo stesso: la scarsa volontà di enti privati o pubblici di investire per riqualificare pezzi storici della capitale. Molti dei cinema abbandonati hanno origine nel periodo mussoliniano, quando la proiezione di un film rappresentava in tutto il mondo un momento culminante di aggregazione sociale. Lo era il Puccini, unico divertimento del quartiere di Casalbertone che, nato tra gli anni Quaranta e Cinquanta, chiuse negli anni ’60 per diventare uno dei tanti fantasmi urbani di Roma, raggiungendo il culmine del suo degrado nel 2001 quando le forze dell’ordine vi scoprirono un deposito di motorini urbani. Nonostante l’edificio sia di architettura anonima, esercitava una grande capacità attrattiva e le tante associazioni del territorio ne chiedono quanto meno la sua messa in sicurezza.
E che dire dell’ex cinema Induno, nel 1997 rinominato in onore dell’attore Sala Troisi? Chiuso lo scorso anno, mantiene vivi i ricordi di chi lo definisce il cinema “dei bambini e dei cartoni animati”, pieno di ragazzi soprattutto a Natale, un cinema popolare accessibile a tutti. O ancora del cinema Metropolitan, sito in via del Corso, di cui gli abitanti intervistati ricordano con piacere quando la sala proiettava molti film in lingua originale e il cinema si riempiva di stranieri che vivono a Roma. Auspicando per questo spazio una ridestinazione d’uso sempre in ambito artistico, come potrebbe essere un laboratorio teatrale, oggi devono tuttavia rassegnarsi a vivere in un centro storico pieno di negozi, ma senza un punto di ritrovo, di cultura.
Contro tale prospettiva c’è chi si è opposto, ha reagito. Si tratta degli occupanti del Cinema America che l’autunno scorso hanno manifestato tutto il loro diniego per il progetto di trasformazione del locale in una palazzina residenziale, trasformando il cinema in un vivace centro culturale, ricco di iniziative. Tramite offerta libera, per esempio, chiunque può entrare per vedere uno spettacolo, principalmente cineforum. Così come l’idea della biblioteca-sala studio: un aperitivo che si tiene ogni giovedi il cui ingresso si paga con un libro, di modo tale da permettere la creazione di una lista di volumi che possano permettere, soprattutto agli studenti della zona, di usufruire di questi spazi per studiare e leggere.
Un esempio dalla Francia
Tra gli intervistati, chiamati a raccontare i loro ricordi sul Cinema Paris, un ambiente culturale in tutti i sensi, un luogo, a detta del proprietario Alberto Francesconi, “dove c’erano beni culturali e si faceva attività culturale”, uno studente francese in Erasmus spiega come la Francia ha cercato di sviluppare un approccio alla cultura nel quale gli interessi economici vengono messi in secondo piano rispetto a quelli culturali. Gli enti locali hanno la possibilità di finanziare i centri culturali, in particolare i cinema, che altrimenti non riuscirebbero ad essere autosufficienti. Ad esempio pratico, nel 2003 il comune di Parigi ha deciso di acquistare il cinema Le Luxor, conservandone il ruolo di cinema di quartiere, sotto la spinta della mobilitazione da parte delle associazioni del quartiere, iniziata due anni prima. Perchè il comune di Roma non potrebbe fare altrimenti con i suoi cinema storici, invece di lasciarli al degrado ed aggiungere alle sue tante rovine altri “fantasmi urbani”?
Sabrina Valentini
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Facebook, dal virtuale al reale: così in via Fondazza ci si dà una mano tra vicini di casa

