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Napoli, inaugurata la metro Quartieri Spagnoli: «È la più bella d’Europa»

metroLa metro arriva nel cuore dei Quartieri spagnoli a Napoli: la seconda uscita della stazione Toledo della Linea 1 è stata inaugurata oggi.
La seconda uscita, aperta ai passeggeri a partire dalle 14, completa il tema del progettista catalano Oscar Tusquets Blanca che attraverso i colori ha indicato sui muri della metro i livelli di profondità: il nero per la terra, l’ocra del tufo, l’azzurro dell’acqua. Due tapis roulant conducono da Toledo a Montecalvario e sui pannelli retroilluminati ci sono gli scatti del fotografo Oliviero Toscani, raccolti nell’opera Razza Umana.
Dai 50 metri di profondità si risale con la scala mobile più lunga d’Europa, circa 60 metri, superando un dislivello di 31 metri. I pannelli in nero portano la firma dell’artista statunitense Laurence Weiner e l’ingresso è decorato dal pannello in mosaico di ceramica di Francesco Clemente.
«La stazione rientra nel piano di completamento – spiega il presidente della Metropolitana di Napoli, Giannegidio Silva – della linea che ci porta a inaugurare due stazioni all’anno con un ritmo regolare».
L’intera Linea 1 Dante-Garibaldi ha costo complessivo di più di 1,3 miliardi di euro ed è inserita tra i Grandi Progetti approvati dall’Unione Europea. La Regione Campania ha assegnato più di 700 milioni di euro di risorse Por, cui si aggiungono 659 milioni di altre risorse (fondi statali, fondi privati e mutui del Comune di Napoli). Dal Por sono stati già erogati 434 milioni.
«Un’opera funzionale che collega via Toledo con i Quartieri spagnoli e che ha portato a una riqualificazione importante» ha detto il sindaco di Napoli. Fatti salvi imprevisti dell’ultim’ora, «il prossimo 30 novembre ci sarà l’inaugurazione della stazione metropolitana, sempre Linea 1, di piazza Garibaldi» e «dal primo dicembre partiranno i cantieri per la tratta Centro direzionale-Capodichino».
«Non è un caso che abbiamo inaugurato l’uscita di Montecalvario durante la settimana della mobilità sostenibile – ha affermato -. Ed è frutto del lavoro sinergico e forte tra Regione Comune e metropolitana».
«Questa stazione verrà premiata in settimana a Londra come la più bella stazione d’Europa – ha concluso il sindaco – un bel segnale per la città».
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Città a prova di inondazione, l’esempio di Rotterdam

rotterdamQuartieri galleggianti, tetti verdi, impianti di recupero di acqua piovana. Come la lotta al cambiamento climatico è diventata motore di sviluppo
Mentre l’Italia affronta l’ennesimo disastro dettato anche dall’incapacità di agire preventivamente, c’è chi mette in atto strategie per fronteggiare gli ormai noti cambiamenti climatici. Ci riferiamo a Rotterdam che, da qualche tempo a questa parte, sta subendo un cambio d’immagine per far posto a piazze “acquatiche”, pareti verdi e interi quartieri galleggianti.
UNA CITTA’-SPUGNA. “Stiamo cercando di pianificare per il futuro- spiega Alexandra van Huffelen, vice sindaco della città olandese nonché responsabile delle politiche sostenibili. “Gli olandesi hanno vissuto sotto il livello del mare per secoli e si sono forgiati di dighe e barriere. Ma le precipitazioni sono diventate sempre più violente ed imprevedibili e stiamo quindi cercando di preparare la città, trasformandola in una sorta di spugna.”
MPIANTI DI STOCCAGGIO E AREE VERDI. Letteralmente circondata dai fiumi, la città ha maturato la consapevolezza del fatto che le inondazioni non possano essere contrastate semplicemente cercando di contenere l’acqua piovana ma trasformando ogni superficie in una specie di deposito acquitrinoso. Strade, piazze, marciapiedi sono stati progettati in modo da contenere al loro interno l’acqua. Sono stati poi realizzati molti impianti di stoccaggio e recupero dell’acqua piovana, e diverse aree verdi, comprese facciate e coperture green sulle abitazioni, che hanno proprietà assorbenti.
QUARTIERI GALLEGGIANTI. Altro elemento interessante di questo processo di riprogettazione urbana è la realizzazione (ancora work in progress) di interi quartieri galleggianti, che dovrebbero essere terminati nell’arco dei prossimi tre anni. Compreso un padiglione galleggiante situazione nella zona portuale, adibito a centro conferenze.
UNA PRESA DI COSCIENZA COLLETTIVA. I primi passi verso questo cambiamento hanno previsto lo spostamento degli impianti elettrici dalle cantine ai piani alti degli edifici e la sostituzione delle pavimentazioni in legno con superfici water proof. Poi, un regime incentivante per l’installazione di tetti verdi (dal 2008 ne sono stati montati 140.00 mq e ci si aspetta che si arrivi a quota 200.000 entro il 2014), e riduzioni fiscali (sulla tassa di depurazione) per coloro che mettono in atto comportamenti socialmente utili, come la raccolta dell’acqua piovana. Perché, come spiegano le istituzioni, in una città come Rotterdam bisogna imparare a convivere con il rischio inondativo e questa presa di coscienza deve partire dai cittadini stessi.
INVESTIRE IN RICERCA PUO’ TRASFORMARSI IN BUSINESS. La chiave di volta di questo ripensamento della progettazione urbana risiede nel vedere l’implementazione di soluzioni innovative come un vantaggio. E non solo nel senso che “costa meno prevenire che curare” ma anche in una prospettiva di business. I ricercatori e i progettisti olandesi hanno raggiunto un tale livello di esperienza che le loro soluzioni progettuali di adattamento ai cambiamenti climatici, e sopratutto ai rischi di inondazioni, iniziano ad essere richieste anche all’estero. Dopo la consulenza chiesta da parte della città di New Orleans ci sono trattative in corso- riferisce Piet Dircke, ad di Arcadis, una delle aziende più note in gestione dell’acqua- con diverse città dell’Africa del Sud est Asiatico e dell’America Latina.
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Piano Nazionale di Rigenerazione Urbana‏

