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Autore : redattoresociale
Pubblicato il : 14-03-2016
Il “non negozio” dove scambiare vestiti e giochi.
Con il motto “niente sprechi!” si inaugura a Roma il prossimo 19 marzo la bottega del baratto pensata per i bambini che vivono in casa famiglia e in famiglie indigenti. Iniziativa della Onlus Terra dei Piccoli.
Una bottega del baratto, o meglio un “non negozio” dove scambiare e regalare senza denaro beni nuovi e usati per bambini e ragazzi. Apre a Roma (in via Montaione 44) la Bottega dei piccoli. L’iniziativa è dalla Onlus Terra dei Piccoli, la sua inaugurazione è prevista per il prossimo 19 marzo.
Come funziona? Per 15 euro all’anno si sottoscrive una tessera associativa che dà diritto a uno scambi senza limiti. Ogni volta che si lascia qualcosa in cambio o in dono, il responsabile del negozio lo valuta e accredita sulla tessera magnetiche personale il valore in “good money”, le monete elettroniche “buone” che servono per gli scambi successivi. Tutto quello che non entra in negozio per problemi di spazio o perché richiesto da situazioni di disagio viene regalato.
Lo scambio sarà possibile solo tra gli associati alla onlus muniti di tessera, mentre i principali beneficiari dei beni sono i bambini che vivono in casa famiglia e i bambini di famiglie indigenti che la Onlus Terra dei Piccoli segue. “Abbiamo progettato questa iniziativa cercando di rispondere alle esigenze dei bambini che seguiamo – spiega la onlus -, mettendo attenzione alle preoccupazioni principali dei donatori”. Il motto dell’iniziativa è “Niente sprechi!”. “Riusare e condividere fa sfuggire alla discarica giochi, vestiti, scarpe e scarpine ancora nuovi, perché i bambini crescono in fretta e non fanno in tempo a consumarsi – aggiunge Terra dei piccoli -. Con gli scambi gli indumenti vengono usati più a lungo”.
La onlus garantisce, inoltre, che lo scambio o il regalo andrà veramente ai bambini in stato di bisogno, i cui stati di indigenza o di abbandono sono verificati e certificati dai servizi sociali pubblici. Fiorella Deodati, presidente di Terra dei Piccoli onlus, sottolinea che il “non negozio” si inserisce in un percorso tracciato da anni nella vista dell’associazione, che vuole proporre ai bambini e ai loro adulti di riferimento un modo nuovo per contrastare l’emarginazione, insieme alla riflessione sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. “In Italia poco meno di 2 milioni di minori, quasi 1 su 5, vivono in condizioni di povertà relativa, cioè in famiglie che possono permettersi un livello di spesa modesto e comunque inferiore alla linea mediana nazionale (fissata nel 2014 in 1.698 euro per una famiglia di 4 persone) – sottolinea -. La capitale purtroppo amplifica questi numeri”.
“Siamo contenti ed emozionati” dichiara Francesca Accettella, responsabile del negozio, “dopo 4 anni, Terra dei Piccoli Onlus è riuscita finalmente a realizzare uno spazio interamente dedicato al dono e allo scambio. Si tratta di una soluzione per affrontare in modo ecologico le nuove povertà, ma anche per promuovere e sostenere l’attenzione allo spreco. Viviamo in città sempre più segnate dall’inquinamento e dalla povertà, soprattutto infantile. Crediamo che sia possibile scegliere con gesti concreti una maggiore sobrietà e rispetto per le cose, per l’ambiente e per i bambini.”
“Stimiamo che lo spazio riesca a permettere lo scambio e il dono, durante l’anno, di oltre 1.000 beni al mese; lavoriamo per arrivare all’autonomia finanziaria del negozio in tre anni”, sostiene Andrea Cippone, socio fondatore della Onlus. “Abbiamo scelto di insediare il negozio nel III municipio, una zona ad alta densità abitativa di minori, ma con un tessuto borghese ancora rilevante. Questo dovrebbe permettere ai genitori di poter disporre, potenzialmente, di molti più beni. Il locale che abbiamo affittato, grazie al supporto di alcuni cittadini e di un’azienda particolarmente attenta ai temi della difesa delle persone e dell’ambiente, è un po’ piccolo rispetto al potenziale di scambi che ci aspettiamo, ma è decisamente carino e colorato. Se riusciremo a convincere altri cittadini e la nuova amministrazioni dell’utilità del progetto. Siamo pronti a ingrandirci o ad aprire altri “non negozi”!”. “Tutti gli oggetti scambiati e donati saranno gestiti tramite un software appositamente realizzato e accessibile dagli associati anche dal web e tutte le “good money” saranno spese e accumulate in una tesserina magnetica che sarà consegnata a tutti i bimbi “ dichiara Fabrizio Fiore, volontario storico della Onlus e responsabile della digital innovation. La bottega resterà aperta il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19 e il mercoledì e sabato dalle 10 alle 13.
Tag: baratto
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