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Svelato il piano di salvataggio per il colosso della grande distribuzione organizzata britannica Tesco. Al centro delle misure presentate oggi da Dave Lewis , top manager subentrato di recente al dimissionario Philip Clark, c'è la chiusura di 43 store, giudicati poco profittevoli; la dismissione di altri asset non strategici; la vendita a Talk Talk del servizio
Svelato il piano di salvataggio per il colosso della grande distribuzione organizzata britannica Tesco.
Al centro delle misure presentate oggi da Dave Lewis , top manager subentrato di recente al dimissionario Philip Clark, c’è la chiusura di 43 store, giudicati poco profittevoli; la dismissione di altri asset non strategici; la vendita a Talk Talk del servizio di film in streaming Blinkbox e il lancio di un programma di risparmio dei costi.
La società taglierà anche i prezzi su diversi prodotti in scaffale, in modo da rendere più competitiva l’offerta.
Il gruppo ha già annunciato che non pagherà dividendi per l’attuale anno fiscale, confermando però le attese per un utile operativo di circa 1,4 miliardi di sterline.
“Abbiamo alcuni cambiamenti difficili all’orizzonte – ha detto Lewis – che permetteranno a Tesco, reduce da anni di contrazione della profittabilità anche a causa dell’agguerrita concorrenza, di tornare al top”.
Intanto nelle settimane che precedono e includono Natale e Capodanno, la società ha riportato un calo del 2,9% delle vendite same-store (ossia nei negozi aperti da almeno un anno, al netto dei consumi di carburante vednuto nelle stazioni Tesco).
Il dato ha superato comunque le attese degli analisti e si è rivelato in miglioramento rispetto al -4,4% riportato nel secondo trimestre.
Solo nella stagione dello shopping natalizio la discesa è stata invece dello 0,3%.
Positiva la prima reazione sulla Borsa di Londra, dove il titolo a fine mattinata ha guadagnato il 10,17%.
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