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Dichiaro ufficialmente aperta la primavera

un'immagine vale più di mille parole

un’immagine vale più di mille parole

Comincia la primavera, ci sono tutti i sintomi: gli alberi in fiori, il PIL in crescita, Moody’s che dà un’outlook positivo, forze nuove e giovani al governo, cantieri che si riaprono nelle periferie tra cui a Corviale, daje che ripartiamo




ACCADE NEL QUADRANTE

accade

venerdì 14 febbraio 2014 ore 21

LA NOTTE DEL CUORE

serata spettacolo di pattinaggio artistico a rotelle
a sostegno di UNICEF

Bocciodromo Via Fiume Bianco 75

ingresso 7 euro
info : bruno.rivaroli@yahoo.it www.pattinaggio.jimdo.com

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14 – 15 – 16 febbraio 2014

II    TROFEO INTERNAZIONALE

DI PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE

ROMA ROLL-LINE COPPA LIBERTAS

Bocciodromo Via Fiume Bianco 75

Palamphili Via di Vigna Girelli 80-82

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TEATRO ARVALIA

Via Quirino Majorana n.139
RE CARLETTO, SUA FIGLIA PEPPINA,

IL MAGO CARCIOFO E IL CIAMBELLANO OPILLO

Regia Emanuela Petitti
Favola per burattini, narrante con musica dal vivo
testo di Antonio Ferrara – musiche di Michele Piersanti

Sabato 15 e Domenica 16 febbraio, ore 16.00

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17 Febbraio 2014 ore 19

CONCERTO: INCONTRI MUSICALI AL COLLE

CONCERTO FINALE MASTERCLASS CANTO M° MICAELA CAROSI
Musiche di autori vari con Mostra di opere pittoriche a cura dell’Associazione Art ArvaliaOnlus

Teatro dell’Istituto “Colle La Salle” Via dell’Imbrecciato, 181 Roma

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MITREO ISIDE

Via Marino Mazzacurati, 61-63

Domenica 16 Febbraio 2014

LA MILONGA DEL DOMINGO

Il tradizionale appuntamento domenicale al Mitreo con OpenClass e serata di Tango Argentino (dalle ore 19,30).
Info www.tangoallegria.it

15 – 16 Febbraio 2014

INCONTRO PER CORSO BASE PITTURA ENERGETICA METODO MELAJNA

Argomento dell’incontro sarà l’energia del 2° Chakra. Info www.metodomelajna.it

info:
IL MITREO – ARTE CONTEMPORANEA www.mitreoiside.com info@mitreoiside.com
tel.: 06065678224

***

BIBLIOTECA COMUNALE “GUGLIELMO MARCONI”

Via Gerolamo Cardano, 135

Lunedì 17, ore 20.00

Invito all’Opera “Dasrheingold” di R. Wagner a cura di M. Laurenza

Martedì 18 febbraio ore 17.00

“La cultura si mangia. La ricerca scientifica come occasione per il rilancio dell’Italia”

Con l’autore Pietro Greco.

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CINEARGENTINA – RASSEGNA DI CINEMA ARGENTINO

Lunedì 17 febbraio, ore 16.30

Cosa piove dal cielo

Regia Sebastìan Borensztein 2012; 93’

Info

BIBLIOTECA COMUNALE “G. MARCONI”

guglielmomarconi@bibliotechediroma.it tel. 0645460301

***

BIBLIOTECA “R.NICOLINI” di CORVIALE

Via Mazzacurati, 76

tutti i venerdì dalle 15 alle 18
Apertura Sportello informativo al Centro di Documentazione sui disturbi e le difficoltà evolutive. Lo sportello fornirà agli utenti assistenza sui libri da consultare o prendere in prestito, adatti alle esigenze richieste, sulle tematiche di autismo, dislessia, difficoltà di apprendimento. In collaborazione con www.sadilibro.org e la casa Editrice Bianco e Nero

Lunedì 17 febbraio ore 20.00
Invito all’Opera: “Dasrheingold” di R. Wagner a cura di M. Laurenza

Martedì 18 febbraio ore 17.00
“La cultura si mangia. La ricerca scientifica come occasione per il rilancio dell’Italia. Con l’autore Pietro Greco.

Info:
BIBLIOTECA RENATO NICOLINI

http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=biblioteca_corviale.wp

telefono (0039) 06 45460421

fax (0039) 06 65670318

e-mail renatonicolini@bibliotechediroma.it

 

 




Newsletter Maurizio Veloccia

newsletter velocciaALLUVIONE: MAI PIU EMERGENZA!  

Gli eventi metereologici dei giorni scorsi hanno causato gravi danni nel nostro territorio, soprattutto a Piana del Sole e a Ponte Galeria. Molti problemi nelle case allagate, nelle aziende, nei campi, tante persone che non sono potute rientrare nelle loro abitazioni per alcuni giorni. Il Municipio si è attivato sin da subito, allestendo l’unità di crisi e ospitando circa 60 persone nella palestra della scuola Fratelli Cervi, a Casetta Mattei. Voglio fare un grande, immenso, ringraziamento ai volontari della Protezione Civile, agli agenti di Polizia Locale e all’Ufficio Tecnico del nostro Municipio che hanno lavorato per tre giorni, 24 ore al giorno, per fronteggiare l’emergenza, risolvere i problemi e dare assistenza e supporto alle persone in difficoltà. Quando questa fase critica sarà terminata, sarà obbligatorio mettere immediatamente in campo una serie di interventi strutturali volti a ripristinare la sicurezza nel territorio e, soprattutto, evitare il ripetersi di avvenimenti simili. È vero, ci siamo trovati di fronte ad un evento straordinario ma è altrettanto vero che, con alcuni interventi strutturali e di prevenzione, si possono evitare danni ancor più gravi e possibili tragedie. Per questo ritengo sia stato gravissimo il definanziamento, avvenuto nel 2011, di circa 4.750.000 euro, che doveva servire alle opere infrastrutturali per mitigare il rischio idrogeologico di Piana del Sole. Proprio in questo senso, la Giunta del Municipio XI ha approvato una Memoria contenente una serie di provvedimenti urgenti. Nel documento si chiede che siano stanziati fondi straordinari per il risarcimento dei danni subiti, che siano previste agevolazioni per chi ha contratto mutui o prestiti (al fine di poter dilazionare o procrastinare le rate per l’anno 2014) e che siano stanziati fondi straordinari per consentire gli interventi di ripristino delle strade, sia pubbliche, sia private aperte al pubblico transito, e degli edifici pubblici danneggiati. Positiva, in tal senso, la delibera approvata dalla giunta capitolina che stanzia già un primo importo per i nuclei familiari che hanno subito disagi. A tal proposito, appena pubblicato il bando, il Municipio si attiverà per ricevere le richieste di sostegno da parte delle famiglie colpite.  

 

LA COPPA DEL MONDO A CORVIALE  

Il 19 febbraio sarà una giornata all’insegna dello sport che i bambini del Municipio, cui è dedicata, difficilmente dimenticheranno. Quel giorno, infatti, al Campo dei Miracoli del Calciosociale a Corviale, gli alunni delle scuole del territorio vedranno dal vivo la Coppa del Mondo di calcio, insieme ad alcuni giocatori della nazionale. In occasione delle fasi finali dei prossimi mondiali, infatti, il trofeo sta facendo il giro dei paesi partecipanti e, per la tappa romana, si è pensato di portarlo a Corviale, nel campo del Calciosociale: una realtà che unisce sport e sociale, un vero fiore all’occhiello per il nostro Municipio. La presenza della Coppa sarà anche l’occasione per accendere i riflettori su Corviale e sul Campo dei Miracoli i cui lavori stanno per terminare e che sarà inaugurato in primavera.  

 

RIPRESI LAVORI PONTICELLO PORTUENSE  

Finalmente sono ripresi i lavori per l’allargamento di via Portuense, in corrispondenza con il cavalcavia ferroviario. La riapertura del cantiere fermo da più di due anni, è stata resa possibile dallo sblocco dei fondi necessari, circa 650 mila euro, avvenuta grazie al lavoro svolto dai nostri uffici, in coordinamento con l’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale. Abbiamo sempre considerato strategica la ripresa di questi lavori per risolvere il problema della strettoia costituita dall’attuale sottopasso, garantire il ripristino del trasporto pubblico su via Portuense e permettere il collegamento diretto con il quartiere Marconi. Insieme ai lavori per il completamento del raddoppio sarà, infatti, realizzata una nuova fermata Bus tra il Ponte ferroviario e via Quirino Majorana. I lavori avranno una durata pianificata di ulteriori 180 giorni dalla loro ripresa effettiva, con l’unica incognita dei risultati dei nuovi sondaggi archeologici che, in ragione di eventuali ritrovamenti di reperti, potrebbero rallentare gli interventi.  