il portico di destra di via Fondazza, direzione via Santo Stefano

il portico di destra di via Fondazza, direzione via Santo Stefano

Un progetto singolare, nato dall’idea di un residente: si tratta di un gruppo che, sfruttando il più noto social network, mette in contatto i cittadini della zona, che qui si trovano a condividere problematiche comuni e informazioni utili. Ma soprattutto socializzano
In città, si sa, il ritmo di vita convulso fa sì che spesso neppure conosciamo il nostro dirimpettaio. Fare gruppo, invece, con chi condivide il nostro stesso quotidiano, con i suoi problemi annessi ed esigenze comuni, puo’ rendere la vita più semplice e piacevole. Puo’ farci sentire meno solo. D’altra parte, l’unione, si sa, fa la forza.
Così, spontaneamente, in via Fondazza, ha preso il via un singolare progetto, nato dall’idea di un suo residente. Si tratta di un gruppo che, sfruttando il più noto social network, ovvero Facebook, mette in contatto i cittadini della zona, che qui si trovano appunto a condividere le problematiche legate al loro quartiere e tante informazioni utili. Ma soprattutto socializzano, dando il via a rapporti di buon vicinato.
BolognaToday ha intervistato Federico Bastiani, la “mente” del progetto, che nel giro di pochi giorni sta prendendo il volo.
Come è nata l’idea di fondare questo gruppo?
L’idea mi è venuta questa estate passeggiando per Via Fondazza da dove abito da 4 anni…vedevo facce conosciute ma non le conoscevo, con qualcuno al massimo scambiavo un “buongiorno” e niente di più. Passeggiavo per la strada e sentivo qualcuno suonare il piano e mi domandavo chi fosse…ho trovato questa “indifferenza” fra vicini triste ed ho pensato a come poter risolvere il problema. Lo spunto quindi l’ho preso dal sito americano “meet the neighbors” un sito che ti geolocalizza ed individua chi vive nella tua strada o nel tuo condominio solo che io non volevo investire fondi per un progetto simile e cosi ho pensato di usare lo strumento che tutti usano, Facebook. Ho creato cosi un gruppo chiuso “residenti in via fondazza”. L’unico problema era farlo conoscere cosi ho stampato 50 volantini A4 con la mia stampante ed li ho appesi alle colonne dei portici di Via Fondazza, risultato, in un mese siamo arrivati quasi a quota 200..(anche grazie alla stampa nazionale che si è occupata di noi..). Quando una persona si iscrive dice che civico è, del tipo “ciao dal 10” ciao dal 5 etc…cosi abbiamo la strada mappata.
Che scopo ha il gruppo e in che modo gli iscritti si danno una mano?
Ci tengo a precisare che l’obiettivo di questo gruppo e della mia idea non era quella di “cambiare il mondo” o avere traguardi per fare chissà che cosa..l’obiettivo era uno solo, socializzare. Socializzare poi può avere tante ripercussioni, anche a livello economico nel senso che si possono trarre vantaggi. Faccio un esempio, in via Fondazza vivono tanti studenti che si sono appena trasferiti qua e non conoscono la zona o persone con le quali interagire, hanno necessità tipo sapere dov’è una lavanderia a gettoni economica, un’estetista che faccia prezzi accessibili…tutte necessità che vengono postate nel gruppo ed il gruppo (non io) trova le soluzioni dove possibile.
Quali sono le problematiche maggiori segnalate dai residenti nella zona?
Le problematiche più rilevanti sono quelle connesse alla microcriminalità in zona, mi riferisco ai notevoli furti in casa, grazie a questo strumento, informiamo in tempo reale i vicini della presenza di furti e stiamo in allerta, e poi la pulizia dei portici. A questo proposito ci sono già alcune proposte che verranno poi discusse (di persona) con gli altri membri del gruppo. Questa domenica (13 ottobre) organizzeremo il secondo meeting dei “fondazziani” per conoscerci ovviamente ma anche per esporre queste problematiche. La parte interessante di questo progetto è che si può passare dal virtuale di facebook al reale semplicemente affacciandosi alla finestra se si vuole. Facebook ci aiuta solo nella comunicazione che è istantanea e non impegnativa.
Quali invece le iniziative/interazioni più curiose?
Guarda, un ragazzo aveva da dar via un frigorifero, ha messo il post nel gruppo e dopo poco una persona del civico di fronte (che non si conoscevano) ne aveva giusto bisogno e con il minimo sforzo massimo risultato la transazione è andata a buon fine. Poi ovviamente ci sono anche le iniziative proposte dalle attività commerciali della strada. In Via Fondazza ad esempio c’è lo storico Cinema Roma che ha proposto per i fondazziani sconti particolari, cosi come l’Osteria francese e così via, devo dire che il tutto è nato spontaneamente, io sono solo il coordinatore, il tutto si alimenta dal basso e trovo questo molto bello!
Il gruppo è nato da pochissimo, ma si sta allargando velocemente e diversi progetti ‘bollono in pentola’. Tra gli iscritti anche nomi noti.
Sì è vero. Come dicevo siamo quasi 200, adesso funziona molto il passaparola, anche Andrea Mingardi si è appena aggiunto, gli avevo chiesto di diventare “fondazziano onorario” visto che è un vero bolognese doc ed ha accettato. Visto che abbiamo scoperto che in questa strada risiedono vari musicisti, stiamo pensando di organizzare un “concertino di via Fondazza” e molte altre idee in cantiere.
Facebook, dal virtuale al reale: così in via Fondazza ci si dà una mano tra vicini di casa
anna matino
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Urbanpromo, «laboratorio» di social housing per i più giovani