rigenerazioneIl tema della rigenerazione urbana sostenibile, a causa dell’esaurimento delle risorse energetiche e delle pessime
condizione del patrimonio edilizio costruito nel dopoguerra è, per gli architetti italiani, la questione
prioritaria nelle politiche di sviluppo dei prossimi anni.
Questione da intendersi non solo come materia rilevante nella pratica urbanistica, ma come una politica per
uno sviluppo sostenibile delle città, limitando la dispersione urbana e riducendo gli impatti ambientali insiti
nell’ambiente costruito: frenare il consumo di nuovo territorio, attraverso la densificazione di alcuni ambiti
solo a fronte della liberalizzazione di altre aree urbanizzate, da tramutare in servizi e luoghi di aggregazione.
In città sempre più disgregate a causa dell’incontrollata crescita degli ultimi decenni, la riqualificazione delle
periferie deve essere il punto di partenza per poter dare una svolta ad una situazione precaria sia a livello edilizio
che ambientale. L’assenza di spazi pubblici di qualità e il consumo del suolo arrivato al livello di guardia,
il costo energetico non più in grado di sopportare sprechi e lo smaltimento dei rifiuti e dei materiali non riciclabili,
hanno determinato consapevolezza da parte dei cittadini con richiesta di interventi e di soluzioni.
Piano_Nazionale_per_la_Rigenerazione_Urbana_Sostenibile




Tanto sport a Corviale

coppa
Rassegna_Stampa_mercoledi_21-11-2013




Orti urbani: 10 consigli per ridurre l’inquinamento e le contaminazioni

ortiColtivare un orto in città è davvero sicuro? Chi vive in una metropoli potrebbe essere più preoccupato di altri riguardo all’inquinamento dei terreni. Esistono, per fortuna, delle soluzioni per rimediare e prevenire la contaminazione dei suoli.
Lavare bene frutta e verdura – come faremmo per quanto acquistato al supermercato – resta una buona abitudine. Se il problema di inquinamento dovesse risultare grave, esiste una soluzione molto semplice: acquistare ortaggi bio e coltivati in modo naturale presso aziende agricole di campagna. Ecco alcuni consigli per limitare l’inquinamento negli orti urbani.
Leggi anche: Orti urbani: il pericolo dei metalli pesanti
1) Coltivare in vaso
I pericoli di inquinamento del terreno vengono contenuti dalla scelta di coltivare in vaso. Grazie a questo tipo di coltivazione, infatti, si parte da zero rispetto alla scelta del terriccio su cui cresceranno le piante. Ecco che allora si opterà per un terriccio di qualità, certificato come biologico e non ottenuto da scarti e rifiuti potenzialmente inquinanti. Così si otterrà una garanzia ulteriore. I più fortunati potranno arricchire i vasi con del terriccio di sottobosco raccolto in aree naturali lontane dal traffico.
2) Test del terreno
Se siete intenzionati a dare inizio ad un orto vero e proprio, e magari progettate di realizzare un orto sociale o un orto condiviso in una grande città, rivolgetevi ad un esperto che potrà effettuare i test necessari a verificare la presenza di metalli pesanti o di agenti inquinanti nel terreno. Potrete decidere di rivolgervi ad un’altra area, più pulita, oppure di ricorrere a terreno da riporto, che risulti sicuro.
3) Bonifica
Una delle tecniche di bonifica più interessanti prevede l’impiego della canapa, o di altre specie vegetali adatte, e prende il nome di phytoremediation. Si tratta di coltivare su terreni inquinati contaminati piante che risultino in grado di assorbire gli agenti nocivi e di ripristinare la salubrità del terreno. I tempi di realizzazione sono più lunghi rispetto ad una normale bonifica, ma il risultato è maggiormente sostenibile.
4) Container gardening
Si tratta di una soluzione adatta a chi possiede uno spazio piuttosto ampio, senza avere la possibilità di rinnovare il terreno che si trova alla base, che potrebbe risultare inquinato. Ecco allora il suggerimento di utilizzare dei cassoni da appoggiare alla superficie dell’orto e da colmare con del terriccio di alta qualità e del compost domestico, in modo da evitare il contatto delle piante con suoli a rischio di inquinamento. Si tratta di un metodo raccomandato dal Dipartimento di Scienza dei Suoli della North Carolina State University all’interno del documento “Minimizing Risks of Soil Contaminants in Urban Gardens”.
5) Compost casalingo
Una parte dell’inquinamento che rischia di interessare gli orti urbani deriva anche dall’impiego di fertilizzanti chimici. Come possiamo pensare di gustare ortaggi sani se scegliamo di irrorarli con sostanze di sintesi non meglio identificate e potenzialmente tossiche per la salute? Ecco allora che, per arricchire il nostro terreno e permettere alle piante di crescere in modo più rigoglioso, possiamo pensare di ricorrere al compostaggio domestico, in cassoni esterni o in una compostiera da balcone. Così grazie alle parti di scarto di frutta e verdura nasceranno nuovi alimenti davvero sani. Il compost arricchisce il terreno e allo stesso tempo limita i rischi correlati alla presenza di eventuali contaminanti.
6) Pesticidi e insetticidi
Un ulteriore fattore di inquinamento per gli orti urbani è rappresentato dal ricorso a pesticidi e insetticidi. Non tutti gli orticultori urbani, infatti, scelgono metodi di coltivazione biologici e naturali, pur avendo optato per l’autoproduzione. Il consiglio è di dimenticare i numerosi prodotti che troviamo in vendita e di affidarci a rimedi naturali, a partire dalle consociazioni tra ortaggi, fino ai macerati a base di aglio, cipolle o ortica per prevenire e curare le malattie delle piante.
7) Lavaggio degli ortaggi
Il buon senso suggerisce di lavare accuratamente tutti gli ortaggi, sia quelli da noi acquistati che quelli che coltiviamo nel nostro orto. Se si tratta di un orto di città, gli esperti dell’Università della California suggeriscono di rimuovere le foglie e le parti più esterne degli ortaggi prima del lavaggio, con particolare riferimento alla buccia. Per una maggiore sicurezza, gli esperti raccomandano di effettuare dei test di valutazione dell’inquinamento sui prodotti del proprio orto.
8) Igiene personale e degli attrezzi
Se non siete certi della composizione del terreno del vostro orto e dell’eventuale presenza di contaminanti, ricordate di indossare dei guanti durante la semina, la raccolta e il trapianto. Lavate sempre molto bene le mani dopo aver lavorato nell’orto e cambiatevi le scarpe prima di entrare in casa. Come suggeriscono gli esperti californiani, è bene evitare che i bambini ingeriscano accidentalmente della terra raccolta nell’orto. Inoltre, è molto importante mantenere puliti gli attrezzi e rimuovere la ruggine.
9) Coltivazione
Nella scelta degli ortaggi da piantare, ponete attenzione alle tipologie e alle zone più a rischio dell’orto, ad esempio, se una parte di esso risulta più esposto al traffico. Le varietà che rimangono maggiormente a contatto con la terra sono gli ortaggi da radice e i tuberi, come le carote, le patate, i ravanelli, l’aglio e le cipolle. Un minor contatto è previsto per le piante che possono crescere in altezza, come pomodori, zucchine e altri rampicanti, che risulteranno meno esposte alle contaminazione. A parere degli esperti, il livello intermedio di rischio riguarda lattughe, insalate, cavoli e broccoli.
10) Protezione
Ricordate di proteggere il più possibile il vostro orto di città. Per gli orti veri e propri, è molto utile creare delle barriere naturali verso l’esterno, che possono essere costituite da siepi, cespugli e recinzioni, che limiteranno l’esposizione diretta ai gas inquinanti emessi dal traffico. Per quanto riguarda l’orto sul balcone, scegliete uno spazio che non si affacci direttamente sulla strada, proteggete le piante con retine e tessuto non tessuto e create un angolo dedicato ad esse, magari protetto verso l’esterno da un paravento o da una piccola serra.

Di Marta Albè
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Il Forum sui maggiori quotidiani della città

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Il Serpentone si trasforma, al via il secondo Forum Corviale

logo_forum_corviale_2013_smallRipartire dalle periferie per rendere Roma una smart city al passo con le altre capitali. Parte domani 21 novembre, il secondo Forum dedicato alla riqualificazione del quartiere più emblematico del territorio al di fuori del Grande Raccordo Anulare: quello del Serpentone progettato da Mario Fiorentino.

Milleduecento appartamenti in cui si muovono ogni giorno ottomila abitanti, un chilometro per nove piani di altezza. Promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con il patrocinio di Roma Capitale e la partecipazione dell’Università La Sapienza, la tre giorni di dibattiti, workshop, esposizioni e laboratori artistici si intitola Corviale 2020: intelligente, sostenibile, inclusivo: sarà all’insegna delle tre parole chiave indicate dall’Europa per la strategia comunitaria 2014-2020. La scommessa è costruire un partenariato pubblico-privato per gestire in modo integrato i fondi europei, attirare nuovi operatori economici e culturali anche internazionali e dar vita a interventi concreti di riqualificazione del palazzo più lungo del Portuense. Così Pino Galeota, presidente dell’associazione Corviale Domani da anni in prima linea per lo sviluppo urbanistico e la rinascita del quadrante, ha raccontato la piattaforma in Campidoglio ieri mattina durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento: “Abbiamo federato oltre 70 realtà territoriali nel progetto complessivo di rigenerazione che prefigura un modello di sviluppo che dia contemporaneamente lavoro e qualità della vita. Ma il punto centrale è riscoprire l’etica delle responsabilità in politica e nell’Amministrazione”. Il complesso di Corviale – ha spiegato – è al centro di alcune azioni legali intraprese dai residenti a causa del congelamento di 42 milioni di euro destinati alla manutenzione e alla ristrutturazione del territorio. Una perdita enorme per gli abitanti che attendono invece da tempo di vederlo trasformato in un distretto dell’arte, dello sport e della cultura. “Il blocco delle giunte Alemanno-Polverini nel momento di crisi e di disoccupazione ha comportato per gli abitanti e per tutti i cittadini un danno finanziario che configura un reato civile, penale ed erariale. Oggi la questione di Corviale passa dalla dinamite che lo voleva abbattere alla dinamite della questione politica di un territorio che inizia, con la lotta e la progettazione, la sua rinascita”. E proprio gli ambiti in cui si potranno utilizzare i fondi assegnati alla rinascita del quadrante, saranno l’oggetto tematico del Forum: sociale, attività economiche, rispetto per l’ambiente. Si parlerà di sviluppo sostenibile e creazione di tecnologie per l’efficienza energetica, agricoltura e orti urbani, inversione della filiera produttiva e dei consumi, formazione degli abitanti, valorizzazione dell’artigianalità per reti di riuso, e ancora rifiuti zero e rivalutazione del bosco urbano come risorsa ecologica e relazionale. Rappresentanti delle istituzioni e del Mibact, ricercatori, studenti e professori di urbanistica e architettura, associazioni del territorio e abitanti programmeranno assieme il Corviale del futuro.
di Silvio Galeano
http://www.romacheverra.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=3223:il-serpentone-si-trasforma-al-via-il-secondo-forum-corviale&Itemid=56




