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I mega trend della progettazione del futuro? Resiliente, sostenibile e “attiva”

analisi-energetiche-edificiLo studio Perkins + Will ha stilato una graduatoria dei cinque principali trend che guideranno l’architettura del futuro
Per capire in quale direzione si sta muovendo l’architettura e a quali aspetti sta dando la priorità, lo studio Perkins + Will ha incaricato il suo staff (più di 1.500 professionisti) di fare un indagine sul campo. Il risultato della ricerca “ Design + Insights”, frutto di interviste ai più autorevoli progettisti e architetti a livello mondiale e di una sorta di “mappatura” delle opere in corso e in cantiere, ha evidenziato i 5 principali trend della progettazione del futuro. Con l’obiettivo non solo di tracciare un quadro del settore ma anche di “prendere coscienza” delle necessità più sentite dalla committenza e dagli occupanti.

Trend 1: Resilienza
Sarà che i disastri naturali spaventano enormemente e che una corretta progettazione è l’unico mezzo per limitare i danni inevitabili, fatto sta che la progettazione sta mettendo al primo posto la questione della resilienza. La maggiorparte delle opere che si stanno realizzando e che si realizzaranno nei prossimi anni punteranno su materiali e tecniche di progettazione in grado di resistere a terremoti, inondazioni, tornadi, e via dicendo. A confermarlo è anche Robin Guenther, progettista dell’American Institute of Architects Fellow (FAIA), secondo cui l’uragano Sandy ha segnato uno spartiacque, e da quel momento in poi la progettazione ha iniziato seriamente a riflettere sulla necessità di garantire l’assoluta incrollabilità degli edifici.

Trend 2: Sostenibilità
Da diversi anni a questa parte l’architettura mostra sempre più una vocazione green. E secondo il report non è una moda passeggera perché il risparmio energetico ed idrico e la sostenibilità degli edifici sono ormai diventati aspetti fondanti dai quali non sarà più possibile prescindere. Ma c’è un aspetto, secondo i progettisti, che caratterizzerà la progettazione del 2014 e oltre: la ricerca di materiali “salubri”. Per troppo tempo si sono utilizzati materiali edili nocivi (basti pensare all’amianto) ed è necessario un cambiamento per garantire il benessere degli occupanti e del pianeta in generale.

Trend 3: Active Design

In un’epoca, come quella attuale, in cui si vive perlopiù nelle grandi città, si lavora molto, ci si sposta poco a piedi (o in bici) e si mangia male, le malattie più diffuse sono proprio quelle legate all’obesità e al poco esercizio fisico. Ecco che la progettazione urbana deve assumere un ruolo principe in questo senso. Gli Usa- i più colpiti dai fenomeni di sovrappeso e alimentazione scorretta- hanno redatto, quasi quattro anni fa, le linee guida per l’”Active Design”, ma negli ultimi tempi un po’ ovunque si sta previlegiando una progettazione che stimoli il moto quotidiano: più scale negli edifici e più percorsi pedonabili o ciclabili nelle città. L’unico ostacolo alla “progettazione attiva”, come rivela Joan Blumenfeld dell’American Institute of Architects Fellow (FAIA), è “lo scetticismo da parte dei committenti perché, sebbene ci siano ormai tantissimi studi che confermano il legame tra salute e progettazione, sono ancora pochi quelli che si fidano ciecamente di un progettista che sconsiglia, ad esempio, la realizzazione di ascensori o scale mobili per percorrere brevi percorsi.”
Trend 4: Luoghi di lavoro “multigenerazionali”
I posti di lavoro dovrebbero incentivare le relazioni, gli scambi e il confronto fra colleghi. Il trend degli open space ha parlato (e continua a parlare) chiaro in questo senso. Ma c’è un aspetto su cui, secondo lo studio, si punterà nella progettazione di questi anni: la predilizione per luoghi in grado di accogliere persone di età, e quindi esperienza, diversi. Non più “capi” segregati nei propri uffici blindati, ma “mischiati” ai propri dipendenti.

Trend 5: Tecnologia

Ultimo trend, la tecnologia. Le possibilità che le innovazioni tecnologiche offrono a progettisti e architetti sono ormai enormi e sono ben pochi quelli che non se ne servono. Si va dalle analisi ambientali ed energetiche che molti dispositivi consentono di svolgere ai vari plus tecnologici per la realizzazione e gestione degli edifici, fino ad aspetti più semplici ma che incidono sul lavoro del progettista: l’utilizzo di tablet, smartphone e di applicazioni dedicate che da un lato semplificano il lavoro e dall’altro lo stanno cambiando, privilegiando velocità e condivisione.
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Open Data ed energia: come monitorare i consumi energetici del territorio

opendata_energiaLa più grande sfida di una Smart City è creare un ambiente sostenibile, per esempio ottenendo la riduzione dei consumi di energia; proprio per questo l’Unione Europea ha promosso il Patto dei Sindaci per il risparmio energetico – PAES, attraverso cui dovrà essere fatta una pianificazione dei consumi energetici sul territorio, incentivando la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili.

Presupposto della pianificazione di qualsiasi azione è conoscere la situazione di partenza, cioè i dati dei consumi del territorio (utenze domestiche e produttive); così come per monitorare l’efficacia delle azioni previste nel piano e’ necessario verificare le variazioni dei medesimi dati, in modo da misurarne gli scostamenti e vedere se le azioni previste hanno avuto risultati positivi o meno.

Proprio per questo è essenziale partire dai dati del consumo energetico del territorio, tanto che è stato coniato lo slogan “Raw data energy now”: ma come può fare un Comune ad entrare in possesso di questi dati? Si possono ottenere dai gestori che si occupano di energia? E soprattutto, come contattare i gestori, ora che il mercato non è più in condizione di monopolio e siamo in regime di libera concorrenza?

In realtà, i dati dei consumi delle utenze di energia elettrica e gas sono già da tempo in possesso degli Enti Locali: infatti, a partire dalla Legge Finanziaria del 2005 (art. 1 commi 332, 333 e 334 della legge n. 311 del 31 dicembre 2004), l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei Comuni questi dati attraverso il SIATEL, al fine di effettuare verifiche tributarie.

I dati dei consumi sono annuali e sono riferiti ai soggetti residenti in un dato immobile, identificato con i dati catastali; purtroppo questi dati hanno un formato poco leggibile, e quindi siamo partiti con l’idea di inserirli nel Sistema Informativo Territoriale, con l’obiettivo di visualizzarli sulla mappa del territorio, utilizzando i dati degli immobili e dei residenti come chiavi di ricerca.

Proprio a questo punto ci siamo resi conto che se questi dati vengono opportunamente elaborati con un algoritmo che compara i consumi totali di un edificio con la superficie dell’immobile, si può arrivare alla classificazione energetica delle abitazioni del territorio…. Ed ecco, il gioco è fatto! Dal mash up di 3 diverse banche dati (catasto immobili, anagrafe, consumi energetici) si crea un possibile sistema di monitoraggio dei consumi energetici del territorio.

Ultimo passo, ma non il meno importante, è rendere a disposizione i dati in formato Open: per cui abbiamo scelto il .kml, perché immediatamente visibile e rappresentabile con Google Earth, e il file è a disposizione di tutti sul portale Open Data della Regione Emilia-Romagna.
I dati così pubblicati non hanno alcun riferimento personale, perchè sono comunque riferiti all’immobile nel suo complesso, che vengono visualizzati con il colore corrispondente al livello di classificazione energetica attribuito.

I dati ovviamente andrebbero resi più precisi, mappando anche gli immobili che contengono impianti che producono energia da fonti rinnovabili: in questo caso chi possiede le informazioni è GSE, società pubblica che autorizza gli impianti di produzione di energia.

E inoltre occorre tenere presente che un immobile può avere un basso consumo energetico perché disabitato, e in questo caso è sufficiente verificare se ci siano soggetti residenti; ma tutto ciò rappresenta un ottimo punto di partenza per la rappresentazione della situazione del territorio, soprattutto per iniziare a condividere a vari livelli cosa vuol dire classificazione energetica, e come si rapporta rispetto ai consumi annui, su come si può risparmiare e che incidenza può avere questo risparmio sull’ambiente; in una parola, è utile per creare cultura e condivisione di un modello virtuoso.

Nel documento pubblicato a questo link sono riportati in modo più esaustivo i riferimenti normativi, alcuni accenni alla privacy, le modalità di accesso ai dati, i requisiti di sistema, l’unione delle banche dati, pubblicazione del file in formato aperto, possibili utilizzi dei dati.

A questo punto, l’esperimento può essere replicato su tante realtà, piccole e grandi: perchè non creare una mappa nazionale dei consumi energetici?

L’ambiente sostenibile e il risparmio sono un vantaggio per tutti, vediamo se riusciamo ad ottenere dei miglioramenti usando i dati che abbiamo! Una grande sfida per tutti.
Patrizia Saggini
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Inizio del lavori di manutenzione al Palazzo ATER

ater romamercoledì 15 gennaio ore 11,30
Largo Cesare Reduzzi

INIZIO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE CINQUE SUPERSCALE

saranno presenti:
DANIEL MODIGLIANI (Commissario Straordinario – ATER del Comune di Roma)
FABIO REFRIGERI (Assessore Infrastrutture, Politiche Abitative, Ambiente – REGIONE LAZIO)
PAOLO MASINI (Assessore Periferie e Lavori Pubblici – ROMA CAPITALE)
MAURIZIO VELOCCIA (Presidente del Municipio XI°)
invito




Un buon proposito per giornalisti

rete(…) Infine un buon proposito per giornalisti, responsabili delle pubbliche relazioni e operatori della comunicazione: compratevi un manuale o, meglio, affidatevi a un’agenzia che vi spieghi bene come funziona l’informazione di settore sulla Rete, come si analizzano i dati, come si capisce il coefficiente di penetrazione di un sito, di un blog o di un profilo Instagram. Il 2014 sarà l’anno di internet, di più, l’anno del sorpasso di internet su tutti gli altri mezzi d’informazione. Dimostrarsi impreparati, fare gli snob, piangere sul latte versato della carta che fu non sarà più tollerato. Da nessuno: primi tra tutti i vostri lettori, clienti e consumatori finali.
Simone Marchetti
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La stampante 3D per costruire una casa in meno di 24 ore

stampante per casaDagli States e dalla mente di un geniale inventore iracheno, la macchina per realizzare abitazioni (e non solo) in maniera automatizzata
Costruire una casa nell’arco di una giornata? Ora è possibile, grazie alla tecnica Contour Crafting e all’omonima macchina messa a punto dal geniale professor Behrokh Khoshnevis, prolifico inventore emigrato dall’Iran negli States nel ’74 e detentore di diversi brevetti in settori che vanno dall’ottica alla robotica.

IN FASE DI TEST PRESSO LA UNIVERSITY OF SOUTHERN CALIFORNIA. Ma vediamo meglio in cosa consiste questo progetto: attualmente la University of Southern California sta testando una gigantesca stampante 3D che, assicura Khoshnevis, “potrà essere utilizzata per realizzare una casa intera in meno di 24 ore”.