social housingA Urbanpromo le proposte innovative per l’housing: dal “condominio diffuso” per gli under 35 agli alberghi temporanei “spcializzati” (studenti o giovani mamme con bambini) fino alle “coabitazioni” «casa contro tempo»
L’housing sociale per i giovani si fa creativo. Dal “condominio diffuso” per gli under 35 al “patto di solidarietà” per scongiurare lo sfratto di nuclei familiari, agli alberghi temporanei “spcializzati” (studenti o giovani mamme con bambini) fino alle “coabitazioni” fondate sullo scambio: casa contro tempo da dedicare a iniziative per il quartiere.
Sono solo alcuni esempi tra quelli in mostra alla X edizione di Urbanpromo, promosso da Inu e Urbit, dedicato alla rigenerazione urbana e al social housing, che apre oggi a Torino e che si svolge – con un ricco programma di incontri – fino all’8 novembre nelle due sedi di Palazzo Graneri (convegni) e di Palazzo Carignano (mostra).
L’attenzione sarà catalizzata dai vari progetti a valle del cosiddetto sistema del “fondo dei fondi”, gestito da Cassa depositi e prestiti. Ma a Torino si parlerà anche di rigenerazione urbana, in particolare quelle attivabili con i patrimoni immobiliari pubblici. Entro quest’anno, Cassa depositi prestiti acquisterà dall’Agenzia del Demanio una tranche di immobili per 500 milioni, da avviare a dismissione.
C’è poi la prossima scadenza legata al federalismo damaniale: entro il 30 novembre, Comuni e Province devono chiedere gli immobili delle Stato. Finora sono arrivate richieste per qualche centinaia di immobili (600 secondo l’Anci, 800 secondo il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta). Ma la platea potenziale è molto superiore: circa 10mila fabbricati. Dal convegno organizzato stamattina dall’Agenzia del Demanio potrebbero emergere ulteriori elementi. Un ruolo importante nella valorizzazione degli immobili pubblici degli enti locali ce l’ha Cdp Investimenti Sgr, che ha Urbanpromo parlerà, oltre che di social housing, anche del suo fondo Fiv-plus, per valorizzare (o acquistare) immobili degli enti.
Come si diceva, molti progetti di social housing hanno come target i giovani. Un’idea che potrebbe essere replicata anche in altri contesti urbani è quella del “condominio diffuso”, realizzata a Milano dalla Fondazione housing sociale. Il progetto si chiama Abit@giovani e si innesta su l’acquisto, da parte del fondo Lombardia (Polaris Sgr) di 1000 alloggi ceduti dall’Aler Milano. Appartamenti che per l’Aler sono finora stati un costo, sia perché localizzati in condomini “misti” (cioè con proprietari privati), sia perché in aree periferiche e a rischio degrado.
La proposta prevede un contratto di affitto a giovani under 35 per 8 anni, con facoltà di acquisto tra il quinto e l’ottavo anno. Metà del canone (massimo 600 euro per 100 mq) consiste nell’affitto calmierato e metà nell’acconto sull’acquisto. In più c’è la rete: l’individuazione di progetti condivisi di impegno sul territorio (cura di spazi pubblici e aree verdi). Sono in consegna i primi 40 alloggi (su una prima tranche di 207).
Nel “sottobosco” di progetti locali rivolti ai giovani c’è anche la “coabitazione solidale”, idea del Comune di Torino destinata a giovani tra i 18 e i 30 anni. In cambio di un canone di affitto simbolico (abbattuto al 10% dell’equo canone) si chiede un impegno di 10 ore a settimana a favore del quartiere. In più un aiuto economico (fino a 12mila euro) dalla Fondazione San Paolo. La stessa Fondazione aprirà antro l’anno a Torino la casa di accoglienza temporanea di San salvario, in Via S. PIo V, specializzata nell’accoglienza di giovani mamme con bambini (dopo l’apertura a settembre, della struttura di Porta Palazzo, “specializzata” per studenti, stagisti e lavoratori di passaggio a Torino). La fondazione di Cuneo spiegherà invece i dettagli del “patto di solidarietà” tra inquilini e proprietari. Anche in questo caso c’è uno scambio: i proprietari rinunciano a sfrattare gli inquilini in difficoltà, a fronte di forme di garanzie e contributi economici. Una formula applicata finora a 267 famiglie. Da Cuneo a Lucca, dove la locale fondazione ha destinato all’accoglienza degli studenti il campus ricavato nel complesso di San Francesco.
di Massimo Frontera
http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/infrastrutture24/2013-11-05/urbanpromo-laboratorio-socal-housing-182956.php?uuid=Abyo66zI




La newsletter del Presidente del Municipio

newsletter velocciaLe conseguenze del Piano Casa Polverini
L’ultimo regalo della precedente giunta Regionale Polverini è stato il Piano Casa, un provvedimento che permette di cambiare la destinazione d’uso di immobili, in deroga alle previsioni del Piano Regolatore. Due casi eclatanti che ho denunciato pubblicamente: la trasformazione dell’ex Consorzio Agrario a Marconi (che oggi ospita la Città del Gusto ed un cinema multisala) in appartamenti e l’abbattimento delle fabbriche ex-buffetti alla Magliana e la loro sostituzione con palazzine. Due esempi che spiegano la brutalità di questo provvedimento che non dà alle istituzioni alcun modo di intervenire, mediare, impedire interventi urbanistici sbagliati. Ha senso continuare a costruire case alla Magliana? Ha senso eliminare importanti servizi e funzioni (dal cinema alla Città del gusto) e trasformarli in case in un quartiere, Marconi, che presenta una densità abitativa tra le più alte di Roma? Noi crediamo di no. Siamo convinti che si tratti di interventi sbagliati contro cui ci batteremo, anche se con armi spuntate.
Anche quest’anno il Premio de Andrè si farà, in attesa di vederlo di nuovo nel cuore del Municipio
Anche quest’anno la fase finale del premio De Andrè si svolgerà nel territorio del Municipio Roma XI: l’appuntamento è per il 6 e 7 dicembre, nel Centro Congressi e Auditorium SGM di Via Portuense n.741. Giunto alla sua 12° edizione, il Premio dedicato a Fabrizio De Andrè rischiava di non tenersi a causa delle difficili condizioni in cui versano le casse comunali. Ci siamo rivolti a Regione e Comune, che hanno accolto il nostro appello e hanno deciso di contribuire alla realizzazione della manifestazione. Insieme a Roma Capitale, stiamo lavorando per inserire il Premio De Andrè nel circuito dell’Estate Romana e riportarlo, già dal prossimo anno, nel cuore del Municipio: all’aperto, nell’omonima piazza alla Magliana. Investire in eventi come questo è importante, nonostante i grandi problemi economici. La città non può spegnersi, perché la cultura si respira, dà il senso ad una comunità, definisce un’identità condivisa, fa apprezzare e, dunque difendere con maggiore forza il territorio. Anche quest’anno, vi aspettiamo insieme a Dori Ghezzi, Andrea Rivera e tanti bravissimi cantanti.
Vinto il bando per la ristrutturazione della scuola Caproni
E’ stato approvato il piano di messa in sicurezza della scuola primaria “G.Caproni”. Considerate la scarsità di risorse e l’urgenza di interventi, avevamo richiesto che le opere necessarie fossero inserite nel programma straordinario finanziato dalla Regione Lazio. E così è stato. Dopo la partecipazione al Bando Regionale per l’Efficienza energetica nelle scuole con undici progetti e il finanziamento per l’eliminazione dell’eternit dal tetto dell’Asilo nido “Aquilone blu”, mettiamo un altro tassello nella riqualificazione delle scuole del nostro territorio. La sicurezza e l’efficienza degli edifici scolastici sono priorità non derogabili che devono essere garantite ed assicurate. Il nostro impegno è volto a realizzare nell’arco del nostro mandato interventi di messa in sicurezza e ripristino della funzionalità di ogni scuola del nostro Municipio.
Nuovo centro polifunzionale a Casetta Mattei
A breve partiranno i lavori per un nuovo Centro Sociale Anziani nel nostro territorio: a via di Casetta Mattei, di fronte la chiesa S. Girolamo. Si tratterà di un locale di oltre 250 mq, che avrà una funzione “intergenerazionale”, potendo ospitare sia anziani, sia associazioni giovanili e diverse realtà di quartiere.
Riparata la fontana di Via della Magliana: ripristinare la bellezza contro l’abbandono
Il 31 ottobre è stata riaperta la fontana di via della Magliana. Nella fontana non c’era più acqua da tempo e molti cittadini ci avevano segnalato, con dispiacere, lo stato di abbandono in cui versava. Abbiamo contattato l’Acea e abbiamo provveduto a farla riparare per restituirla al quartiere. Nel nostro Municipio molti problemi riguardano la cura del territorio: abbiamo voluto iniziare da questo luogo, con un intervento a costo zero. Perché ripristinare la bellezza di un luogo significa sottrarlo all’abbandono e renderlo vivibile.
Differenziata tra problemi e speranze