 

APERTURA PARCHEGGIO MAGLIANA ANTICA  

A fine gennaio è stato aperto il piano superiore del nuovo parcheggio a via della Magliana Antica: 52 nuovi posti auto, accessibili da Via Pozzo Pantaleo. Una volta ultimata, l’opera progettata e realizzata dal Municipio XI, si svilupperà su due piani, per una superficie complessiva di circa 3.000 metri quadri, che potranno ospitare circa 100 posti auto. Con questa apertura abbiamo reso immediatamente disponibili 52 nuovi posti e abbiamo iniziato a riorganizzare la sosta lungo via della Magliana Antica. Il prossimo passo sarà quello di adottare il doppio senso di marcia per l’intera via e consentire, così, il transito dei veicoli provenienti dalla via Portuense direttamente verso piazza Meucci e quindi Lungotevere e via della Magliana (direzione GRA), superando il nodo stradale di via Q. Majorana/via O. da Gubbio.  

 

FESTEGGIAMO INSIEME IL CARNEVALE  

In occasione della domenica ecologica, il 23 febbraio, a Via Oderisi da Gubbio (nel tratto compreso tra via F. Grimaldi e Via B. Cristofari) si terrà la manifestazione enogastronomica “Colori e Sapori di Carnevale”. La  manifestazione sarà un’occasione di incontro e socializzazione, dedicata in particolar modo ai più piccoli, che potranno riappropriarsi di quel tratto di strada, chiuso per l’occasione e trasformato in isola pedonale. Si svolgeranno, infatti, una sfilata in maschera dei bambini delle scuole materne del Municipio, un concorso  per premiare le maschere più creative ed originali, laboratori creativi e varie esibizioni dedicate ai più piccoli. La giornata sarà, inoltre, l’occasione per conoscere le antiche tradizioni agroalimentari ed artigianali, attraverso la degustazione e la vendita di prodotti. Una bella giornata, quindi, per vivere questa parte del quartiere liberamente, in assoluta tranquillità, passeggiando oppure partecipando alle diverse attività previste. Il programma dettagliato della manifestazione sarà disponibile sul sito del Municipio nei prossimi giorni.  

 

CIRCUITO ARCHEOLOGICO  

Il Municipio ha approvato la delibera che istituisce il percorso dei siti storico archeologici del Municipio e definito, contestualmente, il calendario delle visite: ben 45 aperture dei luoghi di interesse storico presenti nel nostro territorio. L’istituzione di questo percorso rappresenta un importante passo in avanti nella gestione e fruibilità delle nostre ricchezze: un’occasione importante per trasformare, attraverso politiche di programmazione e pianificazione, le nostre bellezze in risorse. Tra i siti che saranno visitabili gratuitamente sono compresi: il forte portuense, le catacombe di Generosa, il tempio degli Arvali e la necropoli di Vigna Pia. Il calendario dettagliato delle visite guidate è disponibile sul sito del Municipio.  

 

RIAPRE SCUOLA VIVA  

Scuola Viva ha riaperto. Abbiamo seguito da vicino l’evolversi della vicenda dell’Associazione costretta ad interrompere la propria attività in seguito ad un’ordinanza del TAR. Scuola Viva, sul territorio da quasi quaranta anni, fornisce assistenza alle persone con disabilità attraverso il suo Centro di Riabilitazione, una struttura dedicata alle attività di riabilitazione estensiva e di mantenimento per patologie complesse. Abbiamo tenuto molte riunioni sensibilizzando tutti gli attori, anche istituzionali, coinvolti nella vicenda, perché Scuola Viva è un centro di eccellenza e un punto di riferimento per il nostro territorio. E pochi giorni fa, finalmente, il Centro ha riaperto e i suoi assistiti hanno potuto tornare a ricevere il supporto, le cure e il sostegno di cui necessitano.  

 

PROGETTAZIONE PARTECIPATA PARCO PAPARESCHI  

Abbiamo deciso di avviare la progettazione partecipata del Parco Papareschi (zona Marconi). Si tratta di un’opera estremamente importante ed attesa dai cittadini che finalmente potranno usufruire di un vero “polmone verde”, in un quartiere che soffre da decenni la carenza di spazi aperti e fruibili dalle famiglie. A breve, quindi, inviteremo i cittadini a partecipare agli  incontri aperti dove si discuterà del progetto e di come e dove poterlo migliorare. Quello del Parco Papareschi è il secondo iter di progettazione partecipata nel nostro territorio. Il primo, avviato a gennaio, ha riguardato la nuova piazza di Corviale, che dovrà nascere nell’area all’inizio di via Poggio Verde.  

 

GIARDINI DI VIA DEI MAZZANTI A CASETTA MATTEI  

Molti cittadini ci sollecitano l’apertura dei giardini di via dei Mazzanti che sono stati realizzati già da diverso tempo e non ancora resi fruibili. Il problema è dovuto alla mancata fine del collaudo delle opere che, insieme al vicino parcheggio, sono state realizzate da operatori privati in cambio di alcune concessioni edilizie rilasciate nel passato. Il Municipio, che purtroppo non ha competenze dirette in merito, ha sollecitato più volte gli uffici preposti e, infine, ha chiesto che si adotti una procedura di deroga per permettere almeno la consegna delle aree verdi e la loro apertura al pubblico.  

Speriamo che tale richiesta venga presto accolta.  

 

CHIUSURA DI VIA MIZZI  

Da qualche giorno Via Enrico Mizzi è stata chiusa al traffico. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di una sentenza del TAR del Lazio (n.2707/2013) che ha annullato i provvedimenti presi dal Municipio con cui si disponeva l’apertura al transito veicolare sia della stessa via Enrico Mizzi e sia di via Enrico Albanese, prima chiuse alla confluenza con via Pietro Frattini. Ovviamente siamo consapevoli che ciò creerà alcuni disagi, testimoniati anche dalle prime segnalazioni che ci sono giunte, ma purtroppo non si poteva fare altrimenti.  

 




I giudici Ue: un sito web può linkare opere protette disponibili in accesso libero su un altro portale

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SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 13 febbraio 2014 «Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Diritto d’autore e diritti connessi – Direttiva 2001/29/CE – Società dell’informazione – Armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi – Articolo 3, paragrafo 1 – Comunicazione al pubblico – Nozione – Collegamenti Internet (“collegamenti cliccabili”) tramite i quali si accede ad opere protette»