UNO SPECIALE UGELLO INIETTA IL CALCESTRUZZO LUNGO UNA TRACCIA PREDEFINITA. Questo enorme robot sostituisce operai e carpentieri con uno speciale ugello montato su un cavalletto, da cui viene iniettato il calcestruzzo e che, attenendosi a un modello computerizzato, consente di procedere in maniera del tutto automatica alle varie fasi di costruzione. Conosciuta come “Contour Crafting”, questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il settore delle costruzioni, gli esperti del settore ne sono certi.
PER ALLOGGI “DI EMERGENZA”. Quali potrebbero essere gli sbocchi di un simile sistema di costruzione? Sicuramente la casa di proprietà potrebbe diventare una realtà “allargata” a prezzi accessibili. Inoltre, spiega il suo creatore, Contour Crafting potrebbe anche essere utilizzato in aree colpite da catastrofi naturali per costruire alloggi di emergenza e sostituire rapidamente le case distrutte. Ad esempio, dopo un evento come il tifone Haiyan nelle Filippine, che ha creato quasi 600.000 profughi, Contour Crafting potrebbe essere utilizzato per la costruzione di abitazioni di ricambio di qualità.

STRUTTURE PARTICOLARMENTE RESISTENTI. Si tratta, inoltre, di soluzioni abitative particolarmente resistenti, molto più che quelle realizzate con i “metodi di costruzione tradizionali”. Una parete realizzata con Contour Crafting ha infatti una resistenza tripla rispetto ad un muro “normale”. Secondo Khoshnevis è, sì, una novità, ma è anche uno sbocco tecnologico “nell’ordine delle cose. Se vi guardate intorno – spiega il professore – oggi praticamente tutto è fatto automaticamente, dalle scarpe, ai vestiti, dagli elettrodomestici, alla vostra auto. L’unica cosa che è ancora costruita manualmente sono, appunto, gli edifici “.

NECESSARI ANCORA GLI OPERATORI UMANI? Due sono le osservazioni che, subito, sono state poste al professor Khoshnevis: per prima cosa il fatto che – rendendo automatica la costruzione di una casa, si rende superfluo il lavoro di moltissimi operai oggi impiegati nel settore costruzioni. Secondo l’International Labour Organisation il settore costruzioni impiega quasi 110 milioni di persone nel mondo e “svolge un ruolo importante nella lotta contro gli alti livelli di disoccupazione e nell’assorbimento del surplus di lavoro proveniente dalle aree rurali.” Quali sarebbero, allora, le conseguenze di un sistema come Contour Crafting sul mercato? “C’è preoccupazione per le persone impiegate nel settore edile”, ammette Khoshnevis, “ma la realtà è con Contour Crafting si creerebbero moltissimi nuovi posti di lavoro, per la manutenzione e gestione della macchina ad esempio, ma anche per la realizzazione dei programmi computerizzati di costruzione”. Khoshnevis ricorda inoltre come nel 1900 quasi il 62% di tutti gli americani erano agricoltori, mentre oggi la percentuale si è ridotta all’1,5%.

RISCHIO DI CASE TUTTE IDENTICHE? Seconda osservazione posta al progetto è anche la paura di “case tutte uguali”, senza alcuna personalità o stile. Ma Khoshnevis risponde che “ogni edificio realizzato tramite “Contour Crafted” può essere differente e personalizzato: basta cambiare il programma per computer per ottenere una casa completamente diversa. Poiché gli edifici vengono stampati con un ugello, possono anche essere molto più “creative” delle costruzioni di oggi, ottenendo effetti particolari senza incorrere in costi supplementari.”
PROSSIMI PASSI. Il futuro del progetto è ancora da definirsi, una volta concluse le fasi di test ed osservazione presso la University of Southern California.
Intanto, però, Contour Crafting è stata nominata una delle 25 migliori invenzioni del 2006 dal National Inventors Hall of Fame. Presto i risultati del test e le possibili applicazioni.
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Il giornale che si unisce alla tv per sbarcare sul web