A partire dal 14 ottobre è stato adottato, nel nostro Municipio, il nuovo modello di raccolta differenziata che prevede la doppia modalità: porta a porta e stradale. Dobbiamo essere onesti: sarà un percorso lungo e difficile che comporterà disagi e difficoltà, soprattutto nella fase iniziale. Sarà importante, quindi, la collaborazione e la buona volontà di tutti, cittadini ed Istituzioni, nel segnalare le problematiche e dare consigli per migliorare il servizio. Abbiamo combattuto per la chiusura di Malagrotta e sappiamo che senza la differenziata il problema dei rifiuti rischia di deflagrare. Questo il link dell’Ama, per maggiori informazioni.
Candoni, dall’integrazione al degrado
Sono bastati pochi anni per trasformare il campo nomadi di via Candoni da esempio di integrazione a rappresentazione del degrado. Le scelte sbagliate dell’Amministrazione comunale precedente, l’incuria e il pressappochismo hanno determinato una situazione esplosiva all’interno di un campo che, fino a pochi anni fa, era citato come modello di integrazione e pacifica convivenza. Così, una struttura attrezzata per trecento persone è cresciuta a dismisura e si ritrova oggi ad ospitarne più di mille, in condizioni di forte degrado. Gli indici di scolarizzazione di bambini e ragazzi che sino a qualche anno fa arrivavano all’80% sono crollati, allo stesso modo pochissimi tra gli ospiti lavorano, la stragrande maggioranza vive di espedienti e spesso nella totale illegalità. Lo straordinario lavoro portato avanti, tra mille difficoltà, dalle Associazioni presenti all’interno del campo è stato progressivamente annullato, le Associazioni allontanate e sostituite da costosissime e inutili guardianie.
Abbiamo immediatamente investito del problema il Sindaco Marino, chiedendo il ripristino degli equilibri numerici ed etnici all’interno del campo e una bonifica dell’area che lo ospita. A breve incontreremo l’Assessore al sostegno sociale Rita Cutini, per studiare insieme una soluzione di più largo respiro. Il totale fallimento delle politiche contingenti ci rafforza nella convinzione che l’unica soluzione possibile sia quella che si basa su due cardini fondamentali: integrazione per chi lavora, studia, vuole vivere stabilmente e dignitosamente nella nostra città, fermezza nei confronti di chi delinque, chiunque esso sia, qualunque sia la sua provenienza.
Il Premio Borsellino fa tappa al Mitreo
Il 29 novembre, al Mitreo, si svolgerà la tappa locale della XVIII edizione del Premio Paolo Borsellino, un riconoscimento all’impegno profuso in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità. Il Premio Borsellino sarà un’occasione di confronto e sensibilizzazione alla legalità tra gli alunni delle scuole medie, primarie e secondarie, le associazioni legate ai diritti civili e i cittadini. La giornata prevede la messa in scena dello spettacolo teatrale “CADUTI – IN NOME DI PAOLO”, al termine del quale sarà aperto un dibattito con i ragazzi sui temi della legalità, dell’antimafia e dei diritti civili.
Togliamo spazio allo smog. Largo Ruspoli pedonale?
Dopo l’invito del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, a identificare delle aree da pedonalizzare, ci siamo attivati immediatamente e abbiamo indicato un primo spazio su cui studiare un progetto di fattibilità volto alla creazione di un’area pedonale presso Largo Ruspoli. Pur sapendo che questa soluzione porterà una riduzione di posti auto, crediamo sia importante restituire uno spazio verde al quartiere e, soprattutto, sistemare l’area in questione che versa in uno stato di incuria. Meno auto significa anche meno smog e migliore qualità della vita. Con un atto di Giunta abbiamo dato mandato agli uffici tecnici per studiare la fattibilità del progetto appena descritto al fine di confrontarci poi con i cittadini del quartiere.
Riaperto il giardino della Borgata Petrelli
L’8 ottobre è stata rimossa la recinzione che, da fine luglio, impediva l’accesso alla piazza della Borgata Petrelli e finalmente il giardino è stato riaperto. A settembre avevamo inviato una formale diffida affinché chi aveva chiuso il parco provvedesse a rimuovere gli ostacoli che impedivano l’accesso all’intera area. Di fronte ai soprusi non si può far finta di niente, soprattutto se questi sono ai danni dei cittadini.
