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“La grande bellezza” un Oscar meritato

imagesIn realtà come romani e come italiani non dovremmo andare troppo fieri dell’ultimo spietato e meritatamente premiato film di Sorrentino. La storia del film narra infatti della grande decadenza esistenziale che attraversa i protagonisti, ricchi e meno ricchi persi in vite vuote di senso e di destino.

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Il protagonista è Jep Gambardella scrittore, di un unico ma fortunatissimo libro, grazie al quale si è inserito in uno dei tanti giri della Roma bene. Giornalista 65enne Jep, interpretato magnificamente da Toni Servillo, si trova all’improvviso a fare i conti con la propria vita “La più sorprendente scoperta che ho fatto subito dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare!”
Da 40 anni a Roma Jep ha ottenuto quello che voleva “”Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo avere il potere di farle fallire!” ma siccome è evidentemente molto poco ora si trova di fronte allo specchio del tempo che passa e fugge via senza pietà.
Sono tre i personaggi che costringono Gambardella ad un pensiero diverso sulla propria vita: Ramona (Sabrina Ferilli), la figlia di un amico che lo affascina davvero, Romano (Carlo Verdone) che decide di andarsene al paese lasciando quel “tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore” e il marito di una sua vecchia e unica fiamma giovanile, la sua personale “grande bellezza” persa senza sapere il perchè.

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Sono quindi le perdite a trascinarlo nella ricerca di un nuovo possibile senso, decide infatti che scriverà un nuovo romanzo. Cosa scriverà non è dato sapere ma sicuramente il tema è quello della grande bellezza che incontriamo nella vita, ma che non sempre sappiamo riconoscere.

“La grande bellezza sembra essere un film geologico, come fosse l’affioramento improvviso di una stratificazione con i suoi tanti livelli sovrapposti e confusi; sembra essere un film archeologico, come fosse il ritrovamento di un’antica stanza romana con i suoi patrizi e le sue vestali. Sembra essere un film senile, come fosse la lettura postuma del diario di un vecchio dandy che ha vissuto nella Roma degli anni duemila. Sembra essere un film di fantasmi usciti dalla penna di uno scrittore fin troppo compiaciuto della sua arte e del suo mestiere. Infine, sembra essere la risposta erudita e d’autore al To Rome With Love, contraltare e vendetta alla cartolina di Woody Allen

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…Il Fellini della Dolce vita, cui si pensa immancabilmente, aveva una pietas profonda verso i suoi personaggi, e quella compassione permetteva allo spettatore di allora come di adesso, di agire una qualche proiezione emotiva. La grande bellezza di Sorrentino è invece abissale, freddissima, distanziata, un ologramma sullo sfondo. A favorire questo distanziamento c’è anche l’approccio volutamente anti-narrativo, già sperimentato in This Must Be the Place, ma qui ancora più evidente. Citando Celine e il suo Viaggio al termine della notte, Sorrentino sperimenta una narrazione errante, fatta di continue effrazioni, smottamenti, deliberati scivolamenti da un piano all’altro, da una situazione all’altra, lasciando tracce, abbozzi, improvvisi vagheggiamenti. Alla storia preferisce l’elzeviro, l’affondo veloce, la critica sferzante e sempre erudita. Al dialogo preferisce un monologo straordinariamente punteggiato (e nel film si monologa anche quando si dialoga)…”  da http://www.mymovies.it/film/2013/lagrandebellezza/ 

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E come sfondo a questi quadri onirici di cui si compone il film Roma, l’eterna grande bellezza. Dal panorama iniziale del Fontanone al Gianicolo, ai ponti del Tevere, agli sguardi dai terrazzi esclusivi delle feste, agli interni del guardiano delle chiavi mute statue silenti bianche.
Certo Roma e l’Italia non sono solo i frequentatori del film di Sorrentino, ma la loro pericolosa decadenza può essere ed è molto contagiosa, distanziarsene e basta può essere pericoloso.

Infine sul perchè abbia vinto l’oscar provano a spiegarcelo:

sia il Fatto quotidiano in modo un pò malizioso  “Gli americani, che dell’Italia conservano un’idea sempre un po’ stereotipata, hanno pensato (anche perché così gli è stato raccontato) che il film sia una specie di nuova Dolce vita. Dunque gli è piaciuto ancora di più. Nella pellicola ci sono poi degli elementi sicuramente vincenti, specie in terra straniera. Intanto l’estrosità e l’estetica delle ambientazioni e dei costumi, in cui la cura del regista e dei vari reparti danno il meglio, soprattutto agli occhi degli americani. Basti pensare all’invenzione delle giacche rosse e gialle indossate con nonchalance da Tony Servillo, una sfida temeraria allo stile compassato di Armani. Come pure la bellissima colonna sonora, un mix di sacro antico e di profano, che gli americani ci invidiano, non avendo loro né l’uno né l’altro. Infine il coraggio dello stile immaginifico di Sorrentino che per certi versi ricorda l’estro di Federico Fellini. Il maestro romagnolo è rimasto nel cuore degli americani e l’idea che ci sia un suo emulo non poteva non essere premiata.” Dal Fatto Quotidiano del 4 marzo 2014;

che il sito wired.it in modo invece più tecnico e forse veritiero “La Grande Bellezza… arrivava con un ottimo passaparola, lavorando bene in premiazioni alternative, trionfando in Europa (sebbene non a Cannes, il cui vincitore di quest’anno La vita di Adele era fuori dalla corsa agli Oscar perchè uscito troppo tardi in America) e soprattutto vincendo i Golden Globes (premi che vengono dati dalla stampa estera, dunque più incline ad aver visto film stranieri). La Grande Bellezza era quindi già “il film da vedere”, quello che i giurati erano più stimolati a guardare o che se non altro stava in cima alla loro lista di cose da vedere, la stessa lista alla fine della quale solitamente non arrivano. Se a questo si aggiunge che l’età media di un giurato dell’Academy è più vicina ai 60 che ai 30 è evidente che un film su Roma, foriero di suggestioni da cinema d’altri tempi, paragonabile (per la ristretta conoscenza che gli stranieri hanno del cinema italiano) aFellini e costellato di immagini straordinarie di un luogo mitologico della storia del cinema, aveva gioco facile a farsi vedere. Tutto questo non leva di certo i meriti di un film che è autenticamente straordinario, Oscar o non Oscar, ma è sempre meglio intendersi bene sulle motivazioni della vittoria che si celebra.”

