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Quando l’arte diventa strumento di promozione culturale e riqualificazione sociale, uscendo dalle stanze dei musei per appartenere a tutti, si chiama arte pubblica. E quando l’arte pubblica contemporanea incontra San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma, si chiama SanBa.
Il progetto sembra prendere alla lettera le parole e gli auspici dell’architetto Renzo Piano che da tempo si spende in favore della rivitalizzazione di quelle che chiama “le città del futuro”, le periferie urbane.
SanBa è il progetto artistico nato dall’idea del team creativo di WALLS guidato dal curatore Simone Pallotta che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea; la manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi e con la collaborazione di Zetèma, Centro Culturale Aldo Fabrizi e Ater.
Alla sua seconda edizione – dopo il grande successo dello scorso anno – quest’anno torna a San Basilio durante il mese di gennaio, fino al 28 febbraio per consolidare il rapporto con i cittadini e il cambiamento culturale in atto. L’obiettivo è di rendere San Basilio un centro di produzione di arte e cultura partecipate attraverso laboratori rivolti agli studenti del quartiere, spettacoli di intrattenimento e opere d’arte permanenti che restituiscono agli abitanti porzioni di territorio in disuso come spazi dalla forte identità artistica.
Il luogo di elezione di SanBa 2015 sarà l’area verde tra via Corinaldo, via Loreto, via Arcevia e via Treia. Una piazza dove promuovere l’aggregazione e stimolare l’autonoma produzione culturale, punto d’incontro strategico tra i Lotti Ater 10 e 13, l’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” e il Centro Culturale “Aldo Fabrizi”, partner già di SanBa 2014.
La prima fase del progetto, durante il mese di gennaio, punta all’interazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” nel laboratorio Draw Your SanBa, una proposta di partecipazione interattiva alla trasformazione del quartiere.
L’Associazione Culturale WorkIn Project, realtà attiva nell’educare i bambini all’arte contemporanea, terrà un laboratorio di alfabetizzazione artistica durante il quale i giovani abitanti potranno immaginare di intervenire in prima persona sul loro territorio attraverso la realizzazione di opere di street art. Un esercizio d’immaginazione creativa utile a una nuova percezione del sé nel proprio territorio. Tutte le opere saranno proiettate su 1 facciata della piazza domenica 8 febbraio durante il primo appuntamento di SANBA con lo spettacolo e il groove di Sweat Drops, che insieme alle realtà musicali con le quali collabora da anni riscalderà anche la serata conclusiva di SanBa.
La seconda fase prevede una vera e propria performance di Arte Pubblica affidata da Walls e dai cittadini al muralista di fama internazionale HITNES.
L’artista, selezionato per la sua capacità di leggere il contesto nel quale va ad operare, avrà il compito di realizzare sulle 6 facciate selezionate un’imponente opera di arte pubblica che diventerà parte dell’estetica della piazza. Proprio per il ruolo centrale che avrà a San Basilio, l’opera sarà il risultato di una serie di incontri con gli abitanti per introiettare l’atmosfera e le voci del quartiere, entrando in contatto con le problematiche e i desideri di un’area così peculiare per restituirle un progetto consapevole e site-specific.
Sarà compito del team creativo di WALLS lavorare verso una soluzione condivisa che sia accettata dai cittadini ma che al contempo non limiti la libertà espressiva dell’artista.
L’imponente opera d’arte sarà presentata al pubblico la sera del 28 febbraio durante una grande festa, dove arte e spettacolo faranno incontrare i diversi agenti presenti sul territorio: i cittadini, grandi e piccoli, si ritroveranno nel quartiere spinti da nuovi stimoli; le associazioni culturali già presenti allargheranno il loro bacino di utenza consolidando il network che gli permette di studiare un’offerta culturale appropriata; e le Istituzioni troveranno un ponte per comprendere le potenzialità e mancanze dei quartieri la cui voce è più debole.
L’arte, pubblica e partecipata, è il collante di questo processo che il team di Walls mira a mettere in atto nelle periferie di tutta la città, e non solo.