Avanti l’Iter per l’apertura della scuola a via Allievi, Ponte Galeria
Procediamo nell’iter per aprire la scuola di via Allievi a Ponte Galeria per il prossimo anno scolastico. A fine ottobre, infatti, si è tenuta una riunione per risolvere questa annosa questione, durante la quale il delegato del Sindaco ha confermato la volontà dello stesso di inaugurare la scuola prima dell’estate 2014. Il delegato del Sindaco ha, inoltre, confermato la copertura economica da parte dell’Assessorato alle politiche Educative e Scolastiche e la disponibilità da parte di tutti gli uffici di Roma Capitale. Noi continueremo a sollecitare e stimolare tutti gli attori coinvolti ed a vigilare affinché i tempi previsti siano rispettati e la scuola possa diventare fruibile dalla comunità di Ponte Galeria.
Nuova illuminazione a Piana del Sole
Sono iniziati i lavori per la messa in opera dei pali e degli scavi stradali per l’illuminazione di alcune vie interne di Piana del Sole. Le strade interessate sono: via Cortazzone, via Castelspina, via Frugarolo, via Valmacca, via Paderna, via Montaldeo e il prolungamento di via Murisengo. Il progetto di illuminazione riguarda l’intera viabilità, ma la sua realizzazione è legata al pagamento degli oneri concessori degli aderenti all’Associazione di Autorecupero urbano “Piana del Sole”. Siamo fiduciosi che presto saranno disponibili i fondi per il proseguimento dell’opera.
Contro i furti, il Municipio sperimenta i “tombini antifurto”
Il furto dei tombini è un fenomeno in crescita in tutta la città, con conseguenti problemi a livello di sicurezza stradale e di costi per la sostituzione. Con circa 70 furti il nostro Municipio è tra i più colpiti. Per porre rimedio abbiamo iniziato la sperimentazione dei cosiddetti “tombini antifurto”, realizzati in un materiale composto da poliuretano e fibra di vetro. Questi tombini, che stiamo installando in tutto il Municipio, sono più leggeri, resistenti all’usura e hanno costi ridotti. Questo il link del servizio realizzato dall’emittente televisiva RomaUno a largo Collodi, una piazza isolata e buia, dove tutti i tombini che erano stati rubati, sono stati sostituiti con i nuovi.
Al via il Progetto Intermundia
Il Progetto Intermundia Arvalia torna nelle nostre scuole. Sono infatti iniziati i laboratori interculturali realizzati all’interno del celebre Festival interculturale, che si svolge nelle scuole primarie del Municipio. L’obiettivo di questa edizione è rafforzare la conoscenza dell’italiano nei bambini stranieri attraverso il gioco e la narrazione, e aiutare le scuole a migliorare il loro inserimento. Insegnare l’interculturalità nelle scuole primarie è fondamentale per far crescere i bambini in uno scambio continuo di conoscenza, comunicazione, interazione e confronto con l’altro.
Secondo Forum su Corviale a novembre
Il 21, 22 e 23 novembre, il Municipio ha organizzato il secondo Forum su Corviale. Si tratterà di una importante occasione per parlare dello sviluppo del quadrante e delle tantissime iniziative ivi presenti: interventi urbanistici, culturali e di riqualificazione, su cui stiamo pressando i diversi Assessorati e su cui iniziamo a vedere i primi importanti riscontri: dallo sblocco del Contratto di Quartiere, alle opere a scomputo degli articoli 11. E’ dunque un appuntamento importante per tracciare il futuro del quadrante, aprire una discussione di merito con Regione Lazio, Mibac e Roma Capitale, raffrontare le criticità (soprattutto in merito alla gestione ATER delle manutenzioni) e mettere in risalto le potenzialità di Corviale.
Parte al Trullo “Scongeliamo la cultura”
A fine novembre si terrà, a piazza Caterina Cicetti, nel quartiere Trullo, il primo evento di Book Crossing su una piazza del nostro Municipio, denominato “Scongeliamo la cultura”. La manifestazione, realizzata in accordo con Feltrinelli, consisterà nel posizionamento per 3 mesi di un vecchio frigorifero, opportunamente svuotato delle parti elettroniche e verniciato, in una piazza o parco di quartiere, per utilizzarlo come “libreria di scambio”. Chiunque potrà prendere un libro in prestito e lasciare un proprio libro: l’obiettivo è quello di diffondere la cultura e creare socialità offrendo occasioni di partecipazione e promuovendo eventi che invoglino alla lettura. Vedremo come andrà…!