Si fa presto a dire green job. Da MCE la guida alle vere professioni verdi

green economyCome orientarsi nell’ambito della green e white economy, settori che creeranno oltre 1.300.000 posti di lavoro in Europa entro il 2020
L’Italia è uno dei paesi leader su scala mondiale per quanto riguarda la progettazione, sviluppo e distribuzione di tecnologie e prodotti relativi all’efficienza energetica. E’ uno dei settori che rappresentano il fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana agli occhi del mondo.
Un settore così dinamico porta con sé la creazione di nuovi posti di lavoro. Non è però così facile sapersi districare nella burocrazia che legifera in materia di aggiornamento professionale, patentini per ingegneri, certificatori, impiantisti e altre figure chiave che operano in questo settore. Il risultato è che il più delle volte un neolaureato interessato a intraprendere una delle sopracitate carriere si trova disorientato.
Per questo motivo Mostra Convegno Expocomfort, la più importante manifestazione biennale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, ha elaborato una guida contenente i consigli per sapersi orientare nel labirinto della normativa italiana e iniziare a intraprendere una fruttuosa e stimolante carriera nella white e green economy.
La «Green Economy» creerà fra oggi e il 2020 oltre 250.000 posti di lavoro in Europa, a cui sono da aggiungere altri 1.061.000 posti che saranno creati dalla White Economy, cioè nel settore dell’efficienza energetica.
Le figure professionali della green economy
Le professioni «green» si identificano in circa 54 figure professionali differenti. Secondo lo United Nations Environmental Programme (UNEP) si definiscono green jobs molteplici lavori diversi nel settore agricolo, manifatturiero, della ricerca e sviluppo, amministrativo e delle attività di servizio che contribuiscono sostanzialmente a preservare e rafforzare la qualità dell’ambiente, a proteggere l’ecosistema e la biodiversità, a ridurre i consumi di energia, materiali e materie prime come l’acqua a minimizzare e a ridurre i processi di inquinamento dell’ambiente.
Ciò porta allo sviluppo della green e white economy influenzando l’occupazione in due modi: la creazione di nuove professionalità come l’Esperto di Gestione dell’Energia, l’Energy Auditor e il Certificatore Energetico; la trasformazione e l’adattamento di figure professionali esistenti che richiedono nuove qualifiche, come il Frigorista e l’Installatore.
La guida sottolinea che la grande maggioranza delle occupazioni create dallo sviluppo delle fonti rinnovabili sono in realtà lavori tradizionali (commessi, meccanici, camionisti). Ci sono perciò professioni che non richiedono l’acquisizione di nuove competenze per lavorare in un’azienda green.
Altre figure invece provengono da altri settori in crisi e godono di una condizione di rivitalizzazione grazie all’acquisizione di nuove competenze.
Infine, ci sono coloro che lavorano a diretto contatto con le nuove tecnologie verdi e che per questo hanno anche bisogno di qualifiche, corsi di formazione e di aggiornamento.
I processi in cui sono coinvolte le professioni green e white
Le aziende green si occupano solitamente di un unico processo. L’insieme di questi processi crea un unicum che va a formare una intera filiera di settore. Ogni processo, indispensabile per la vitalità e mantenimento dell’intera filiera, necessita di figure professionali differenti: Ricerca e Sviluppo; Manifattura; Project development; Procedure per le autorizzazioni; Finanziamenti; Installazione; Operatività e mantenimento; Regolazioni; Commercio e certificati green.
L’aggiornamento
Un settore così innovativo richiede un continuo aggiornamento delle figure professionali coinvolte. L’offerta formativa conta di innumerevoli corsi. A fine 2009 si contavano già 2033 percorsi diversi, fra i quali diventa difficile orientarsi. Fra questi 1129 erano corsi di formazione, 696 corsi universitari, 208 percorsi post-laurea.
Le professioni del futuro
Fra le professioni che richiedono un alto grado di specializzazione green e necessarie certificazioni e qualifiche, la guida di MCE annovera le seguenti figure.
Manager del Governo del Territorio: opera in connessione con la pianificazione del territorio e delle infrastrutture, con la pianificazione urbanistica, con la promozione dello sviluppo economico. Coordina la promozione all’uso delle diverse risorse. Formazione: Laurea di 2° livello in Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio, Master di 2 anni in temi di gestione delle risorse, dell’ambiente, del rischio, della sostenibilità.
Manager esperto nella Programmazione energetico-ambientale-territoriale: programma, gestisce e coordina gli interventi relativi alla produzione e all’utilizzo di energie rinnovabili nel territorio. Formazione: Laurea 2° livello in Ingegneria Meccanica, dell’ambiente e del territorio; Master di 2 anni in temi di gestione dell’energia, delle risorse, della sostenibilità.
Esperto di Progettazione di Sistemi di Energie Rinnovabili: gestisce e coordina la progettazione di diversi sistemi di energia rinnovabile, intervenendo sulla distribuzione delle energie in un determinato territorio e sulla loro composizione/combinazione. Formazione: Laurea di 2° livello in Ingegneria Meccanica. Master in Fonti Rinnovabili.

Le-Professioni-Green




Rassegna stampa del 19/11/13 sulla conferenza al Campidoglio

direDire Lazio , martedì 19 novembre 2013, 12:22:40
(LZ) PERIFERIE. ROMA, FORUM CORVIALE PASSO VERSO RIQUALIFICAZIONE

(LZ) PERIFERIE. ROMA, FORUM CORVIALE PASSO VERSO RIQUALIFICAZIONE
TRE GIORNI MOSTRE, DIBATTITI E TAVOLO PER RILANCIO QUARTIERE.

(DIRE) Roma, 19 nov. – Da giovedi’ a sabato a Corviale, nel
quartiere-simbolo della periferia ovest di Roma, andra’ in scena
la seconda edizione del forum intitolato ‘ Corviale
2020-Intelligente, sostenibile, inclusivo’. Tanti i temi
affrontati nei 21 tra cantieri e incontri che coinvolgeranno
amministratori, policy-maker, ricercatori, artisti, architetti,
pensatori ma anche e soprattutto cittadini e realta’ associative
del quartiere e le iniziative: dall’ arte contemporanea alle
opportunita’ connesse alla strategia comunitaria Europa 2020,
dalle tecnologie per l’ efficienza energetica, agli ‘ orti slow’.
Il tutto per dare avvio a quella riqualificazione che il
quartiere attende da anni.
Il folto programma della tre giorni dedicata a Corviale verra’
anticipato dall’ intervento delle istituzioni e amministrazioni
coinvolte (Mibac, Roma Capitale, Regione Lazio, Ater, universita’
La Sapienza) che giovedi’ presenteranno il piano per il recupero
e lo sviluppo del quartiere e presenteranno il primo censimento
della comunita’ di Corviale. Il forum segnera’ il punto di avvio
di nuove azioni condivise attraverso l’ avvio di un tavolo di
concertazione istituzionale che mira a consolidare e ad allargare
le attivita’ messe in campo nel 2012 con il protocollo d’ intesa
volto ad accrescere dal punto di vista sociale, economico e
culturale il quartiere di Corviale. Il tavolo e’ chiamato ad
operare gia’ a partire da questo forum.
(Rel/ Dire)
12:20 19-11-13

NNN

Dire Lazio , martedì 19 novembre 2013, 13:30:40
(LZ) PERIFERIE. CORVIALE, MASINI: INTERVENTI RILANCIO QUARTIERE

(LZ) PERIFERIE. CORVIALE, MASINI: INTERVENTI RILANCIO QUARTIERE
VELOCCIA: ‘ QUESTA E’ ZONA DOVE MOLTI VORRANNO VIVERE’.

