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Dopo mesi di silenzio ecco le novità: le risorse sono scese da 200 a 78 milioni, ammissibili 400 progetti ma finanziabili massimo 60.
Dopo mesi di lavori dietro le quinte, sta per terminare la fase di valutazione dei progetti candidati al bando periferie degradate; entro il prossimo maggio sarà pubblicata la graduatoria delle proposte ammesse che, però, potranno contare su una dotazione di 78 milioni di euro, a fronte dei 200 milioni stanziati inizialmente.
Queste le principali novità emerse nel corso dell’audizione del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Paolo Aquilanti, alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle città.
Bando periferie degradate: le risorse scendono a 78 milioni
Il Segretario Aquilanti ha spiegato che il piano di riqualificazione delle aree urbane degradate, previsto dalla Legge di Stabilità 2015, aveva istituito inizialmente un fondo dotato di 200 milioni di euro (50 per il 2015, 75 per ciascuno degli anni 2016 e 2017) per il finanziamento dei progetti risultati in posizione utile in graduatoria.
Il bando pubblicato in Gazzetta aveva già ridotto la cifra iniziale, passando a 194.138.500 euro (44.138.500 euro per il 2015 e 75.000.000 sia per il 2016 che per il 2017).
Aquilanti, però, ha spiegato che le risorse originariamente disponibili sono state ulteriormente ridotte a 78,5 milioni di euro per interventi legislativi successivi.
Con tali risorse, secondo una stima media del contributo richiesto per ciascun progetto, potranno essere finanziati circa 40-60 dei progetti tra quelli che saranno definitivamente ammessi.
Periferie degradate: l’iter di approvazione dei progetti
Del bando periferie degradate non si avevano notizie dal termine per la presentazione delle proposte (30 novembre 2015); tuttavia il Segretario Aquilanti ha chiarito che il comitato di valutazione, insediato il 4 aprile 2016, si è riunito 28 volte fino alla seduta conclusiva del 31 gennaio 2017.
E’ stato comunicato che nelle prime quattro riunioni sono state definite le modalità operative di funzionamento, approvata la scheda di ammissibilità, discusse alcune delle criticità riscontrate, individuando le soluzioni più idonee; a partire dalla quinta riunione, il 17 maggio 2016, si è proceduto alla valutazione di ammissibilità delle proposte che si è conclusa il 31 gennaio.
Sono stati presentati 870 progetti, di cui 400 ammessi alla valutazione di merito.
Secondo quanto riferito da Aquilanti, ultimata la prima fase, il comitato avvierà la seconda e ultima fase di valutazione di merito delle proposte ammesse che presumibilmente terminerà intorno alla fine del prossimo mese di maggio, in cui sarà approvata una graduatoria di merito.
La durata dell’ultima fase non potrà essere breve, in quanto, oltre ai punteggi che potranno essere attribuiti in modo automatico sino a concorrenza di 40 punti si renderà necessario approfondire gli specifici contenuti di ciascun progetto, valutandone effetti, sostenibilità, quantità e qualità dei servizi erogati, attribuendo un punteggio sino a 60 punti.
Bando periferie degradate Vs Bando periferie
Alla richiesta di unificare il bando periferie degradate con il bando periferie da 500 milioni, il Segretario ha risposto in modo negativo vista la natura molto diversa dei due bandi per platea di partecipanti e per aree d’intervento.
Infatti, il bando periferie degradate era rivolto a tutti i Comuni con aree marginali mentre il secondo è rivolto solo alle periferie delle città metropolitane o dei comuni capoluogo di provincia.