rnewsRNews, il tg che nasce dal web si rinnova
RNews è trasmesso in diretta ogni giorno alle 13.45 su Repubblica.it e su laEffe, canale 50 del digitale terrestre. Il notiziario diventa più dinamico, può contare su tutte le firme del quotidiano e Twitter Time lascia aperta una finestra sui social network
RNEWS si rinnova. Il primo telegiornale online di un grande quotidiano – prodotto da RepubblicaTv, trasmesso da Repubblica. it e in onda su laEffe, la tv Feltrinelli sul canale 50 del dtt – si ripresenta da oggi in una nuova edizione più ricca e più estesa: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, 15 minuti di notizie, analisi, approfondimenti e commenti con le firme e gli inviati di Repubblica. La formula elaborata in questi primi mesi, che ha portato RNews a superare la media di 70mila visualizzazioni al giorno, si perfeziona: alle 13.45 va in onda una edizione più lunga (15 minuti di durata contro i 10 attuali) e alle 19.45 la riproposta delle opinioni e delle storie del giorno con il rullo aggiornato delle notizie.

Una formula insieme più asciutta e più elaborata. Più spazio ai commenti delle firme, un notiziario più rapido e dinamico, un maggiore utilizzo dei collegamenti video per garantire la fruizione di un prodotto ancora più televisivo e allo stesso tempo sempre più appetibile per il web, capace di durare – in tv e online – ben oltre l’attuale segmento segnato dalle due edizioni quotidiane. Come nelle edizioni precedenti, ogni giorno RNews continuerà a rilanciare e a far rivivere il giornalismo dell’intero Sistema Repubblica, con le inchieste e i reportage di Affari & Finanza, del Venerdì e di D, le anteprime della Domenica di Repubblica e di Cult, gli approfondimenti di Salute e di Viaggi, le esclusive digitali di Repubblica. it e di RSera.

Riprendendo l’innovazione avviata in questi mesi con Twitter Time, dal lunedì al venerdì RNews continuerà poi a proporre alle 13.45 l’hashstag per commentare le notizie e i temi del giorno. I tweet degli utenti e dei telespettatori verranno quindi raccolti e rilanciati per tutta la giornata su Repubblica. it: esaltando così l’interattività del primo e unico telegiornale prodotto da un quotidiano, trasmesso dalla tv e aggiornato in tempo reale su Internet.

La nuova edizione di RNews è solo l’ultimo passo del lungo cammino di RepubblicaTv, che a novembre 2013 ha registrato 218 mila utenti unici giornalieri, 2,5 milioni di utenti unici nel mese, 431mila pagine viste al giorno e 13 milioni di pagine viste nel mese. Ampliando la straordinaria offerta di dirette e video, nei mesi recenti RepubblicaTv ha lanciato tra l’altro nuovi format televisivi ideati esclusivamente per il web: da WebNotte, il programma di Ernesto Assante e Gino Castaldo che fra diretta e on demand viaggia verso il mezzo milione di visualizzazioni, a WebCorner, lo speciale curato da Fabrizio Bocca e in onda in occasione dei grandi eventi sportivi, fino a RPrima, il programma dedicato alle anteprime al cinema, nella musica e in libreria, in una formula innovativa tra approfondimento e show interattivo.
di FRANCESCO FASIOLO
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FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

arte fiera24/27 GENNAIO 2014
A BOLOGNA 172 GALLERIE (+ 27% SUL 2013), 1500 OPERE DI OLTRE 1100 ARTISTI ITALIANI E INTERNAZIONALI.
LE NOVITA’:L’APERTURA ALL’OTTOCENTO, IL FOCUS SUI PAESI DELL’EST EUROPA E SULLA CINA, LA FOTOGRAFIA IN CITTÀ LA MOSTRA “ARTE FIERA COLLEZIONISMI – IL PIEDISTALLO VUOTO. FANTASMI DALL’EST EUROPA” DI MARCO SCOTINI TORNA ANCHE ART CITY E IL SABATO LA MAGIA DI ART WHITE NIGHT