Insomma un film bello, triste,  non facile eppur da vedere

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Un film di Paolo Sorrentino. Con Toni ServilloCarlo VerdoneSabrina FerilliCarlo BuccirossoIaia Forte.  Drammaticodurata 150 min. – Italia, Francia 2013. – Medusa

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“Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c’è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L’emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla. Altrove, c’è l’altrove. Io non mi occupo dell’altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco.”

 

 

 

 




Artisti contemporanei, la forza di Lucian Feud

Ritratto di Lucian Freud

I suoi ritratti enfatizzano le rughe del viso, le pieghe del corpo e i suoi difetti, cercando di far emergere l’interiorità dei suoi modelli senza curarsi di abbellirne l’aspetto. «Voglio che il dipinto sia fatto di carne, i miei ritratti devono essere ritratti di persone, non simili alle persone», disse una volta. «Per quel che mi riguarda il dipinto è la persona. Voglio che faccia la stessa impressione della carne».

Lucian Freud, scomparso nel 2011, e’ uno dei pittori contemporanei più importanti, il suo modo di dipingere ha rivoluzionato l’arte del ritratto e del nudo. Viveva per dipingere e questa è stata la sua forza, il suo destino, il suo istinto.

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autoritratto lucian freud

Nato a Berlino l’8 dicembre 1922, Lucian – che era nipote di Sigmund Freud (suo nonno) – dopo l’ascesa al potere di Hitler si trasferì con la famiglia in Inghilterra nel 1933 e nel 1939 prese la cittadinanza e prestò poi servizio nella Marina mercantile britannica.
Sposato la prima volta nel 1948 con la figlia dello scultore Jacob Epstein, che dipinse in vari ritratti, nel secondo matrimonio, anche questo finito con un divorzio, sposò lady Caroline Blackwood.
Il sesso nella sua vita ha avuto un carattere preponderante, ha avuto figli legittimi e illegittimi e moltissime amanti.

la modella

la modella

Fondamentale per il suo sviluppo artistico è stato l’incontro nei primi anni ’50 con Francis Bacon – un altro ‘mostro sacro’ dell’arte contemporanea – da lui ritratto in uno dei suoi lavori più famosi.
Nelle sue opere, spesso scioccanti per la crudezza dei particolari, amava ritrarre persone che conosceva bene, i suoi amici, le sue compagne, i suoi figli.”Voglio che la pittura sia carne”, affermava: una carne tormentata, ridondante, come quella strabordante dal divano sfondato su cui dorme una donna obesa (Sue Tilley), nel celebre quadro del 1995 ‘Benefits supervisor sleeping’, acquistato nel maggio 2008 da Christie’s per circa 34 milioni di dollari.

 'Benefits supervisor sleeping', acquistato nel maggio 2008 da Christie's per circa 34 milioni di dollari.

‘Benefits supervisor sleeping’, acquistato nel maggio 2008 da Christie’s per circa 34 milioni di dollari.

Il suo pessimo carattere è immortalato nel mini autoritratto del 1978, battuto da Sotheby’s per oltre tre milioni di dollari nel febbraio 2010, in cui si rappresenta con un occhio pesto, frutto di una lite con un tassista a Londra. La sua ultima grande mostra da vivo è stata nella primavera del 2010 al Centre Pompidou di Parigi.
Dopo la scomparsa è stato celebrato a Vienna nell’anno della sua morte  e a Londra nel 2012.

Galleria

Francis Bacon

Francis Bacon

Occhio nero

Occhio nero

Actress and model Jerry Hall holding 'Eight Months Gone'

Actress and model Jerry Hall holding ‘Eight Months Gone’

Le ultime mostre

http://m.wien.info/it/sightseeing/museums-exhibitions/lucian-freud-kunsthistorisches-museum

http://www.npg.org.uk/freudsite/

A cura di Antonio Trimarco

 




Video > La moderna Agorà del Web 2.0

 

Moderna Agorà

L’ art. 21 della costituzione recita:

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. »

Con l’avvento della rete e della possibilità di pubblicare da soli questo diritto si è espanso in modo esponenziale, si è passati, volendo utilizzare delle similitudini, dal mondo contadino a quello industriale, dal traino umano o animale al motore a scoppio.

In più oggi con web 2 la pubblicazione on line di una rivista fatta da un gruppo di cittadini uniti da un interesse sociale, politico, culturale o altro e’ diventato quasi un gioco da ragazzi.

Così mentre io pubblico questo articolo un altro del gruppo ne sta pensando e scrivendo un altro, libertà di stampa senza mediazione e con regole condivise inizialmente in gruppo.
Libertà di poter dire la propria sul proprio quartiere, sull’ultimo atto del governo centrale o locale, libertà di poter condividere la propria opinione su un film, una mostra, un artista, un evento che mi è piaciuto o no.

Libertà, popolo, diritto di parola che tanti altri possono leggere e commentare con un clic. Ecco che così una rivista popolare può divenire, se sarà attraente, competitor dei professionisti della libertà d’informazione.

Ritengo che questo strumento sia ancora sottoutilizzato dalla gran parte delle persone e penso che quando le giovani generazioni se ne impadroniranno più e meglio di ora la potenza di questa possibilità diventerà fondamentale.

Non a caso, puntualmente il potere, nei paesi autoritari, ma anche quello dei paesi democratici cerca ogni tanto di provare a limitare queste possibilità.