Nella causa C‑466/12, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dallo Svea hovrätt (Svezia), con decisione del 18 settembre 2012, pervenuta in
cancelleria il 18 ottobre 2012, nel procedimento Nils X., Sten W.,Madelaine Y.,Pia A.
contro
Retriever Sverige AB,
LA CORTE (Quarta Sezione), composta da L. Bay Larsen, presidente di sezione, M. Safjan, J. Malenovský (relatore), A. Prechal e
S. Rodin, giudici, avvocato generale: E. Sharpston cancelliere: C. Strömholm, amministratore
vista la fase scritta del procedimento e in seguito all’udienza del 7 novembre 2013, considerate le osservazioni presentate:
– per N. X., S. W. e M. Y., da O. Wilöf, förbundsjurist;
– per P. A., da R. Gómez Cabaleiro, abogado, e M. Wadsted, advokat;
– per la Retriever Sverige AB, da J. Åberg, M. Bruder, e C. Rockström, advokater;
– per il governo francese, da D. Colas, F.‑X. Bréchot e B. Beaupère-Manokha, in qualità di
agenti;
– per il governo italiano, da G. Palmieri, in qualità di agente, assistita da S. Fiorentino,
avvocato dello Stato;
– per il governo del Regno Unito, da J. Beeko, in qualità di agente, assistita da N. Saunders,
barrister;
– per la Commissione europea, da J. Samnadda e J. Enegren, in qualità di agenti,
vista la decisione, adottata dopo aver sentito l’avvocato generale, di giudicare la causa senza
conclusioni, ha pronunciato la seguente
Sentenza
1 La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione dell’articolo 3, paragrafo 1,
della direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001,
sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella societ�
dell’informazione (GU L 167, pag. 10).
2 Tale domanda è stata presentata nell’ambito di una controversia avviata dai sigg. X. e W.,
nonché dalle sig.re Y. e A., nei confronti della società Retriever Sverige AB (in prosieguo: la
«Retriever Sverige») ai fini del risarcimento del preteso danno da essi subìto per effetto
dell’inserimento sul sito Internet di tale società di collegamenti cliccabili («ipertestuali») che
rinviano ad articoli di cui i medesimi sono titolari del relativo diritto d’autore.
Contesto normativo , Il diritto internazionale
Il Trattato dell’OMPI sul diritto d’autore
3 L’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) ha adottato a Ginevra, il 20
dicembre 1996, il Trattato dell’OMPI sul diritto d’autore (in prosieguo: il «Trattato dell’OMPI sul
diritto d’autore»). Esso è stato approvato a nome della Comunità europea con la decisione
2000/278/CE del Consiglio, del 16 marzo 2000 (GU L 89, pag. 6).
4 L’articolo 1, paragrafo 4, del Trattato dell’OMPI sul diritto d’autore prevede che le parti
contraenti devono conformarsi agli articoli da 1 a 21 della Convenzione per la protezione delle
opere artistiche e letterarie, firmata a Berna il 9 settembre 1886 (Atto di Parigi del 24 luglio 1971),
nel testo risultante dalla modifica del 28 settembre 1979 (in prosieguo: la «Convenzione di Berna»).
La Convenzione di Berna
5 L’articolo 20 della Convenzione di Berna, intitolato «Accordi particolari tra i Paesi
dell’Unione», dispone quanto segue:
«I Governi dei Paesi dell’Unione si riservano il diritto di concludere tra loro accordi particolari, in
quanto questi conferiscano agli autori diritti più estesi di quelli concessi dalla Convenzione, ovvero
contengano altre stipulazioni che non siano in contrasto con la presente Convenzione. Rimangono
applicabili le disposizioni degli accordi esistenti che soddisfino le condizioni precitate».
Il diritto dell’Unione
6 I considerando 1, 4, 6, 7, 9 e 19 della direttiva 2001/29 enunciano:
«(1) Il trattato prevede l’instaurazione di un mercato interno, e la creazione di un sistema che
garantisca l’assenza di distorsioni della concorrenza nel mercato interno. L’armonizzazione delle
legislazioni degli Stati membri relative al diritto d’autore e ai diritti connessi contribuisce al
raggiungimento di tali obiettivi. (…)
(4) Un quadro giuridico armonizzato in materia di diritto d’autore e di diritti connessi, creando
una maggiore certezza del diritto e prevedendo un elevato livello di protezione della propriet�
intellettuale, promuoverà notevoli investimenti in attività creatrici ed innovatrici, segnatamente
nelle infrastrutture delle reti, e di conseguenza una crescita e una maggiore competitivit�
dell’industria europea per quanto riguarda sia la fornitura di contenuti che le tecnologie
dell’informazione nonché, più in generale, numerosi settori industriali e culturali. (…)
(…)
(6) Senza un’armonizzazione a livello comunitario, la produzione legislativa già avviata a livello
nazionale in una serie di Stati membri per rispondere alle sfide tecnologiche può generare differenze
significative in materia di protezione e, di conseguenza, restrizioni alla libera circolazione dei
servizi e prodotti che contengono proprietà intellettuale o su di essa si basano, determinando una
nuova frammentazione del mercato interno nonché un’incoerenza normativa. L’impatto di tali
differenze ed incertezze normative diverrà più significativo con l’ulteriore sviluppo della societ�
dell’informazione che ha già incrementato notevolmente lo sfruttamento transfrontaliero della
proprietà intellettuale. Tale sviluppo è destinato ad accrescersi ulteriormente. L’esistenza di
sensibili differenze e incertezze giuridiche in materia di protezione potrebbe ostacolare la
realizzazione di economie di scala per i nuovi prodotti e servizi contenenti diritti d’autore e diritti
connessi.
(7) Anche il quadro giuridico comunitario relativo alla protezione del diritto d’autore e dei diritti
connessi dovrebbe, di conseguenza, essere adattato e completato per il buon funzionamento del
mercato interno. A tal fine dovrebbero essere modificate le disposizioni nazionali sul diritto
d’autore e sui diritti connessi che siano notevolmente difformi nei vari Stati membri o che diano
luogo a incertezze giuridiche ostacolanti il buon funzionamento del mercato interno e l’adeguato
sviluppo della società dell’informazione in Europa, e dovrebbero essere evitate risposte nazionali
incoerenti rispetto agli sviluppi tecnologici, mentre non è necessario eliminare o prevenire le
differenze che non incidono negativamente sul funzionamento del mercato interno.
(…)
(9) Ogni armonizzazione del diritto d’autore e dei diritti connessi dovrebbe prendere le mosse da
un alto livello di protezione, dal momento che tali diritti sono essenziali per la creazione
intellettuale. La loro protezione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo della creativit�
nell’interesse di autori, interpreti o esecutori, produttori e consumatori, nonché della cultura,
dell’industria e del pubblico in generale. (…) (…)
(19) I diritti morali dei titolari dei diritti devono essere esercitati in base al diritto degli Stati
membri nel rispetto delle disposizioni della convenzione di Berna, sulla protezione delle opere
letterarie e artistiche, del trattato WIPO sul diritto d’autore e del trattato WIPO sulle interpretazioni,
le esecuzioni e i fonogrammi (…)».
7 L’articolo 3 della direttiva di cui trattasi così dispone:
«1. Gli Stati membri riconoscono agli autori il diritto esclusivo di autorizzare o vietare qualsiasi
comunicazione al pubblico, su filo o senza filo, delle loro opere, compresa la messa a disposizione
del pubblico delle loro opere in maniera tale che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel
momento scelti individualmente. (…)
3. I diritti di cui ai paragrafi 1 e 2 non si esauriscono con alcun atto di comunicazione al pubblico
o con la loro messa a disposizione del pubblico, come indicato nel presente articolo».
Procedimento principale e questioni pregiudiziali
8 I ricorrenti nel procedimento principale, tutti giornalisti, sono i redattori di taluni articoli