La scuola più green del mondo è a Hong Kong

scuola hong kongIl Green Building Council Usa ha affidato il primato a una scuola media di Hong Kong che coinvolge gli studenti nella manutenzione sostenibile
La scuola secondaria Sing Yin di Hong Kong ha appena ricevuto il primato di “Scuola più verde della Terra”, una nomina assegnata da parte del Green Building Council statunitense.
Il liceo, situato nel centro della città asiatica, che negli ultimi anni registra alti livelli di inquinamento atmosferico, dimostra che i principi eco-compatibili sono adottabili su diversi tipi di strutture, con successo.
FV, EOLICO E GREEN ROOF. La scuola ha installati sul tetto pannelli solari di ultima generazione, alternati a tratti di copertura vegetale per isolare termicamente gli interni e purificare l’aria. Oltre al fotovoltaico, la scuola trae energia elettrica anche da una serie di turbine eoliche ad asse verticale. All’interno, i sensori di movimento accendono e spengono le luci Led a seconda delle presenze registrate, abbattendo i costi di illuminazione, mentre un sistema di oscuranti mobili – in estate – consente di limitare l’uso di aria condizionata (un bel vantaggio in un’area climatica così caldo-umida come quella di Hong Kong).
DI BAMBÙ E AZIENDA AGRICOLA. La sostenibilità della Sing Yin School prosegue anche all’esterno, dove architetti, biologi e paesaggisti hanno ideato un giardino di bambù, una piccola azienda agricola biologica e un acquario.
E FAMIGLIE COINVOLTI. Ad aver pesato – positivamente – nella scelta effettuata dal Green Building Council Usa è stata anche la forte partecipazione degli studenti nei progetti “eco” della scuola, nella sua manutenzione e cura. La scuola integra infatti la sostenibilità nel proprio programma di studi e ogni anno 100 alunni vengono selezionati per lavori “green” anche fuori dell’ambito scolastico, grazie all’importante pacchetto di conoscenze acquisite. Lo scorso anno la scuola ha organizzato una campagna intitolata “Green School, Green Family”, coinvolgendo anche le famiglie e insegnando come mettere in pratica ogni giorno una serie di utili strategie di efficienza energetica.
Un esempio virtuoso che va al di là della stessa architettura e si pone come modello per le altre scuole internazionali.
E FAMIGLIE COINVOLTI. Ad aver pesato – positivamente – nella scelta effettuata dal Green Building Council Usa è stata anche la forte partecipazione degli studenti nei progetti “eco” della scuola, nella sua manutenzione e cura. La scuola integra infatti la sostenibilità nel proprio programma di studi e ogni anno 100 alunni vengono selezionati per lavori “green” anche fuori dell’ambito scolastico, grazie all’importante pacchetto di conoscenze acquisite. Lo scorso anno la scuola ha organizzato una campagna intitolata “Green School, Green Family”, coinvolgendo anche le famiglie e insegnando come mettere in pratica ogni giorno una serie di utili strategie di efficienza energetica.

http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=17385:la-scuola-piu-green-del-mondo-e-a-hong-kong&catid=924:latest-news&Itemid=171