Ma come non perdersi in questa grande marea di informazione che cresce, dove certo si può trovare  disinformazione costruita anche ad arte,  intanto la scuola può giocare un grande ruolo creando persone in grado di saper navigare nel mare della vita come in quello di internet.

E poi l’etica individuale che deve tornare ad essere presa in carico da tutti noi con maggior attenzione, chi è responsabile, perchè decide di aprire questo gioco sapendolo giocare, deve saper aprire e chiudere i flussi dell’informazione e della regolazione dell’accesso a questo strumento che oggi può essere gestito in modo collettivo.

Io scrivo per Corviale.com, dove mi state leggendo ora, che è un tentativo, un gioco di questo genere e credo che lo sviluppo di riviste come queste sia una bella opportunità intergenerazionale e di sviluppo di una democrazia di pensiero dal basso che avvicini e riporti i cittadini a credere nella democrazia dell’Agorà.

Infine saranno i lettori a decidere se ciò che offriamo è interessante e utile.

Antonio Trimarco

Video di repertorio (2012): una storia realmente accaduta alla biblioteca Renato Nicolini? 

Regia di Enzo Berardi sceneggiatura collettiva, con Marco Mosca, Leonardo Agostini, Silvia Pino, Antonio Trimarco e i Lettori Felici . Un ragazzo entra in biblioteca e ruba un libro… scoprirà così la lettura e anche l’amore.. e che “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Una narrazione video ironica e leggera sullo sfondo di una biblioteca comunale di periferia a Roma.

 




L’ISOLA CHE C’E’ Biblioteca Renato Nicolini (Nuovo Corviale). Inclusione, lettura, libri, promozione culturale e tanto altro ancora

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Il 22 novembre 2002 fu aperta la Biblioteca Corviale segno di una attenzione forte di Biblioteche di Roma, del Comune (ora Roma Capitale) e del Municipio Roma XV ora XI  per questa periferia della città dal volto particolare.

Nel corso di questi 10 anni la Biblioteca Corviale è cresciuta nell’attenzione del quartiere e della città ospitando diverse rassegne cinematografiche tra cui:

Anomimo periferico, CorvialRome, Corvialove, Corviale Attacks; due Notti Bianche 2007 e 2008.

La biblioteca ha inoltre ospitato innumerevoli scrittori e artisti d’eccezione tra cui:

Marco Lodoli, Paolo Crepet,  Conchita De Gregorio, Nicola Piovani, Veronica Pivetti, Erri De Luca, Gianrico Carofiglio,  Federico La Terza, Maurizio Urbani, Tetebois, Melania Mazzucco, Linda Ferri, Rita Charbonnier, Maurizio Carletti.

Nel 2008 l’indagine di customer satisfaction sulle biblioteche di Roma, che poi si estese a tutta la città, vide la sua sperimentazione in questa biblioteca e dimostrò l’attaccamento positivo dei cittadini dei quartieri dove la biblioteca è posta (Nuovo Corviale, Casetta Mattei, Bravetta, Colle del Sole, Trullo, Portuense, La Loggia ecc.)

L’ indagine campionaria di customer satisfaction su 248 cittadini era volta a conoscere:

n  Conoscere i propri utenti

n  Verificare la percezione dei cittadini che frequentano la biblioteca rispetto al livello qualitativo dei servizi erogati

n  Individuare i punti di forza e di debolezza del servizio

n  Comprendere i bisogni e le priorità degli utenti per poter programmare interventi e obiettivi rispondenti alle esigenze di questi ultimi

n  Mettere a punto e testare una metodologia di ricerca da utilizzare successivamente nelle altre biblioteche del sistema

 

Presentazione di Malamore di Concita De Gregorio

Presentazione di Malamore di Concita De Gregorio con Antonello D’Elia

Una grande prova dell’ottima relazione  tra territorio e biblioteca c’è stata ad agosto dello scorso anno quando con l’iniziativa della casa editrice Giunti sono arrivati in biblioteca quasi 800 libri acquistati dai cittadini del quartiere presso la libreria Giunti del  Centro Commerciale Casetta Mattei per un controvalore di 6000 euro (pari al 50% del nostro budget annuale per acquisto libri) . Iniziativa che anche quest’anno si è ripetuta con buonissimi risultati per le scuole del territorio e non solo che stanno ricevendo i libri per le loro biblioteche scolastiche sempre da Giunti al punto e Biblioteca Nicolini.

La biblioteca ha inoltre sempre avuto un buon rapporto con gli artisti del territorio organizzando innumerevoli mostre d’arte organizzate nello spazio espositivo, allestito da Biblioteche di Roma, del Centro N.Campanella spazio in cui la biblioteca opera insieme ad altre strutture comunali. E in questo periodo fino a tutto gennaio 2014 grazie al rapporto con l’artista Michele Polizzi è allestito in biblioteca un presepe ambientato in Roma sparita, tutto costruito dalle mani del Maestro Polizzi che abita nel palazzone di Corviale.

Numerosi sono altresì altri cittadini che hanno prestato e prestano il loro tempo e le loro professionalità in vari campi, tra questi rammentiamo il Dr. Massimo Laurenza che cura da ormai 7 anni Invito all’Opera, il sig. Andrea Pelloni che ha curato per molti anni Invito all’Universo per le scuole del territorio e il pubblico della Biblioteca, la poetessa Carla De Angelis che fa vivere l’iniziativa Corviale cerca Poeti insieme ad Angelo Filippo Iannoni, il giornalista Francesco Erbani che ha  curato per svariati mesi una rassegna stampa per le classi scolastiche interessate e gli utenti della biblioteca.

La biblioteca organizza anche molte iniziative per bambini e ragazzi e qui ricordiamo l’aiuto validissimo dello scrittore Dario Amadei ed è in corso per la settimana Nati per Leggere una bella iniziativa di promozione al gusto della lettura anche come gioco tra genitori e figli

dal 16 al 24 novembre nati per leggere

dal 16 al 24 novembre nati per leggere

Infine ci fa piacere ricordare le attività che svolgiamo con la collaborazione del Circolo di Lettura della Biblioteca con il quale abbiamo dato vita a tre edizioni del Premio Racconto Bonsai l’utima delle quali è stata pubblicata dall’Editore romano Giulio Perrone.