pubblicati, da un lato, sul giornale Göteborgs-Posten e, dall’altro lato, sul sito Internet del
Göteborgs-Posten. La Retriever Sverige gestisce un sito Internet che fornisce ai suoi clienti,
secondo le loro necessità, liste di collegamenti Internet cliccabili verso articoli pubblicati da altri siti
Internet. È pacifico inter partes che gli articoli erano liberamente accessibili sul sito del giornale
Göteborgs-Posten. Secondo i ricorrenti nel procedimento principale, se il cliente clicca su uno di
questi collegamenti non si rende conto chiaramente di essere trasferito su un altro sito per accedere
all’opera di suo interesse. Per contro, secondo la Retriever Sverige il cliente è consapevole del fatto
che cliccando su uno di questi collegamenti viene trasferito su un altro sito.
9 I ricorrenti nella causa principale hanno citato la Retriever Sverige dinanzi allo Stockholms
tingsrätt (Tribunale di Stoccolma) per ottenere il risarcimento del danno derivante dal fatto che tale
società avrebbe sfruttato, senza la loro autorizzazione, taluni loro articoli, mettendoli a disposizione
dei suoi clienti.
10 Con sentenza dell’11 giugno 2010 lo Stockholms tingsrätt ha respinto la domanda. Contro
tale sentenza i ricorrenti nel procedimento principale hanno quindi proposto appello dinanzi allo
Svea hovrätt (Corte d’appello di Svea).
11 I ricorrenti nel procedimento principale hanno giustamente fanno valere dinanzi a tal giudice
che la Retriever Sverige ha violato il loro diritto esclusivo di mettere le loro rispettive opere a
disposizione del pubblico, nel senso che, grazie ai servizi offerti dal suo sito Internet, i suoi clienti
avrebbero avuto accesso alle loro opere.
12 La Retriever Sverige adduce a sua difesa che la fornitura di liste di collegamenti Internet
verso opere messe a disposizione del pubblico su altri siti Internet non costituisce un atto idoneo a
ledere i diritti d’autore. La Retriever Sverige sostiene altresì di non aver effettuato alcuna
trasmissione di una qualsiasi opera protetta, essendosi limitata a segnalare ai suoi clienti i siti
Internet in cui si trovano le opere di loro interesse.
13 Alla luce di queste considerazioni, lo Svea hovrätt ha deciso di sospendere il procedimento e
di sottoporre alla Corte le seguenti questioni pregiudiziali:
«1) Se il fatto che un soggetto diverso dal titolare del diritto d’autore su una determinata opera
fornisca un collegamento cliccabile alla stessa sul proprio sito Internet si configuri come
comunicazione al pubblico dell’opera ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, della [direttiva 2001/29].
2) Se sia rilevante, ai fini della soluzione della prima questione, il fatto che l’opera alla quale
rimanda il collegamento si trovi su un sito Internet accessibile a chiunque senza limitazioni oppure
che l’accesso sia in qualche modo limitato.
3) Se, ai fini della soluzione della prima questione, si debba distinguere il caso in cui l’opera,
dopo che l’utente abbia cliccato il collegamento, sia presentata su un altro sito Internet da quello in
cui l’opera sia presentata con modalità tali da offrire al cliente l’impressione di restare nello stesso
sito Internet.
4) Se uno Stato membro possa stabilire una maggiore tutela del diritto esclusivo dell’autore
includendo nella nozione di comunicazione al pubblico più forme di messa a disposizione di quante
stabilite all’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29».
Sulle tre questioni pregiudiziali
14 Con le sue prime tre questioni, che è opportuno esaminare congiuntamente, il giudice del
rinvio chiede, in sostanza, se l’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29 debba essere
interpretato nel senso che costituisce un atto di comunicazione al pubblico, come previsto da tale
disposizione, la fornitura su un sito Internet di collegamenti cliccabili verso opere protette
disponibili su un altro sito Internet, fermo restando che le opere di cui trattasi sono liberamente
accessibili su questo altro sito.
15 A tale proposito, l’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29 prevede che qualsiasi
comunicazione di un’opera al pubblico deve essere autorizzata dal titolare del diritto d’autore.
16 Da tale disposizione risulta quindi che la nozione di comunicazione al pubblico consta di due
elementi cumulativi, vale a dire «un atto di comunicazione» di un’opera e la comunicazione di
quest’ultima a un «pubblico» (v., in tal senso, sentenza del 7 marzo 2013, ITV Broadcasting e a.,
C‑607/11, non ancora pubblicata nella Raccolta, punti 21 e 31).
17 Per quanto riguarda il primo di tali elementi, ossia l’esistenza di un «atto di comunicazione»,
tale nozione deve essere intesa in senso ampio (v., in tal senso, sentenza del 4 ottobre 2011,
Football Association Premier League e a., C‑403/08 e C‑429/08, Racc. pag. I‑9083, punto 193) e
ciò allo scopo di garantire, come risulta segnatamente dai considerando 4 e 9 della direttiva
2001/29, un elevato livello di protezione ai titolari del diritto d’autore.
18 Nel caso di specie, occorre rilevare che il fatto di mettere a disposizione su un sito Internet
dei collegamenti cliccabili verso opere protette, pubblicate senza alcun limite di accesso su un altro
sito, offre agli utilizzatori del primo sito un accesso diretto a tali opere.
19 Orbene, come risulta dall’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29, perché vi sia «atto
di comunicazione» è sufficiente, in particolare, che l’opera sia messa a disposizione del pubblico in
modo che coloro che compongono tale pubblico possano avervi accesso, senza che sia determinante
che utilizzino o meno tale possibilità (v., per analogia, sentenza del 7 dicembre 2006, SGAE,
C‑306/05, Racc. pag. I‑11519, punto 43).
20 Ne consegue che in circostanze come quelle di cui al procedimento principale, il fatto di
fornire collegamenti cliccabili verso opere tutelate deve essere qualificato come «messa a
disposizione» e, di conseguenza, come «atto di comunicazione», nel senso di detta disposizione.
21 Per quanto riguarda il secondo degli elementi summenzionati, ossia che l’opera protetta deve
essere effettivamente comunicata ad un «pubblico», dall’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva
2001/29 discende che, con «pubblico», tale disposizione si riferisce ad un numero indeterminato di
destinatari potenziali e comprende, peraltro, un numero di persone piuttosto considerevole (sentenze
citate SGAE, punti 37 e 38, nonché ITV Broadcasting e a., punto 32).
22 Orbene, un atto di comunicazione, come quello compiuto dal gestore di un sito Internet
tramite i collegamenti cliccabili, è diretto a tutti gli utilizzatori potenziali del sito gestito da tale
soggetto, vale a dire un numero indeterminato e piuttosto considerevole di destinatari.
23 Pertanto, si deve ritenere che tale gestore effettui una comunicazione ad un pubblico.
24 Ciò premesso, come risulta da costante giurisprudenza, per ricadere nella nozione di
«comunicazione al pubblico», ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29, occorre
che una comunicazione, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, riguardante le
stesse opere della comunicazione iniziale ed effettuata in Internet come la comunicazione iniziale,
quindi con le stesse modalità tecniche, sia rivolta ad un pubblico nuovo, cioè ad un pubblico che i
titolari del diritto d’autore non abbiano considerato, al momento in cui abbiano autorizzato la
comunicazione iniziale al pubblico (v., per analogia, sentenza SGAE, cit., punti 40 e 42; ordinanza
del 18 marzo 2010, Organismos Sillogikis Diacheirisis Dimiourgon Theatrikon kai
Optikoakoustikon Ergon, C‑136/09, punto 38, nonché sentenza ITV Broadcasting e a., cit., punto 39).

