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La commedia italiana abita ancora qui – Scusate se esisto! (video)

di Riccardo Milani. Con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Cesare Bocci. Italia 2014

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Serena Bruno (Cortellesi) è una giovane architetto abruzzese che dopo aver fatto positive esperienze all’estero decide di tornare in Italia ma qui non riesce a trovare occupazione- le vengono sempre preferiti colleghi maschi – e si deve arrangiare con vari lavoretti; tra gli altri, c’è anche quello di cameriera nel ristorante del bel Francesco (Bova). Quest’ultimo, colpito dalle sue capacità (sa anche parlare con i clienti in varie lingue), una sera la invita a fermarsi a bere uno spumante con lui e la accompagna a casa. Serena, che era un po’ innamorata di lui, è felice e quando lui le chiede di accompagnarlo ad una festa si convince di aver fatto colpo. Ma lui la porta in un locale gay e quando lei ci resta male, cade dalle nuvole: era convinto che lei fosse al corrente della sua omosessualità. I due litigano e Serena si rituffa nel lavoro ma, poco dopo, lui le chiede scusa e, visto che lei è stata sfrattata, le offre ospitalità in casa sua. Un giorno partecipa ad un bando per la ristrutturazione del quartiere di Corviale e lei si presenta con un progetto innovativo ma, scottata dalle precedenti esperienze, si presente come l’assistente dell’architetto Bruno Serena all’estero per lavoro. Il suo progetto vince e lei chiede a Francesco di darle manforte, fingendosi l’architetto nei collegamenti in video-conferenza. Serena va, quale assistente-alter ego, nell’ufficio dell’ing, Ripamonti (Ennio Fantastichini), dove lui regna sovrano, circondato dalle cure di Michela (Savino), assistente a 360 gradi e dalla piaggeria di professionisti che lui tratta con distratta degnazione; tra questi il dott. Volponi (Cesare Bocci), gay costretto al ruolo di dongiovanni e Pietro (Fortuna), giovane architetto che ha intuito che Serena è la vera artefice del progetto. Intanto Francesco, aiutato dal suo amichetto Nicola (Marco Bocci) mette su una scenografia giapponese e finge di parlare con Ripamonti da Osaka. Di lì  a poco arriva a casa sua Maria (Stefania Rocca), sua ex-moglie (Francesco aveva avuto un periodo etero) che, dovendo partire, gli molla il loro figlioletto di 10 anni. Il bambino è serio e triste ma l’arrivo inatteso della  mamma e  della  zia di Serena, donne semplici ed espansive, gli ridà il sorriso. Un giorno Francesco, sempre sotto mentite spoglie, deve andare dall’ingegnere a firmare le carte per far partire l’appalto ma, quando dichiara di voler trasformare le strutture di accoglienza previste in un centro commerciale, Serena si oppone e rivela la verità. La sua ribellione convincerà anche Michela e gli altri dipendenti a liberarsi dal giogo dell’opportunismo e ad essere se stessi. Pietro, innamorato di Serena, si licenzia ed i due vivranno e lavoreranno insieme.

Milani è un regista duttile: ha fatto piccoli film d’essai (La guerra degli Antò), serie televisive (Tutti pazzi per amore, Una grande famiglia) e, dopo essere miracolosamente sopravvisto a Piano solo (dal libro  di Veltroni: da stroncare Orson Welles), ha avuto un bel successo con Benvenuto Presidente. Scusate se esisto!, ideato e scritto dalla Cortellesi – che è sua moglie- con lui, Cotroneo, Calenda ed Andreotti, è una conferma – anche dal punto di vista commerciale – delle sue qualità di erede, tra i pochi, dell’autentica commedia all’italiana (quella che sapeva affrontare temi seri, anche drammatici, sempre mantenendo toni leggeri ed ironici). Certo, come già nel film con Bisio, il finale mielosamente moralistico Risi, Steno o Monicelli non lo avrebbero mai adottato ma il contatto prolungato con la prosa di Veltroni qualche danno collaterale non poteva non farlo. Pazienza, è comunque un buon film e l’uso degli abitanti di Corviale (compresa la buffa zia) quali generici è una bella trovata.

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