(DIRE) Roma, 19 nov. – “Su Corviale, grazie alla collaborazione
di tutti gli enti coinvolti, stiamo andando avanti a spron
battuto con tutte le cose che porteremo avanti nel primo semestre
del 2014, tra cui la riqualificazione della scuola Mazzacurati,
la rimessa in ordine dell’ area verde di fronte al ‘ serpentone’,
la realizzazione della ludoteca e la creazione del parco”. È
quanto dichiara l’ assessore capitolino ai Lavori pubblici e
Periferie, Paolo Masini, in occasione della presentazione del
Forum di Corviale, serie di iniziative sociali e culturali che
avranno luogo da giovedi’ a domenica.
“A questi- continua Masini- vanno ad aggiungersi altri
progetti piu’ a lungo termine, tra cui la proposta, condivisa da
tutti gli assessori capitolini, di partecipare al concorso della
Bloomberg attraverso l’ esperienza del ‘ calcio sociale’ e il
progetto che presto attueremo di realizzare un’ arrampicata urbana
sulla costa del ‘ serpentone’ che sara’ alta ben 39 metri. Sara’
la piu’ grande arrampicata del mondo e il testimonial sara’
Daniele Nardi, scalatore estremo del centro Italia”.
“Corviale in questi anni sta cambiando e si sta evolvendo- e’
invece il pensiero di Maurizio Veloccia, presidente del Municipio
XI- stiamo portando avanti interventi urbanistici importanti e
stiamo aumentando l’ offerta culturale grazie a nuove biblioteche
e teatri. Corviale e’ uno di quei posti di Roma che ha di tutto:
grandi spazi verdi, servizi che nel tempo diventeranno sempre
piu’ efficienti, trasporti funzionanti. Credo davvero che questo
quadrante periferico sara’, nel prossimo futuro, uno di quei
posti dove la gente vorra’ andare ad abitare”.
(Rel/ Dire)
13:29 19-11-13

NNN

Omni Roma , martedì 19 novembre 2013, 13:46:09
Omniroma – PERIFERIE, DA GIOVEDÌ 3 GIORNI DI INCONTRI E ATTIVITÀ DEDICATI A CORVIALE

Omniroma-PERIFERIE, DA GIOVEDÌ 3 GIORNI DI INCONTRI E ATTIVITÀ DEDICATI A CORVIALE
(OMNIROMA) Roma, 19 NOV – Una tre giorni di incontri, mostre, aperture
straordinarie di attività e laboratori e happening artistici per un totale
di 21 tra cantieri, incontri e iniziative che coinvolgeranno circa 200 tra
amministratori, artisti, architetti e cittadini. Questi i dati di “Corviale
2020 – Intelligente, Sostenibile, Inclusivo”, il forum che si terrà dal 21
al 23 novembre promosso da Ministero dei beni e delle attività culturali del
turismo, Sapienza Università di Roma, Municipi XI e XII e Commissione lavori
pubblici di Roma Capitale in collaborazione con l’ Associazione Corviale
Domani. Alla presentazione dell’ evento, tenutasi questa mattina presso la
sala delle Bandiere in Campidoglio, erano presenti l’ assessore alle Periferie
e lavori pubblici di Roma capita le Paolo Masini, l’ assessore alla Cultura,
creatività e promozione artistica di Roma Capitale Flavia Barca, il
presidente del Municipio Roma XI Maurizio Veloccia, Maria Grazia Bellissario,
dirigente del servizio architettura e arte contemporanee del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, il commissario straordinario di Ater Daniel
Modigliani e il presidente dell’ associazione Corviale Domani Onlus Pino
Galeota. Maria Grazia Bellisario ha parlato dell’ “impegno con cui il
Ministero sta lavorando al progetto di Corviale da due anni con diverse
iniziative come il Protocollo d’ Intesa del 2012”. Per Flavia Barca quello di
Corviale è un “percorso molto significativo per l’ assessorato alla Cultura
in quanto sin da quando mi sono insidiata uno dei temi fondamentali è stato
la cultura come integrazione sociale. Abbiamo preparato insieme a Santa
Cecilia – ha aggiunto Barca – un concerto a luglio proprio a Corviale che
sarà un primo segnale a cui ne seguiranno altri”. “L’ Edificio di Corviale –
ha detto il commissario straordinario dell’ Ater Modigliani – è di proprietà
dell’ Ater e l’ azienda si è impegnata moltissimo per il suo miglioramento.
Una delle prospettive – ha aggiunto – è quella di intervenire su Corviale
come una parte della città. Ater – ha concluso Modigliani – ha diversi
problemi con l’ edificio: dalla messa in sicurezza e legalità di Corviale al
recupero del quarto piano, che è occupato sin dal 1982, con la realizzazione
di vere case”. “Nel forum – ha affermato il presidente di Corviale Domani
Onlus – i nostri gruppi interverranno poco e ascolteranno molto all’ insegna
dell’ etica dell’ ascolto per guardare al futuro come ad una sfida”. Per il
presidente del Minicipio XI Veloccia “la vittoria è quella di far diventare
Corviale un marchio che attiri menti, cultura e operatori economici. Corviale
– ha aggiunto Veloccia – deve passare dall’ essere sinonimo di degrado, come
era un tempo, ad esempio di sviluppo e rigenerazione urbana”. Obiettivo del
forum sarà dunque quello di trovare il punto di avvio di nuove iniziative,
anche attraverso l’ avvio di un Tavolo di concertazione istituzionale, che
diano risposte concrete ai bisogni collettivi della comunità con la
realizzazione di modelli da replicare in altri ambiti nazionali.
xsta

191345 NOV 13

NNN

Omni Roma , martedì 19 novembre 2013, 13:51:55
Omniroma – CORVIALE, MASINI: “3, 4 MLN PER RECUPERO SCUOLA, VERDE PUBBLICO E ILLUMINAZIONE”

