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Il gigante dei processori entra a gamba tesa nel mercato della wearable e dell’Internet delle Cose
Tutti ne parlano e è le possibili applicazioni sono potenzialmente infinite: Edison è un computer non più grande di una scheda SD con una CPU dualcore e 500MB di RAM su cui gira l’onnipresente Linux come sistema operativo. È stato presentato settimana scorsa al Consumer Electronics Show di Las Vegas dal CEO di Intel Brian Krzanich. Si tratta del primo dispositivo che utilizza la tecnologia Quark, un processore grosso un quinto della precedente serie Atom che utilla soltanto un decimo dell’energia. Il minicomputer si connette alla rete e ad altri dispositivi via wifi e bluetooth ed è il tentativo della storica azienda di microprocessori di mettere il piede nella porta del multimiliardario nascente mercato dell’Internet delle Cose.
Intel Edison è pensato per gli sviluppatori e sarà integrato in vari prodotti nella seconda metà del 2014 e nel 2015. Secondo l’azienda, troverà la sua naturale applicazione nei dispositivi di tecnologia indossabile. Un primo esempio dimostrativo è un body per neonati che, attraverso una piccola tasca che ospita il minicomputer, può tenere monitorati diversi parametri fisiologici nei neonati. La linea di prodotti si chiama Nursey 2.0 e comprende anche un dispositivo connesso per scaldare il latte che si attiva quando il bambino incomincia a piangere.
Quest’ultima device introdotta da Intel è un tangibile punto di svolta: i computer sono diventati così piccoli da poter essere inghiottiti nelle cuciture dei nostri vestiti. Si tratta di una tecnologia quasi invisibile, tanto discreta quanto potenzialmente rivoluzionaria. Non si sa ancora la data precisa i cui Edison sarà lanciato sul mercato, ma sembra che se ne riparlerà verso l’estate ed è gia stata annunciato un contest per sviluppatori dal nome Make It Wearable con un primo premio di 500.000$. I big stanno entrando nel mercato dell’Internet delle Cose, Intel ha le idee chiare e vuole tracciare la via: se le device della wearable e dell’IoT saranno dappertutto, i microprocessori dell’azienda voglio essere in tutti questi gadget: “La tecnologia indossabile non è ancora dappertutto poiché non risolve ancora problemi reali e non è integrata con il nostro stile di vita,” ha detto il CEO di Intel al CES. “Ora siamo concentrati a rispondere a questa sfida dell’innovazione. Il nostro obiettivo è il seguente: qualsiasi cosa che si connette, lo farà meglio con Intel al suo interno”.
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Carlo Peroni