Sono in atto anche attività organizzate con la Banca del Tempo che opera presso locali della Biblioteca, con i DSM della ASL Roma D del nostro distretto e con i Nidi e la Scuola dell’Infanzia del Municipio Roma 11,

Municipio che ha sempre valorizzato e sostenuto le attività della biblioteca. Insieme con il Municipio sono state organizzate due manifestazioni dell’iniziativa Corvial Urban Lab.

E infine ma non per ordine di importanza la collaborazione con CORVIALE DOMANI che dal 21 al 22 novembre di questo mese ha organizzato il secondo Forum per la riqualificazione di questo quadrante territoriale.

link:

sito Biblioteca Corviale:
www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=biblioteca_corviale.wp
sito Biblioteche di Roma:
www.bibliotechediroma.it

La intitolazione della Biblioteca Corviale all’ex Assessore Renato Nicolini che si è tenuta il 24 novembre 2012 a 10 anni dalla sua apertura ha avuto  il doppio significato di onorare questo importante uomo di cultura di Roma e rilanciare la Biblioteca di Corviale sia nel proprio territorio che nell’intera città di Roma.

Renato Nicolini

Scheda della Biblioteca:

Renato Nicolini Municipio Roma XI (11) – Nuovo Corviale

indirizzo via Marino Mazzacurati 76, 00148 Roma

accesso ai disabili totale

contatti

responsabile della biblioteca Antonio Trimarco
telefono (0039) 06 45460421
e-mail corviale@bibliotechediroma.it

Il video di BiblioTv su Mediateca Roma

►la Biblioteca si presenta

calcola il percorso e trova la linea sul sito dell’Atac

Orario

apertura (chiuso festività nazionali/locali)

lunedì  15-23 (dal 24 settembre al 9 dicembre)
martedì 9-19
mercoledì 9-19
giovedì 9-19
venerdì 9-19
sabato 9-13
sabato 24 novembre  9-13  16-20
sabato 1 dicembre     9-13   16-20

visite guidate (su prenotazione)
lunedì 9-13

sportello autismo/dislessia/disturbi dell’apprendimento 
in riallestimento

 navigazione internet  servizio su prenotazione per utenti bibliocard

lunedì  15-18.45
martedì  9 -12.45 / 15-18.45
mercoledì  9-12.45 / 15-18.45
giovedì 15-18.45
venerdi  9-12.45 / 15 – 18.45

(6 postazioni con assistenza di un operatore)

Tessere di iscrizione

servizi base con bibliopass  (tessera di iscrizione gratuita)
informazione e consulenza; catalogo; prestito di documenti (libri, video, audio e multimedia); consultazione, lettura e studio;  punti video; giornali e periodici; spazio emeroteca; sezione ragazzi; attività culturali e di promozione della lettura; proiezioni su maxischermo ; visite guidate; fotocopie (con tessera prepagata); proroga dei prestiti per telefono e via e-mail; prenotazioni dei documenti per telefono

 servizi con bibliocard servizi base + servizi aggiuntivi + sconti circuito bibliocard + prestito interbibliotecario
(tessera annuale a soli 5 euro)

e inoltre con la bibliocard

BiblioInLinea servizi catalogo on line personalizzabili, suggerimenti per gli acquisti, prenotazioni documenti, chiedi al bibliotecario; prestito interbibliotecario locale BiblioInPrestito; prestito interbibliotecario nazionale; consultazione di Internet e risorse multimediali e assistenza individuale (su appuntamento); prenotazione delle postazioni internet per telefono;

Bibliowifi zona con accesso wi-fi

patrimonio

(27.000 documenti) 
volumi
 17.100 per adulti, 4.000 per ragazzi, 400 in lingua (inglese, francese, spagnolo), 46 per ipovedenti
periodici 9 quotidiani italiani , 43 periodici (37 per adulti e 6 per ragazzi)
audio 133 audiolibri
video 2.550 dvd

musica 2.500 cd-audio
multimedia 211 cd-rom per adulti, 42 cd-rom per ragazzi
sezioni speciali Letteratura fantastica (fantascienza, fantasy, horror, gialli), Roma, corsi di lingua su cd-rom (italiano per stranieri, inglese, francese, spagnolo, tedesco), dislessia e scaffale genitori insegnanti. Fondo Freddi letteratura inglese, tedesca e soprattutto francese relativa alla prima metà del ‘900. Fondo Zannino riviste e monografie relative alla storia del cinema.

spazi
superficie totale 800 mq

accesso ai disabili TOTALE

La biblioteca si sviluppa su circa 800 mq. all’interno del Centro Culturale Polivalente di Corviale del Municipio Roma XV Arvalia-Portuense (quartiere Nuovo Corviale).

continua…

posti
sala lettura (50 posti), sala incontri/proiezioni (40 posti), sala emeroteca (16 posti), sala ragazzi (20 posti), 3 postazioni video, 6 postazioni multifunzionali, 2 postazioni per la consultazione del catalogo in rete

continua…

Elisa Longo, scrittrice romana e frequentatrice della biblioteca Nicolini

Elisa Longo, scrittrice romana e frequentatrice della biblioteca Nicolini




Invito all’Opera a Corviale. L’11 novembre ” I Masnadieri” di Giuseppe Verdi. Biblioteca Renato Nicolini.

Masnadieri

Giuseppe Verdi – I Masnadierì

Anche quest’anno entra nel vivo con il secondo appuntamento “Invito all’Opera” iniziativa della Biblioteca Renato Nicolini di Corviale giunta ormai alla VIII edizione.

