Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Un film di Luca Miniero. Con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Luca Argentero, Angela Finocchiaro, Alessandro Besentini.
Cristina Coso (Cortellesi) vive in un lindo ed ecologico chalet in Trentino con il marito Michele (Argentero) ed i figli Fortuna (Lavinia de’ Cocci) e Vittorio (Saul Nanni); lei è la tipica moglie del nord: efficiente e ambiziosa è sempre pronta a sollecitare il mite marito a farsi avanti nel lavoro ed i figli ad eccellere negli studi e nel cogliere le occasioni di promozione sociale che l’ambiente scolastico – o, nel caso di Fortuna, una scuola di danza – possono offrire. Tutto bene quindi; non esattamente perché Cristina non è proprio una trentina doc : viene dalla Campania e si chiama Carmela e ha cancellato il proprio passato; un brutto giorno, però, viene convocata in commissariato e lì due poliziotti (Marco Marzocca e Massimo De Lorenzo) le comunicano che il fratello Carmine (Papaleo) , accusato di essere un boss della camorra, ha indicato la casa della sorella quale domicilio , in attesa del processo che lo vede imputato .Cristina/Carmela è costretta ad introdurre nella sbigottita famiglie il fratello in perfetta mìse cafona , con tanto di catene d’oro e stuzzicadenti. Michele, in particolare, vede vicina la propria fine quando il suo datore di lavoro, Carlo Manetti (“Ale” Besentini) si presenta a cena con la spocchiosa moglie Doriana (Finocchiaro) e i due vengono messi in fuga da Carmine che si finge maggiordomo rumeno ma vuole far loro pagare i soprusi con cui il loro figlio martirizza Vittorio. Quando , però, la verità viene fuori tutto cambia : Manetti , sperando in un intervento di denaro riciclato della camorra, fa fare un carrierone a Michele e la porta della loro casa si spalanca per i Coso , lo strozzino che prestava soldi a Michele (è così che lui zittiva le pretese di Cristina) dichiara soddisfatto ogni suo credito e persino la scorbutica vicina (Giselda Volodi, bravissima) si concede sfacciatamente a Carmine . Al processo , però, tutti i testimoni ( i Ditelo Voi in vari travestimenti) scagionano Carmine ,piccolo delinquente che voleva solo essere un po’considerato.
Il napoletano Miniero, dopo varie incursioni nel grottesco – da solo o in coppia con Paolo Genovese – ha incontrato il successo con “Benvenuti al sud” e lo ha confermato con “Benvenuti al nord” , entrambi prodotti da Cattleya ; ora la produzione e il regista ripropongono la stessa formula : il sud cialtrone e un po’ miserabile ma di cuore sincero che incontra ed affascina il nord malato di un efficientismo di maniera. Se a questo si aggiunge la riproposizione del duo di successo di “Nessuno mi può giudicare”: Cortellesi-Papaleo , l’utilizzo , anche parecchio forzato, dei due caratteristi lanciati dai due “Benvenuto..”: Salvatore Misticone e Nunzia Schiano , addirittura avendo scelto Ale per il ruolo dell’imprenditore, il dare a Franz un minuscolo cameo per dichiarare la coppia nei titoli, ci troviamo di fronte ad una operazione produttiva assai astuta e funzionale. I primi risultati al botteghino danno ragione ai prodotturi, perciò onore al merito: in fondo – e per una commedia è un vero complimento – è come passare due orette in compagnia di vecchi compagni di goliardia, un po’ prevedibili ma simpatici .