Arte Fiera, oltre a confermare la propria leadership nazionale, si afferma come una delle principali fiere europee dell’arte moderna e contemporanea, crescendo in numero di espositori e settori rappresentanti. L’edizione 2014, la 38ma, andrà in scena a BolognaFiere dal 24 al 27 gennaio 2014 registrando un aumento importante delle Gallerie selezionate che saranno 172, divise in 5 sezioni, con un aumento del 27% rispetto alla precedente edizione. La lista completa è consultabile on line sul sito di Arte Fiera e contiene al suo interno i nomi più importanti del panorama nazionale. Sono 118 le gallerie di moderno e contemporaneo, di cui una decina dedicate alla seconda metà dell’’800, 20 quelle specializzate nella fotografia, 10 che hanno puntato al Focus sull’Est Europa, 15 al Solo Show e 7 nelle Nuove proposte, sezione dedicata ai giovani artisti. Ben più di 1500 in totale le opere esposte e oltre 1.100 gli artisti presenti con una propria opera, dai nomi più noti e consolidati, alle giovani promesse dell’arte contemporanea, ai capolavori ancora poco conosciuti dell’Est Europa, così come artisti di grande valore del tardo 800 italiani e stranieri, e i grandi fotografi, categorie che rappresentano una delle principali novità della manifestazione. Saranno presenti, inoltre, più di trenta fra case editrici, librerie specializzate in arte e istituzioni museali.
“La crescita di partecipazione ad Arte Fiera è ancora più importante – ha sottolineato il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli – perchè è il risultato della nuova impostazione promossa dai direttori artistici come fiera curatoriale. In questo modo Arte Fiera torna ad essere l’appuntamento di riferimento per il mondo dell’arte moderna e contemporanea, che valorizzando le gallerie partecipanti propone temi e percorsi al mercato e al sistema dell’arte, oltre che fiera, quindi, un grande evento culturale”.
La Fiera si svolgerà nei due Padiglioni storici che già l’anno passato hanno accolto la rinnovata formula espositiva di Arte Fiera, i padiglioni 25 e il 26 realizzati dall’architetto
Benevolo che con le loro grandi vetrate permettono alla luce naturale di esaltare le opere in mostra, occupando un totale di 10.000 metri quadrati di superficie espositiva.
Arte Fiera si ripropone come l’evento leader in Italia per tutti gli appassionati e i collezionisti dell’arte che va dal moderno al contemporaneo. Un primato costruito nel tempo con una sapiente organizzazione da parte di BolognaFiere e un’attenzione costante nel proporre la massima qualità ai collezionisti che si recano a Bologna.

LA “NUOVA” ARTE FIERA
L’edizione 2014 di Arte Fiera è frutto di una scelta precisa dei due direttori artistici, che hanno adottato un’impostazione più curatoriale degli agli anni precedenti, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente l’impianto di AF rendendola più competitiva rispetto ad altre fiere italiane ed internazionali. Molte collezioni, infatti, si stanno aprendo alla multidisciplinarietà, includendo opere ed oggetti di differenti epoche e stili. Dalla prossima edizione la proposta delle opere in esposizione e in vendita si amplia per tipologia – pittura, disegno, scultura, video installazione, fotografia – e per periodi storici grazie all’introduzione di alcune nuove sezioni. Dalla seconda metà dell’Ottocento, periodo storico che per la prima volta viene introdotto, sino all’arte emergente e dei paesi dell’Est Europa, per arrivare alla fotografia (in collaborazione con MIA Art Fair di Milano), in linea con le tendenze internazionali che vogliono offrire al collezionista una proposta quanto più completa possibile.

Paesi dell’Europa Orientale
Una Special Focus Section curata da Marco Scotini, dedicata a questa area geografica selezionata per il 2014, la cui economia emergente ha dato un grosso slancio al mercato dell’arte e alla scena culturale in genere. In Fiera le dieci gallerie di questa area saranno riunite in un settore specifico, mentre in città la mostra “Arte Fiera Collezionismi – Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa”, allestita presso il Museo Civico Archeologico (dal 24 gennaio al 16 marzo 2014) esporrà le collezioni italiane (per citarne alcune come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti) e gli artisti internazionali (Ilya Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu, Nedko Solakov, Deimantas Narkevicius, Mircea Cantor) in una grande rassegna dedicata alla scena artistica dell’area post-sovietica contemporanea.