L’11 novembre di scena sul piccolo grande schermo della Sala Incontri della biblioteca Renato Nicolini, in via Marino Mazzacurati 76, “I Masnadieri” di Giuseppe Verdi.
Melodramma in quattro parti su libretto di Andrea Maffei, tratto dalla tragedia Die Raüber di Friedrich Schiller. La prima si svolse a Londra, Her Majesty’s Theatre, 22 luglio 1847.
Trama: In Germania all’inizio del secolo XVIII. Carlo, figlio del reggente di Moor, riceve una lettera che crede del padre (e che invece è stata scritta dal suo perfido fratello, Francesco) in cui gli si annuncia di essere stato ripudiato e diseredato per avere abbandonato la casa. Per farsi giustizia, Carlo si pone a capo di una banda di Masnadieri. Francesco annuncia mentendo al padre a alla fidanzata del fratello, Amalia, che vorrebbe conquistare, la morte di Carlo. Quest’ultimo scopre l’inganno, ma non ha la forza di punire Francesco. Poi ritrova il padre, che era stato gettato in prigione; e a questo punto decide di punire il colpevole, nessun perdono è più ammesso. Francesco, braccato, si impicca. Muoiono tragicamente anche il reggente e Amalia. Carlo, sfiduciato è distrutto, si consegna alle guardie. ( http://www.giuseppeverdi.it/page.asp?IDCategoria=162&IDSezione=580&ID=19745 )

L’ iniziativa “Invito all’Opera” ha lo scopo di far conoscere l’Opera lirica a quanti ne hanno sentito soltanto parlare ma non hanno mai avuto l’occasione di frequentare un teatro lirico. E naturalmente a tutti gli amanti dell’opera. Per raggiungere questo scopo abbiamo organizzato una vera e propria stagione lirica in DVD. La nostra biblioteca quindi, sarà di volta in volta un grande teatro lirico come La Scala di Milano, il Metropolitan di New York, l’Operà di Parigi o il Covent Garden di Londra. Prima dello spettacolo vi sarà un’introduzione per far capire meglio cosa verrà rappresentato a chi assiste per la prima volta ad un’opera;  tali presentazioni non saranno curate da tecnici ma da appassionati che vogliono trasmettere ad altri la loro passione per quest’arte.  Sarà inoltre particolarmente gradita anche la presenza di altri appassionati che vogliano contribuire collegialmente alla manifestazione.
La cura dell’iniziativa è del Dr. Massimo Laurenza, dermatologo di fama internazionale ma per noi soprattutto amante ed esperto di lirica e amico del  compianto Maestro Roma Vlad che è stato vicino sin dall’inizio a questa manifestazione supervisionando ogni anno la proposta del Dr. Laurenza.

E come in ogni serata a metà dell’Opera verrà offerto ai partecipanti un buffet.
Da non perdere.

Programma dell’VIII edizione:

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Iniziativa di buone pratiche vedi:
http://forumdovenasconoleidee.typepad.com/forum_dove_nascono_le_ide/2009/12/-un-esempio-di-buone-pratiche-e-una-risposta-a-come-nascono-le-idee-in-una-biblioteca-romana-di-peri.html

di Antonio Trimarco




Gli anni felici di Daniele Lucchetti

da http://webappunti.blogspot.it/
di Antonio Trimarco

“Anni felici”  diretto da Daniele Luchetti, ha come protagonisti Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti. Il film è stato presentato in anteprima all’edizione 2013 del Toronto International Film Festival.
Se come dice ad un certo punto l’odiato/amato critico: “un opera d’arte deve leggerti dentro”; questo film è un opera d’arte .
Nella lettura autobiografica della sua esperienza di bambino, Daniele Lucchetti, rivede l’esperienza di quegli anni e ci dice che lì c’era la felicità, quelli erano appunto gli “Anni felici”.
C’era l’amore dei genitori per loro, i due fratellini, l’amore dei genitori tra loro, la famiglia della mamma accogliente e protettiva. L’arte del papà a suo modo intrigante e misteriosa, la severità, ma anche la dolcezza e la vicinanza della mamma.
Le camere piene di giocattoli sparsi, il regalo della nonna, la sospirata telecamera superotto, il viaggio in Francia con l’amica della mamma dove ci sono altri bambini e bambine con cui giocare imitando le prove artistiche del papà e sentendo i primi brividi dell’attrazione.
La trama è così ben descritta in blogo.it :”Siamo nel 1974 a Roma. Guido è stato colto dal furore dell’arte concettuale, ed è totalmente dedito alla sua missione avanguardista, tanto da sentirsi schiacciato e frenato” dal suo vissuto “di una famiglia sin troppo borghese, canonica e invadente. La moglie Serena, infatti, non è interessata all’arte, ma è follemente innamorata del marito: un amore passionale e dalla forte carica erotica di cui i loro figli sono spessi resi involontariamente partecipi. Nonostante retrospettivamente quelli possano essere definiti gli anni della felicità, la coppia deve affrontare tensioni e difficoltà, rappresentate dai continui tradimenti di Guido e da una vocazione artistica che non sembra proprio trovare riscontro nella bontà delle opere prodotte.”
Anche Serena ad un certo punto trova un “altro amore” e a quel punto la situazione si complica davvero.
Ma come dicevamo all’inizio per Dario e Paolo, ma anche per Guido e Serena, almeno agli occhi e al cuore di Dario (Daniele Lucchetti) quello è stato il tempo della felicità, ma ce ne accorgiamo, troppo spesso, dopo.
Uscendo dalla sala cosa “ci legge dentro” quell’opera, sicuramente ci interroga su cos’è l’amore, quello per i figli, quello per il proprio coniuge e sugli altri che in una vita si possono incontrare.
Ci interroga anche sulla difficoltà della vita di coppia, ma anche sulla sua ricchezza, quella fu l’epoca della legge sul divorzio, una legge che in un paese di cultura cattolica ma anche comunista come il nostro, fu sicuramente un grande avanzamento civile.
Infine ci chiede anche una riflessione sul nesso tra arte e amore, non a caso Lucchetti con questo film ci regala un opera d’arte che è una dichiarazione d’amore alla sua infanzia e alla sua famiglia, una rilettura e una rielaborazione autobiografica coraggiosa che ci parla come padri, madri e figli.

