Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Già nella delibera il Piano Integrato Corviale si presenta come un progetto che utilizza la riqualificazione strutturale per creare un tessuto connettivo socio-economico di gestione del territorio:
“Il Piano Integrato Corviale si configura come un programma di interventi finalizzati alla Innovazione sociale e all’Economia sociale e solidale che punti a favorire l’inclusione e la coesione, attivando un’azione congiunta di trasformazione del tessuto edilizio e politiche sociali di accompagnamento e di sviluppo della comunità locale attraverso la promozione di un ambiente inclusivo per le diverse generazioni.”
Il Piano mette subito in chiaro la necessità di altri attori sociali:
“La proposta punta al miglioramento della qualità dell’abitare nell’ambito, favorendo la costituzione di una rete di economia sociale e solidale a supporto dell’attività del terzo settore e del suo rafforzamento.”
Puntare sul Terzo Settore significa aver capito che senza la partecipazione degli abitanti non si gestiscono territorio complessi. Quest’acquisita consapevolezza mette le basi per gli abitanti di un governo condiviso dei propri territori. La complessità e l’alto livello di difficoltà testato nell’emergenza pandemica sono state la controprova che solo con la cogestione è possibile governare il territorio. Le competenze e la creatività espresse nei territori durante la crisi pandemica hanno dato l’esatta misura della ricchezza che possono esprimere gli abitanti messi in condizione di contribuire alla gestione delle realtà in cui vivono. L’aumento del tempo e della relativa creazione di valore passato in casa dimostra che di fatto siamo già transitati nelle “nuove forme dell’abitare”. Siamo già cioè in una fase in cui la casa è luogo di produzione e di elaborazione. La presa d’atto della situazione da parte degli attori istituzionali appare chiara nell’esplicazione del Piano Integrato Corviale:
“Questa azione richiede la definizione di luoghi fisici di incontro e confronto in cui le reti locali e le istituzioni possono interloquire per la riqualificazione sociale e urbana del quartiere.”
A pagina 8 si specifica che il Piano va a integrare gli altri interventi previsti ed in particolare “103 nuovi alloggi al Piano Libero”, “la Piazza del commercio di prossimità”, “nuovo campo a undici del Calcio Sociale”, “progetto di efficientamento energetico e recupero dell’edificio principale”, “la riqualificazione del Farmer Market”.
Ci sono quindi i cinque interventi previsti:
A pagina 9 si parla dei primi due obiettivi. Di rilievo nello spazio dell’Incubatore di Impresa è prevista la sede “per le cooperative sociali di manutenzione (Cooperative di Comunità) in grado di produrre lavoro per gli abitanti del quartiere”.
A pagina 10 è previsto il completamento del Palazzetto dello Sport per cui Corviale Domani si è tanto battuto.
Un altro punto sempre evidenziato dall’attivismo civico della rete di Corviale Domani è che “senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana”. Ebbene a pagina 11 del Piano è previsto il ripristino di legalità e sicurezza del Parco Ovest che Corviale Domani ha denominato “Il lato B di Corviale” denunciandone lo stato di degrado.
Sempre a pagina 11 si parla del “Museo delle Memorie” che rilancia idee progettuali espresse negli anni per aumentare il senso d’identità della Comunità di Corviale.
Alle pagine 12 e 13 si parla degli interventi di riqualificazione energetica per le parti non comprese dai già previsti interventi ATER in materia (“progetto di efficientamento energetico e recupero dell’edificio principale” citato a pagina 8). Con questi interventi si completa la massa critica d’intervento di riqualificazione energetica sull’intero insieme del Corviale. Ciò pone le premesse per cominciare a programmare il tema della gestione di tale riqualificazione. Gestione che avrà bisogno, come per la manutenzione (vedi pagina 9) della partecipazione di forme associate degli abitanti per svolgere le fondamentali funzioni di informazione, formazione e comunicazione (previste nel preventivo in forma aggregata a pagina 49 (”interventi immateriali di promozione di attività sociali, culturali, ed economiche, e/o di attività di innesco e accompagnamento quali processi partecipativi, di comunicazione”).