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Terremoto, Casa Italia: un piano da 75 miliardi di euro in 15 anni

Il Governo illustra il pacchetto di misure già adottate dal governo e presentate al Parlamento nell’ultimo disegno di legge di bilancio per la prevenzione strutturale del Paese: risorse finanziarie, incentivi e bonus, cantieri in corso e programmati, linee-guida per la progettazione
Settantacinque miliardi in 15 anni. Per la prima volta un governo pianifica la prevenzione strutturale del Paese in contrasto al rischio sismico e idrogeologico. Presentate oggi al Cnr di Roma ‘Casa Italia’, il pacchetto di misure già adottate dal governo e presentate al Parlamento nell’ultimo disegno di legge di bilancio per la prevenzione strutturale del Paese: Piani, risorse finanziarie, incentivi e bonus, cantieri in corso e programmati, linee-guida per la progettazione, nuove opportunità per le città, la famiglie e le imprese.

‘Casa Italia’ illustrato nel dettaglio dal direttore di Italia Sicura, Mauro Grassi, che presenta “il fondo pluriennale di 47,5 miliardi per opere di prevenzione e infrastrutturazione del Paese, i 9,8 miliardi per la lotta al dissesto idrogeologico, i 6,8 miliardi per l’edilizia scolastica, 7 miliardi per la ricostruzione post terremoto centro Italia e gli 11,6 miliardi di incentivi per i privati per ristrutturazioni antisismiche e di efficienza energetica”.

Il super-fondo da 47,5 miliardi verrà utilizzato soprattutto per consentire un’imponente opera di prevenzione di lungo periodo, in particolare nei settori del dissesto idrogeologico, della riduzione del rischio sismico e dell’edilizia pubblica, specialmente scolastica.

Queste risorse si affiancano ad importanti fondi già specificamente indirizzati a due settori prioritari nell’agenda del Governo: per contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico sono stati infatti previsti 7,6 miliardi della nuova programmazione 2015-2023, insieme ai 2,2 miliardi recuperati dalla precedente programmazione, 6,8 miliardi sono stati destinati all’edilizia scolastica e consentiranno l’apertura di 5300 ulteriori cantieri rispetto ai 3100 già conclusi. I 7 miliardi per i territori colpiti dal sisma nel Centro Italia daranno il via alla ricostruzione degli immobili pubblici e privati e delle attività produttive. Su tutto il resto del territorio nazionale è da registrare invece il rilevante impegno dello Stato per agevolare i lavori di ristrutturazione dei privati, dalle unità immobiliari ai condomini, con detrazioni fiscali fino all’85% della spesa per chi aumenta la sicurezza antisismica e fino al 70% per chi effettua interventi di efficienza energetica.

Per consentire l’utilizzo più efficace di questi strumenti potenziati, che avevano avuto già un largo successo in passato, in ‘Casa Italia’ è stata prevista anche la possibilità di cedere il credito d’imposta alla ditta che abbia effettuato i lavori o ad altro soggetto e il recupero della detrazione in 5 anni anziché in 10. “Dobbiamo essere primi nella prevenzione- dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti- per questo abbiamo messo in campo il progetto Casa Italia”. Per il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, “da Italia Sicura a Casa Italia, il Governo ha iniziato da subito a prendersi cura del territorio e delle città, a fianco dei cittadini e dei sindaci, sbloccando risorse e con una programmazione solida e estesa nel tempo. Dalle scuole alle periferie alle strade statali– dice Delrio- stiamo recuperando anni di mancati interventi di manutenzione, per garantire sicurezza, rispetto dell’ambiente e qualità di vita. Sostenere con incentivi rafforzati in Stabilità la rigenerazione energetica e antisismica dei condomini e delle abitazioni degli italiani, va nella direzione del prendersi cura delle nostre comunità, nei centri e nelle periferie, scegliendo la strada del riuso, di una sicurezza durevole e di interventi innovativi e intelligenti”.

Erasmo D’Angelis, capo della Struttura di missione #italiasicura, ricorda che “abbiamo alle spalle una vera ecatombe con circa 170 mila vittime sotto le macerie degli ultimi 40 terremoti dal 1908 e almeno 5800 morti nelle devastazioni di frane e alluvioni degli ultimi 40 anni. Per decenni, dal dopoguerra, abbiamo solo riparato e risarcito danni per 3.5 miliardi l’anno per il dissesto idrogeologico e di 2,5 miliardi l’anno per terremoti, senza aumentare la sicurezza”.

Per Giovanni Azzone, responsabile del progetto Casa Italia, “dobbiamo fare in modo di aumentare sempre più la sensibilità dei cittadini sul problema. Si tratta, per noi, dello sforzo più importante e sentito”, conclude.

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