L’affresco di un epoca attraverso il racconto dei rapporti dentro una famiglia, da vedere assolutamente.

Altri link
http://cultura.panorama.it/cinema/al-cinema/anni-felici-luchetti-recensione

 

 




Biblioteche di Roma. Si torna alla normalità dopo l’incontro tra sindacati e l’Assessore alla Cultura.

OLYMPUS DIGITAL CAMERASi tratta di “centri culturali a cui non si può rinunciare”. Il giudizio è dell’’assessore alla Cultura Flavia Barca che ha incontrato oggi i rappresentanti dei sindacati di tutte le categorie Cgil, Cisl, Uil e Usi.
Durante la riunione la Barca ha ribadito l’impegno ad ottenere il massimo del finanziamento necessario sul bilancio 2013 e ha confermato che nessuna modifica verrà apportata ad orari e ai servizi al pubblico.

PRESIDI DI CULTURA – “Le biblioteche sono presidi di cultura fondamentali per la città – ha dichiarato l’Assessore – Sono affollate quotidianamente di giovani che studiano e si preparano per il futuro. Non possiamo rinunciare, anche in un momento così difficile per la città, a garantire ai cittadini luoghi di cultura aperti ed efficienti”.  “L’Assessore di Roma Capitale Flavia Barca ci ha comunicato che sarà annullato il provvedimento che avrebbe determinato la contrazione degli orari delle Biblioteche. Ed ha garantito i necessari finanziamenti, viene cosi’ scongiurato il ridimensionamento di un servizio di importanza centrale per la vita culturale della città”. Così in una nota Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma, Uil Fpl Roma e provincia.

“L’Assessore ha voluto sottolineare che e’ intenzione di questa amministrazione salvaguardare, valorizzare e potenziare l’Istituzione Biblioteche – aggiungono i sindacati – Ha anche assicurato che, a breve, si provvederà a dotare l’Istituzione di una nuova governance, che potrà cominciare subito ad affrontare i problemi e le difficoltà di natura economica per condividere programmi di efficientamento e di rilancio. Le organizzazioni sindacali e le Rsu dell’Istituzione Biblioteche continueranno a vigilare sull’attuazione dei provvedimenti annunciati dall’Assessore e si ritengono soddisfatti dell’esito della vertenza, ringraziano cittadini e lavoratori che si sono mobilitati per raggiungere questo obiettivo e si rendono disponibili a dare tutto il proprio contributo per il futuro del Sistema Biblioteche di Roma”.

“Le biblioteche sono presidi di cultura fondamentali per la città: sono affollate quotidianamente di giovani che studiano e si preparano per il futuro. Non possiamo rinunciare, anche in un momento così difficile per la città, a garantire ai cittadini luoghi di cultura aperti ed efficienti”. Lo dice in una nota l’assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale Flavia Barca, che oggi ha incontrato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Usi sul tema delle biblioteche di Roma. Alla riunione, riferisce il Campidoglio, erano presenti anche il Direttore dell’istituzione capitolina Biblioteche Alessandro Voglino e il direttore del Dipartimento Cultura del Comune Maria Cristina Selloni. Durante la riunione Barca ha ribadito l’impegno ad ottenere il massimo del finanziamento necessario sul bilancio 2013 e ha confermato che nessuna modifica verrà apportata ad orari e ai servizi al pubblico.

Anche il Consiglio Comunale ha ribadito questa priorità approvando all’unanimità una mozione firmata da tutti i capigruppo consiliari a sostegno del servizio Biblioteche e per la conferma dei finanziamenti al livello del 2012 pari a 21 milioni di euro.

rassegna stampa da:

Biblioteche, Barca: “A lavoro per i fondi. Nessuna chiusura anticipata”

Campidoglio/ Barca: nessuna chiusura anticipata biblioteche – Il 

BIBLIOTECHE, BARCA: A LAVORO PER NUOVI FONDI, NESSUNA CHIUSURA ANTICIPATA

 

 

 

 

 

 




Biblioteche di Roma. Slitta a lunedì l’apertura corta. I sindacati “se passa un colpo ai cittadini”

 “Scongiuriamo questa possibilità”

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMichela Di Biase Presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale

Una trattativa drammatica si è svolta ieri presso la sede di Biblioteche di Roma tra la Direzione del servizio e i sindacati del personale dell’Istituzione Biblioteche.  Causa delle difficoltà il mancato reintegro del bilancio a 21 milioni come nel 2012 da parte dell’Amministrazione Comunale. La scorsa settimana una lettera era partita dal Direttore di Biblioteche di Roma all’Assessore Barca, nella nota si comunicava che a seguito di approfondite verifiche la certezza del deficit di bilancio dell’Istituzione, a fronte del trasferimento di 18 milioni di euro era sicura e si avvisava che l’unica leva per limitarlo era intervenire sugli orari dì apertura a meno che fosse possibile una integrazione del bilancio e su questo il Direttore chiedeva una verifica congiunta. Ma dall’Assessorato non è arrivata risposta.
In questa situazione la proposta che la Direzione ha avanzato ai sindacati è stata quella di una sospensione cautelativa dell’accordo sindacale vigente e la conseguente riduzione delle aperture al pubblico di circa 24 ore a settimana.
Sospensione rigettata dalle RSU e da CGIL CISL e UIL che hanno già indetto per la prossima settimana 4 assemblee del personale per aprire una mobilitazione che coinvolga anche i cittadini a tutela delle attuali aperture al pubblico (dalle 9 alle 19 tutti i giorni e il sabato  9 -13)

Ora tutto è di nuovo nelle mani  dell’Assessore Barca perchè a causa della mancata nomina del CdA e del Presidente da parte del Sindaco, è lei che dovrà decidere se da lunedì le biblioteche dovranno passare a un “orario tipicamente comunale” lunedì mercoledì e venerdì aperte solo  la mattina, martedì e giovedì aperte solo fino alle 17.30, sabato chiuso ed eliminazione delle serate extraorario.

