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Pronti al lancio i bandi del progetto ‘Campagna urbana’. Federici: “Stiamo mettendo in campo politiche concrete per la difesa e la valorizzazione del territorio”.
Il ritorno alla campagna non è solamente una aspirazione per chi non ne può più dello stressante trantran lavorativo, ma è soprattutto una questione che ha dimostrato tutta la sua valenza e attualità con i disastri causati dalle piogge autunnali degli ultimi anni.
Proprio per questo l’amministrazione comunale della Spezia ha deciso di avviare un percorso di recupero delle aree collinari attraverso il progetto ‘Campagna urbana’, che si inserisce in un più ampio contesto di iniziative. Un programma che passerà per l’assegnazione ad aziende agricole o a semplici cittadini dal pollice verde di aree comunali e demaniali e che vorrebbe presto coinvolgere anche i privati che non sono in grado di prendersi cura degli appezzamenti che possiedono.
Questa mattina la giunta ha approvato il testo dei bandi con i quali il Comune mette a disposizione in maniera quasi gratuita (sarà richiesto un canone simbolico, per questioni burocratiche connesse alla possibilità di ricevere eventuali contributi Ue) dieci ettari di terre disseminate sulla fascia collinare che circonda la città, da San Venerio al Montale di Marola, da Sarbia al Favaro, da Guarsedo a Fabiano.
I bandi sono stati presentati questa mattina dal sindaco, Massimo Federici, dall’assessore alla Sostenibilità ambientale, Davide Natale, e dal vice sindaco, Cristiano Ruggia, affiancati dall’architetto Daniele Virgilio.
Si tratta, nello specifico, del Bando per l’assegnazione in conduzione diretta di terreni in aree collinari di potenziale uso agricolo e il Bando per l’assegnazione in concessione di aree per gli orti collinari. I due documenti, cui sarà possibile aderire sino a febbraio 2014, si rivolgono in pratica a due categorie differenti: le aziende e gli hobbysti, ai quali si prevede di concedere terreni di dimensioni più ridotte.
“Il lancio di questi bandi – ha detto l’assessore Natale – dà il segno di quale sia la filosofia che vogliamo perseguire, in termini di riappropriazione della cultura agricola e di tutela del territorio. Lo faremo mettendo a disposizione terreni del Comune, ma è nostra volontà anche mettere in sinergia anche la domanda e l’offerta di zone boschive o rurali dei privati”.
Il progetto ‘Campagna urbana’ è un tassello di un disegno più complessivo di rigenerazione del territorio collinare che passa anche per la variante al Puc, con la quale è stata ridotta l’edificazione collinare, ma anche ‘L’arco e le frecce’, l’iniziativa tesa a valorizzare la rete di sentieri che collega il centro urbano con l’Alta via del golfo.
“Dal punto di vista urbanistico – ha commentato Ruggia – questa è una scommessa per migliorare il mantenimento del territorio collinare”.
“Stiamo mettendo in campo politiche concrete per la valorizzazione e la manutenzione del territorio – ha aggiunto il sindaco Federici – ma l’attenzione di chi si occupa dei temi ambientali sembra essere tutta per i pini di Piazza Verdi. Presentiamo un progetto unico tra le città liguri, perché vogliamo riattivare un rapporto virtuoso tra città e campagna per favorire il recupero del patrimonio territoriale, del paesaggio culturale e degli equilibri ambientali, riattivando pratiche di uso agricolo del territorio integrate da funzioni sociali, culturali, educative, dell’ambiente e del paesaggio. Il progetto di recupero degli Orti del castello San Giorgio, ad esempio, è staccato da questi bandi, ma potrà rappresentare il cuore di un sistema, il punto centrale che alimenta questa manovra culturale. E allo sviluppo di questa iniziativa potrebbero presto aggiungersi le novità portate dal federalismo demaniale”.
Finalità dei bandi
Gli Uffici tecnici del Comune hanno provveduto quindi ad individuare le aree di proprietà comunale da assegnare sulla base dei bandi quest’oggi deliberati. In base all’estensione e allo stato di consistenza delle aree così individuate, sono state suddivise in aree collinari di potenziale uso agricolo e aree per gli orti collinari. Le aree collinari di potenziale uso agricolo sono state valutate idonee per l’assegnazione in conduzione diretta in favore di coltivatori diretti, imprenditori agricoli o aziende agricole, in quanto destinate ad un utilizzo agricolo di tipo imprenditoriale. Le aree per gli orti collinari sono state valutate idonee per l’assegnazione in concessione in favore di singoli cittadini, gruppi o associazioni, in quanto destinate ad un utilizzo hobbistico e di tipo socio-culturale.
Il Comune della Spezia ha redatto due bandi, condivisi con le associazioni di categoria (CIA, Confagricoltura, Coldiretti, Slow Food, Coop. Sociale CIS, Coop. Lindberg, Coop. COCEA, Coop. Sociale CILS, Camera di Commercio, GAS “L’aquilone”, GAS “Noialtri liberi apuani”, GAS “Progetto uomo”, GAS “Hourlupe”, GAS “Amici terra inquieta”, GAS “Magazzino operativo risorgimento” e GAS “Grano, acqua e sale”), l’Ispettorato Agrario della Regione Liguria ed i principali stakeholders.
Lo scopo di “Progetto Campagna Urbana” è quello di promuovere attività locali a carattere imprenditoriale che siano in grado di produrre un forte valore aggiunto territoriale attraverso pratiche di manutenzione del suolo, del territorio e del paesaggio locale (terrazzamenti, colture tradizionali, sentieri, corsi d’acqua, aree boscate), l’adozione di modalità di coltivazione ambientalmente avanzate (biologico), la costante attività di prevenzione dei rischi attraverso la manutenzione del regime idrogeologico dei suoli, integrando tale attività con l’espletamento di funzioni socio-educative, quali la disponibilità a sviluppare attività didattiche (orti e fattorie didattiche). Altra finalità è legata allo sviluppo di iniziative di agricoltura sociale autorganizzata, in cui più evidenti siano le ragioni dell’autoconsumo, dell’hobbismo e della socializzazione. Con “Progetto Campagna Urbana” sarà possibile realizzare, in periferia, orti sociali analoghi a quelli già diffusamente attuati in molte città italiane. Ultimo aspetto che sta alla base della Campagna è la creazione di aree di trasformazione e di ricomposizione urbana nelle zone marginali della città in cui sono previste aree di cessione al Comune per le quali non è sempre immediata l’individuazione di un’univoca destinazione d’uso e nelle quali sono già inclusi frammenti di campagna che, oltre a costituire un’evidente risorsa ecologica, possono essere ricondotti alle finalità del progetto.
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