Omniroma-CORVIALE, MASINI: “3,4 MLN PER RECUPERO SCUOLA, VERDE PUBBLICO E ILLUMINAZIONE”
(OMNIROMA) Roma, 19 NOV – “Entro i prossimi sei mesi si potranno avviare i
lavori per il recupero e la messa a norma della scuola di via Mazzacurati,
per la riqualificazione dello spazio pubblico vicino le entrare del palazzone
di Corviale e per la nuova illuminazione, per la realizzazione di una
ludoteca in via Mazzacurati e per la riqualificazione del parco in via dei
Sampieri per un totale di circa 3,4 milioni di euro”. Lo ha annunciato
l’ assessore capitolino ai Lavori pubblici Paolo Masini, a margine di una
conferenza in Campidoglio. “Stiamo pensando – ha aggiunto Masini – di
lanciare una novità: la realizzazione nella parte cieca del serpentone di
una arrampicata che sarà la più alta del mondo”. “Infine – ha concluso
l’ assessore – nella Giunta della settimana scorsa è stata finalizzata la
proposta per partecipare al premio internazionale Bloomberg Philantropies con
il progetto ‘ un sole sulle periferie’ basato sul Calciosociale e che nasce,
come iniziativa, proprio da Corviale”.
xsta

191350 NOV 13

NNN

Agen Parl, martedì 19 novembre 2013, 16:15:59
ROMA: MASINI, SBLOCCATI 4 INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE A CORVIALE

(AGENPARL) – Roma, 19 nov – «Corviale riparte. Nei prossimi
sei mesi saranno aperti i cantieri per quattro importanti
interventi che il quartiere chiedeva da troppo tempo:
il recupero e la messa a norma della scuola di via Mazzacurat
i, la riqualificazione e l’ installazione di nuova illuminazio
ne negli spazi adiacenti gli ingressi del ‘kilometrone’
, la realizzazione della ludoteca e la riqualificazione
del parco in via dei Sampieri. Si tratta di interventi
contenuti nel Piano di Recupero Urbano e nel Contratto
di Quartiere che sono stati finalmente sbloccati, per
un totale di circa 3,4 milioni di euro. Accanto a queste
opere da fare subito, ci sono progetti di ampio respiro.
Roma Capitale ha annunciato la propria partecipazione
al concorso internazionale lanciato da Bloomberg Philanthropi
es con “Un sole nelle periferie”, esperienza mutuata
dal Calciosociale proprio a Corviale. Infine, assieme
all’ Assessore allo Sport Luca Pancalli, stiamo studiando
un progetto per la realizzazione su un lato dell’ edificio
di una parete di arrampicata urbana di 39 metri, che
sarà la più alta del mondo. Coinvolgeremo un testimonial
d’ eccezione, Daniele Nardi, celebre scalatore italiano
di origini ciociare che dai monti Lepini è arrivato
sulle cime più alte dell’ Himalaya. Guardare verso l’ alto,
risalire la vetta con le proprie forze: il dato simbolico
è importante, e rappresenta la riqualificazione di un
quartiere che vuole uscire dal degrado». Lo ha dichiarato
l’ Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture
e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini
nel corso della conferenza stampa di presentazione del
Forum Corviale2020 che si terrà nel quartiere della
periferia occidentale di Roma da giovedì 21 a sabato
23.
com/dam
191510 NOV 13

NNN

ITP, martedì 19 novembre 2013, 16:33:37
ROMA: CORVIALE, MASINI “SBLOCCATI QUATTRO INTERVENTI RIQUALIFICAZIONE”

ROMA (ITALPRESS) – “Corviale riparte. Nei prossimi sei mesi
saranno aperti i cantieri per quattro importanti interventi che il
quartiere chiedeva da troppo tempo: il recupero e la messa a norma
della scuola di via Mazzacurati, la riqualificazione e
l’ installazione di nuova illuminazione negli spazi adiacenti gli
ingressi del ‘ kilometrone’, la realizzazione della ludoteca e la
riqualificazione del parco in via dei Sampieri. Si tratta di
interventi contenuti nel Piano di Recupero Urbano e nel Contratto
di Quartiere che sono stati finalmente sbloccati, per un totale di
circa 3,4 milioni di euro. Accanto a queste opere da fare subito,
ci sono progetti di ampio respiro. Roma Capitale ha annunciato la
propria partecipazione al concorso internazionale lanciato da
Bloomberg Philanthropies con ‘ Un sole nelle periferie’, esperienza
mutuata dal Calciosociale proprio a Corviale. Infne, assieme
all’ assessore allo Sport Luca Pancalli, stiamo studiando un
progetto per la realizzazione su un lato dell’ edificio di una
parete di arrampicata urbana di 39 metri, che sara’ la piu’ alta
del
mondo. Coinvolgeremo un testimonial d’ eccezione, Daniele Nardi,
celebre scalatore italiano di origini ciociare”. Lo scrive in una
nota l’ assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e
Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini nel corso della
conferenza stampa di presentazione del Forum Corviale2020 che si
terra’ nel quartiere della periferia occidentale di Roma da
giovedi’
21 a sabato 23.
(ITALPRESS).

dp/com
19-Nov-13 16:31
NNN

ANSA, martedì 19 novembre 2013, 16:53:17
Roma: assessore, progetto ‘ arrampicata’ su edificio periferia

A Corviale, sul ‘ Serpentone’ simbolo degrado. Nardi testimonial
(ANSA) – ROMA, 19 NOV – Da simbolo del degrado urbano a
‘ parete’ di free climber. Questo potrebbe diventare un lato di
un edificio di edilizia popolare di Roma sulla via Portuense,
conosciuto come il Serpentone. “Assieme all’ assessore allo Sport
Luca Pancalli stiamo studiando un progetto per la realizzazione,
su un lato dell’ edificio del Serpentone di Corviale, un’
arrampicata urbana di 39 metri che sara’ la piu’ alta del mondo”,
ha annunciato l’ assessore capitolino ai lavori pubblici Paolo
Masini.
“Coinvolgeremo un testimonial d’ eccezione, Daniele Nardi,
celebre scalatore italiano di origini ciociare che dai monti
Lepini e’ arrivato sulle cime piu’ alte dell’ Himalaya – aggiunge –
Guardare verso l’ alto, risalire la vetta con le proprie forze:
il dato simbolico e’ importante e rappresenta la riqualificazione
di un quartiere che vuole uscire dal degrado”. (ANSA).

