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“Medicina ed esistenza sul senso del vivere”
La riqualificazione di Corviale, un quartiere alla periferia della Capitale, non passa soltanto per il restyling del mattone. Mentre strade, parchi e palazzi si rifanno il look, Corviale pensa anche ad incrementare il fervore della sua anima culturale. Filosofia, psicologia, medicina e teologia si sono dati appuntamento in un unico evento, organizzato dall’associazione culturale Organon (Consultorio filosofico e antropologico esistenziale: http://www.consultoriofilosoficoorganon.it).
“Medicina ed esistenza sul senso del vivere”: è questo il titolo dell’imperdibile appuntamento fissato per sabato 6 febbraio 2016, presso la biblioteca comunale di Roma Renato Nicolini, in via Marino Mazzacurati 76.
“Il convegno vuole essere un’opportunità per cercare di comprendere l’innegabile disagio che attraversa la società attuale – spiega Esper Russo, consulente filosofico, presidente di Organon – un invito a riflettere sui nuovi problemi con cui siamo posti a confronto. E’ in atto un cambiamento che costringe a porsi alcuni interrogativi: abbiamo di fronte una vera e propria trasformazione qualitativa della sofferenza, un malessere il cui contenuto è svuotato di senso”.
Oltre al presidente di Organon, che introdurrà i lavori, parteciperanno al covengno anche Padre Roberto Fornara, teologo, Maria Teresa Russo, docente di filosofia morale e bioetica presso l’Università di Roma Tre, Ferdinando Brancaleone, psicoterapeuta, direttore scientifico Isue e Serena Mosti, neurologa della fondazione Santa Lucia di Roma.
Scopi e motivazioni che spingono queste professionalità lungo i propri percorsi di cura, potrebbero sembrare molto distanti tra loro. Ma è soltanto una questione di apparenza. La domanda di senso, infatti, sottende tutte le altre domande: è la domanda religiosa, è la questione spirituale, è l’interrogazione filosofica ed è anche la domanda della medicina. E, cambiando l’ordine della questione, è necessario domandarsi se la medicina oggi, orientata ad un approccio metrico ed economico, lasci spazio e possa ancora riuscire ad essere la fonte della cura dell’uomo ed avere gli strumenti per prendersene cura e possa tornare ad integrarsi con altri domini di conoscenza, per medicare il malessere dell’uomo recuperando risorse che le appartengono essenzialmente.
“Il convegno, dunque – ha continuato Esper Russo – vuole in ultima analisi rappresentare un momento di incontro per interrogarsi sull’idea di uomo e di malattia che sottende alla cultura dell’ attuale medicina, chiedendosi se quell’ approccio ad un corpo, visto come macchina che si rompe, sia in grado di dare ancora oggi risposte esaustive e soddisfacenti ad un’umanità sempre più sofferente e ferita. L’intento – ha concluso il presidente di Organon – è praticare una riflessione congiunta tra più discipline, per arricchire ed estendere il campo d’indagine e d’intervento”.
Medicina ed esistenza sul senso del vivere
Introduce Esper Russo, presidente di Organon
Relatori:
Roberto Fornara, teologo, teresianum: Parola, Carne e Gloria: Umanità di Dio e dività dell’uomo
Maria Teresa Russo, docente di filosofia morale e bioetica presso l’Università di Roma Tre: “Il doppio occhio clinico: la malattia tra medicina e filosofia”
Ferdinando Brancaleone, psicoterapeuta, direttore scientifico Isue Napoli:”Cura e Malattia secondo l’ottica antropologica neo-esistenziale”.
Serena Mosti, neurologa, fondazione Santa Lucia Roma: “Neuroscienze e dolore”
Coordina Isabella Faggiano, Organon