Economia “verde”, in Lombardia progetto per creare un “Green Know-How Cluster”

klusterUn distretto del “saper fare” ambientale con la partecipazione di imprese, professionisti e centri di ricerca
“La nostra proposta, da implementare all’interno dell’Accordo di Programma, è di creare un vero e proprio distretto del ‘saper fare’ ambientale, nel quale imprese, professionisti e centri di ricerca possano realizzare trasferimento tecnologico, stimolo e supporto all’attività di ricerca. È quello che si chiama ‘Green Know-How Cluster’, un distretto economico che ci permetta di valorizzare quanto abbiamo sul territorio”.
Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento alla tavola rotonda sul tema ‘Le Regioni e i Comuni per un green new deal’, nell’ambito della seconda edizione de ‘Gli stati generali della green economy’, in programma alla Fiera di Rimini il 6 e 7 novembre.
Il “green” strumento anticrisi
“La protezione e la valorizzazione dell’ambientale possono divenire uno strumento per affrontare la crisi, contribuendo in modo significativo alla ripresa e garantendo le condizioni necessarie a promuovere la competitività della regione nel suo complesso”, ha sottolineato Terzi.
Accordo di programma
“In quest’ottica – ha proseguito l’assessore – Regione e Unioncamere Lombardia hanno sottoscritto un Accordo di Programma a partire dalla qualità ed efficienza ambientale e dall’ammodernamento dell’azione amministrativa interna alle Istituzioni medesime”. In campo ambientale la Regione Lombardia “sta lavorando per porre le basi del lavoro da qui al 2020. Gli atti di pianificazione, sollecitati dal mondo delle imprese, stanno prospettando interventi su settori strategici: rifiuti, energia, acque, aria. Tutta la pianificazione ambientale di Regione Lombardia poggia su un denominatore comune formato da tre fattori: l’efficienza, la semplificazione, la valorizzazione territoriale”.
Primato lombardo
“Milano e la Lombardia – ha detto la responsabile lombarda dell’Ambiente – vantano un assoluto primato nel ‘saper fare’ ambientale: Assolombarda ha già promosso un Green Economy Network. Buona parte dei dipartimenti universitari, dei centri di ricerca privati, delle imprese e dei consorzi di imprese che in Italia si occupano di ambiente e di temi connessi alla sostenibilità sono nella nostra regione, ma, finora, è mancata la capacità di strutturarsi”.

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SALVA LA DATA: 21-23 Novembre: Forum Corviale

forumLA FORZA NEL SEGNO
CORVIALE 2020 INTELLIGENTE SOSTENIBILE INCLUSIVO
Scopriamo insieme l’operosità, la storia, le bellezze, le ricchezze ambientali e culturali
Giovedì 21 novembre
Venerdì 22 novembre
Sabato 23 novembre




Bando Aperto agli Artisti di tutto il mondo

mitreoIn occasione del quarto centenario della nascita dell’importante artista calabrese Mattia Preti, l’Associazione Culturale “Mattia Preti” in collaborazione con Il Mitreo-ArteContemporanea ed altri Enti pubblici e privati italiani ed esteri, organizza la
Manifestazione Culturale Internazionale di Arte Postale Itinerante “Paesaggio e Identità”
Gli artisti di tutto il mondo, sono invitati a riprodurre simbolicamente, ispirandosi ai principi di umanità e di spiritualità, proclamati dalla visione pretiana, d’incontrastata attualità, un’opera sulla tematica “Paesaggio e Identità”, in quanto espressione della cultura di ogni comunità che riflette e si confronta sui temi dell’“Identità”, del “Pregiudizio”, della “Denuncia”, della “Memoria”, dell’“Empatia”, della “Consapevolezza”, della “PartecipAzione”, dell’“Integrazione”, dell’“Opportunità”, della “Condivisione”, ed altro.
Sezioni ammesse: fotografia, pittura, disegno, incisione, collage, tecniche miste, e tutte quelle tecniche idonee alle caratteristiche espresse nel bando allegato.
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA
Scadenza invio domanda di partecipazione e opera – 15 dicembre 2013
L’esposizione delle opere pervenute si terrà presso
Il Mitreo-ArteContemporanea
dal 20 Dicembre 2013 al 22 Gennaio 2014
Bando e moduli di partecipazione scaricabili dal nostro sito internet
www.mitreoiside.com

Info e contatti:

e-mail premiomattiapreti.3ed@gmail.com

blog ufficiale: http://premiomattiapreti.wordpress.com/

(tutte le comunicazioni saranno pubblicate sul blog ufficiale)

profilo facebook: PREMIO MATTIA PRETI