YRT-ST
19-NOV-13 16:51 NNN

ANSA, martedì 19 novembre 2013, 16:53:21
Roma: assessore, progetto ‘ arrampicata’ su edificio periferia

A Corviale, sul ‘ Serpentone’ simbolo degrado. Nardi testimonial
(ANSA) – ROMA, 19 NOV – Da simbolo del degrado urbano a
‘ parete’ di free climber. Questo potrebbe diventare un lato di
un edificio di edilizia popolare di Roma sulla via Portuense,
conosciuto come il Serpentone. “Assieme all’ assessore allo Sport
Luca Pancalli stiamo studiando un progetto per la realizzazione,
su un lato dell’ edificio del Serpentone di Corviale, un’
arrampicata urbana di 39 metri che sara’ la piu’ alta del mondo”,
ha annunciato l’ assessore capitolino ai lavori pubblici Paolo
Masini.
“Coinvolgeremo un testimonial d’ eccezione, Daniele Nardi,
celebre scalatore italiano di origini ciociare che dai monti
Lepini e’ arrivato sulle cime piu’ alte dell’ Himalaya – aggiunge –
Guardare verso l’ alto, risalire la vetta con le proprie forze:
il dato simbolico e’ importante e rappresenta la riqualificazione
di un quartiere che vuole uscire dal degrado”. (ANSA).

YRT-ST
19-NOV-13 16:51 NNN

Agen Parl, martedì 19 novembre 2013, 16:55:46
MUNICIPIO XI: SECONDO FORUM CORVIALE “CORVIALE 2020, LA FORZA NEL SEGNO”

(AGENPARL) – Roma, 19 nov – “La seconda edizione del
Forum di Corviale è un’ occasione importante per coordinare
le tante azioni che si stanno svolgendo in questo territorio,
per ragionare sulle trasformazioni di questa parte
di città e riflettere sulle occasioni che queste producono,
anche nei luoghi e nella comunità in cui prendono forma
– ha dichiarato Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio
Roma XI nel corso della conferenza stampa di presentazione,
che si è tenuta questa mattina in Campidoglio. “Nel
corso degli ultimi anni si sono sviluppati diversi programmi
di recupero. Gli Articoli 11, il Contratto di Quartiere
e il recupero del quarto e quinto piano da parte dell’ Ater,
sono solo alcuni dei progetti esistenti che, se coordinati
e messi a sistema, possono davvero garantire un futuro
di riqualificazione e rigenerazione urbana a questo
quadrante, fino a costituire un esempio virtuoso per
tutta la città. Corviale deve passare dall’ essere sinonimo
di degrado, com’ era un tempo, ad esempio di sviluppo
e rigenerazione urbana – spiega Veloccia – Tanto è già
stato fatto negli anni in cui ha governato il centrosinistra
e Corviale è divenuto un quartiere ricco di occasioni
sia dal punto di vista culturale, con la nascita del
Centro Polivalente “Nicoletta Campanella”, della Biblioteca
“Renato Nicolini” e del Centro Culturale del Mitreo,
e sia dal punto di vista sportivo grazie al Calcio
Sociale, al Rugby e alla Piscina comunale. Ora è il
momento di continuare su questo fronte di sviluppo e
valorizzazione, creando una rete sinergica tra tutti
gli attori coinvolti”. “Il Municipio XI in questo percorso
c’è e rappresenta la cerniera tra le Istituzioni, le
scuole, i Centri di Ricerca, l’ Associazionismo sociale,
sportivo e culturale del territorio, svolgendo una funzione
di stimolo ed indirizzo. Stiamo lavorando, inoltre,
per portare a Corviale alcune residenze universitarie.
Il quartiere si presta, infatti, ad essere un ottimo
Campus, dotato servizi sportivi e sociali e immerso
tra due riserve naturali, la Tenuta dei Massimi e la
Valle dei Casali” conclude Veloccia.
com/dam
191548 NOV 13

NNN

ANSA, martedì 19 novembre 2013, 17:10:44
Roma: Masini, sbloccati 4 interventi riqualificazione Corviale

(ANSA) – ROMA, 19 NOV – “Corviale riparte. Nei prossimi sei
mesi saranno aperti i cantieri per quattro importanti interventi
che il quartiere chiedeva da troppo tempo: il recupero e la
messa a norma della scuola di via Mazzacurati, la
riqualificazione e l’ installazione di nuova illuminazione negli
spazi adiacenti gli ingressi del ‘ kilometrone’, la realizzazione
della ludoteca e la riqualificazione del parco in via dei
Sampieri”. Lo ha annunciato l’ assessore ai Lavori pubblici di
Roma Capitale Paolo Masini durante la conferenza stampa di
presentazione del Forum Corviale 2020, che si terra’ nel
quartiere di periferia da giovedi’ a sabato prossimi.
“Si tratta di interventi contenuti nel Piano di Recupero
Urbano e nel Contratto di Quartiere – spiega Masini – che sono
stati finalmente sbloccati, per un totale di circa 3,4 milioni
di euro. Accanto a queste opere da fare subito, ci sono progetti
di ampio respiro. Roma Capitale ha annunciato la propria
partecipazione al concorso internazionale lanciato da Bloomberg
Philanthropies con ‘ Un sole nelle periferie’, esperienza mutuata
dal Calciosociale proprio a Corviale”.