25 Nel caso di specie si deve rilevare che la messa a disposizione delle opere di cui trattasi

tramite un collegamento cliccabile, come quello esaminato nel procedimento principale, non porta a
comunicare le opere di cui trattasi ad un pubblico nuovo.
26 Infatti, il pubblico cui la comunicazione iniziale era diretta era costituito dal complesso dei
potenziali visitatori del sito considerato, poiché, essendo a conoscenza del fatto che l’accesso alle
opere su tale sito non era assoggettato ad alcuna misura restrittiva, tutti gli internauti potevano avere
liberamente accesso ad esse.
27 Si deve pertanto dichiarare che, qualora il complesso degli utilizzatori di un altro sito, ai quali
siano state comunicate le opere di cui trattasi tramite un collegamento cliccabile, potesse
direttamente accedere a tali opere sul sito sul quale siano state inizialmente comunicate, senza
intervento del gestore dell’altro sito, gli utilizzatori del sito gestito da quest’ultimo devono essere
considerati come potenziali destinatari della comunicazione iniziale e, quindi, ricompresi nel
pubblico previsto dai titolari del diritto d’autore al momento in cui hanno autorizzato la
comunicazione iniziale.
28 Di conseguenza, in mancanza di un pubblico nuovo, l’autorizzazione dei titolari del diritto
d’autore non è necessaria per una comunicazione al pubblico come quella di cui al procedimento
principale.
29 Tale constatazione non potrebbe essere rimessa in discussione nel caso in cui il giudice del
rinvio dovesse rilevare – cosa che non risulta chiaramente dagli atti – che, quando gli internauti
cliccano sul collegamento in esame, l’opera appare dando l’impressione di essere a disposizione sul
sito in cui si trova tale collegamento, mentre in realtà proviene da un altro sito.
30 Infatti, tale circostanza aggiuntiva non modifica affatto la conclusione secondo cui la
fornitura su un sito di un collegamento cliccabile verso un’opera protetta, pubblicata e liberamente
accessibile su un altro sito, ha l’effetto di mettere a disposizione degli utilizzatori del primo sito
l’opera medesima e costituisce, quindi, una comunicazione al pubblico. Tuttavia, dal momento che
non vi è un pubblico nuovo, per tale comunicazione al pubblico in ogni caso non è necessaria
l’autorizzazione dei titolari del diritto d’autore.
31 Per contro, nell’ipotesi in cui un collegamento cliccabile consenta agli utilizzatori del sito in
cui si trova tale collegamento di eludere misure restrittive adottate dal sito in cui l’opera protetta si
trova per limitare l’accesso del pubblico ai soli abbonati e, in tal modo, costituisca un intervento
senza il quale tali utilizzatori non potrebbero beneficiare delle opere diffuse, il complesso di tali
utilizzatori dovrà essere considerato quale pubblico nuovo, che non è stato preso in considerazione
dai titolari del diritto d’autore al momento in cui hanno autorizzato la comunicazione iniziale,
ragion per cui per tale comunicazione al pubblico si impone l’autorizzazione dei titolari. Ciò
avviene, in particolare, allorché l’opera non sia più a disposizione del pubblico sul sito in cui sia
stata comunicata inizialmente o sia ormai disponibile su tale sito esclusivamente per un pubblico
ristretto, mentre sia accessibile su un altro sito Internet senza autorizzazione degli aventi diritto.
32 Pertanto, occorre rispondere alle prime tre questioni proposte che l’articolo 3, paragrafo 1,
della direttiva 2001/29 deve essere interpretato nel senso che non costituisce un atto di
comunicazione al pubblico, ai sensi di tale disposizione, la messa a disposizione su un sito Internet
di collegamenti cliccabili verso opere liberamente disponibili su un altro sito Internet.
Sulla quarta questione
33 Con la sua quarta questione il giudice del rinvio chiede, in sostanza, se l’articolo 3, paragrafo
1, della direttiva 2001/29 debba essere interpretato nel senso che osti a che uno Stato membro possa
stabilire una tutela maggiore per i titolari del diritto d’autore, prevedendo che la nozione di
comunicazione al pubblico comprenda più forme di messa a disposizione di quante stabilite in tale
articolo.
34 A tale proposito, risulta segnatamente dai considerando 1, 6 e 7 della direttiva 2001/29 che
quest’ultima è volta, in particolare, a rimediare all’incoerenza normativa e all’incertezza giuridica
che accompagnano la protezione del diritto d’autore. Orbene, ammettere che uno Stato membro
possa stabilire una tutela maggiore per i titolari del diritto d’autore prevedendo che la nozione di
comunicazione al pubblico comprenda altresì operazioni diverse da quelle elencate all’articolo 3,
paragrafo 1, della direttiva 2001/29, avrebbe l’effetto di creare incoerenza normativa e, quindi,
incertezza giuridica per i terzi.
35 Di conseguenza, l’obiettivo perseguito dalla direttiva 2001/29 risulterebbe inevitabilmente
compromesso se la nozione di comunicazione al pubblico potesse essere intesa dai diversi Stati
membri come comprendente più forme di messa a disposizione di quelle stabilite all’articolo 3,
paragrafo 1, di tale direttiva.
36 È pur vero che il considerando 7 della summenzionata direttiva non è finalizzato a sopprimere
o a prevenire le disparità che non incidono negativamente sul funzionamento del mercato interno.
Tuttavia, si deve rilevare che, se agli Stati membri dovesse essere riconosciuta la facoltà di stabilire
che la nozione di comunicazione al pubblico comprende più forme di messa a disposizione rispetto
a quelle previste all’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva stessa, il funzionamento del mercato
interno ne risulterebbe necessariamente compromesso.
37 Ne consegue che l’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29 non può essere inteso nel
senso che consenta agli Stati membri di stabilire una tutela maggiore per i titolari del diritto
d’autore, prevedendo che la nozione di comunicazione al pubblico comprenda più forme di messa a
disposizione di quelle disposte da tale articolo.
38 Tale conclusione non è inficiata dalla circostanza, dedotta dai ricorrenti nel procedimento
principale nelle loro osservazioni scritte, che l’articolo 20 della Convenzione di Berna prevede che i
Paesi firmatari possano concludere «accordi particolari» per conferire ai titolari di diritti d’autore
diritti più ampi di quelli riconosciuti da tale Convenzione.
39 A tale proposito, è sufficiente rammentare che, allorché una convenzione consenta a uno
Stato membro di adottare un provvedimento che risulti contrario al diritto dell’Unione, senza
tuttavia obbligarlo in tal senso, lo Stato membro deve astenersi dall’adottarlo (sentenza del 9
febbraio 2012, Luksan, C‑277/10, non ancora pubblicata nella Raccolta, punto 62).
40 Poiché l’obiettivo della direttiva 2001/29 risulterebbe inevitabilmente compromesso se la
nozione di comunicazione al pubblico fosse intesa come comprendente più forme di messa di
disposizione di quante stabilite all’articolo 3, paragrafo 1, di tale direttiva, uno Stato membro deve
evitare di utilizzare la facoltà attribuitagli dall’articolo 20 della Convenzione di Berna.
41 Di conseguenza, occorre rispondere alla quarta questione dichiarando che l’articolo 3,
paragrafo 1, della direttiva 2001/29 deve essere interpretato nel senso che osta a che uno Stato
membro possa stabilire una maggiore tutela dei titolari del diritto d’autore, includendo nella nozione
di comunicazione al pubblico più forme di messa a disposizione di quelle disposte da tale articolo.
Sulle spese
42 Nei confronti delle parti nel procedimento principale la presente causa costituisce un
incidente sollevato dinanzi al giudice nazionale, cui spetta quindi statuire sulle spese. Le spese
sostenute da altri soggetti per presentare osservazioni alla Corte non possono dar luogo a rifusione.
Per questi motivi, la Corte (Quarta Sezione) dichiara:
1) L’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 22 maggio 2001, sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi
nella società dell’informazione, deve essere interpretato nel senso che non costituisce un atto di
comunicazione al pubblico, ai sensi di tale disposizione, la messa a disposizione su un sito Internet
di collegamenti cliccabili verso opere liberamente disponibili su un altro sito Internet.
2) L’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29 deve essere interpretato nel senso che osta a
che uno Stato membro possa stabilire una maggiore tutela dei titolari del diritto d’autore,
includendo nella nozione di comunicazione al pubblico più forme di messa a disposizione di quelle
disposte da tale articolo.

 




Realizzata presso il Campus universitario di Savona la prima microrete energetica intelligente

microreteSi tratta del primo esempio di microrete energetica intelligente in Italia: è la Smart Polygeneration Microgrid (SPM), progettata dall’Università di Genova e sviluppata da Siemens.

Realizzata presso il Campus universitario di Savona, è stata inaugurata oggi alla presenza delle più importanti istituzioni locali, di rappresentanti del MIUR, dell’Ateneo di Genova e del top management di Siemens.

Laboratorio per testare la città intelligente

La microgrid di Savona rappresenta un laboratorio per sperimentare la smart city, in futuro replicabile su più ampia scala. È “smart” perché in grado di gestire in modo efficiente l’energia prodotta al suo interno, bilanciando generazione e carichi con conseguenti risparmi economici e riducendo l’impatto ambientale dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Autonomia quasi completa per consumi elettrici e riscaldamento

Paragonabile a un quartiere cittadino con funzioni urbanistiche differenziate, il Campus è ora quasi completamente autonomo per consumi elettrici e riscaldamento. Questo risultato è ottenuto grazie al collegamento di diversi impianti di generazione, rinnovabili e ad alta efficienza, governati da un software centrale, per una capacità complessiva di 250 kW elettrici e 300 kW termici.

“Dal 2011 investiamo nelle tecnologie per lo sviluppo delle smart grid, tassello fondamentale per costruire la città del futuro. Il lavoro portato avanti negli ultimi anni dal team di ingegneri di Milano ci ha permesso di maturare esperienze e know-how importanti. Per questo la nostra casa madre ha deciso che fosse proprio l’Italia il centro di competenza mondiale sullo sviluppo di soluzioni per la gestione dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici”, spiega Federico Golla, Presidente e Amministratore delegato di Siemens Italia. “Una gestione dell’energia intelligente è il presupposto per mettere al sicuro la nostra rete nazionale, ridurre gli sprechi e in ultima analisi abbassare i costi della bolletta”.

Sala di controllo e piattaforma DEMS

Il cuore della microrete di Savona è la sala di controllo situata sempre all’interno del Campus. Da qui è possibile supervisionare l’intero sistema e garantirne la gestione intelligente, seguendo strategie operative ideate e validate con successo dall’Università di Genova.

La piattaforma di energy management DEMS (Decentralized Energy Management System) sviluppata da Siemens permette di prevedere i consumi globali, la generazione da fonte rinnovabile e di effettuare la pianificazione dell’esercizio, controllando in tempo reale le unità di generazione tradizionali presenti in campo ed ottimizzando i cicli di carica e scarica dei sistemi di accumulo per valorizzare al meglio la produzione da fonte rinnovabile.

