“Beni comuni”, quindi, ad oggi inutilizzati e che saranno risistemati da chi vincerà il bando nella duplice ottica di sviluppare ed incentivare l’imprenditoria giovanile e le attività culturali e quella di recuperare un patrimonio altrimenti lasciato abbandonato.
Dei due bandi il primo riguarda 14 locali per la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi promossi da giovani mentre il secondo prevede l’assegnazione di 6 immobili per lo sviluppo di attività culturali. Le domande dovranno essere presentate entro il 12 giugno 2015 e saranno valutate da un’apposita commissione interna composta da dirigenti e funzionari dei dipartimenti coinvolti. Gli immobili verranno assegnati in concessione per 6 anni, rinnovabili di altri 6, ad un canone che, in caso di avvio di attività culturali senza scopo di lucro potrà essere abbattuto dell’80% come previsto dalla legge nel caso di riconoscimento dei requisiti di rilevanza culturale e sociale da parte del Comune ovvero con l’applicazione di un canone di autorecupero nel caso in cui gli immobili versino in stato di degrado e l’assegnatario si impegni a svolgere le spese. Nel caso di attività imprenditoriale, invece, il canone di concessione sarà formulato tenendo conto dello stato manutentivo del bene.