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Una favola per ridere
di Alessandro Genovesi. Con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui Italia 2014
In una sera di fine Dicembre Francesco (De Luigi) sta facendo l’amore con Patrizia (Guzzanti), una ragazza un po’ masochista che ha conosciuto da poco – lui in realtà soffre ancora per essere stato lasciato da Anna (Capotondi) – quando arriva il suo migliore amico Paolo (Memphys), al quale sta per nascere un figlio ma è angosciatissimo e chiede ospitalità per una notte, poco dopo bussa la dirimpettaia Alice (Francini),un’attrice di soap sessuomane con la mania degli uomini in divisa, per chiedere un preservativo. Patrizia se ne va offesa a morte e poco dopo si sente un colpo di pistola: un vicino si è suicidato. Il giorno dopo Francesco incontra Francesca (Sednaoui), la fidanzata del suicida e la invita a stare da lui fino al funerale. Alla cerimonia partecipano tutti, anche l’avaro padrone di casa Gianni (“Ale” Bettetini) e suo fratello Mario (“Franz” Villa), che vive con lui da quando un incidente causato dal fratello lo ha costretto su di una sedia a rotelle. Più tardi Francesco incontra Anna che gli comunica di avere un nuovo compagno e di essere incinta e gli chiede un appuntamento nel pomeriggio perchè gli deve parlare. Al ritorno, però, Francesco trova il graduato dei carabinieri Gaetano (Diego Abatantuono) che è lì per indagare sulla recente morte e che interroga tutto il condominio. Durante l’interrogatorio Paolo, che ha con sé una pistola, confessa di essere sull’orlo del suicidio perché teme di essersi innamorato di Francesco; Alice non resiste al fascino della divisa della Benemerita e si porta a letto Antonio. Francesco, dopo aver con riluttanza baciato Paolo che scopre così di non vare nessuna pulsione omosessuale, esce con Francesca (tra i due sta nascendo un’attrazione) ed Anna, che lo ha seguito per capire perché non è andato all’appuntamento, dice a Paolo che non ha nessun nuovo amore e che il figlio è di Francesco. Quest’ultimo proprio sotto casa sta per baciare Francesca in macchina ma investe Anna che sta uscendo. All’ospedale nasce il bambino di Paolo e i due ex fidanzati ritrovano l’amore. Siamo a Capodanno e, durante una festicciola dei condomini, Gianni scopre che Mario non è affatto paralizzato e Alice e Antonio decidono di sposarsi.
Genovesi aveva scritto la commedia Happy Family dalla quale Salvatores aveva tratto il film omonimo. Dopo di allora ha scritto(traendone lo spunto da una serie Warner) e diretto i successi La peggior settimana della mia vita e Il peggior Natale della mia vita . Per sua stessa ammissione, venendo dal teatro ama avere con sé sempre gli stessi attori, come a costituire una compagnia di giro. Il risultato si vede: l’affiatamento tra gli interpreti aiuta non poco a rendere con efficacia l’idea di partenza (già dichiarata dal titolo) di mettere insieme una favola sentimentale sopra le righe. L’irrealtà del racconto è inoltre sottolineata dal bel lavoro dello scenografo Tonino Zera all’interno dello studio 8 di Cinecittà – quello dove Scola ha girato Concorrenza sleale e Sorsese Gangs of New York.