Vantaggi ambientali ed economici

All’impatto positivo sull’ambiente dovuto alla riduzione complessiva delle emissioni di CO2, stimabile in 120 tonnellate/anno, si uniscono vantaggi anche dal punto di vista economico. Prima di tutto per quanto riguarda la gestione corrente, in quanto, grazie all’energia elettrica e termica autoprodotte, è possibile ridurre considerevolmente i prelievi di elettricità dalla rete esterna e il consumo di gas nelle caldaie tradizionali per il riscaldamento degli ambienti.

Risparmi che potranno essere impiegati dall’Università di Genova per il finanziamento di integrazioni tecnologiche ed impiantistiche ed in generale per ulteriori attività di ricerca sperimentale e dimostrativa.

Le componenti

Le componenti della micro rete si snodano all’interno del polo universitario. Nello specifico, vi sono tre microturbine a gas ad alta efficienza, un chiller ad assorbimento per la produzione contemporanea di elettricità, calore per il riscaldamento in inverno ed energia frigorifera per il raffrescamento in estate; una rete di teleriscaldamento; due colonnine di ricarica, due veicoli elettrici e due biciclette elettriche; tre parabole per la produzione di energia da solare a concentrazione un impianto solare fotovoltaico; quattro quadri elettrici collegati tra loro ad anello; un sistema di accumulo elettrochimico in grado di bilanciare generazione e carichi e, senecessario, compensare gli sbilanciamenti dovuti alla variabilità della generazione da fonte rinnovabile; una dorsale di comunicazione basata su unità di raccolta dati, collocate nei quadri principali.

Progetto Energia 2020

“Con l’inaugurazione della nostra rete energetica intelligente si completa il primo tassello del progetto ‘Energia 2020’, un intervento ambizioso dell’Università degli Studi di Genova nell’ambito delle direttive comunitarie sull’energia sostenibile, che prevede la realizzazione presso il Campus di Savona oltre che della Smart Polygeneration Microgrid, di uno smart building completamente eco-sostenibile ed automatizzato e di una serie di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con l’obiettivo di disporre di una struttura universitaria all’avanguardia dal lato del risparmio energetico e del comfort lavorativo”, spiega Federico Delfino, Responsabile Scientifico per l’Università degli Studi Genova del progetto Smart Polygeneration Microgrid.

“Nel corso del prossimo biennio 2014-15 – continua Delfino – contiamo di rafforzare la collaborazione virtuosa università-impresa con Siemens, per consolidare presso il nostro polo ciò che è ormai diventato un importante centro di competenza nel settore delle smart grids e della smart energy, con possibili ricadute formative per i nostri studenti”.

“Metteremo a frutto le esperienze di Savona nella sperimentazione di questa microgrid, e quanto stiamo già facendo in altre città come Torino, Milano e Genova, come partner del progetto Smart city, per sviluppare iniziative future – prima fra tutte Expo 2015”, conclude Golla.

http://www.casaeclima.com/ar_17139_ACADEMY-Energia-Ambiente-microgrid-smart-city-siemens-Inaugurata-a-Savona-la-Smart-Polygeneration-Microgrid-SPM.html




Corviale Domani tra le laboriose formichine premiate per la loro opera nel sociale

formica

Sono ufficiali i 22 Premi Formica d’Oro consegnati ad associazioni, ong e volontari che operano nel mondo del terzo settore. Il premio, giunto alla sua settima edizione, è ideato e organizzato dal Forum Terzo Settore Lazio, ed è stato istituito per premiare chi, all’interno del no profit, con il suo lavoro ha favorito a diffondere l’operato del terzo settore e a renderlo replicabile in contesti analoghi.
 
“I diversi premi consegnati hanno testimoniato il grande lavoro delle associazioni e delle varie cooperative impegnate sui temi del benessere sociale.” Commenta soddisfatto Gianni Palumbo, Portavoce del Forum TS Lazio, “Noi siamo la rappresentanza di un mondo che riesce ancora a crescere, e che si rivela capace di trasformare il disastro in risorsa attuando il nostro modello di economia civile”.
 
Presente il Consigliere regionale Cristiana Avenali con un passato da attivista in LegaAmbiente che racconta: “Ci tenevo ad esser qui quest’anno come l’anno passato. Credo molto in quello che fa il forum e il mondo del terzo settore. Abbiamo molto da fare nell’ambito dell’ambiente e sopratutto, nell’ambito del riciclo dei rifiuti e penso che fin’ora abbiamo avuto un approccio sbagliato: tutelare l’ambiente non solo salvaguardia la nostra salute ma permette di creare nuovi posti di lavoro. Aiutare quindi il mondo del terzo settore significa aiutare l’ambiente e noi tutti”.
 
Il premio, giunto alla sua settima edizione, ha già consegnato 130 riconoscimenti divisi tra le quattro categorie: Associazioni, Enti Locali, Personalità e Media.
 
Vediamo insieme i premiati di quest’anno.
 
Categoria Media:

Ability Channel (www.abilitychannel.tv) per aver dato voce, volti, e riconoscibilità alla disabilità positiva.

Angeli Press (www.angelipress.com) per l’attenzione esplicita al terzo Settore ed alle sue articolazioni e tematiche.

Tamara Mastroiaco (www. Tamaramastroiaco.com) per l’attenzione al mondo degli animali portatori di diritti e rispetto nell’ambito del suo lavoro da giornalista.

Categoria Enti Locali:

Comune di Capranica (Viterbo) Pietro Nocchi, assessore Servizi Sociali per il continuo assiduo sostegno alle diverse attività dl terzo settore sul suo territorio.

Categoria Associazioni:

Sportiva Roma 2000 per aver facilitato la pratica della scherma ai non vedenti.

Associazione Amici di Marco (www.amicidimarco.it) per aver sostenuto la ricerca fondi per il Dipartimento di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I

Associazione Corviale Domani (www.corviale.com) per aver saputo promuovere lo sviluppo locale di Corviale trasformando il disagio di vivere il Serpentone in una risorsa sociale ed economica.

Associazione tutti per un cuore…un cuore per tutti (www.tuttiperuncuore.org)per promuovere uno stile di vita sportivo con cui sensibilizzare la solidarietà verso bambini con problemi cardiaci ed altre patologie.

Associazione Una città per tutti per aver saputo coniugare le attività per i bambini con l’attenzione per la genitorialità e la cultura.

Campagna Sbilanciamoci (www.sbilanciamoci.org) per aver elaborato ed indirizzato la ricerca economica verso nuove politiche che salvaguardino i diritti ed il benessere delle persone e dell’ambiente

Club Itaca Roma (www.progettoitaca.org) per interventi innovativi a favore di persone con disagio psichico, che favoriscano inclusione sociale e riabilitazione lavorativa.

Coop. Soc. Binario Etico (www.binarioetico.it) per il contributo al riciclo e riuso dei pc e la promozione del software libero.

Coop. Soc. Europe Consulting, progetto Binario 95 (www.binario95.it) per l’attività di contrasto dell’emarginazione sociale della popolazione anziana che si rifugia nella stazione Termini favorendo la riattivazione delle loro risorse.

Federtrek (www.federtrek.org) per aver creato una rete associativa che ha legato la cultura dell’ambiente a quella del camminare anche urbano.

Laboratori Musicali Area 22 ladri di Carrozzelle coop. soc. Arcobaleno (www.arcobalenoweb.itwww.ladri.com) per aver saputo connettere la musica di un grande complesso rock con il sociale ed il territorio.

Laboratorio di Agricoltura sociale. Consorzio Tiresia – Parco Tenuta della Mistica. ( www.consorziotiresia.org) per aver saputo collegare in un grande progetto sociale autosostenuto l’agricoltura con il sociale.

Associazione Oltre Confine (www.oltreiconfinionlus.it) per l’attenzione posta alla gestione in Africa delle risorse idrico- alimentari.

Asl Rm E Museo della Mente (www.museodellamente.it) per aver ripercorso la storia del Santa Maria della Pietà con l’intento di combattere lo stigma e promuovere la salute mentale.

Associazione Casale Caletto per l’attività di animazione territoriale nella perifieria romana per prevenire il disagio, la dispersione scolastica, l’abbandono esistenziale.

Rete Salviamo il paesaggio (www.salviamoilpaesaggio.it) per aver difeso e promosso il paesaggio laziale come tante vere formichine.