L’ottocento
Tra le novità l’apertura, proposta e condivisa dai Direttori artistici, all’arte della seconda metà dell’Ottocento, in una visione curatoriale che punta l’attenzione sulla capacità di molti artisti del secolo precedente di anticipare i tempi a venire. Una scelta che conferma una tendenza generale, riscontrabile in diverse altre fiere d’arte, che gioca proprio sul confronto fra antico, moderno e contemporaneo. Da qui il coraggio di affiancare l’Ottocento dei Macchiaioli, di De Nittis, di Boldini, di Lega alla contemporaneità, in una visione dell’arte che prescinda e superi confini temporali e geografici. Sono una decina di Gallerie italiane coinvolte con l’obiettivo di qualificare ulteriormente Arte Fiera rendendola più competitiva rispetto ad altre fiere italiane ed internazionali.

La Fotografia
Per questo appuntamento, curato da MIA Fair, sono state selezionate 20 gallerie che presenteranno progetti di artisti italiani (Franco Fontana, Vittore Fossati, Maurizio Galimberti, Mario Giacomelli, Paolo Ventura) e internazionali quali Andres Serrano (Cuba), Robert Gligorov (Macedonia), Gohar Dashti (Iran) e Olivier Roller (Francia). L’intento è proporre un percorso dalla fotografia storica a quella contemporanea sviluppato sia da fotografi affermati che emergenti, grazie a stand che affronteranno in maniera trasversale il lavoro di più autori attraverso tematiche come il viaggio e i non luoghi o come l’indagine sul corpo e gli spazi, vi saranno inoltre stand monografici.
Accanto alle grandi sezioni dedicate all’Arte Moderna e Contemporanea, alla sezione riservata alle nuove proposte dell’Est Europa, sulla scia del successo dell’ediziojne precedente Arte Fiera conferma “Solo Show”, le piccole monografiche di grandi interpreti del moderno e del contemporaneo. Infine “Nuove Proposte”, sezione riservata alle gallerie che presentano esclusivamente artisti nati dopo il 1979.

Arte e collezionismo cinese con BolognaFiere SH Contemporary
Il mercato del collezionismo dell’arte contemporanea cinese avrà una particolare attenzione all’interno di Arte Fiera che collaborerà alla nuova edizione in Cina di BolognaFiere Sh Contemporary, la principale fiera d’ arte contemporanea in Cina, organizzata da BolognaFiere a Shanghai dall’11 al 14 settembre 2014. La collaborazione darà vita alla mostra “Discovering Ink”, a cura di Guido Mologni, direttore di Sh Contemporary. L’uso dell’inchiostro su carta nell’arte cinese è un elemento ricco di storia e di significato con profonde influenze che arrivano fino ai giorni nostri. La mostra è la prima testimonianza in Italia in questo ambito e annovera importanti artisti cinesi che sul piano internazionale si sono imposti negli ultimi anni, quali Qin Feng, Qui Deshu, Zhang Hao e altri.

ARTE FIERA EVENTI
Arte Fiera Conversations
Arte Fiera 2014 rinnova il ricco e qualificato programma di “Conversations”, almeno dodici tra incontri e tavole rotonde sullo stato del mercato dell’arte che vedranno come protagonisti galleristi, curatori, direttori di musei e collezionisti di primo piano nel mondo dell’arte moderna e contemporanea. Particolare attenzione sarà data ad alcune importanti Corporate Collections internazionali quali EVN Group, Lhoist, VAC Foundation, Erste Foundation, ai temi della creazione artistica nei Paesi dell’Europa Orientale, dell’Asia Centrale, della Cina e naturalmente d’Italia.

