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Spagnolli: “Non ci sono cittadini più bravi o meno bravi in tema di differenziata e riciclo. Serve un sistema che metta in grado i cittadini di riciclare e riutilizzare, altrimenti tutto è inutile”
“Sono già sette le Regioni che, con sette anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2020 fissata dall’Europa, hanno raggiunto il 50% di riciclo; altre tre Regioni stanno per arrivare all’obiettivo. Questo è un messaggio positivo per l’Italia, perché riciclare e riutilizzare i rifiuti vuol dire abbattere costi per i cittadini e produrre risorse per l’economia nazionale”. E’ quanto ha dichiarato il delegato Anci a Energia e Rifiuti, Filippo Bernocchi, che oggi, nella sede Anci a Roma, ha presentato i dati del IV rapporto del Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti.
“I numeri che presentiamo oggi – ha detto il delegato Anci – confermano un trend di progressivo miglioramento. I livelli di raccolta differenziata hanno registrato un incremento, pur rimanendo ancora distanti dagli obiettivi nazionali imposti dalla normativa. Dal 2010 – ha aggiunto – la produzione dei rifiuti si è ridotta progressivamente, grazie anche alle politiche di prevenzione messe in atto e al contesto socio-economico che ha visto una riduzione dei consumi. I Comuni sono in prima linea – ha concluso Bernocchi – e mirano a perseguire da protagonisti quella circulary economy chiesta dall’Europa, al fine di far diventare le nostre città delle vere e proprie ‘miniere urbane’”.
Tornando al rapporto, le Regioni che hanno superato nell’anno di riferimento la percentuale del 50% di materiali avviati a riciclo sono il Trentino-Alto Adige, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia-Giulia, le Marche e la Sardegna.
Scendendo a livello comunale, sei sono stati i Comuni ad aver ricevuto un riconoscimento per aver centrato l’obiettivo “2020” della direttiva europea del 1998. Si tratta di Capannori, Trento e Pordenone, premiati per aver raggiunto il tasso di avvio a riciclo più elevato, e Perugia, Belluno e Treviso per aver contribuito significativamente alla riduzione della CO2.
Presente alla presentazione del rapporto anche il presidente della commissione Ambiente Anci e sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, che ha confermato quanto “indispensabile sia far crescere il sistema dei rifiuti in Italia. Tuttavia – ha però rimarcato – i dati ci dicono quanto sia ancora disomogenea la situazione in Italia. La Banca dati presentata oggi può essere quindi una buona sintesi per far conoscere su tutto il territorio nazionale le buone pratiche in tema di riciclo e differenziazione dei rifiuti”. Sul fatto che gli esempi migliori di virtuosità siano al Nord, Spagnolli ha voluto ricordare come “realtà virtuose ci sono anche nel Meridione, penso a Portici e Andria. Quindi la questione non è avere cittadini più bravi o meno bravi ma essere in presenza di un sistema che metta in grado i cittadini di riciclare e riutilizzare, altrimenti tutto è inutile”.
A margine della conferenza stampa è intervenuto anche un esponente del governo, il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Barbara Degani: “Voglio ringraziare i Comuni – ha detto – per il grande lavoro svolto, che dimostra come il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti non rappresentano solo un problema quotidiano per gli amministratori che devono gestirlo ma anche una risorsa economica nazionale su cui puntare”. Sempre a margine della presentazione del Rapporto la dichiarazione di Alessandro Mazzoli, parlamentare e membro della commissione Ambiente della Camera. “Nei prossimi giorni – ha ricordato Mazzoli – andrà in Aula a Montecitorio il collegato Ambiente alla Legge di stabilità. Un provvedimento – ha spiegato – che contiene misure importanti proprio sulle tematiche illustrate oggi. E’ intenzione del Parlamento puntare forte su questo filone – ha quindi concluso Mazzoli – perché la qualità di un Paese si misura anche da come gestisce e ricicla i propri rifiuti”.