Categoria Personalità:

Mario Monge, presidente Consorzio Sol. Co. (www.solcoroma.net) per aver promosso e dato lavoro alle fasce più deboli attraverso azioni e servizio di rilievo tali da essere elemento di promozione per tutto il non profit.

Luigi Di Mauro, presidente Consulta penitenziaria Roma per lo spirito, a capacità, la perseveranza con cui ha promosso la civiltà giuridica nelle carceri del Lazio.

http://www.openmag.it/2014/02/12/premio-formica-doro-2014/




Reti urbane di trasporto, dal Consiglio degli Ingegneri le linee guida

reti

Supportano il processo di pianificazione per l’analisi e il progetto delle reti stradali in ambito urbano, fornendo indicazioni tecniche per la redazione del piano
La mobilità efficiente e sostenibile rappresenta una delle fondamentali esigenze da soddisfare in un contesto socio-economico particolarmente complesso come quello delle città.

Il Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri ha scelto, come tema per il primo volume della nuova collana tecnica, l’analisi e il progetto delle reti urbane di trasporto, pubblicando il documento “Reti urbane di trasporto: linee guida per l’analisi e il progetto”, consultabile a questo link.

Il volume è stato realizzato con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Linee guida per l’analisi e il progetto di reti urbane di trasporto (protocollo 2009EP3S42 Area 08 – Ingegneria Civile ed Architettura) e con il contributo di: Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica, Gestionale e dei Trasporti; Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile; Università degli Studi del Sannio di Benevento, Dipartimento di Ingegneria; Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Ingegneria Civile; Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Strumento indispensabile per la redazione del piano

Queste linee guida supportano il processo di pianificazione per l’analisi e il progetto delle reti stradali in ambito urbano fornendo indicazioni tecniche da implementare sui diversi livelli di pianificazione. Esse costituiscono uno strumento indispensabile per la redazione del piano.

Il progetto di ricerca è suddiviso in cinque azioni principali, legate ai livelli della metodologia:

1) metodi per la valutazione delle alternative (Università di Cagliari);

2) metodi per l’analisi dell’interazione domanda-offerta con domanda elastica (Università di Salerno);

3) metodi per il progetto della regolazione di intersezioni a livello locale (Università di Genova);

4) metodi per il progetto della regolazione di intersezioni a livello di area (Università del Sannio);

5) metodi per il progetto della topologia (Università di Reggio Calabria).

Per ogni azione principale sono state svolte le seguenti attività:

I) analisi dello stato dell’arte sui metodi e sui principali software disponibili sul mercato più diffusi in letteratura per l’analisi e il progetto funzionale delle reti di trasporto stradali;

II) sviluppo di metodologie applicabili in contesti reali;

III) applicazioni su sistemi reali con lo scopo di effettuare analisi statistiche sulla precisione e l’affidabilità dei metodi e sulle prestazioni garantite dai metodi di progettazione;

IV) stesura delle linee guida per l’analisi ed il progetto delle reti di trasporto stradali.

A chi sono rivolte le Linee guida

Nell’introduzione viene precisato che le linee guida, e i relativi allegati metodologici, “sono rivolte prevalentemente a tecnici che operano direttamente o indirettamente a supporto delle decisioni assunte da enti o aziende. Esse possono essere utilizzate a differenti livelli di approfondimento sia come supporto alla pratica tecnica e professionale che come stimolo alle attività di aggiornamento e formazione permanente. Esse pertanto sono rivolte a uffici tecnici (settore mobilità e trasporti, ove presenti) di Enti Locali, società di consulenza, studi professionali, centri studi di aziende, imprese. Queste linee guida possono essere utilizzate anche come materiale didattico nei corsi di laurea del settore dell’ingegneria dei sistemi di trasporto e dei sistemi territoriali. Pertanto è auspicio del gruppo di ricerca che esse siano sia di ausilio per lo sviluppo di progetti che possano favorire una mobilità sempre più sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale, sia di diffusione e applicazione della cultura dell’ingegneria dei trasporti”.

Sette capitoli e appendici

Il volume è composto da sette capitoli ai quali seguono delle appendici. Dopo l’introduzione, il capitolo 2 approfondisce gli aspetti generali. Il capitolo 3 delinea i passi fondamentali della programmazione e della pianificazione dei sistemi di trasporto in ambito urbano; il capitolo 4 si occupa degli aspetti principali di un possibile iter amministrativo e il successivo capitolo 5 descrive la documentazione minima da produrre. Il capitolo 6 descrive gli aspetti principali delle procedure metodologiche di implementazione, mentre il capitolo 7 introduce gli interventi di gestione della domanda, del traffico e dell’informazione mediante sistemi di trasporto intelligenti. Le linee guida terminano con le appendici, che contengono le principali normative di riferimento e una bibliografia essenziale.

http://www.casaeclima.com/ar_17145_ITALIA-Professione-trasporto-sostenibile-linee-guida-consiglio-nazionale-degli-ingegneri-Reti-urbane-di-trasporto-dal-CNI-le-linee-guida-per-lanalisi-e-il-progetto.html

reti urbane di trasporto




Cohousing, a Milano nuovo progetto “social” da cinquanta appartamenti

cohousing_6401Orti e frutteti in comune, spazi per i bambini o il bricolage. Presentato a Milano un piano edilizio,vicinio all’abbazia di Chiaravalle, secondo la formula della condivisione e del “mutuo soccorso” tra vicini. “Uno stile di vita sostenibile”

Cinquanta nuovi appartamenti nei pressi dell’abbazia di Chiaravalle, poco fuori Milano, ricavati da una cascina del ‘600. E spazi comuni da condividere con gli altri condomini. E’ il nuovo progetto che dovrebbe nascere in cohousing entro la primavera del 2016, se tutto va bene. Il terreno che circonda la cascina potrebbe essere destinato a orti e frutteti, gli spazi comuni accogliere depandance per gli ospiti, spazi riservati ai bambini o al bricolage, piscina e fitness room. L’uso, comunque, lo decideranno gli acquirenti nel corso delle riunioni partecipate. Perché il cohousing prevede proprio questo: partecipazione, condivisione. Pur vivendo ciascuno nel proprio appartamento.

I prezzi non sono esattamente popolari: si va dai 2900 ai 3000 euro al metro quadrato. Ma è incluso il plus dei servizi comunitari, assicurano i promotori. E il risparmio si dovrebbe misurare sul lungo periodo in termini di consumi energetici: geotermia e pannelli fotovoltaici consentirebbero di riscaldare e raffreddare lo stabile praticamente a costo zero.

Il cohousing è una pratica già ampiamente diffusa nel Nord Europa che da qualche anno sta prendendo sempre più piede anche a Milano. Una sfida, in tempi di crisi, il cui obiettivo è favorire l’unione di forze e risorse. In fondo la si potrebbe vedere come la versione evoluta dei rapporti di buon vicinato, in passato improntati alla solidarietà e allo scambio e ormai scomparsi – o perlomeno resi sempre più anonimi – dagli orizzonti delle grandi città come Milano.

Ma non si tratta solo di questo. Perché lo spirito del cohouser prevede di collaborare all’organizzazione di attività collettive, dalla cura dell’orto alle feste di compleanno, ma anche di promuovere la creazione di gruppi di spesa a chilometro zero e incentivare forme di mobilità alternativa come il car sharing. Un “lavoro” quasi a tempo pieno (che inevitabilmente taglia fuori individualisti e pigroni). I progettisti, dal canto loro, dovrebbero impegnarsi a utilizzare fonti di energia rinnovabili per contenere consumi ed emissioni. Partecipazione, insomma, ma anche innovazione.

Il nuovo progetto di Cohousing Chiaravalle è stato presentato oggi da Newcoh, la stessa società che ha già realizzato 5 edifici tra capoluogo lombardo e hinterland, tra cui quello di Milano Bovisa e il più recente Terra Cielo a Rodano, in classe energetica A+.

Il cohousing, sostiene il responsabile del progetto Marco Bolis, nasce come risposta a un desiderio sempre più forte di socialità e di condivisione, oltre al bisogno di uno stile di vita sostenibile. “A Milano i vicini mi salutavano a malapena, la qualità della vita, con due bambini, era bassissima”, spiega Massimo Annibale Rossi, presidente di una Ong e tra gli abitanti del complesso Terra Cielo di Rodano. “Con il cohousing ho scoperto i vantaggi della vita comunitaria senza rinunciare alla privacy. Anche se le porte di casa mia sono quasi sempre aperte”.