Forum per Corviale: tre giorni di laboratori verso un nuovo ‘Serpentone’“

roma todayDal 21 al 23 novembre nello scenario del ‘kilometrone’. Cantieri, incontri e inziative che coinvolgeranno quasi 200 tra amministratori, ricercatori, artisti, architetti, ma anche e soprattutto cittadini“
Da simbolo di degrado a esperimento di rigenerazione urbana, nel segno della filosofia ‘smart’. Il ‘serpentone’ di Corviale sarà al centro di una tre giorni di incontri, happening artistici, mostre e laboratori per gettare le basi di un quadrante che da anni aspetta la sua rinascita.
Il sogno di Fiorentini, l’architetto che progettò nel’ 77 i ‘grattacieli orizzontali’ che oggi ospitano 6 mila famiglie, guarda all’Europa, all’efficienza energetica, all’architettura contemporanea, a nuove vocazioni sociali e culturali, alla valorizzazione internazionale di un paesaggio cittadino rivendicato con orgoglio dai residenti come il simbolo del secondo ‘900 romano.
IL FORUM – Corviale 2020 – Intelligente, Sostenibile, Inclusivo, è un forum che si svolgerà dal 21 al 23 novembre nello scenario del ‘kilometrone’. Tanti i temi che verranno affrontati nei 21 tra cantieri, incontri e inziative che coinvolgeranno quasi 200 tra amministratori, policy maker, ricercatori, artisti, architetti, pensatori, ma anche e soprattutto cittadini e realtà associative del quartiere: dall’arte contemporanea alle opportunità connesse alla strategia comunitaria Europa 2020, dalle tecnlogie per l’energia sostenibile agli orti slow, passando per il tema chiave dello sviluppo delle periferie.
L’iniziativa è stato presentata oggi in Campidoglio dagli assessori capitolini allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Paolo Masini, e alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Flavia Barca. Sono intervenuti Maria Grazia Bellisario – Direttore del Servizio architettura e arte contemporanee MiBAC, Daniel Modigliani – Commissario Ater di Roma, Maurizio Gubbiotti – Commissario straordinario RomaNatura, Pino Galeota – Presidente CorvialeDomani onlus.
IL PROGRAMMA – Apriranno i lavori, giovedì 21 novembre, i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto: Mibact, Comune, Regione, Municipio XI e XII, Ater e Università La Sapienza. A seguire abbiamo dal censimento, il primo, della comunità di Corviale ai cantieri di lavoro con il mondo della ricerca, dai dibattiti sulla mobilità sostenibile, sul recupero urbaistico di due piazze del quartiere e sul progetto orti slow per Corviale alle visite guidate nella Tenuta dei Massimi e nella Valle dei Casali, curate da Roma Natura, per la giornata di sabato.
Il Forum sarà il punto d’avvio di un Tavolo di Concertazione Istituzionale. L’obiettivo è la definizione di un progetto di riqualificazione del quadrante di Corviale da candidare al finanziamento dei programmi comunitari 2014/2020.
IL COMUNE – “Intorno a questo tavolo sono seduti tutti coloro che contribuiranno, e hanno già contribuito al miglioramento di questo quadrante della città. Come giunta Marino abbiamo già avviato un lavoro capillare sulla riqualificazione e valorizzazione dei quartieri periferici della città. Corviale è tra questi”.
Così l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Paolo Masini, che ha annunciato l’avvio del “secondo stralcio dei lavori nella scuola Mazzacurati e l’illuminazione a breve dell’area davanti al serpentone”. Questo nell’immediato. “Poi è fondamentale lavorare sul quarto piano dei palazzoni, occupato da decenni”.
MIBACT – Presente anche la dottoressa Mariagrazia Bellisario del Mibac. “Abbiamo già avviato un protocollo di intesa nel 2012 per il quartiere di Corviale, un ‘programma comune di attività di promozione, ricerca e documentazione relative ai valori architettonici, paesaggistici, culturali e socio economici della zona’”. Un partecipazione passata e oggi riconfermata che sancisce l’intento del Ministero: proseguire in un percorso “di tutela maggiore del patrimonio di epoca contemporanea” e “in una ricerca sui grandi temi dell’abitare”.
Parole di soddisfazione e di incoraggiamento anche dall’assessore alla cultura, Flavia Barca. “Questo forum è un primo pezzo di un percorso molto significativo cominciato da qualche mese. Ringrazio il Mibact per la sfida che ha lanciato, al quartiere, alla città e alla cultura. Uno dei temi fondamentali è l’idea di cultura come punto di rilancio del territorio. C’è una grande attenzione a Corviale come laboratorio di idee”.
ATER – “Siamo impegnati da tantissimi anni per migliorare le condizioni di Corviale, dai primi anni ’80”. Presente al tavolo del Campidoglio anche la prorietà degli edifici, Ater, che ricorda brevemente una storia di piccoli successi e grandi fallimenti. “Alcuni interventi di riqualificazione sono stati già effettuati dal ’97 in poi, ma il più deve essere fatto. Corviale ha una valenza culturale enorme, già vivacissima ma assolutamente da potenziare”. Così il presidente Dario Modigliani.
“C’è da lavorare su sicurezza e legalità del fabbricato di Corviale, una prima operazione da fare è sui corpi scala, poi c’è il recupero del quarto piano, quello occupato abusivamente dall’82, nell’accordo di programma è previsto un intervento di costruzione di nuove case”. Un progetto che già esiste, ma i fondi sono stati bloccati nel 2009 dalla Regione Lazio. E ancora sono fermi.
IL MUNICIPIO – Tra gli attori del tavolo per il ‘kilometrone’ c’è anche il presidente dell’XI Municipio, Maurizio Veloccia. “Negli anni passati c’era addirittura chi voleva abbatterlo. E chi il centro commerciale lo ho chiamato con il nome del quartiere più vicino, Casetta Mattei, perché il nome Corviale era un marchio di degrado. La vera vittoria sarà quella di dare forza al quartiere, di farlo diventare un marchio che attiri operatori economici e culturali. E’ importante che Corviale si apra a nuove realtà, un nuovo mix funzionale e sociale. Realtà che non siano solo residenziali”.
CORVIALE DOMANI – Ma chi davvero vive il quartiere da sempre e si batte per renderlo ogni giorno migliore è Corviale Domani, l’associazione di quartiere in prima linea in tutti i progetti, passati e presenti. E tra i protagonisti anche del Forum che partirà giovedì. A parlare in Campidoglio è il presidente Pino Galeota.
“il nostro obiettivo civile e politico è il ripristino a Corviale, e nell’intera città, dell’etica della responsabilità: in politica e nell’amministrazione. Il blocco di 42 milioni di euro per la ristrutturazione di Corviale delle giunte Alemanno-Polverini, in un momento di crisi e di disoccupazione ha comportato per gli abitanti e per tutti i cittadini un danno finanziario che configura un reato civile, penale ed erariale. Oggi la questione di Corviale, passa dalla dinamite che lo voleva abbattere alla dinamite della questione politica, di un territorio che inizia con la lotta e la progettazione la sua rigenerazione”.
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