Un orario del genere segnerebbe la fine di un servizio d’eccellenza di Roma Capitale, un vero peccato per gli studenti che in massa frequentano le biblioteche e per gli altri cittadini che quotidianamente si rivolgono a questo servizio e che sono circa 2 milioni all’anno. Un vero dramma nelle periferie, si pensi a Corviale, Borghesiana, Prima Porta, Acilia, Spinaceto e così via.

A questo punto servono soluzioni entro sabato. «Serve un timoniere, un interlocutore, o magari la nomina di un commissario con cui studiare un sistema di sostegno per le Biblioteche», ha dichiarato Fabio Moscovini della FP CGIL,  intanto qualcosa sembra muoversi anche “grazie alla  Presidente della Commissione Cultura Michela Di Biase che si è fatta portavoce di una mozione per l’integrazione di risorse all’Istituzione Biblioteche” ci ha detto  Antonio Trimarco delegato sindacale Cisl di Biblioteche di Roma.

220615167-4328aaa2-bed1-41c4-8ce1-26e4ee7ef4bbL’Assessore alla Cultura della Giunta Capitolina Flavia Barca

Tutte le  organizzazioni sindacali dell’Istituzione ribadiscono comunque  che è necessario un intervento dell’Assessore Barca per trovare insieme una soluzione prima di lunedì 7 ottobre.




Biblioteche di Roma. Da domani 24 ore in meno di apertura al pubblico.Essere virtuosi non paga.

Si intitola Caro Sindaco parliamo di Biblioteche il libro di Antonella Agnoli che chiedeva un rilancio delle Biblioteche Comunali, vere e proprie piazze del sapere. Il Sindaco Marino a causa dei precedenti tagli al settore ora si trova così:

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Speriamo che a fronte di questo collasso annunciato da tre mesi, il Sindaco Marino si faccia venire qualche idea che risolva il problema (problema a lui noto sin dalla campagna elettorale n.d.r) salvo dover smentire clamorosamente il suo programma si prevede, ancora oggi, un rilancio del sistema bibliotecario romano.

Ora di fronte a tre milioni di euro che non ci sono (?) o non si trovano (ironia della sorte è il costo dell’armamento dei vigili urbani) , la realtà vince sugli impegni programmatici.
Ci chiediamo: possibile che nella capitale d’italia si potranno spendere solo 6 euro a cittadino per le biblioteche? Le fredde cifre parlano chiaro è così, con il bilancio precedente, 21 milioni di Euro, tutto seppur per il rotto della cuffia andava, ed è andato fino alla fine di questo settembre 2013.

Ora che i soldi sono finiti passando da 7 euro procapite a cittadino a 6 euro e non rimane altra strada che la chiusura, ci auguriamo che il Sindaco e l’Assessore Barca rompano gli indugi e intervengano.

Questa è comunque una storia classica del nostro “bel paese” dove essere virtuosi e rispettare le regole non paga. Ed è proprio questo il caso dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale.
Nel 1996 sulla spinta del personale e di una delibera di iniziativa popolare accolta dalla Giunta Rutelli nasce una innovativa forma di gestione delle Biblioteche Comunali, l’Istituzione Biblioteche. Il primo Presidente di questa struttura che gestisce in modo unitario e partecipato le biblioteche del Comune di Roma è Tullio De Mauro. Sin dalla nascita questa “agenzia” con bilancio e gestione autonoma rilancia l’immagine del sistema bibliotecario nella città.

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I dati parlano chiaro si passa da 26 biblioteche a 37 in 10 anni, nel 2011 2 milioni di cittadini frequentano le biblioteche comunali e si arriva al milione di prestiti in un anno e l’aumento rimane costante anche nel 2012 e 2013. Le biblioteche che ne hanno la possibilità, anche quelle della periferia iniziano ad aprire anche il sabato pomeriggio e la sera in alcuni casi sino alle ore 23. L’orario di apertura si allarga divenendo 9-19 e favorendo così la frequentazione dei cittadini e, udite udite, il bilancio è sempre in pareggio (tra i pochi casi italiani di strutture pubbliche).

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L’unica pecca degli amministratori, se proprio vogliamo cercarla, sta nel fatto di aver fatto quadrare i bilanci senza chiedere di più, e questo ha creato una situazione per la quale i costi della gestione sono praticamente incomprimibili.
Se pensiamo che già nel 2009 gli utenti chiedevano cose che solo in parte si è riusciti a soddisfare:

“Criticità:
• Il territorio non è risultato uniformemente coperto dalle
strutture, che in alcune zone erano insufficienti rispetto
alla domanda potenziale.
• Il patrimonio librario e audiovisivo non è risultato
completo e aggiornato nella gran parte dei casi.
• Gli utenti hanno chiesto di ampliare gli orari, sia
posticipando la chiusura serale, sia prevedendo l’orario
continuato all’ora di pranzo, sia aprendo anche nei
giorni festivi e prefestivi.”

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Arriviamo così alla situazione attuale che riporta indietro  questo servizio almeno 10 anni.
Non sappiamo ora se si riuscirà a risolvere il problema e in quanto tempo e questo è veramente triste per la nostra città, per i ceti più deboli e per i tanti giovani ai quali da domani si toglie anche questo.

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I grafici mostrati tranne l’ultimo sono di elaborazione Biblioteche di Roma.

Per vedere i numeri di Biblioteche di Roma e le sue performance di eccellenza clicca su:

http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/REPORT_ISBCC_2012.pdf




Biblioteche di Roma. “Nemmeno una biblioteca sia chiusa” inizia la raccolta di firme.

