Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

“Gojo” è risultato vincitore della categoria Street Art “Arvalia in Mostra”

È questa l’ultima fase del progetto che ha visto già numerose iniziative a partecipazione attiva dei cittadini, avviate nella primavera scorsa in virtù dell’affidamento alla Iside, da parte del Municipio Roma XI – Arvalia Portuense, di alcune attività per la conoscenza e valorizzazione del territorio, attraverso il linguaggio dell’arte e creatività contemporanea.

In particolare, il concorso aperto a tutti gli street artist, prevedeva l’ideazione, e la successiva realizzazione nella parete esterna del Mitreo con ripresa live e pubblicazione del video on line, di un bozzetto sul tema: “Il MitreoIside di Corviale un luogo di trasformazione e creatività nel Municipio XI”.

Lunedì 21 Novembre 2016 sono stati quindi avviati i lavori, che si protrarranno per diversi giorni, e che tutti potranno seguire, oltre che recandosi presso il Mitreo, attraverso foto e riprese video pubblicate sulla pagina Facebook “Mitreo-ArteContemporanea”.

Scrive l’artista vincitore, nato e cresciuto sul nostro territorio, riguardo al proprio progetto:

“L’opera rappresenta le divinità Mithra e Iside, alle quali si ispira il centro culturale del Mitreo, in quanto divinità “rinnovatrici”, che danno nuova vita.

In questa immagine Mithra è intento nella tauroctonia, come nella quasi totalità delle opere che lo ritraggono, ed è circondato da una fauna al suo servizio: un cane, un serpente, un corvo ed uno scorpione. Ogni personaggio della rappresentazione evoca le omonime costellazioni: toro, scorpione, corvo, serpente e Mithra stesso, che richiama la costellazione che oggi conosciamo come “Perseo”.

Iside invece sta accudendo suo figlio Horus. Entrambi sono rappresentati con i simboli che li definiscono: l’Ankh (croce ansata simbolo della magia e chiave della vita), il Wadj (scettro con il fiore di papiro, simbolo di vigore e dell’eterna giovinezza e rappresentazione del delta del Nilo), le corna di mucca della dea Hathor (a cui spesso Iside era associata) con al centro un sole; sopra la testa, nel disco solare, vi è rappresentato un trono, in quanto Lei base della potenza del Dio Sole e fonte del potere del faraone.

La colorazione si ispira a quella del Corviale e delle zone circostanti: il grigio del bètonbrut che caratterizza il brutalismo architettonico presente nella locale Hunité d’habitation ispirata a Le Corbusier, il rosso e l’azzurro presenti nelle imposte e nei particolari dell’edificio (così come i rilievi diagonali presenti sulle lastre cementizie simili al sand casting nivoliano), il verde ed il giallo imperanti nella natura del luogo.

I personaggi non sono rappresentati con interesse realistico fotografico, ma iconico, e fusi con il luogo tramite decostruzione”.

Quindi un’opera fortemente simbolica che annuncerà dall’esterno, con la forza e l’energia del colore e la maestria di Gojo, la Mission del Mitreo e della Iside, rispettivamente luogo dell’azione e strumento operativo, voluti dalla sua ideatrice per la rinascita di una funzione sociale e spirituale dell’Arte, dell’Essere Umano e dei suoi talenti, e per la rigenerazione ed il rilancio di un territorio come quello di Corviale, al fine di testimoniare che nulla è impossibile e che ogni realtà è prima di tutto imMAGInAzione.

La chiave di ogni Nuova CreAzione, il nodo da sciogliere che la Dea Iside custodisce in seno, sta nel riconoscimento che morte e vita, luna e sole, femminile e maschile, negativo e positivo, sono polarità di una medesima unità con numerose polarità, a seconda del punto di vista, intimamente collegate fra loro e che il coraggio della conoscenza delle luci (il potere personale del Sé superiore simboleggiato dal sole e dal trono) e delle ombre (il toro dell’inconscio e delle pulsioni primordiali, dominato dal Dio Mithra), il prendersi cura (il figlio Horus) e l’esserne consapevole (Horus stesso), nonché l’agire per unire ciò che è stato separato (la Iside ricomporrà il corpo del suo sposo Osiride frammentato e disperso per il mondo dal fratello Set, come in un puzzle), permette a potenzialità e virtù di manifestarsi in tutta la loro esplosiva meraviglia, trasformando luoghi interni ed esterni, relazioni e visione (la Dea Iside ha le ali per sollevarsi ed osservare da un’altra prospettiva), a vantaggio di tutta una collettività

Il Mitreo è in via Marino Mazzacurati 61/63

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *