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WebGis la nuova banca dati sulla Roma tra Settecento e Ottocento
Si chiama Descriptio Romae – WebGis la nuova banca dati sulla Roma del ‘700 – ‘800, elaborata dai tecnici della Sovrintendenza Capitolina con l’università Roma Tre, l’Archivio Storico Capitolino, l’Archivio di Stato e l’Istituto Centrale per la Grafica. Un formidabile strumento di conoscenza storico-urbanistica, dal 13 gennaio online e in libera consultazione.
La base è il Catasto Gregoriano, voluto da Pio VII nel 1816 e compiuto sotto Gregorio XVI nel 1835: la prima mappatura sistematica della città, dei suoi spazi, dei suoi edifici. 90 tavole ad acquerello, di valore artistico oltre che documentale, con oltre 15mila particelle. Ad ogni particella è stata collegata la massa dei documenti – finora mai sistematizzati – relativi a tutte le aree allora censite: atti di proprietà, cessioni e acquisti, lavori, eredità… Ne deriva un racconto capillare e ordinato della Roma del periodo e della sua trasformazione: la Roma che per la prima volta, terminata l’avventura napoleonica (e in qualche modo ereditandone lo spirito razionale e modernizzatore) si auto-esplora e prova a darsi un ordine. Fissando ad esempio una volta per tutte i nomi di vie e piazze, gli stessi nomi che compongono l’attuale toponomastica.
Il risultato è una grande mappa interattiva e interrogabile, un corpus di conoscenze aperto a chiunque – studente, urbanista, architetto, storico, semplice appassionato di cose romane – e totalmente gratuito.
Martedì 13 il sistema va online e lo stesso giorno viene presentato all’auditorium dell’Ara Pacis (via di Ripetta 190), alle 14.30. Intervengono i tre coordinatori della ricerca – Susanna Le Pera per la Sovrintendenza di Roma Capitale, Paolo Micalizzi per Roma Tre, Paolo Buonora per l’Archivio di Stato – e un parterre di esperti che affrontano diversi temi, dall’informatizzazione della cartografia storica ai cambiamenti che la città subì all’epoca come risultano dai documenti d’archivio. Seguono la proiezione di un video su Descriptio Romae e una tavola rotonda.
Il nuovo sistema è anche su Facebook