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Piano Integrato Corviale: non c’è Rigenerazione Urbana senza Comunicazione

A seguito dell’accettazione di Roma Capitale della nostra proposta d’inserire il quadrante di Corviale tra i bacini progettuali da rigenerare tramite i Piani Integrati del PNRR, abbiamo preso l’impegno di verificare i vari temi di tale rigenerazione all’interno del proposto Piano Integrato Corviale.

Questa scheda si propone una prima lettura del tema della comunicazione.

Come sappiamo la comunicazione è tema integrante di un piano di marketing, in questo caso un piano di marketing territoriale.

Già nella delibera infatti il Piano Integrato Corviale si presenta come un progetto che utilizza la riqualificazione strutturale per creare un tessuto connettivo socio-economico di gestione del territorio:

Il Piano Integrato Corviale si configura come un programma di interventi finalizzati alla Innovazione sociale e all’Economia sociale e solidale che punti a favorire l’inclusione e la coesione, attivando un’azione congiunta di trasformazione del tessuto edilizio e politiche sociali di accompagnamento e di sviluppo della comunità locale attraverso la promozione di un ambiente inclusivo per le diverse generazioni.

Inoltre il Piano mette subito in chiaro la necessità di altri attori sociali:

La proposta punta al miglioramento della qualità dell’abitare nell’ambito, favorendo la costituzione di una rete di economia sociale e solidale a supporto dell’attività del terzo settore e del suo rafforzamento.

Puntare sul Terzo Settore significa aver capito che senza la partecipazione degli abitanti non si gestiscono territorio complessi.

(vedi: Prima lettura del Piano Integrato Corviale)

Anche la necessaria azione di marketing territoriale per costituire questa rete di economia ha bisogno della partecipazione degli abitanti.

Il Piano Integrato stesso prevede a pagina 49 interventi immateriali di promozione di attività sociali, culturali, ed economiche, e/o di attività di innesco e accompagnamento quali processi partecipativi, di comunicazione”.

Corviale Domani ha sempre puntato sulla necessità imprescindibile del trinomio formazione-informazione-comunicazione. Un’operazione che può avvenire solo con la sinergia tra l’uso dei sistemi di comunicazione e partecipazione digitali e il lavoro in presenza tramite associazioni e gruppi d’interesse.

(…)

nuove forme di soggettività sociali che permettano, sia tramite piattaforme digitali che con l’attività in presenza, di gestire l’incontro e lo scambio tra bisogni e servizi a cominciare da quelli energetici per finire a quelli sanitari, culturali, educativi e così via.

In questa prospettiva consideriamo per la previsione di Cooperativa Urbana di Gestione prevista dal Piano Integrato Corviale non una mera funzione strumentale ma un vero e proprio motore di coesione sociale per il decollo di uno sviluppo territoriale

(vedi: Piano Integrato Corviale: non c’è Rigenerazione Urbana senza Transizione Digitale)

Un aspetto fondamentale per la riuscita dei progetti di sviluppo territoriale è lo sviluppo di uno spirito identitario della comunità. A tal scopo nel tempo si è pensato a un’infrastruttura centralizzata leggera digitale, basata su un cloud e a una rete Wi-Fi diffusa. 

L’allaccio gratuito alla rete Wi-Fi offerta agli abitanti insieme ad un account di posta dedicato, tipo @corviale.org, comincia già a creare quel senso di appartenenza identitaria a una comunità che crediamo essenziale per la buona riuscita del progetto. 

A fronte di questi servizi gli utenti dovranno condividere la loro genealogia fotografica di famiglia che, digitalizzata in un centro servizi dedicato, fornirà la base iconica ed identitaria del cloud(analogamente a quanto proposto nel Piano Integrato a pagina 11 a proposito del “Museo delle Memorie”)

In seguito il centro servizi, con la condivisione e la partecipazione degli utenti, modulerà questo cloud in una rete di rapporti (familiari, affettivi, amicali, professionali…) tra le immagini e le persone. 

Questo database, condiviso in rete aperta tra gli abitanti il territorio e la città, si configurerà nel tempo nella piattaforma di scambio di beni servizi saperi e competenze che diventerà la macchina intelligente di Corviale e contemporaneamente il suo passaporto per uscire dal palazzo ed entrare in rete con la città e l’Europa.  

Una macchina intelligente che migliorerà la vita degli abitanti aiutandoli a risparmiare tempo nella gestione quotidiana dell’abitazione e risparmiare denaro monitorando in ogni momento i flussi di energia.

(…)

In partnership con i centri di produzione culturale del quadrante (Centro di formazione professionale Campanella, Biblioteca comunale Nicolini, liceo Keplero, Mitreo…) la piattaforma sarà il veicolo di formazione informazione e comunicazione per lo sviluppo delle buone pratiche energetiche ed ambientali che permetteranno di raggiungere gli obiettivi di riqualificazione risparmio riciclo e riuso per una svolta green dell’abitare in linea con gli obiettivi che si è data l’Unione Europea realizzando, tra l’altro, a Corviale una comunità energetica rinnovabile

(vedi: Condividere Corviale)

Ma una rete di tal genere è essenziale anche sul tema della sicurezza dal momento che sicurezza e legalità significano innanzitutto prevenzione, buona gestione, presenza pubblica e condivisione con la cittadinanza.

(vedi: I nuovi strumenti della sicurezza per la nostra vita di cittadini)

Ma torniamo alla cultura che è segmento centrale di tale questione come dimostra il Mitreo che è la casa del progetto di riscatto e di rigenerazione di Corviale Domani, è il luogo della firma del protocollo con la Regione e l’oggetto dell’inizio della coprogettazione col Comune. Questo binomio istituzionale e politico mette in primo piano la rilevanza culturale di un progetto sociale complessivo e multidisciplinare di partecipazione.

Il ruolo che nei tanti Forum di Corviale hanno avuto istituzioni universitarie e di ricerca, il Ministero dei Beni Culturali, il Forum del Terzo Settore insieme a decine di Associazioni e di operatori ha sempre messo in rilievo l’importanza dell’arte e della cultura nei processi sociali di formazione, informazione e comunicazione civica.

Voglio, inoltre, ricordare il fondamentale sviluppo delle arti amatoriali che, a partire dal Mitreo, ha creato i presupposti per un rilancio dell’identità e della coscienza collettiva di una comunità: appunto “La Comunità di Corviale”.
(vedi: Il Campidoglio riconosce il valore sociale della Comunità di Corviale)

Coscienza collettiva fondamentale per ritrovare il senso civico di appartenenza tra una comunità e le istituzioni attraverso la possibilità che le piattaforme digitali offrono per intermediarie bisogni e servizi.

(vedi: Il progetto Corviale Domani)

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