A Chiaravalle resta un’incognita: la cascina è occupata da famiglie rom, che dovrebbero venire sgombrate e sistemate altrove prima dell’inizio dei lavori. Per loro niente cohousing.

di 




Photographier c’est mettre sur la même ligne de mire la tête, l’oeil et le coeur

De la fin des années 1920 à l’orée du 21e siècle, le photographe s’est évertué à respecter ce principe de vie et de vue. Depuis que Cartier-Bresson a commencé à exposer et à publier ses images, certains ont tenté de circonscrire ce qui faisait l’unité de ce principe. Son génie de la composition, son intelligence des situations ou sa dextérité à les saisir au bon moment, se sont dès lors le plus souvent trouvés résumés dans la notion d’« instant décisif ».

Dix ans après la disparition du photographe en 2004, maintenant que les milliers de tirages qu’il a laissés à la postérité ont été soigneusement réunis et classés par la fondation qui porte son nom, tandis que ses archives de notes, de lettres et de publications sont désormais accessibles aux chercheurs, il apparaît clairement que l’instant décisif, s’il permet de qualifier certaines de ses images les plus connues, est trop restrictif pour appréhender l’oeuvre dans son ensemble. À rebours d’une vision unificatrice et simplificatrice, la rétrospective du Centre Pompidou se propose de montrer la richesse du parcours du photographe, ses réorientations successives et ses différents moments de développement. Elle a pour ambition de montrer qu’il n’y a pas eu un seul, mais bien plusieurs Cartier-Bresson.
Si les plus grandes icônes du photographe sont évidemment présentées, il s’agissait aussi, afin de bien rendre compte de sa diversité, de prendre en considération des images moins connues, de réévaluer certains reportages et de faire émerger des ensembles de ses peintures, dessins, ou incursions dans le domaine du cinéma. Des tentatives qui en disent aussi beaucoup sur son rapport à l’image et, par défaut, sur ce qu’il cherchait en photographie.
La première partie de l’exposition, retraçant les années 1926 à 1935, est marquée par la fréquentation du groupe surréaliste, les débuts photographiques et les grands voyages à travers l’Europe, le Mexique et les États-Unis.
La deuxième période, qui commence en 1936, au retour des États-Unis et se clôt en 1946 avec un nouveau départ pour New York, est celle de l’engagement politique, du travail pour la presse communiste, de l’activisme antifasciste, du cinéma et de la guerre.
Enfin, le troisième temps commence avec la création de l’agence Magnum en 1947 et se termine au début des années 1970, au moment où Henri Cartier-Bresson arrête le reportage. Du surréalisme à Mai 68, en passant par le conflit espagnol, la Seconde Guerre mondiale, la décolonisation, la guerre froide et les Trente glorieuses, la rétrospective du Centre Pompidou propose, loin des mythes et des raccourcis, une nouvelle lecture de l’oeuvre du plus célèbre des photographes français.
À travers plus de cinq cents photographies, dessins, peintures, films et documents, rassemblant images célèbres et inédites, l’exposition fait l’histoire de cette oeuvre magistrale et, à travers elle, celle du 20e siècle.

link al sito




PARTECIPAZIONE, DAVVERO

partecipazione

Romasperimenta –  Trasformarelacittà

 

Cinema Tiziano 11 febbraio dalle 17 alle 19.30

 Si parla molto di partecipazione, ma  ben pochi sanno veramente in che cosa consiste.

Molti hanno capito  come “non deve” essere – una pseudo consultazione che non coinvolge i cittadini nelle scelte – e  molti credono che sia una specie di “democrazia diretta”, in cui sono i cittadini che decidono tutto.

Per cominciare con il piede giusto l’esperienza che decollerà a breve al Flaminio per la trasformazione dell’area della ex caserma di Via Guido Reni, Carteinregola e  Cittadinanzattiva Flaminio organizzano un seminario sulla partecipazione,  invitando i comitati e i cittadini del quartiere ma anche della città, nella prospettiva di rendere il Flaminio-Villaggio Olimpico, oltre a  un laboratorio di  trasformazioni urbane, anche un laboratorio di cittadinanza attiva.

Saranno chiamati a intervenire  diversi comitati cittadini che hanno vissuto esperienze di progetti partecipati autogestiti o avviati insieme alle istituzioni, saranno raccontati esempi viurtuosi e fallimentari, saranno invitati  i responsabili del processo di partecipazione del progetto del Flaminio insieme a  esperti, autori di studi e seminari sulla partecipazione.

Sul sito di Carteinregola verrà inaugurata una sezione con un censimento delle esperienze passate e in corso nell’area di Roma Metropolitana

Partecipano:

Luca Lo Bianco Capo segreteria Assessorato alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale.Esperto di sviluppo locale partecipato

Carlo Cellamare  docente di urbanistica della Sapienza, autore di libri e  pubblicazioni su progetti partecipati (tra cui Progettualità dell’agire urbano. Processi e pratiche urbane Editore: Carocci)

Mirella Di Giovine Direttore Dipartimento Patrimonio – Sviluppo, Valorizzazione di Roma Capitale. Come Direttore del Dipartimento XIX Politiche per lo sviluppo ed il recupero delle Periferie  ha gestito  politiche integrate di cui facevano parte processi partecipativi

Riccardo D’Aquino docente  di progettazione University Rome Center,  è nel direttivo di Cittadinanzattiva Flaminio

Alessandro Giangrande già docente Roma 3 – Associazione PSP, Progettazione Sostenibile Partecipata – COORDINAMENTO CITTADINO PROGETTO PARTECIPATO EX RIMESSA ATAC VITTORIA

Emma Amiconi, Direttore Fondaca  Fondazione per la Cittadinanza Attiva

Maurizio Colace, Rinascimento di Roma

Paolo Gelsomini, Coord. residenti Città Storica Carteinregola

Mario Spada come  consulente del Comune di Roma ha promosso dal 1994 al 1998 le prime sperimentazioni di partecipazione dei cittadini ai programmi di rigenerazione urbana realizzando una rete di laboratori di quartiere.

I COMITATI CITTADINI*

Coordina Carlo Infante Urban Experience

La partecipazione non è direttamente proporzionale alla quantità degli interventi su un palco. Utilizziamo il blog di Romasperimenta come piattaforma collaborativa di orientamento e aggregazione per tutte le realtà che vogliono raccontare esperienze di  partecipazione attiva alle trasformazioni urbane, sia come buone pratiche, sia come esempi fallimentari. INVITIAMO I COMITATI CITTADINI A INVIARE LINK ALLE PAGINE WEB CHE RACCONTANO I PERCORSI PARTECIPATI VISSUTI  a romasperimenta@gmail.com

Cominciamo da martedì un percorso di riflessione collettiva sulla “partecipazione” dei cittadini alle trasformazioni urbane e non solo, partendo dal Flaminio, al Cinema Tiziano  (> vai alla pagina) di fronte alla ex caserma di via Guido Reni, che  nelle prossime settimane diventerà protagonista di un  laboratorio partecipato con i comitati di quartiere. Cominceremo da qui a raccontare e a raccontarci come si può partecipare, ma continueremo  in altri quartieri della città, in più incontri, fino a organizzare una iniziativa che coinvolga tanti comitati e tante esperienze prima dell’estate.Intanto cominciamo ad accumulare informazioni, suggestioni, riflessioni alla pagina “partecipazione”. E a proporvi  due  video: il primo a cura di Mario Spadaracconta il “Progettare con i cittadini”  , il secondo un’esperienza gestita da Urban Experience in Puglia…

http://carteinregola.wordpress.com/2014/02/08/partecipazione-davvero/

RIFLESSIONI E ESPERIENZE DI PARTECIPAZIONE

http://www.statigeneralinnovazione.it/online/dare-forma-alla-partecipazione-23-novembre-citta-dellaltra-economia-nuova-tappa-della-roadmap-del-progetto-roma-smart-city/

http://www.urbanexperience.it/eventi/roadmap-per-roma-smart-citydare-forma-alla-partecipazione/

SULLA EX CASERMA DI VIA GUIDO RENI AL  FLAMINIO

https://cittadinanzattivaflaminio.wordpress.com/progettoflaminio/casermadiviareni/partecipazione-al-flaminio-il-diario/