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La scorsa settimana si sono svolte le assemblee del personale di Biblioteche di Roma prima in piazza del Campidoglio e poi presso l’Assessorato alla Cultura, moltissime lavoratrici e lavoratori hanno partecipato chiedendo a gran voce la correzione del taglio di bilancio di 7 milioni di euro e il rilancio del sistema biblioteche nella città. I sindacalisti di tutte le sigle hanno chiesto unitariamente che lo stanziamento minimo sia di 21 milioni di euro pena la chiusura delle strutture e tutti gli interventi hanno ribadito l’importanza del ruolo di presidio culturale e sociale che le biblioteche comunali svolgono nella nostra città oggi più che mai in considerazione della profonda crisi economica che attanaglia il paese. Data la rilevanza della manifestazione erano anche presenti all’assemblea e al successivo incontro con l’Assessore sia il Coordinatore delle RSU di Roma Capitale Giancarlo Cosentino della FP CISL che il Segretario Generale della FP CGIL Natale Di Cola.  Sono inoltre intervenute la Presidente della Commissione Consiliare Cultura Michela Di Biase e la Presidente della Commissione Turismo Valentina Grippo.

In particolare la Presidente Michela Di Biase (Pd) ha ricordato la sua esperienza personale di studentessa nella Biblioteca del Quarticciolo testimoniando in prima persona l’efficacia anche sociale delle Biblioteche nella periferia della città.

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Verso la fine dell’Assemblea e prima del successivo incontro con le sigle sindacali è scesa per intervenire l’Assessore Flavia Barca, la quale ha voluto di persona dire alle lavoratrici ed ai lavoratori intervenuti quanto sia sua intenzione, non solo risolvere questa emergenza del bilancio delle biblioteche, ma anche quella di rilanciare e riprogettare questo servizio attraverso una nuova governance (Biblioteche di Roma ha un suo Presidente, un suo CdA e un suo Direttore che vengono rinominati per legge ad ogni cambio di Giunta n.d.r.).

Dopo l’Assemblea che ha consegnato ai propri rappresentanti sindacali i punti prioritari da affrontare si è svolta la riunione sindacale convocata dall’Assessore Barca. Nel corso della riunione sono stati affrontati i seguenti temi: bilancio, assetto, assunzioni, rilancio delle biblioteche e quadro generale dei servizi culturali a Roma.

Nella riunione c’è stata una convergenza di opinioni sulla necessità di rilanciare il servizio con un bilancio adeguato e per il momento dei sette milioni di euro mancanti ne sono stati reintegrati quattro.  L’Assessore si è inoltre impegnata a garantire al più presto una governance stabile (un assetto di comando) a Biblioteche di Roma attraverso la nomina del Presidente, del CdA e del Direttore e si è detta favorevole a garantire un finanziamento che consenta a Biblioteche di Roma di svolgere al meglio il suo ruolo nella città assicurando qualità dei servizi e livelli occupazionali anche nuovi grazie ai concorsi in atto. La discussione si è fatta più difficile sulla questione dei tempi, il sindacato ritiene necessario e non procrastinabile al 2014 il reperimento delle risorse economiche che non può essere inferiore per il 2013 a 21 milioni di euro e quindi il solo reintegro dei quattro milioni.

“Non capiamo perchè l’Assessore Barca non ha voluto, nel verbale d’incontro siglato, condividere con noi l’entità dello stanziamento necessario, almeno 21 milioni di euro per il 2013, cifra minima per garantire ai livelli attuali il buon funzionamento delle biblioteche comunali che sono in questa situazione di crisi una grande fonte di sostegno sociale e culturale per studenti e ceti popolari”  ha dichiarato Giancarlo Cosentino Coordinatore delle RSU di Roma Capitale e segretario della FP CISL.

Di seguito riportiamo il comunicato inviato alla stampa dalle RSU di Biblioteche di Roma, che conferma l’attuale difficoltà sulla questione del totale reintegro di bilanci a 21 milioni da parte dell?amministrazione comunale.

 

COMUNICATO SINDACALE UNITARIO R.S.U.
ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI ROMA.
Raccogliamo le firme dei cittadini per non chiudere
“nemmeno una biblioteca”

Al termine dell’assemblea sindacale di tutto il personale delle Biblioteche di Roma, svoltasi mercoledì 18 settembre nel cortile dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, si è svolto l’incontro con l’Assessora Flavia Barca (in allegato, il verbale), per discutere della preoccupante situazione finanziaria e del taglio di ben 1/3 del bilancio dell’ISBCC, deciso dalla precedente Giunta Alemanno e già esecutivo da gennaio 2013.

Un incontro iniziato nel migliore dei modi, sia per toni che per i contenuti espressi dagli Amministratori capitolini presenti: l’Assessora alla Cultura e le Presidenti delle commissioni consiliari Cultura e Turismo, Michela Di Biase e Valentina Grippo.

Purtroppo però, alla buona notizia dell’imminente reintegro di 4 milioni di euro al bilancio dell’Istituzione Biblioteche di Roma, non è seguito un impegno fondamentale, da parte dell’Assessora Barca e della Giunta di Roma Capitale, richiesto con insistenza da tutte le RSU e OO.SS. presenti all’incontro: reperire, entro dicembre 2013 – e quindi nel bilancio di Roma Capitale che sarà approvato nelle prossime settimane – altri 3 milioni per ripristinare il finanziamento del 2012, che è il minimo necessario per poter continuare a garantire tutti i servizi bibliotecari alla cittadinanza, l’apertura di tutte le 37 sedi e tutte le unità di personale (di ruolo e Zètema) attualmente in servizio.

Ma la lotta per salvare le Biblioteche di Roma, un patrimonio inestimabile che appartiene a tutta la cittadinanza, non si ferma qui. I prossimi passaggi istituzionali saranno con le Commissioni consiliari competenti e con il Consiglio di Roma Capitale, che deve approvare il bilancio. E, nel frattempo, daremo la più ampia comunicazione sulla gravità della situazione e ci attiveremo per raccogliere le firme necessarie perché “Nemmeno una biblioteca sia chiusa!” nella Capitale.

RSU e OO.SS Biblioteche di Roma

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