Art City Bologna e Art white night
Tutta la città di Bologna, nei giorni di apertura di Arte Fiera, sarà coinvolta e diventerà essa stessa un grande contenitore e palcoscenico per numerosi eventi legati all’arte contemporanea e moderna. In collaborazione con il Comune di Bologna, assessorato alla Cultura, sarà riproposto ART CITY, il calendario di iniziative che si svolgeranno nei musei
cittadini, curato e coordinato da Gianfranco Maraniello , direttore del MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La notte del sabato sarà poi tradizionalmente dedicata alle proposte degli operatori commerciali e culturali bolognesi, con la Art White Night che ogni anno richiama decine di migliaia di persone a Bologna per la Notte Bianca dell’Arte.

Premio Euromobil under 30
Agli artisti under 30, nati dopo il 1983, è riservato il Premio Euromobil under 30, ottava edizione, promosso dal Gruppo Euromobil, main sponsor della manifestazione. Il Premio sarà assegnato da una qualificata giuria di critici ed esperti del settore. La premiazione avverrà durante sabato 25 gennaio, alle ore 16.00, nello Spazio del Gruppo Euromobil “I luoghi dell’arte, i luoghi del design” e il vincitore sarà invitato a “interagire” con le collezioni del Gruppo Euromobil.
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ticket online
mappa interattiva degli eventi in città
le opere selezionate dai galleristi




Salve le risorse dei fondi europei tutti i programmi hanno superato i target

ueStavolta, sembra che l’ Italia ce l’ abbia finalmente fatta. Tutti i 52 Programmi Operativi dei Fondi Strutturali europei hanno superato i target di spesa evitando la perdita di risorse legata alla scadenza del 31 dicembre 2013. In totale la spesa ha raggiunto il 52,7% delle risorse programmate, a fronte di un obiettivo minimo di spesa per il 2013 pari al 48,5%. Alla fine del 2012 la spesa era rimasta inchiodata, invece al 37%. Il quadro emerge dai dati aggiornati alla fine dell’ anno, relativi alla spesa certificata che misura lo stato di attuazione della politica di coesione per il complesso delle Regioni italiane. In sostanza fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2013, sono state certificate alla Commissione europea spese pari a circa 6,8 miliari di euro, proseguendo nella forte accelerazione dell’ utilizzo delle risorse a disposizione dell’ Italia per il periodo 2007-2013. Un’ accelerazione evidenziata anche dai dati del bilancio comunitario che attestano pagamenti all’ Italia per oltre5 miliardi di euro nei primi 11 mesi del 2013, il che pone il nostro Paese al secondo posto della classifica tra i migliori utilizzatori del 2013 delle risorse. Soddisfatto il ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia, che sottolinea come «questo risultato sia stato raggiunto grazie all’ impegno delle amministrazioni pubbliche, regionali e centrali e alle sollecitazioni e al contributo del partenariato economico e sociale. Abbiamo utilizzato 7 miliardi contro la recessione»
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#TwitterFiction Festival 2014

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Si può partecipare in qualsiasi lingua




Street Art: i “quadri” del greco Ino ispirati a Gaudì e a Jenny Saville

inoUna bomboletta spray al posto del pennello e un muro bianco al posto della classica tela. Gli strumenti non sono quelli tradizionali di un pittore ma il risultato è altrettanto stupefacente: i ritratti di Ino, street artist di Atene, sono (enormi) quadri moderni esposti per le vie di diverse città europee: da Madrid ad Amsterdam. Il ragazzo ha studiato all’Accademia delle Belle Arti e dice di ispirarsi alla pittrice inglese Jenny Saville e al grande Gaudì. “Non tutti vanno alle mostre d’arte – dice Ino – Il potere della Street Art sta nell’essere a disposizione delle persone nel corso della loro vita quotidiana”.
Di Pier Luigi Pisa, L’Huffingtonpost
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